More stories

  • in

    Test F1, Pirelli: i team hanno trovato la chiave per gestire il degrado

    Si sono conclusi oggi i test pre-stagionali sul circuito di Sakhir in Bahrain che ospiterà la settimana prossima il primo Gran Premio della stagione 2023. Pirelli ha messo a disposizione dei team l’intera gamma di pneumatici P Zero, composta da sei differenti mescole slick (oltre a Cinturato intermedie e full wet), e una C3 prototipo prodotta dalla fabbrica di back-up in Turchia. Ogni scuderia ha potuto montare 30 set di pneumatici da asciutto e 2 set del prototipo, con una pressione minima di 21 psi per le anteriori e 18,5 psi per le posteriori e un utilizzo delle termocoperte a 70 ° C per massimo 2 ore.
    Il più veloce nei tre giorni di test è Sergio Perez su Red Bull con un tempo di 1m30.305s, segnato oggi con la mescola C4. Lo segue Lewis Hamilton con Mercedes a 1m30.664s montando le più morbide C5 e Valtteri Bottas su Alfa Romeo, con le stesse mescole, che ferma invece il cronometro a 1m30.827s. Con la C4 del 2022, negli stessi test pre stagionali, il tempo era più alto di 1,9 secondi.

    Nell’ultimo giorno di test, i team hanno trovato la chiave per gestire meglio il degrado, come dimostrano i long run odierni rispetto ai giorni precedenti. L’asfalto oggi ha raggiunto picchi di 44 gradi per poi stabilizzarsi, verso sera, a 27 gradi, consentendo un ulteriore abbassamento dei tempi sul giro. La temperatura è rimasta costante durante tutte le giornate e non ha influenzato negativamente le prestazioni che hanno invece beneficiato sia della minore velocità del vento, rispetto alle sessioni di giovedì e venerdì, sia dell’evoluzione della pista.
    Il più veloce nella prima giornata di test è stato Max Verstappen su Red Bull che ha concluso un giro in 1m32.837s montando la C3. Il primo giorno, i team si sono concentrati principalmente sul perfezionamento dell’assetto delle vetture. Venerdì ha primeggiato il pilota Alfa Romeo Guanyu Zhou con un tempo di 1m31:610s, montando la C5. Gli ultimi due giorni la maggior parte dei piloti ha effettuato dei long run per simulare la gara con le tre mescole nominate per il Gran Premio del Bahrain.
    MARIO ISOLA, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI
    “Questi tre giorni di test sono stati preziosi per i team, i piloti e anche per noi. Le scuderie hanno potuto mettere a punto l’assetto delle vetture in vista del weekend di gara della prossima settimana e i driver hanno avuto il tempo di prendere confidenza con la nuova costruzione della gamma Pirelli, quest’anno arricchita da un ulteriore compound che verrà utilizzato proprio nel GP del Bahrain. I tempi sul giro registrati oggi sono sorprendenti perché i pneumatici di quest’anno sono in media 1,5 secondi più veloci delle stesse mescole del 2022. Il dato è ancora più significativo su una pista come Sakhir, dove prevalgono trazione e frenata ma non ci sono curve che impegnano i pneumatici a lungo. Anche la nuova C1, che potrebbe essere protagonista in gara tra una settimana, è stata accolta positivamente da tutte le scuderie per le buone performance dimostrate. Con una gamma più ampia di pneumatici, abbiamo ora maggiore flessibilità nella scelta e potremo nominare le mescole più adatte per ciascun circuito”. LEGGI TUTTO

  • in

    Finiti i test, la Ferrari è promossa (ma resta qualche dubbio)

