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Italia, Serbia, Turchia e Polonia: ecco le magnifiche quattro nazionali che si giocheranno le medaglie dei Campionati Europei femminili. Quasi tutto secondo i piani della vigilia: all’appello manca solo la Russia, che si è complicata la vita già nella fase iniziale per poi farsi eliminare dalle azzurre. Ma non tutto è andato liscio per le favorite dei quarti, a cominciare dalle polacche che hanno rischiato grosso sul campo amico di Lodz.
Dopo il netto successo della Serbia sulla Bulgaria e quello, assai più sofferto, dell’Italia sulla Russia, la Turchia ha battuto l’Olanda con un secco 3-0 davanti al pubblico di Ankara. In serata si è sfiorata la grande sorpresa per mano della Germania che, dopo aver spaventato la Polonia nel primo set, è riuscita a trascinarla al quinto, salvo poi arrendersi sul 3-2.
Giovanni Guidetti non fa dunque sconti alla sua ex nazionale, infliggendo alle olandesi la prima, ma fatale sconfitta di tutta la manifestazione. Le restano fuori dalle prime quattro dopo aver raggiunto la finale per due edizioni consecutive (la prima proprio con Guidetti in panchina). Il CT italiano della Turchia rivolta ancora la sua squadra come un guanto, lasciando fuori tra le altre Ozbay, Karakurt e Gunes: lo premiano i 16 punti di Hande Baladin e i 12 della solita Eda Erdem.
La Turchia fa la differenza in ricezione (perfette Akoz e Ismailoglu) ma è dal servizio che arrivano i break decisivi: 19-15 nel primo set con Naz, 24-21 nel secondo con Ismailoglu. Nell’Olanda si salvano in poche: la migliore è Sloetjes (16 punti). L’infortunio di Nika Daalderop, uscita all’inizio del terzo set, rischia di essere preoccupante anche per il Bisonte Firenze.
All’Atlas Arena, dopo aver fatto soffrire a lungo i suoi tifosi, la Polonia festeggia la sospirata qualificazione alle semifinali che mancava da 10 anni esatti. La partita si mette subito in salita per la squadra di Nawrocki, che nel primo set spreca un notevole vantaggio (8-4) facendosi riagganciare sul 15-15 e scavalcare sul 17-21. Secondo e terzo set sono dominati dalle polacche, ma nel quarto gli ingressi di Grunding e Stigrot rivitalizzano la Germania, che manda nel pallone la ricezione avversaria passando direttamente dal 16-17 al 17-25. Il tie break però è sempre condotto dalla squadra di casa (8-4, 12-6), che ad ogni buon conto fallisce ancora 3 match point prima di chiudere 15-11.
Magdalena Stysiak, con 22 punti, il 54% in attacco e ben 5 ace, questa volta fa meglio della compagna di squadra Smarzek (21); bene Kakolewska con 4 muri-punto. Per la Germania grande prestazione di squadra, con Louisa Lippmann top scorer (16 punti) e Denise Hanke micidiale al servizio.
Sabato a partire dalle 16 le due semifinali in una Ankara Sport Hall che si annuncia infuocata. Certo, il tabellone – questo si sapeva fin dall’inizio – è sbilanciato: da una parte si sfideranno le finaliste dell’ultimo Mondiale, dall’altra due nazionali che negli ultimi 15 anni non sono mai andate oltre il terzo posto europeo. Ma lo spettacolo, non c’è da dubitarne, è assicurato.
Quarti di finale
Serbia-Bulgaria 3-0 (25-19, 25-18, 28-26)
Italia-Russia 3-1 (25-27, 25-22, 27-25, 25-21)
Turchia-Olanda 3-0 (25-20, 25-22, 25-20)
Polonia-Germania 3-2 (22-25, 25-16, 25-19, 17-25, 15-11)
Semifinali (sabato 7/9 ad Ankara)
Italia-Serbia ore 16
Turchia-Polonia ore 18.30
Finale per il terzo posto dom 8/9 ore 16
Finale per il primo posto dom 8/9 ore 18.30