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    Ciclismo, grave incidente per Furrer: è in “condizioni critiche”

    La svizzera Muriel Furrer, che oggi stava prendendo parte alla gara Juniors femminile dei Mondiali di ciclismo, è ricoverata in “condizioni molto critiche” dopo una rovinosa caduta in cui è stata protagonista durante la prova. Lo fa sapere l’Uci con un comunicato in cui precisa che “la situazione viene monitorata costantemente” dall’Uci stessa e dal comitato organizzatore di Zurigo 2024. La ragazza, caduta per “ragioni ancora da stabilire”, è stata soccorsa, ma le sue condizioni sono apparse subito gravi, al punto da richiedere l’intervento dell’eliambulanza per il trasporto in ospedale. Nel comunicato l’Uci riferisce che Furrer ha riportato “un serio infortunio alla testa”, e da ciò la gravità delle sue condizioni. “Al momento non ci sono fatti accertati su come sia avvenuto l’incidente – è scritto ancora nel comunicato dell’Uci -. Sono in corso le indagini da parte delle autorità competenti. Per questo motivo non sarà possibile fornire ulteriori informazioni fino a nuovo avviso”. LEGGI TUTTO

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    Mondiali ciclismo, oro per l’italiano Lorenzo Mark Finn nella prova in linea junior

    II diciassettenne azzurro Lorenzo Mark Finn, ligure con origini inglesi da parte del padre, ha vinto per distacco la prova in linea individuale Juniors di Mondiali di ciclismo a Zurigo. Medaglia d’argento per il britannico Grindley con 2’05” di ritardo e bronzo per l’olandese Remijn a 3’06”. L’Italia non vinceva questo titolo dal 2007, quando ci era riuscito Diego Ulissi.

    Quarta medaglia

    In generale è la dodicesima medaglia d’oro azzurra in questa specialità nella storia, la prima con Roberto Visentini nel 1975. È anche la quarta medaglia italiana ai Mondiali in Svizzera dopo le due ottenute nella crono individuale da Ganna e Affini (argento e bronzo) e quella di bronzo nella cronometro a squadre mista. 

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    Italia: è bronzo nella cronometro a squadre miste LEGGI TUTTO

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    Italia bronzo nella cronometro a squadre miste ai Mondiali, oro all’Australia

    Italia di bronzo ai Mondiali di ciclismo a Zurigo. Il sestetto azzurro formato da Filippo Ganna, Edoardo Affini, Mattia Cattaneo, Elisa Longo Borghini, Soraya Paladin e Gaia Realin ha chiuso al terzo posto la cronometro a squadre miste. Argento per la Germania, per 85 centesimi è oro all’Australia di Michael Matthews, Ben O’Connor, Jay Vine, Grace Brown, Brodie Chapman e Ruby Roseman-Gannon. Per loro tempo finale di 1h12’52″28. Per l’Italia – che ha chiuso a 8″25 dal team australiano – è la terza medaglia in questo Mondiale dopo le due ottenute nella crono individuale da Ganna e Affini. E’ anche la terza medaglia azzurra nella specialità della cronometro a squadre miste, dopo il bronzo del 2021 e l’argento del 2022. LEGGI TUTTO

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    Carapaz, niente Mondiali di ciclismo 2024: “Mia figlia ha bisogno di me”

    Il campione olimpico di Tokyo Richard Carapaz non parteciperà alla prova in linea del Mondiale di Zurigo 2024. Lo ha comunicato lo stesso corridore attraverso i suoi canali social, spiegando di essere dovuto rientrare in Ecuador nei giorni scorsier stare vicino alla figlia, operata d’urgenza: “Di fronte a questa emergenza familiare, non ho potuto allenarmi per alcuni giorni e la mia condizione non è al livello di quel che merita l’Ecuador, fisicamente e anche mentalmente” LEGGI TUTTO

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    Mondiali di ciclismo, cronometro: Ganna e Affini sul podio dietro Evenepoel

