Togliersi qualche sassolino dalla scarpa è sempre una grande soddisfazione. Se poi giochi anche un tennis di altissimo livello continuando a crescere in fiducia e classifica, beh, allora quest’autunno per Jannik Sinner è davvero dolce le come le migliori caldarroste del Mugello, i mitici “Marroni”… L’altoatesino dopo essersi preso una bella rivincita prima su Medvedev e poi su Shelton, sconfigge anche Frances Tiafoe nei quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna (6-3 6-4 lo score), cancellando a furia di colpi di vincenti e ritmo fenomenale il brutto ricordo della loro sfida del 2021 in questo torneo. Esattamente due anni fa un Sinner in crescita ma ancora preda di alti e bassi stava dominando Tiafoe in semifinale, quando l’americano iniziò uno stucchevole teatrino, quello dello sconfitto che cerca di coinvolgere il pubblico, innervosendo l’azzurro e facendogli perdere il focus sul match, e alla fine fu proprio Frances a spuntarla, con Jannik che uscì nerissimo dal campo. Chiaramente devi essere impermeabile al contesto e alle provocazioni del rivale, no scuse, ma di sicuro Sinner se l’era legata al dito perché il suo modo di stare in campo e intendere lo sport è agli antipodi rispetto a quello dello statunitense, che in modo misterioso è stato addirittura candidato allo “Stefan Edberg Award” per giocatore più corretto…
Corretto ed educatissimo è stato nella serata di Vienna il tennis di Jannik, meno sostenuto dal servizio rispetto alle due vittorie precedenti nel torneo ma in crescendo nel match (ha chiuso con 19 prime palle in campo negli ultimi 20 servizi), e soprattutto forte di un ritmo, pressione e profondità nella spinta totalmente ingestibile per la difesa di Tiafoe. L’americano non ha mai davvero trovato misura in risposta (ha vinto solo 11 punti complessivi), tanto che le tre palle break ottenute sono venute per due minimi passaggi a vuoto di Sinner, uno per set, un paio di game con qualche errore di troppo in spinta, ma ha prontamente rimediato con il servizio, con aggressività e spinta. Spinta tanta, ma rischi calcolati.
Questo è stato il mantra di Jannik stasera: era consapevole che imponendo la sua velocità di crociera e anticipo avrebbe demolito la resistenza di Tiafoe, uno che ha la giocata per farti male, che ti può sorprendere con qualche invenzione, ma ai ritmi migliori dell’azzurro non riesce a stare dietro. Così è andata, tanto che Sinner ha spinto molto, ha attaccato (19 discese a rete, vincendo ben 14 punti) ma non ha nemmeno rischiato tantissimo cercando la riga sulle accelerazioni. Ha risposto benissimo Jannik, soprattutto sul lato sinistro, dove ha brillato davvero per continuità ed efficacia. Oggi il rovescio cross è stato il suo colpo più scintillante, con il quale ha anticipato molte palle del rivale entrando con una combinazione di velocità, angolo e precisione micidiali.
La partita è stata dominata interamente da Sinner, dall’inizio alla fine, e mai s’è avuto la sensazione che potesse girare dalla parte dello statunitense, a meno di un calo improvviso di Jannik che per fortuna non c’è stato. L’azzurro ha condotto il gioco, ha governato i tempi sia nei suoi game che in risposta. Ha travolto l’americano con un muro di palle consistenti e profonde, che non l’hanno fatto respirare e non gli hanno consentito di imbastire una contro mossa credibile. C’ha provato Frances, soprattutto nel secondo set, quando ha servizio bene all’avvio e ha vinto qualche game senza finire spalle al muro. Tiafoe è stato costretto a spingere tutto e subito, perché appena entrava nello scambio era come risucchiato in un vortice di palle per lui troppo intense da gestire. Ha anche provato a tagliare col back e rallentare, ma Sinner è stato troppo veloce nell’intuire la mossa, anticipare il colpo scendendo bene con le ginocchia e tirare un’accelerazione velocissima e controllata, per rimettere grande velocità allo scambio e così costringere il rivale su ritmi per lui troppo intensi. Con un Sinner così tosto e continuo, Tiafoe non ha armi per controbattere, ancor più se non risponde con qualità. Alla fine Jannik ha chiuso il match col 69% di prime, un dato modesto rispetto ai numeri clamorosi delle prime due partite, ma ha realizzato 84% con la prima palla e un clamoroso 71% sulla seconda, un dato questo incredibile. È la conferma di come Frances in risposta non ci sia stato, ma gran parte del merito va alla battuta e al primo colpo dopo il servizio di Sinner. Jannik non ha quasi mai sbagliato scelta nel colpo successivo al servizio, profondo, intenso, preciso. Qua ha vinto il match, con precisione e intensità.
