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    Marko spaventa Ferrari: “Leclerc via con una clausola, come Vettel”

    ROMA – L’inizio di stagione di F1 è stato un vero incubo per la Ferrari, e nello specifico per Charles Leclerc. La SF-23 si è rivelata decisamente al di sotto delle aspettative, non solo in termini di performance ma anche di affidabilità, lasciando a piedi il monegasco già nel GP inaugurale; a ciò si aggiungono gli zero punti in Australia per un errore dello stesso Leclerc, per un totale di soli 6 punti raccolti in tre gare. Un bottino a dir poco negativo, per chi, lo scorso anno, dopo tre gare aveva ben 71 pu LEGGI TUTTO

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    Superbike Assen: Bautista vince anche gara-2, successo numero 400 per Ducati

    ASSEN – Alvaro Bautista vince gara-2 nella tappa di Assen, la terza stagionale della Superbike. Il campione in carica ottiene il terzo successo del weekend dopo quelli in gara-1e Superpole Race. E’ festa anche per Ducati, che ottiene il sigillo numero 400 nella categoria. Secondo posto per Toprak Razgatlioglu, mentre a chiudere il podio c’è l’altra Yamaha di Andrea Locatelli, davanti ad Aegerter e Bassani. Nona piazza per Danilo Petrucci. Cade Jonathan Rea, che così perde terreno dalla vetta, mentre è protagonista di un brutto incidente Michael Van der Mark, portato fuori in barella. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia: “Forse meglio essere più lenti per evitare cadute”

    ROMA – “Abbiamo la moto migliore, ma se poi cado e non conosco il motivo è inutile. Forse sarebbe meglio essere un po’ più lenti e riuscire a capire tutto nel miglior modo possibile”. Il campione in carica di MotoGP, Francesco Bagnaia, parla così dopo un avvio di stagione caratterizzato da un successo e ben due cadute nei GP di Argentina e delle Americhe, che gli sono costate la leadership del Mondiale, attualmente occupata da Marco Bezzecchi. Il pilota Ducati, però, sa di avere le carte in regola per ribaltare subito la situazione nella sessione di gare sui circuiti europei. LEGGI TUTTO

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    Terruzzi: “Il WEC? Esperimento anacronistico”. Gli risponde per le rime Sabbatini

    Botta e risposte tra Giorgio Terruzzi e Alberto Sabbatini su F1 e WEC. Il primo definisce le gare di durata un esperimento anacronistico. Il secondo gli risponde per le rime, in amicizia e senza rancore!
    Collective shoot – FIA WEC Official Prologue – Sebring International Raceway – Sebring – USA –

    Dopo la sei ore di Portimao, seconda gara del mondiale FIA WEC 2023, Giorgio Terruzzi, sul sito RedBull.it, ha scritto un articolo dal titolo “L’alternativa assente“. L’assenza di un’alternativa era riferita alla Formula 1, definita da Terruzzi “una consuetudine motoristica connessa alla velocità dominante che caratterizza la nostra cultura”.
    Il WEC invece è stato etichettato dal giornalista come “una ricetta confusa e soporifera” dove “manca agonismo, mancano i protagonisti (le vetture di punta sono pochissime e troppo lontane tra loro nelle prestazioni) e le diverse categorie generano un caos permanente non supportato da una comunicazione adeguata”.
    Terruzzi ha poi chiuso il suo articolo ricordando come la Formula 1, definita “l’avanguardia del motorismo”, stia virando verso le gare Sprint, mentre le gare del FIA WEC sono “agli antipodi”. Ma è forse l’ultima parola “noia” cha ha spinto Alberto Sabbatini a replicare al collega.

    Sul suo blog, nell’articolo dal titolo “F1 e WEC? L’alternativa esiste eccome!“, l’ex Direttore di AutoSprint, ha risposto a Terruzzi dicendo subito di aver “pisciato fuori dal vaso”. E poi ha criticato il fatto che il WEC sia una formula noiosa, affermando invece che le gare Endurance siano una categoria per “palati più raffinati” e rispondendo poi per le rime anche alle altre prese di posizione di Terruzzi. LEGGI TUTTO

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    Jaguar regina di Berlino: ma in gara1 c’è anche la Maserati sul podio

    Incidenti e ritiri, attacchi alla posizione finiti male, recuperi dal fondo interrotti quando ormai alle soglie del podio. È il contorno nel quale ad avere la meglio sono le due Jaguar ufficiali, su un podio completato da Maserati, che ottiene il miglior risultato stagionale. 
    Maserati, finalmente!
    Prestazione convincente per il Tridente, con un ultimo giro di Guenther appassionante per come è andato ad attaccare Buemi su Envision, in difficoltà con l’energia. 
    All’ultima curva i due entrano in contatto, poi è una gara di accelerazione fin sotto il traguardo, dove Maserati mette il musetto davanti a Envision. Jaguar ottiene la prima doppietta in Formula E, Maserati il primo podio. 