    TORINO – Quali verdetti emergono dalle prime (e anche ultime) prove pre stagionali in Bahrein? Il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, che ha scelto come strategia di approccio al mondo della Scuderia, un profilo basso, evita discorsi troppo impegnativi: «Posso dire con certezza che siamo tra le prime dieci squadre…». Una battuta scherzosa, ovviamente, seguita dalla considerazione (ovvia, però fondata) che ogni team si è concentrato soprattutto sul proprio lavoro, sulla scoperta delle nuove auto, sullo studio degli assetti. Non ci sono verdetti, dunque. Caso mai delle indicazioni. Gunter Steiner, direttore della Haas e più popolare come figura di Netflix che come dirigente (detto con simpatia, ovviamente), sostiene che in Bahrain le condizioni ambientali non sono ideali per i test. Ha ragione: fa molto caldo di giorno, poi la temperatura (soprattutto quella dell’asfalto) cade al tramonto. E la gara, già la prossima settimana, finisce in un orario in cui la pista è (relativamente) ”fredda. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, test Bahrain: Perez primo nel day-3, Leclerc 4°, Sainz 5°

    ROMA – Sergio Perez ha chiuso davanti a tutti l’ultimo giorno dei test ufficiali di F1 in Bahrain, caratterizzato dalle attese simulazioni di qualifica, in cui Red Bull ha quindi “battuto” Ferrari. Charles Leclerc e Carlos Sainz, infatti, pagano poco più di sette decimi di distacco dal messicano, a parità di mescola, la C4 (che non sarà presente la prossima settimana). Un distacco importante, ma, come di consueto nei test, sono molti i fattori che possono aver inciso: prima di tutti, il fatto che i due alfieri del Cavallino non hanno tentato l’attacco al tempo nelle fasi del giorno ottimali, come invece fatto da Perez, che ha chiuso in 1:30.305. Sainz ha poi svolto alcuni long run insistendo sulle famigerate C3, la mescola che più ha creato problemi alla Ferrari: proprio nell’ultima tranche, un po’ a sorpresa, è emersa una certa costanza nei tempi, aprendo qualche spiraglio positivo in più per la gara. La C1, ovvero la mescola più dura, si è invece rivelata ancora una volta la “preferita” dalla SF-23. LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Leclerc e Sainz inseguono Red Bull: Perez comanda nei test in Bahrain

    ROMA – Si è chiuso il programma dei tre giorni di test ufficiali di F1 in Bahrain, con le attese simulazioni di qualifica, che restituiscono una Red Bull con un discreto margine sulla Ferrari. Charles Leclerc e Carlos Sainz, infatti, pagano poco più di sette decimi di distacco da Sergio Perez, a parità di mescola, la C4 (che non sarà presente la prossima settimana). Un distacco importante, ma, come di consueto nei test, sono molti i fattori che possono aver inciso: prima di tutti, il fatto che i due alfieri del Cavallino non hanno tentato l’attacco al tempo nelle fasi del giorno ottimali, come invece fatto dal messicano, che ha chiuso in 1:30.305. Sainz ha poi svolto alcuni long run insistendo sulle famigerate C3, la mescola che più ha creato problemi alla Ferrari: proprio nell’ultima tranche, un po’ a sorpresa, è emersa una certa costanza nei tempi, aprendo qualche spiraglio positivo in più per la gara. La C1, ovvero la mescola più dura, si è invece rivelata ancora una volta la “preferita” dalla SF-23. LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Leclerc: “Lavoro procede nella direzione giusta”

    ROMA – “È andata abbastanza bene, abbiamo avuto tre giornate intense. Nel primo giorno abbiamo fatto verifiche, cercando di capire se i dati si abbinavano a quelli in fabbrica a Maranello, e in questo senso è andata bene. Ieri è stata la giornata più difficile, abbiamo cercato l’assetto per la macchina. Stamattina è andata un po’ meglio, ma c’è ancora lavoro da fare”. Così Charles Leclerc ha commentato le sue sensazioni dopo i test ufficiali di F1 in Bahrain, chiusi con il miglior tempo fatto segnare proprio nella sessione mattutina del terzo giorno. Chiaramente in queste prime uscite il giro veloce non è certo il fattore più importante, e quindi il monegasco della Ferrari ha tracciato un bilancio completo del lavoro fatto, pur non entrando troppo nei dettagli per non dare indicazioni eccessive agli avversari. In conferenza stampa, Leclerc ha aggiunto:  È una macchina diversa, devi guidarla in modo diverso, i test servono a questo. Ho provato diversi stili di guida. È cambiato il feeling, credo che il lavoro sia stato fatto nella direzione giusta. Dovremmo andare meglio nei rettilinei, mi aspetto che saremo più veloci nel dritto, magari faticheremo di più in curva. La macchina è cambiata in linea con le aspettative, ma dobbiamo cercare l’assetto giusto per queste nuove caratteristiche”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1 Ferrari, i test in Bahrain e l'impatto di Vasseur: l'analisi di Leclerc

