Questione di gratitudine e riconoscenza, questione di classe e di rapporti consolidati nel tempo. Il cavaliere Filippo Callipo, imprenditore e massimo dirigente della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia guarda con ottimismo ai prossimi impegni in Superlega della sua squadra ma allo stesso tempo riavvolge il nastro delle emozioni tornando proprio sulla partita interna contro la Cucine Lube Civitanova allenata dall’ex CT azzurro Gian Lorenzo Blengini e che il numero uno vibonese considera il suo pupillo. “Perdere non fa mai piacere – spiega patron Callipo – ma rimango della convinzione che la squadra allestita quest’anno abbia un potenziale al momento non ancora espresso. Quindi sono convinto che il lavoro in palestra del nostro abile allenatore Valerio Baldovin saprà tirare fuori il meglio dei nostri giocatori che ricordiamo hanno per la maggior parte esperienze internazionali ai massimi livelli, alcuni hanno vinto l’oro olimpico a Rio 2016. Certo Civitanova ha un organico tra i più forti al mondo e noi abbiamo lottato. Fa sempre un certo effetto poi vedere sulla panchina avversaria Chicco Blengini, oggi uno dei più importanti allenatori al mondo e che proprio da Vibo ha spiccato il volo nella pallavolo che conta“. Il massimo dirigente calabrese racconta il suo rapporto con l’ex CT azzurro: “Chicco l’ho voluto fortemente nella stagione 2011/12. Avevo individuato in quel giovane dai modi garbati, signorili l’allenatore del futuro. Così è stato. Sono stato il primo in assoluto ad affidargli una squadra di Serie A1, fino ad allora aveva fatto tanta gavetta da vice allenatore nella massima serie crescendo accanto a Julio Velasco e Mauro Berruto. A Santa Croce in A2 si era messo in evidenza e al quel punto ho pensato che sarebbe stato il tecnico giusto per la nostra realtà. Aveva la fiducia incondizionata mia e della Società e ha potuto lavorare con serenità portando il Club a ottimi risultati. Ha guidato per tre anni la Tonno Callipo fino al 2014 lanciando tanti giovani, oggi giocatori di assoluto valore mondiale e altri che invece qui hanno trovato la loro consacrazione. Nel 2015 diventerà il CT della Nazionale italiana con l’argento alla World League e soprattutto alle olimpiadi di Rio 2016. Ci avevo visto lungo. Un allenatore come Blengini era naturale che finisse poi in una delle Società più blasonate al mondo come la Lube Civitanova“.
Proprio al PalaMaiata lo scorso 21 novembre in occasione di Tonno Callipo Calabria-Cucine Lube (settima giornata di Superlega), il presidente Callipo e coach Blengini si sono riabbracciati: “Sono un uomo passionale in tutto quello che faccio e mi piace dare un valore primario alle relazioni interpersonali. Ritrovare Chicco è stata una bella emozione. Il rapporto umano è rimasto saldo nel tempo. C’è rispetto e gratitudine da entrambe le parti. A Chicco auguro ogni bene, a livello umano e sportivo. Lui a Vibo, a questo territorio e alla nostra Società ha dato tanto, come a parti invertite ha ricevuto tanto. Penso che il valore aggiunto dello sport sia far mettere in comunicazione belle persone, fortificare i rapporti e consolidare le relazioni”. Grandi emozioni anche per Blengini nel rivedere il presidente Pippo Callipo, accompagnato per l’occasione dalla compagna Cinzia Ieracitano, da sempre in prima linea nelle attività del Club giallorosso. Poi la classica foto di rito per immortalare il momento a bordo campo. “Il mio con Vibo Valentia – ha spiegato l’ex CT azzurro Blengini – è un legame indissolubile. Provo senso di riconoscenza verso il presidente Pippo Callipo e la sua famiglia per l’opportunità che mi hanno dato una decina d’anni fa. Ogni qual volta vengo qui sono sempre accolto nel migliore dei modi”.
Il Presidente Pippo Callipo fa un tuffo nel passato: “Tra le più belle imprese di Blengini qui con noi, ricordo il successo in casa di Trento alla prima di campionato nella stagione 2012/13. Un 3-1 di autorità. Sono un romantico e un nostalgico dello sport inteso come momento di riflessione e di sentimento. Ecco perché oggi mi piace parlare alla stampa del mio rapporto con Blengini e dell’opportunità, reciproca, che ci siamo dati. Da Signori di questo sport. Poi vederlo alle Olimpiadi e vincere l’argento a Rio 2016 è stata una grande soddisfazione anche per noi”.
UFFICIO COMUNICAZIONE
Rosita Mercatante
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