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    Mondiali ciclismo 2025, Evenepoel vince ancora la cronometro maschile. Pogacar 4°

    Uno straordinario Remco Evenepoel stravince la crono maschile nella giornata di apertura del Mondiale a Kigali in Ruanda, confermandosi campione per la terza volta consecutiva. Il belga chiude i 40,6 chilometri di gara in 49’46”03, sorpassando anche il rivale sloveno.  Completano il podio Vine e van Wilder. Pogacar quarto, a 2’37” dalla vetta. Il migliore degli italiani è stato Matteo Sobrero, tredicesimo. Quindicesimo Mattia Cattaneo
    MONDIALI CICLISMO:  IL CALENDARIO – I CONVOCATI AZZURRI LEGGI TUTTO

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    Mondiali ciclismo, cronometro femminile: vince Reusser. I risultati

    La svizzera Marlen Reusser veste la prima maglia iridata di questi Mondiali di ciclismo in Ruanda. Si impone, in modo netto, nella cronometro davanti alle olandesi Anna van der Breggen e Demi Vollering, staccate sul traguardo di Kigali rispettivamente 52” e 1’04”. L’azzurra Monica Trinca Colonel, all’esordio in un mondiale e autrice di una prova convincente soprattutto nella parte intermedia, è undicesima a 3’03” dalla nuova campionessa del mondo. Buono anche il piazzamento di Soraya Paladin, 26^ a 5’27”, al rientro dopo l’infortunio ai primi di agosto.

    Le parole delle azzurre
    Soraya Paladin dopo la gara: “Percorso esigente, bisogna trovare il ritmo giusto: spingere in salita ma gestire al meglio anche le discese. Riguardo la prestazione, sono molto soddisfatta: dopo la caduta al Tour dovevo ritrovare il ritmo gara e fare fatica e ne ho fatta tanta in previsione della gara di sabato nella quale ci faremo trovare pronte”. Monica Trinca Colonel, al suo primo mondiale: “Un’esperienza fantastica. Ho corso senza riferimenti perché il rilevatore di potenza non funzionava. E’ stata veramente dura. L’altura ha inciso marginalmente. La vera fatica di questo percorso è legata a salite, lunghe e impegnative. In alcuni momenti avevo la sensazione di essere ferma. E’ stata una crono difficile, ma indicativa della condizione. Adesso il pensiero va già alla staffetta e poi alla gara di sabato”. LEGGI TUTTO

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    Addio al dottor Tredici, lo storico medico del Giro d’Italia aveva 81 anni

    Giovanni Tredici è morto quest’oggi, venerdì 19 settembre, all’età di 81 anni. Lo storico ‘dottore del Giro’, ruolo che ha svolto per 40 anni, era ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli di Milano. “Scompare con lui una delle figure di riferimento non solo nel mondo del ciclismo ma in quello più ampio dello sport per quanto riguarda l’assistenza durante le gare – si legge dal sito della Federciclismo -. Ha svolto per 40 anni il compito di responsabile dell’assistenza medica della corsa rosa con carisma, eleganza e profonda umanità, rappresentando un modello per coloro che sono poi arrivati ad uguale responsabilità dopo. Lascia ai figli Stefano, Paola e Francesco che, nei rispettivi campi della medicina, hanno raccolto l’eredità. A loro e ai familiari tutti il presidente della FCI Cordiano Dagnoni esprime i sensi del più profondo cordoglio a nome di tutto il movimento ciclistico italiano”. LEGGI TUTTO

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    Mondiali di ciclismo in Ruanda: calendario gare e programma

    Tutto pronto a Kigali per l’inedito mondiale di ciclismo in Africa. Diversi i corridori già arrivati in Ruanda. Si parte con le prove a cronometro domenica 21 settembre, con la sfida contro il tempo tra il dominatore Evenepoel e Pogacar. Lo sloveno è il candidato numero uno per la maglia iridata nella prova in linea che si svolgerà domenica 28 settembre, su un tracciato durissimo con oltre 5 mila metri di dislivello. Per gli azzurri, occhi puntati su Lorenzo Mark Finn nella prova in linea Under 23, su Elisa Longo Borghini nella prova femminile, mentre nella prova maschile Giulio Ciccone e Giulio Pellizzari proveranno a confermare l’ottimo stato di forma dimostrato in questa stagione. LEGGI TUTTO

