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Gianluca Galassi: “Non mi sento arrivato, la strada è ancora lunga”

Devo ammettere, prima che leggiate righe troppo appassionate o elogi troppo esagerati sin dove deciderò di spingermi, che Gianluca Galassi è forse il pallavolista italiano che apprezzo di più. I motivi sono svariati e non toccano soltanto la sfera professionale, là dove il giocatore della Mint Vero Volley Monza spicca perché è oggettivamente diventato un centrale completo in ogni fondamentale. Parlo anche della sfera personale, cioè del personaggio Gianluca Galassi, quello che, a mio modestissimo modo di vedere la pallavolo, dovrebbe rappresentare uno dei personaggi di punta del settore.

Il motivo? Presto detto. Guardate le manifestazioni internazionali, il sentiment del pubblico, l’entusiasmo che è capace di generare quel suo modo di porsi, quella simpatica semplicità e anche quel sapersi mettere a disposizione di persone che pagano il biglietto per vederlo esibirsi. Se Galassi fosse uno dei Fab Four di una boy band sarebbe quello a cui tirare i pupazzetti, o colui a cui scrivere le mail per chiedergli di andare a vedere una partita. Gianluca, conoscendolo, forse prenderebbe in considerazione la cosa:

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Foto Lega Pallavolo Serie A

È successo troppo in fretta? Sembra ancora il ventenne che esordiva in Superlega ai tempi di Milano.

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Si chiede mai perché lei sia arrivato più in alto di altri? Cosa ha distinto Galassi in questi anni?

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foto Lega Volley

A Monza è diventato uno dei protagonisti.

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È riuscito a conquistarsi un po’ di sostenitori dal Giappone, ora che è compagno di stanza di Ran Takahashi?

“(ride, n.d.r.) “.

foto Volleyball World

Per lei quello è stato un momento molto particolare. In generale il 2023 è stato un anno particolare.

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Dal 2024, lo ha detto più volte, lei vuole cominciare a vincere in Italia.

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Foto CEV

È visibilmente migliorato al servizio e a muro. Diventare uno dei più forti al mondo è un pensiero che la sfiora qualche volta?

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di


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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