    ROMA – Charles Leclerc ha terminato il suo lavoro nei test ufficiali di F1 in Bahrain, e lo ha fatto con un acuto proprio nella sessione mattutina del terzo giorno, in cui ha firmato il miglior tempo. Chiaramente in queste prime uscite il tempo non è certo il fattore più importante, e quindi il monegasco della Ferrari ha tracciato un bilancio completo del lavoro fatto, pur non entrando troppo nei dettagli per non dare indicazioni eccessive agli avversari. In conferenza stampa, Leclerc ha dichiarato: “È andata abbastanza bene, abbiamo avuto tre giornate intense. Nel primo giorno abbiamo fatto verifiche, cercando di capire se i dati si abbinavano a quelli in fabbrica a Maranello, e in questo senso è andata bene. Ieri è stata la giornata più difficile, abbiamo cercato l’assetto per la macchina. Stamattina è andata un po’ meglio, ma c’è ancora lavoro da fare. E una macchia diversa, devi guidarla in modo diverso, i test servono a questo. Ho provato diversi stili di guida. È cambiato il feeling, credo che il lavoro sia stato fatto nella direzione giusta. Dovremmo andare meglio nei rettilinei, mi aspetto che saremo più veloci nel dritto, magari faticheremo di più in curva. La macchina è cambiata in linea con le aspettative, ma dobbiamo cercare l’assetto giusto per queste nuove caratteristiche”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1 Ferrari, Leclerc comanda il day-3 dei test in Bahrain: la classifica

    ROMA – La mattinata del terzo (e ultimo) giorno di test ufficiali di Formula 1 in Bahrain ha visto Charles Leclerc chiudere davanti a tutti. Il monegasco, infatti, con la mescola C4 (che non sarà disponibile nel prossimo weekend di gara) ha fermato il cronometro in 1:31.024, mandando quindi ottimi segnali per la Ferrari in ottica qualifica. Ancora qualche perplessità, invece, per quanto riguarda i long run, in cui il Cavallino ha confermato un importante degrado gomme, mal digerendo la mescola C3. Da sottolineare, comunque, al di là della difficoltà di sapere le esatte configurazioni con cui sono scese in pista le monoposto, che la Ferrari non è riuscita a testare la nuova ala più carica, volta appunto a migliorare il rendimento nella simulazione gara. Infatti, non appena Leclerc è sceso in pista, il supporto del fap mobile sul lato destro ha ceduto, costringendo il monegasco a cambiare ala, tornando a quella già usata. Paradossalmente, il ritmo sul long run è migliorato nuovamente con una mescola più morbida.  LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Leclerc primo nei test in Bahrain. Ma c’è l’incognita ala

    ROMA – Charles Leclerc ha chiuso la sessione mattutina del terzo e ultimo giorno di test di F1 in Bahrain con il miglior tempo. Il monegasco, infatti, con la mescola C4 (che non sarà disponibile nel prossimo weekend di gara) ha fermato il cronometro in 1:31.024, mandando quindi ottimi segnali per la Ferrari in ottica qualifica. Ancora qualche perplessità, invece, per quanto riguarda i long run, in cui il Cavallino ha confermato un importante degrado gomme, mal digerendo la mescola C3. Da sottolineare, comunque, al di là della difficoltà di sapere le esatte configurazioni con cui sono scese in pista le monoposto, che la Ferrari non è riuscita a testare la nuova ala più carica, volta appunto a migliorare il rendimento nella simulazione gara. Infatti, non appena Leclerc è sceso in pista, il supporto del fap mobile sul lato destro ha ceduto, costringendo il monegasco a cambiare ala, tornando a quella già usata. Paradossalmente, il ritmo sul long run è migliorato nuovamente con una mescola più morbida.  LEGGI TUTTO