È stata la vittoria n.54 in stagione per Sinner, uguaglia la miglior prestazione di un italiano nell’Era Open, Corrado Barazzutti nel 1978. Un record che ci auguriamo possa infrangere già domani contro Rublev in semifinale. Ma la sensazione è che Jannik abbia appena iniziato a riscrivere interamente il libro d’oro del tennis italiano. Quando Sinner gioca come nelle ultime settimane, beh, è uno spettacolo ed è durissima per tutti batterlo.
Marco Mazzoni
La cronaca
L’ultimo quarto di finale a Vienna scatta con Sinner alla battuta. Un ottimo Jannik, tre prime in campo, diritto profondo e rovescio sicuro. A zero si porta 1-0, soprattutto fa sentire in campo la sua presenza, chi comanda lo scambio e i tempi di gioco, anche in risposta. Fantastico il passante in corsa di diritto sul 15 pari, era ottimo l’attacco di Tiafoe, non è bastato. Frances fa fatica a tenere i ritmi indiavolati di Jannik, lavora col back ma sbaglia e scivola 30-40, prima palla break per Sinner. Doppio fallo! Rischia una seconda esterna l’americano, tema la risposta dell’azzurro, già bella profonda e incisiva. 2-0 Sinner, può fare corsa di testa. Al momento Jannik si “accontenta” di giocare solido a grande velocità ma aprendo poco l’angolo e senza prendersi grandi rischi visto che con la pressione e ritmo provoca l’errore dell’avversario. Con una sbracciata cross velocissima si prende il punto del 3-0 (parziale di 12 punti a 3…). Dominio azzurro nei primi 10 minuti di gioco. Nel quarto game Tiafoe trova un buon turno di battuta, con un Ace e un bel diritto, 1-3. Nel quinto gioco Sinner commette il primo doppio fallo, una rarità nella settimana viennese, ma rimedia con un Ace. Tiafoe non trova misura in risposta, tutto molto facile finora per l’azzurro, 4-1, con l’americano che stenta anche nei suoi game ad imporre le sue accelerazioni dalla riga di fondo. Il “muro” alzato da Sinner è inscalfibile e non arretra nemmeno sulle bordate più pesanti dell’americano. Solo grazie a due Ace Tiafoe chiude il sesto game. Nel settimo game arrivano le prime incertezze dell’azzurro. Poche prime palle, due errori col diritto (in netto ritardo sul secondo), concede una palla break sul 30-40. ACE! Eccolo, nel momento decisivo, e si incita verso il suo angolo. Poi esagera con la spinta di rovescio, la palla di Jan è lunga, altra PB per Tiafoe. Altra bordata di servizio e cancella anche la 2a chance. Ritrovare il servizio nel momento più delicato è la miglior medicina. 5-2 Sinner, che poi serve per il set sul 5-3. Nemmeno la risposta bloccata aiuta Frances, non trova la chiave per prendere ritmo, o va troppo corto – e Jannik fa due passi e attacca – o esagera in lunghezza. Sul 40-0 arrivano 3 Set Point per Jannik. Con una seconda palla a 188km/h si prende di forza un set dominato, eccetto la piccola distrazione nel settimo game. “Solo” il 61% di prime palle in campo nel set per l’azzurro, ma vincendo l’88% dei punti e ottimo il 64% sulle seconde. Soprattutto 11 vincenti a 4 per Jannik, negli scambi no match.
