in

E’ un tennis per giovani: siamo alla Next Next Gen nei circuiti ATP e WTA

Anno nuovo, volti nuovi, nuovissimi. Una Next, Next, Next Gen del tennis, guidata da Sinner e Alcaraz, ma che abbraccia entrambi i circuiti. Quello maschile, che cerca un nuovo equilibrio mentre le leggende Nadal e Djokovic provano a fermare il tempo e quello femminile, dove servono antagoniste per Iga Swiatek.

Il futuro è già nel quarto di finale nel WTA 500 di Brisbane tra Linda Noskova, classe 2004 e Mirra Andreeva, addirittura classe 2007. La sedicenne russa, che scherzando ma forse non troppo, ha detto di voler vincere 25 Slam in carriera, vanta già un terzo turno al Roland Garros e un ottavo di finale a Wimbledon; adesso sogna il primo titolo WTA in un torneo che ai nastri di partenza presentava ben sette campionesse Slam.

2004 contro 2007 come nel WTA 250 di Auckland, 19 contro 16 anni come nella sfida tra Coco Gauff, neo campionessa agli US Open e Brenda Fruhvirtova, la cui sorella maggiore, Linda, classe 2005 era anche lei iscritta al torneo. A vincere è stata Coco, con un 6-3, 6-0 che ne ha esaltato la maturità, ma il futuro è roseo per entrambe. 

Spira vento di gioventù anche nell’ATP 250 di Hong Kong, nel volto fresco di Juncheng Shang, detto Jerry, il primo nato nel 2005 nei quarti di finale di un torneo ATP, dopo aver salvato match point sia contro Djere che contro Van de Zandschulp, e in quello appena un po’ più navigato di Arthur Fils, classe 2004, che proverà a mettere in difficoltà Rublev in un quarto di finale che promette spettacolo. 

A Brisbane, invece, se la parte bassa di tabellone grida nostalgia al pensiero di una semifinale tra Nadal e Dimitrov, quella alta in prospettiva potrebbe proporre il primo scontro diretto tra Rune e Arnaldi, 20 anni uno, 22 l’altro, esplosività Holger ed elasticità Matteo. Sognando la finale con l’immortale Rafa. Perché per le leggende, alla fine l’età non conta.

Ksenia Efremova vince il W15 Monastir, è la più giovane a vincere un torneo di categoria negli ultimi 20 anni

C’è una Ferrari distrutta sulle rive del Po: vale ben 3 milioni di euro