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    Mondiali di Ciclismo su strada 2025: i convocati Italia per il Ruanda (Kigali)

    Conto alla rovescia per la partenza della Nazionale azzurra per i Mondiali di Ciclismo su Strada 2025 che si disputeranno per la prima volta nel continente africano. Sono 27 gli atleti convocati dall’Italia per questi Mondiali, che si disputeranno dal 21 al 28 settembre in Ruanda, primo paese a ospitare la competizione in Africa. A fare da cornice alla rassegna iridata sarà la capitale Kigali. Il calendario prevede prove su strada maschili e femminili, cronometro individuali maschili e femminili e la staffetta mista a cronometro a squadre. Tranne quest’ultima, che è una prova unica, le gare su strada e a cronometro avranno competizioni per le categorie junior, U23 ed élite. Il primo contingente di undici atleti parte mercoledì 17 settembre, guidato dal ct Marco Villa, mentre un secondo gruppo di otto atleti arriverà in Ruanda il 19 settembre. Tra il 23 e il 24 settembre, infine, raggiungeranno la sede gli ultimi otto stradisti, tra cui Elisa Longo Borghini, Giulio Pellizzari e Giulio Ciccone. Ospite a sorpresa oggi, nel corso della presentazione delle squadre, è stato Pippo Ganna:  “È sempre bello sentire il profumo d’azzurro” ha spiegato Ganna che ha accompagnato Matteo Sobrero, il fidanzato della sorella. Per Ganna è  Pogacar l’uomo da battere. “Non sarò al Mondiale per evidenti motivi di percorso ma – spiega – sto lavorando per preparare l’appuntamento con gli Europei. La Nazionale per i mondiali può contare su tanti corridori che hanno disputato  una Vuelta durissima e quindi avranno sicuramente la condizione ideale per affrontare l’impegno”. L’uomo da battere? “Pogacar ma certamente gli avversari non mancheranno e speriamo che ci sia anche qualche azzurro a dar battaglia”. Sul fronte competizione il ct Marco Villa non ha dubbi: “Siamo una squadra completa e abbiamo le nostre carte da giocarci. La nostra sarà una Nazionale pronta a coprire ogni ruolo, con corridori che sapranno dare il loro contributo alla causa e con Ciccone che è entusiasta di ricoprire il ruolo di leader”. “Arriviamo da successi nelle altre categorie e mondiali fuoristrada, i risultati lusinghieri dei nostri atleti nel corso dell’estate e anche alla Vuelta ci hanno convinto ad allargare la rosa per questi primi storici mondiali africani”, ha aggiunto  il presidente federale Cordiano Dagnoni. Mentre sul fronte di eventuali difficoltà dovute al disputare il Mondiale in Africa è il ct Villa a precisare: “Credo che il ciclismo sia abituato a un’attività globale. Gli atleti cominciano in Australia e finiscono in Cina. Non credo che questo Mondiale, che si correrà per la prima volta in Africa, possa rappresentare qualcosa di diverso. Gli atleti sono abituati a correre in tutto il mondo”.  LEGGI TUTTO

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    Il Lombardia 2025, percorso e altimetria: partenza da Como, arrivo a Bergamo

    E’ stato presentato il percorso del Giro di Lombardia 2025, ultima Classica Monumento della stagione che si terrà il prossimo 11 ottobre. Partenza da Como, passando per il Ghisallo del versante di Asso, scendendo su Bellagio e costeggiando il Lago di Como fino alla città di Lecco. Da lì, poi, una serie di rinomate salite: Roncola, Berbenno, Dossena, Zambla Alta e il Passo di Ganda, per un dislivello totale di oltre 4400 metri. Poi la discesa verso il Selvino caratterizzata da 19 tornanti e seguita da un breve tratto pianeggiante fino al traguardo, nella Città Alta di Bergamo, per un totale di 238 Km. LEGGI TUTTO

