Di Alessandro Garotta
La carriera di una giocatrice, purtroppo o per fortuna, non è praticamente mai lineare. Ci sono svolte, ostacoli, interruzioni e novità che modificano ogni parvenza di copione. Bisogna, dunque, avere la lucidità di comprendere che rimettersi in gioco non vuol dire fare un passo indietro, bensì essere proiettata verso orizzonti più limpidi. Valentina Diouf ha dimostrato di credere in questo mantra, come testimoniato dalla decisione di lasciare la Bartoccini Fortinfissi Perugia a metà stagione per trasferirsi in Polonia, precisamente all’LKS Commercecon Lodz, dove ha ritrovato continuità, punti e sorrisi.
Ecco le dichiarazioni dell’opposta, intervenuta in esclusiva ai nostri microfoni.
Valentina, ad inizio stagione c’era grande attesa per il suo ritorno in Italia. A gennaio, però, il divorzio dalla Bartoccini Fortinfissi Perugia. Come si è giunti a questo epilogo?
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Si è ritrovata in un vortice di polemiche. Cosa le ha fatto più male nei giorni dell’addio?
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Invece, quali sono i messaggi di solidarietà o vicinanza che le hanno fatto più piacere?
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Qual è oggi il suo sentimento per la parentesi di Perugia?
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Com’è nata l’occasione di andare all’LKS Commercecon Lodz e cosa l’ha spinta ad accettare questa sfida?
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Qual è il bilancio della sua esperienza in Polonia fino a questo momento?
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Quali sono gli obiettivi per il finale di stagione?
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Nell’ottica del suo percorso, cosa le sta dando questo capitolo?
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Al di fuori del campo, come procede? Che tipo di città è Lodz?
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In chiusura, come vede il suo futuro nella pallavolo? E quali sono i suoi sogni nel cassetto?
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