    Brb Admin needs to go for a lie down… That was INCREDIBLE.@SABIC #BerlinEPrix pic.twitter.com/TSU7ewEiwN
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 22, 2023

    Prima doppietta per il Giaguaro
    “L’ultima gara era stata speciale, sul podio eravamo tutti motorizzati Jaguar; quest’altra è speciale per la prima doppietta. È stata una gara difficilissima da gestire sull’energia e non mi aspettavo di vincere. È una vittoria inattesa per come siamo andati negli ultimi anni su questa pista”, commenta Mitch Evans.
    Buemi chiude quarto, poi arriva Cassidy sull’altra Envision, bravo a rimontare dall’ultima posizione, dov’era finito durante la seconda Safety Car, costretto a un passaggio ai box. Sesto arriva Wehrlein, leader del mondiale, seguito da Vergne, Lotterer, Mortara e Rowland.
    Avvio sorprendente di Ticktum
    Accade di tutto nei 43 giri effettivi dell’ePrix. In partenza è Ticktum a partire a fionda, senza curarsi troppo di una gestione dell’energia che, invece, condizionerà l’intero ePrix. L’inglese di NIO guadagna giri di gloria, al comando fino al nono passaggio.
    Vandoorne a muro
    Poi, al giro 20, entra in contatto con Vandoorne, entrambi sono costretti al ritiro e la Safety Car entra per la seconda volta (la prima per pulire la pista dai detriti dei numerosi contatti). Vandoorne che proprio in partenza aveva guadagnato lo slancio buono per passare in testa ma ha contenuto l’attacco su Buemi e Bird, gestendo l’energia. 

    This is Vandoorne’s first DNF since New York in 2021 ? @SABIC #BerlinEPrix pic.twitter.com/AuURwfufQV
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 22, 2023

    La gestione strategica dell’Attack Mode ha portato molti piloti a esaurire le attivazioni nella prima parte di corsa. Non ha prodotto un vero vantaggio la potenza extra, in termini di posizioni recuperate.
    Il recupero interrotto di Da Costa  
    Prima dell’assalto decisivo alla leadership dell’ePrix, con Evans ad attaccare Buemi al giro 40, le Jaguar si sono trovate in testa con Bird e lo stesso Evans nella girandola di sorpassi e capovolgimenti di fronte. 
    Dalle retrovie le Porsche hanno recuperato posizioni, con un ottimo Da Costa – partito 19° – ad approfittare degli eventi e salire fino al quarto posto. Tutto vanificato dalla rottura della sospensione anteriore sinistra, centrato dalla Andretti di Dennis. L’inglese va all’attacco di Guenther al giro 31 ma perde il controllo della monoposto al tornantino e tocca l’anteriore sinistra della Porsche quanto basta per rompere la sospensione. 

    OH MY GOODNESS! Jake Dennis is in the wall in the most dramatic fashion, clipping da Costa in the process!@SABIC #BerlinEPrix pic.twitter.com/u6EMx32Xk1
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) April 22, 2023

    La gara delle Maserati, invece, è solida e vede Mortara e Guenther sempre presenti dentro la top ten. Per la Tipo Folgore anche un passaggio in testa all’ePrix, prima di retrocedere e chiudere la gara con un finale avvincente e Guenther in battaglia con Buemi. Domenica si replica, con la qualifica alle 10:40 e gara-2 dell’ePrix di Berlino alle 15:04. LEGGI TUTTO

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    Superbike: Bautista vince gara-1 in Olanda davanti a Rea e Razgatlioglu

    ASSEN – E’ Alvaro Bautista a prendersi la vittoria in gara-1 ad Assen, nella terza tappa stagionale della Superbike. Sul tracciato olandese, il pilota Ducati parte quarto e dopo pochi giri prende il comando, gestendo senza troppi problemi la leadership e infilando un successo pesante nel primo round del weekend. Sul podio salgono anche Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu, entrambi distanti oltre tre secondi dal campione in carica. Quarta posizione per Andrea Locatelli, che precede l’altra Ducati di Axel Bassani. Nona piazza, invece, per Danilo Petrucci, sempre su una moto di Borgo Panigale. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari SF-23: Ecco come cambierà, nel corso della stagione

    La Ferrari SF-23 si è dimostrata non all’altezza della concorrenza e i risultati delle prime tre gare sono stati molto al di sotto delle aspettative. Dopo la lunga pausa del mese di Aprile, a Maranello si è fatto il punto su dove e come intervenire per cambiare un progetto sbagliato che rischia di compromettere non solo la stagione in corso ma anche i prossimi due anni.