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    Pogacar lascia la vittoria del GP Montreal al compagno McNulty della Uae-XRG

    Chi lo chiamava Cannibale dovrà ricredersi, almeno in parte. Tadej Pogacar ha infatti lasciato la vittoria del GP di Montreal, una delle due corse UCI World Tour che si corrono in Canada, al compagno statunitense Brandon McNulty. Un gesto di grande altruismo per il campione del mondo sloveno, che sulle strade del Nord America era tornato per la prima volta dopo il trionfo al Tour de France. Tadej ha attaccato quando mancavano un paio di giri del circuito al termine e quando sembrava fatta per l’ennesimo assolo, ha atteso il compagno e fido gregario McNulty, concedendogli il successo nell’ennesima passerella della Uae-XRG, arrivata all’85^ vittoria stagionale. 

    Pogacar, testa al doppio impegno mondiale
    Per il fenomeno sloveno, che a fine gara ha ammesso di non essere al 100% a causa di un’influenza che l’ha debilitato, ora l’obiettivo sono i Campionati del Mondo in Ruanda. Tadej difenderà la maglia arcobaleno conquistata a Zurigo nella prova in linea del 28 settembre, ma sarà in strada già la settimana precedente a cronometro.  LEGGI TUTTO

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    Direttore Vuelta: “Proteste pro-Pal, inaccettabile quanto accaduto a Madrid”

    Il direttore della Vuelta Javier Guillén ha parlato in conferenza stampa dopo il caos delle proteste pro-Pal che hanno condizionato la corsa spagnola: “E’ assolutamente inaccettabile quanto accaduto, non si può concludere nulla di buono. I corridori volevano solo correre. La  Israel-Premier Tech? Ci rifacciamo al regolamento Uci”. Il bilancio parla di due persone arrestate e 22 agenti contusi dopo gli scontri di Madrid
    CLASSIFICHE – IL BILANCIO DELLA VUELTA

    “Non si può concludere nulla di buono da quanto avvenuto ieri”: è quanto affermato in conferenza stampa dal direttore della Vuelta di Spagna, Javier Guillén, dopo che domenica l’ultima tappa del giro iberico, con arrivo previsto a Madrid, è stata sospesa a causa di manifestazioni pro-Palestina, in alcuni casi caratterizzate anche da episodi di violenza. “Le immagini parlano da sé. È assolutamente inaccettabile quanto accaduto – ha aggiunto Guillén, secondo cui – le manifestazioni e la pratica dello sport sarebbero potute convivere perfettamente” e “il diritto alla manifestazione tutela chi vuole manifestare le proprie opinioni in modo libero e pacifico, ma il diritto tutela anche chi compete, lavora o assiste a una competizione, due questioni che devono sempre essere compatibili”.

    Direttore Vuelta: ” Israel-Premier Tech? Ci atteniamo alle regole dell’Uci”

    ll direttore della Vuelta ha anche sostenuto che “l’unica cosa che volevano i ciclisti” e che l’organizzazione aveva chiesto era di “poter correre”, e “senza andare contro nessuno”. Guillén ha precisato, in riferimento alle proteste per la partecipazione del team Israel-Premier Tech, che la Vuelta “si regola sulle norme dell’Unione Ciclistica Internazionale”, a cui “spetta stabilire il diritto di ammissione o esclusione dalle corse”.    Per quanto riguarda l’aspetto sportivo in sé, Guillén ha precisato che la tappa di ieri è considerata “conclusa”, in quanto “sono stati presi i tempi al chilometro 44 della gara, visto che era previsto che ci potessero essere incidenti, come avvenuto in giornate precedenti”. LEGGI TUTTO