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Ci sono volute ben 19 partite di Superlega per trovare una squadra capace di impensierire la capolista Perugia. Alla fine Trento ci è riuscita, ma si deve comunque accontentare di un punto, in un match molto fisico nel quale la Sir è sì stata costretta al tie break, dando però sensazione nel corso della partita di rimanere uno squadrone che ha mille risorse per riuscire a tirarsi fuori dalle situazioni più complicate.
Continua la sua corsa anche Modena, che fatica ma tiene a bada la voglia di impresa di una Taranto sempre più con un piede nel baratro della retrocessione. Riparte Piacenza, che si impone su una Milano mai doma, e va a caccia del quarto posto in griglia Play Off insieme a Verona, che sul difficile campo di Padova domina per due set prima di subire la rimonta patavina, rimasta però incompiuta. Infine, nello scontro diretto di Cisterna, vittoria chiave per Monza che – seppur per l’ennesima volta in formazione rimaneggiata – riesce a spingersi oltre ogni problematica e a prendersi 3 punti che valgono una stagione.
Ma veniamo alle pagelle dei singoli match, partendo dalla piacevole sfida della BLM Group Arena.
Trento-Perugia. Un super Michieletto (), ben coadiuvato da un Podrascanin eccellente (), prova a spingere i suoi all’impresa; la sensazione finale è però che Trento abbia sì nelle corde il livello di gioco di Perugia, ma non ancora la continuità di rendimento nel corso del match. Se la ricezione fatica a dismisura, con un Laurenzano () insolitamente impreciso, ecco che anche l’attacco ne risente, con Kaziyski () fermo ad un misero 37% e Lavia () che non trova il guizzo vincente, anche se tiene molto bene in ricezione.
Perugia, comandata alla perfezione da un Giannelli () sempre più spettacolare e trascinatore assoluto, si affida a muro e servizio per scardinare le certezze avversarie, ma per una volta lascia intravedere qualche scricchiolio, specie nel numero di errori gratuiti. Herrera () è il best scorer del match capace di spaccare il match con 8 ace, ma è anche il giocatore che in attacco regala 5 errori e prende 4 murate. Meglio in prima linea fa Leon (), che ha uno strapotere fisico imbarazzante, ma in ricezione subisce parecchio. Chi fatica ancora una volta è Semeniuk (), che appare ancora lontano dai suoi standard.
Modena-Taranto. Non basta un eccellente 58% in attacco a Modena per chiudere in tre set un match in cui Bruno () alterna con sapienza le sue bocche da fuoco, trovando risposte importanti da Rinaldi () e Sanguinetti (), autori di una prova davvero convincente. Segnali di risveglio anche da parte di Ngapeth (), che chiude con 15 punti una prestazione sontuosa in tutti i fondamentali.
Senza bomber Stefani e Loeppky, Taranto prova senza timori reverenziali a strappare un punto vitale per la classifica, ma la ricezione obbliga Falaschi () ad un gioco scontato che alla lunga non rende. Se Antonov () rimane molto ai margini del gioco, piace Lawani (), che da solo schiaccia il 50% dei palloni di Falaschi, mentre buca completamente la partita Alletti () facendo perdere a Taranto uno dei suoi uomini migliori a muro.
Padova-Verona. Due set da incubo per i patavini, che sentono la tensione di dover fare punti, poi la bella rimonta che però alla fine porta solo un punticino, per quanto preziosissimo, nelle casse di Padova. Eroe di giornata il giovane figlio d’arte Gardini () che, sebbene bersagliato in ricezione, riesce a dare un contributo determinante in attacco a partire dal terzo set. Chi sbaglia invece partita è Petkovic (), falloso a dismisura, e con lui Asparuhov (), sparito presto dai radar del match. Un plauso a Guzzo () che, entrato nel momento più difficile, offre sicurezza a Saitta ().
La Verona dei bombardieri Keita () e Mozic () dopo due set ottimi si incarta in ricezione, con Magalini () che subisce ben nove ace. Ma proprio quando sembra pronta alla resa, ecco che Stoytchev pesca dalla panchina Sapozhkov (), che contro uno dei peggior muri della serie A fa letteralmente quello che vuole fino a spingere i suoi alla vittoria.
Piacenza-Milano. Coach Botti, oltre a Leal (), ritrova finalmente anche Lucarelli () e non spreca la chance di provare a raggiungere Civitanova al quarto posto (in attesa del recupero con Siena). La ricezione permette a Brizard () di far correre i suoi attaccanti, e finalmente anche Romanò () torna ad essere grande protagonista e trascinatore della squadra. Unico sottotono Caneschi () che non riesce ad incidere nel match.
Milano fatica tanto, troppo, in ricezione con Pesaresi () e anche a muro, fondamentale in cui invece spesso ha dominato in questa stagione. Se Patry () dà segnali di crescita confortanti, crolla invece Mergarejo () e manca il consueto apporto al centro di Vitelli (), ben limitato in attacco e in difficoltà a muro.
Cisterna-Monza. Continua il girone di ritorno infernale della Top Volley, che dopo un inizio di stagione brillante paga una panchina cortissima e si ritrova fuori dai play off. Con un Dirlic () spuntato, è Sedlacek () a caricarsi la squadra sulle spalle, ma la ricezione zoppica con Catania () e anche Baranowicz () finisce per perdere lucidità.
Capolavoro invece per Monza che, ancora una volta in formazione rimaneggiata per l’assenza di Davyskiba, trova in Maar () e Szwarc () la forza fisica per gettare il cuore oltre l’ostacolo. Piace molto in questo finale di stagione anche Zimmermann (), che appare molto cresciuto soprattutto nel gioco al centro.