Adagiata su due colli, il profilo dell’antica Auximum, perpetuata nell’attuale Osimo, doveva suggerire, agli occhi degli antichi viandanti, l’immagine suggestiva ed esotica della schiena di un cammello. Le due gobbe oggi, si pareggiano, a causa dei continui rifacimenti pavimentali del centro storico ma ad uno sguardo attento non sfugge la sottile linea, leggermente convessa, che congiunge le due colline, quella orientale e quella occidentale, detta Gomero, dove sorge il vecchio Duomo. Una costruzione, in severo stile romanico, capace di affascinare sia per la sua particolarissima facciata, adornata di finissimi bassorilievi, sia per la sua cripta, che immersa nel silenzio e nel candore della sua pietra, custodisce all’interno di antichi sarcofagi, sia i segreti e le spoglie di martiri osimani che quella bandiera saracena, che, strappata nel 1723 ad una nave turca al largo di Anzio fu poi donata dal capitano della barca cristiana, osimano d’origine, al Duomo in segno di ringraziamento per la vittoria contro i pirati saraceni.
Conclusa questa divagante sosta culturale, una volta riposte le vesti del turista, si potrà poi riprendere la strada che da Osimo porta a valle, verso l’interno, dove a soli dieci minuti d’auto, sorge una cattedrale, dedita ad un rito domenicale ben più profano, quello del basket. È l’augustea struttura del PalaSport di Osimo, 4.500 posti a sedere, dedicato all’indimenticabile allenatore della Robur Alessio Baldinelli, capace di condurre Osimo a tre promozioni consecutive, dalla C1 alla Legadue tra il 1999 e il 2002. Proprio qui, domenica prossima, la Magic Chieti celebrerà la terza di campionato, trovandosi opposta ad una blasonatissima compagine come la Robur Osimo, con sorpresa relegata in classifica a zero punti pur se individuata, alla vigilia del campionato, con Matelica e Montegranaro, come una delle pretendenti più accreditate alla vittoria finale. Scherzi di un calendario che l’ha vista cedere nei finali di partita prima in casa contro la corazzata Matelica e poi in trasferta contro l’outsider Fossombrone. Due sconfitte che con un po’ di fortuna potevano essere due vittorie, questione di dettagli, è questa la dura legge della pallacanestro. Ora toccherà proprio alla Magic fronteggiare lo spirito di rivalsa dei bianconeri e non sarà certo un compito facile.
Ad un’attenta analisi del roster di Osimo, infatti, si evince un’eccellente solidità d’organico e una panchina lunga e ben attrezzata in tutti i ruoli. A testimonianza delle ambizioni della società nel voler proseguire sulla via del progetto tecnico intrapreso lo scorso anno, tutti i protagonisti della passata stagione, culminata nella sfida playoff con il Campetto Ancona, poi promossa in B, sono stati confermati, a cominciare da coach Gabriele Marini e dal nucleo degli ultra trentenni Carletti, play di lungo corso, e Domesi, esterno velenosissimo dalla distanza, dei senior Cardellini, Conti, David, in fase riabilitativa perché operato in luglio ai legamenti di un ginocchio, Bini, ala anconetana di 190 centimetri, e dei giovani prospetti Loretani, Pierucci, Breccia e Rasicci, ai quali si è aggregato il play classe 2000, Lorenzo Palladino, proveniente da Falconara. A questi si sono poi aggiunti due giocatori carismatici come l’ala Nicola Catalani, una vita trascorsa con Senigallia tra Serie B e DNC, e l’immarcescibile Fabio Ruini, play classe 1980, cresciuto nella Virtus Bologna di Ettore Messina e poi capace di costruire una carriera importante, militando a lungo in squadre di A2 quali Treviglio, Ferrara e Fabriano. Roster di primo livello quindi, davvero tanta roba, sia dal punto di vista tecnico che sul piano dell’esperienza.
Renato Castorina, però, non è uno che tenda a fasciarsi la testa prima di essersela fracassata, crede, invece, in questa squadra e nelle sue potenzialità, facendo bella mostra di mix composta da giuste dosi di equilibrio, positività e fiducia: “Osimo in questo campionato è una squadra di primissima fascia ha fatto una campagna acquisti importante e non nascondono le loro ambizioni. Del resto Osimo è una piazza storica del basket marchigiano, che per molti anni ha militato in serie B e in A2, raggiungendo obiettivi e risultati rimarchevoli. Per quanto riguarda noi, la vittoria con Montegranaro ha creato chiaramente entusiasmo e fiducia ma dobbiamo continuare a lavorare senza sosta, allenamento dopo allenamento, per crescere e superare i nostri limiti attuali. Credo, infatti, che i margini di miglioramento siano ancora grandi, sia a livello individuale che come squadra. Siamo destinati a crescere e dobbiamo farlo in fretta. Sappiamo che domenica sarà una partita molto dura contro una squadra che vorrà ogni costo cancellare lo zero in classifica. il clima sarà sicuramente caldo perché sappiamo che i tifosi di Osimo seguono con tanta passione la propria squadra ma noi non abbiamo intenzione di offrirci come agnelli sacrificali. Lotteremo, come abbiamo fatto nelle prime due gare, fino all’ultima stilla di sudore. Poi vinca il migliore”.
Aggiungere altro alle parole di Castorina sarebbe superfluo. Per il momento è proprio tutto, non resta che attendere le 18.00 di Domenica 14 Ottobre, allorquando i signori Lanciotti di Porto San Giorgio e Ciaralli di Potenza Picena daranno il via alla contesa