Secondo set, Tiafoe to serve. Trova un buon game, 1-0, ma sorride beffardo sull’ennesimo errore in risposta. Ha vinto solo 6 punti nel primo set contro la battuta di Jannik. Un Jannik granitico per come spinge con grande velocità e controllo, domina lo scambio governando i tempi di gioco. Con un game perfetto, si porta 1 pari. È costretto a tirar fuori dalle corde i suoi migliori angoli e colpi Tiafoe per sbaragliare la difesa consistente dell’italiano. Ha alzato il livello l’americano, gioca al limite ma regge, e con un altro Ace si porta 2-1. Tutto più facile per Jannik nei suoi game, nonostante una prima di servizio sotto al 50% nei primi due turni del set. Fantastica la reattività di Sinner, per come anticipa e aggredisce le risposte di contenimento di Tiafoe, ma anche sotto rete con riflessi fulminei. 3 pari. La tensione sale nel “fatidico” settimo game. Col diritto cross Jannik fa letteralmente “le buche per terra”, e poi Tiafoe affretta i tempi dell’affondo, forzando via due diritti. 15-40, due palle break, le prime del set. Esagera Jan con l’angolo di rovescio in copertura sulla prima; non sbaglia con la risposta di rovescio sulla seconda, una rasoiata incrociata tanto violenta che Frances riesce a tirare a mezza rete, non ha quasi il tempo per aprire. BREAK Sinner, avanti 4-3 e servizio. La faccia di Tiafoe è un misto di incredulità e scoramento, solo con un mezzo miracolo riesce ad incidere sotto la grandinata di pallate di Sinner. Jannik subisce un gran passante del rivale, davvero gran gioco di polso, ma si aggrappa al colpo che oggi ha funzionato meglio, il rovescio, stavolta micidiale in lungo linea dopo il servizio. All’improvviso arrivano tre errori di Sinner, l’ultimo davvero brutto, un diritto fuori un metro a campo praticamente aperto. Palla break! La cancella buttando avanti, una sorta di volée-parata e poi uno smash non facile, cadendo indietro. Ora è lui a fare il pugno, ancora dopo una prima palla esterna imprendibile, mentre la racchetta di Frances vola via per terra. Ace! 5-3, è un passo dalla semifinale. Esagera Tiafoe, forza troppo, ma del resto se si scambia Sinner guadagna campo e chiude di prepotenza. Con un altro ottimo attacco l’azzurro vola 30-40, Match Point! E niente prima in campo… Cerca il vincente col rovescio lungo linea Jan, ma la palla si ferma in rete. In qualche modo l’americano resta aggrappato alla partita, Sinner serve per chiudere sul 5-4. Serve benissimo! Quattro prime e via, chiude il set 6-4. Stretta di mano cordiale ma discretamente fredda, dopo la ruggine dei due anni fa, quando Jannik esternò tutta la sua insoddisfazione per il comportamento oltre i limiti del rivale. Domani Jannik trova Andrey Rublev in semifinale, e stanotte dormirà con la 54esima vittoria del 2023, l’azzurro più vincente nell’Era Open insieme a Barazzutti. Sembra assai probabile che lo supererà, segnando un altro record storico. E siamo solo all’inizio… Il post Sinner vedrà un libro dei record totalmente riscritto.
[7] Frances Tiafoe vs [2] Jannik Sinner
🇺🇸 Tiafoe vs 🇮🇹 Sinner
Statistic | 🇺🇸 Tiafoe | 🇮🇹 Sinner |
---|---|---|
ACES | 6 | 5 |
DOUBLE FAULTS | 2 | 1 |
FIRST SERVE | 31/56 (55%) | 38/55 (69%) |
1ST SERVE POINTS WON | 20/31 (65%) | 32/38 (84%) |
2ND SERVE POINTS WON | 14/25 (56%) | 12/17 (71%) |
BREAK POINTS SAVED | 2/4 (50%) | 3/3 (100%) |
SERVICE GAMES PLAYED | 9 | 10 |
1ST SERVE RETURN POINTS WON | 6/38 (16%) | 11/31 (35%) |
2ND SERVE RETURN POINTS WON | 5/17 (29%) | 11/25 (44%) |
BREAK POINTS CONVERTED | 0/3 (0%) | 2/4 (50%) |
RETURN GAMES PLAYED | 10 | 9 |
NET POINTS WON | 10/19 (53%) | 14/19 (74%) |
WINNERS | 15 | 18 |
UNFORCED ERRORS | 7 | 7 |
TOTAL SERVICE POINTS WON | 34/56 (61%) | 44/55 (80%) |
TOTAL RETURN POINTS WON | 11/55 (20%) | 22/56 (39%) |
TOTAL POINTS WON | 45/111 (41%) | 66/111 (59%) |
MAX SERVICE SPEED | 222 km/h (137 mph) | 211 km/h (131 mph) |
1ST SERVE AVERAGE SPEED | 203 km/h (126 mph) | 196 km/h (121 mph) |
2ND SERVE AVERAGE SPEED | 154 km/h (95 mph) | 163 km/h (101 mph) |