    Ferrari SF-23: GLI INTERVENTI DI BREVE PERIODO
    Fred Vasseur ha chiesto ai suoi uomini di concentrarsi sul capire meglio una monoposto che non ha fornito in pista i risultati attesi. Il Team Principal della Ferrari ha parlato di assetti sbagliati e da migliorare per far lavorare meglio le gomme, soprattutto in ottica gara, rinunciando magari a qualche decimo e posizione in qualifica.
    Gli interventi di breve periodo si sono dunque focalizzati su questi aspetti, provando strade diverse sulle due monoposto durante le sessioni di prove libere, comparando questi dati con quelli del simulatore e cercando di ottenere qualche informazione dalle analisi e dai dati Pirelli sulle mescole utilizzare sia sul giro secco che nei vari stint di gara.
    Ferrari SF-23: LA PROGRAMMAZIONE DEGLI SVILUPPI
    Durante queste settimane di aprile, i tecnici di Maranello hanno finalizzato il piano di sviluppo della SF-23, da maggio a ottobre. Gli sviluppi riguarderanno non solo la veste aerodinamica della monoposto ma anche quella meccanica e della Power Unit.
    VESTE AERODINAMICA
    Le aree sulle quali si proverà ad intervenire sono fondamentalmente quattro: il fondo vettura e in particolare i canali venturi che richiederebbero un profondo e radicale cambiamento, per avvicinare i livelli di carico e soprattutto di efficienza complessiva delle monoposto concorrenti. Questo passerà anche una modifica della pance – non radicale come alcuni hanno ipotizzato – soprattutto della zona sotto le aperture che portano aria ai radiatori. In sinergia con queste modifiche, vedremo anche, nel corso della stagione, interventi al marciapiede, per migliorare l’effetto sigillante al suolo.
    Nuove ali, con profili a più alto o basso carico, con svergolature dei profili stessi più o meno accentuate, saranno solo il naturale adeguamento del carico aerodinamico degli alettoni alle diverse pista. A Baku, per esempio, vedremo i primi profili per circuiti a basso carico aerodinamico ma questi non costituiscono uno sviluppo che va nella direzione di correggere un progetto nato male!

    MECCANICA
    A livello “meccanico” il lavoro più grosso che è stato intrapreso a Maranello riguarda la geometria delle sospensioni. Gli ingegneri hanno ripreso alcuni studi fatti in un recente passato per capire se soluzioni scartate ma viste e adottate da altre monoposto potrebbero essere la chiave per migliorare lo sfruttamento delle gomme e rendere la SF-23 più efficace sul passo gara. Questo studio, per limiti di budget, potrebbe però essere messo in pista solo a inizio 2024 sulla nuova monoposto.
    POWER UNIT
    Il lavoro sulla Power Unit e su tutte le sue componenti continua, senza sosta! I problemi di affidabilità sono sempre presenti e sono motivo di forte preoccupazione per il prosieguo della stagione, sia per la Scuderia di Maranello che per tutti i team motorizzati Ferrari. La pianificazione di inizio anno già prevedeva l’utilizza di almeno 4 PU e relative componenti. L’inizio di stagione ha già imposto l’innalzamento a cinque ma Vasseur è stato categorico: l’affidabilità, nel 2024, non dovrà essere più un problema e occorrerà elevare gli standard a quelli della concorrenza, sia in termini di prestazione pura che di affidabilità.
    Saranno sufficienti questi cambiamenti, per ora tutti solamente sulla carta, per riportare in alto la Ferrari? Sarà dura, vista sia la concorrenza e la cronica incapacità a stare al passo con gli sviluppi stagionali che a Maranello hanno mostrato nel recente passato. E se lo scorso anno, tutto sommato, l’avversario era solo Red Bull, quest’anno la lotta vera sarà con Mercedes e Aston Martin, dovendosi sempre guardare alle spalle perché i team del midfield sono molto vicini e sempre più agguerriti! LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Tardozzi: “Ducati avrebbe dovuto vincere il Mondiale Piloti nel 2020”

    ROMA – Ducati domina da diversi anni la classifica costruttori di MotoGP, ma solo nel 2022 è riuscita a imporsi, dopo un lungo digiuno, nel campionato dei piloti. Il team manager Davide Tardozzi è tornato sugli anni di magra, dovuti in parte allo strapotere di Marc Marquez: “Marquez non ha aiutato il successo della Ducati – ha detto ai microfoni di “Motosan” -. È uno di quei piloti che lasciano il segno nella storia del motociclismo. Con lui abbiamo avuto un problema in più. Avremmo dovuto vincere il campionato nel 2020, quando Marc era infortunato”.  LEGGI TUTTO