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Polemiche in Francia per il Manifesto ufficiale del Roland Garros 2024

Un campo da tennis sulla Senna al tramonto in versione “impressionista”, con accesi colori arancio e giallo. Questo è il Manifesto (o Affiche) ufficiale del Roland Garros 2024, ideato per lo Slam parigino dal fotografo Paul Rousteau per la prossima edizione del torneo. “La Senna incontra il Roland Garros”, questo il concetto che ha ispirato il disegno, il 45esimo nella storia del torneo, visto che la FFT dal 1980 commissiona ad un artista il poster ufficiale del Roland Garros, un’opera che diventa pezzo d’arte destinato a legarsi a quella precisione annata dello “Slam rosso”.

L’opera è di un certo impatto, nessuno in Francia si è spinto a criticarne la bellezza artistica. Purtroppo le polemiche invece stanno riempiendo i giornali parigini poiché Rousteau per realizzare questo Affiche si è affidato all’Intelligenza Artificiale. Come infatti ha affermato il fotografo francese, il lavoro è stato completato grazie al software di intelligenza artificiale Midjourney. Rousteau in un’intervista raccolta da Liberation ha raccontato la genesi di questo manifesto, “una composizione” secondo lui, “un contrassegno temporale” che ha “senso con i tempi”. Parla principalmente del suo incontro con il software Midjourney e di come ha “sottoscritto un conto a pagamento” per terminare il lavoro. “La mia parte preferita della storia dell’arte è l’impressionismo. La fotografia mi ha permesso di liberarmi da molte regole. Ho testato molte correnti diverse con Midjourney. Ho dovuto scrivere un suggerimento sull’impressionismo con la Senna, Parigi, il paesaggio. E ad un certo punto questa immagine è stata pubblicata in formato quadrato, senza campo da tennis. Era la più attuale”, spiega semplicemente l’autore del manifesto, completato poi con il campo da tennis.

Apriti cielo… In Francia subito dure polemiche hanno accolto il manifesto. L’illustratore Mathieu Persan, uno dei professionisti più stimati in Francia in questo settore della comunicazione, ha protestato sui social contro la scelta di questo poster. “Così, il Roland Garros e la FFT affidano la creazione del poster ufficiale del torneo 2024 a un fotografo, che utilizza l’intelligenza artificiale per realizzare un’illustrazione che sembra un pasticcio impressionista. È assolutamente patetico”, scrive l’illustratore. Un altro grafico risponde all’accusa commentando: “Qui ci sono già alcune deviazioni. È un peccato che anche le grandi istituzioni non si rivolgono più ai professionisti dell’immagine. Ovviamente è senza emozioni, è solo una trovata pubblicitaria…”.

Pure l’ex presidente della FFT Giudicelli ha tuonato contro questo manifesto, postando sui social un articolo assai critico di Le Parisien e commentando: “La tradizione era quella di affidare ad un artista la realizzazione di un’opera “pittorica”. Sono d’accordo con il titolo di questo articolo. Lo splendore della mediocrazia”.

Da un lato chi rifiuta questa realizzazione, poiché artificiale, dall’altro chi invece sostiene che sia “bellissimo e al passo coi tempi”. Alla fine, la vera domanda è forse la seguente: è arte, anche se artificiale, oppure no?

Marco Mazzoni


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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