    Solo Remco Evenepoel va più veloce di Pippo Ganna a cronometro. Questo è il verdetto ribadito dai Mondiali di Zurigo. Nella prova contro il tempo, il talento belga conquista l’oro davanti all’azzurro come all’Olimpiade di due mesi fa a Parigi e come al Mondiale dello scorso anno a Glasgow. Evenepoel si conferma così campione del mondo nella specialità e vince il terzo titolo iridato della sua carriera considerando anche quello in linea del 2022. A cronometro invece è la quinta medaglia: nel 2022 e nel 2021 sono arrivati due bronzi e un argento nel 2019. Nel 2020 e nel 2021 invece la prova fu vinta da Ganna, costretto ancora ad “accontentarsi” dell’argento dal fenomeno classe 2000. Il piemontese però si conferma ancora un sublime interprete della prova contro il tempo e come a Parigi ha fatto la differenza nella seconda metà del percorso, in cui ha recuperato diversi secondi a Evenepoel. Il belga alla fine si è imposto per 7” con il tempo di 53.01,98, corsi alla media di oltre 52 km/h. Ha chiuso invece a 54” dalla vittoria l’ottimo Edoardo Affini, medaglia di bronzo dopo l’Europeo vinto lo scorso 11 settembre. Per il classe 1996 si tratta della prima medaglia singola ai Mondiali dopo quelle conquistate nella staffetta a squadre mista (argento nel 2022 e bronzo nel 2021). LEGGI TUTTO

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    Memorial Marco Pantani, vince lo svizzero Marc Hirschi

    Dopo la classica di San Sebastian, Bretagne Classic, il Gp Industria & Artigianato e la Coppa Sabatini, lo svizzero Marc Hirschi si aggiudica il Memorial Marco Pantani, il quinto successo in poco più di un mese. Il ciclista della Uae Emirates ha vinto uno sprint su circa quaranta corridori, precedendo Lorenzo Milesi (Movistar Team) e Vincenzo Albanese (Arkea B&B Hotels). La gara organizzata dal Gruppo Sportivo Emilia di patron Adriano Amici, è partita da Cesena con arrivo a Cesenatico LEGGI TUTTO

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    Ciclismo, Pogacar: “Io come Merckx? Lusinghiero ma anche fastidioso”

    “Non posso paragonarmi a Eddy Merckx perché corriamo in due tempi diversi. È un po’ lusinghiero, ma allo stesso tempo può essere fastidioso perché vuoi solo essere te stesso, vuoi fare le tue cose, fare le tue gare e andare per la tua storia, non per quella di qualcun altro”. Così Tadej Pogacar in un’intervista alla ‘CNN’. Il corridore sloveno ha parlato a 360° della sua carriera, tra titoli vinti e prossimi obiettivi. “Corro solo per divertirmi, non per sentirmi obbligato o qualcosa del genere, e vado alle gare con la mente libera”. 

    “Olimpiadi? Ho preso la decisione giusta”

    Sul Tour de France vinto quest’anno (il terzo della sua carriera), ha spiegato: “Quando ero più giovane, non avrei mai pensato di poter vincere una tappa al Tour de France”. E sul futuro: “Non mi piace parlare di cosa potrebbe succedere in futuro, quali record potrebbero essere battuti. Ora sono a tre Tour e con forse altri 10 anni di carriera se sto bene. Quindi le probabilità di avere ancora cinque Tour de France sono piuttosto buone, ma non è questo l’obiettivo che voglio”. E proprio sul Tour, Pogacar ha ammesso che “il fatto che Jonas (Vingegaard nrd) è arrivato primo due volte al Tour de France mi ha reso ancora più affamato di partecipazione al Tour e mi ha dato una motivazione ancora maggiore”. Infine, sulla scelta di non partecipare alle Olimpiadi di Parigi: “Penso di aver preso la decisione giusta”, ha concluso Pogacar. 

    approfondimento
    Pogacar: “È stato il Tour perfetto” LEGGI TUTTO