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Nella testa di Paola Egonu: “Io, la delusione Mondiale, la mia fidanzata e il razzismo”

Foto FIVB

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Paola Egonu è torna alla vita pallavolistica di tutti i giorni. Concentrata sulla sua Igor Gorgonzola Novara, dopo la bellissima esperienza vissuta con la Nazionale di Davide Mazzanti. Al Corriere della Sera l’opposto azzurra è tornata a parlare degli istanti vissuti dopo aver visto sfuggire l’oro Mondiale:

Lei ha una fidanzata?

Lo dice con grande semplicità.

E quindi, ha chiamato la sua fidanzata e, mentre l’Italia impazziva per lei e le altre Azzurre del volley, per un podio mai più raggiunto dopo il 2002, e per le pallavoliste multietniche, lei non era contenta neanche un po’?

Quando si è accorta dell’affetto dei tifosi?

Vi hanno chiamate «ragazze terribili». Lei, un po’, si sente terribile?

Che cosa ha reso grandi voi azzurre?
.

Vuole diventare la più forte del mondo?
“Vediamo”.

Come iniziò a giocare a pallavolo?

Il sacrificio più grande?

Il presidente Sergio Mattarella ha detto che il Paese dovrebbe prendere esempio da voi azzurre del volley. In che cosa, secondo lei?
.

L’Italia si è innamorata della multietnicità della squadra, che effetto le ha fatto?
“Mi stupisce questa reazione. Siamo italiane. Per me, avere origini diverse è normale”.

Su Instagram, ha messo la frase di Nelson Mandela che dice «nessuno nasce odiando un’altra persona per il colore della sua pelle…». Perché l’ha scelta?

E lei ha incontrato una maestra così?

Su Instagram, ha scritto anche “Il duro lavoro ti porta lontano, ma per fare la differenza serve qualcosa di più potente”. Che cosa?

Lei è femminista?

Lei ha rimpianti?

Cos’è l’amore per lei?


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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