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    ATP 500 Vienna: Sinner demolisce Tiafoe, è semifinale. Domani sfida Rublev

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Togliersi qualche sassolino dalla scarpa è sempre una grande soddisfazione. Se poi giochi anche un tennis di altissimo livello continuando a crescere in fiducia e classifica, beh, allora quest’autunno per Jannik Sinner è davvero dolce le come le migliori caldarroste del Mugello, i mitici “Marroni”… L’altoatesino dopo essersi preso una bella rivincita prima su Medvedev e poi su Shelton, sconfigge anche Frances Tiafoe nei quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna (6-3 6-4 lo score), cancellando a furia di colpi di vincenti e ritmo fenomenale il brutto ricordo della loro sfida del 2021 in questo torneo. Esattamente due anni fa un Sinner in crescita ma ancora preda di alti e bassi stava dominando Tiafoe in semifinale, quando l’americano iniziò uno stucchevole teatrino, quello dello sconfitto che cerca di coinvolgere il pubblico, innervosendo l’azzurro e facendogli perdere il focus sul match, e alla fine fu proprio Frances a spuntarla, con Jannik che uscì nerissimo dal campo. Chiaramente devi essere impermeabile al contesto e alle provocazioni del rivale, no scuse, ma di sicuro Sinner se l’era legata al dito perché il suo modo di stare in campo e intendere lo sport è agli antipodi rispetto a quello dello statunitense, che in modo misterioso è stato addirittura candidato allo “Stefan Edberg Award” per giocatore più corretto…
    Corretto ed educatissimo è stato nella serata di Vienna il tennis di Jannik, meno sostenuto dal servizio rispetto alle due vittorie precedenti nel torneo ma in crescendo nel match (ha chiuso con 19 prime palle in campo negli ultimi 20 servizi), e soprattutto forte di un ritmo, pressione e profondità nella spinta totalmente ingestibile per la difesa di Tiafoe. L’americano non ha mai davvero trovato misura in risposta (ha vinto solo 11 punti complessivi), tanto che le tre palle break ottenute sono venute per due minimi passaggi a vuoto di Sinner, uno per set, un paio di game con qualche errore di troppo in spinta, ma ha prontamente rimediato con il servizio, con aggressività e spinta. Spinta tanta, ma rischi calcolati.
    Questo è stato il mantra di Jannik stasera: era consapevole che imponendo la sua velocità di crociera e anticipo avrebbe demolito la resistenza di Tiafoe, uno che ha la giocata per farti male, che ti può sorprendere con qualche invenzione, ma ai ritmi migliori dell’azzurro non riesce a stare dietro. Così è andata, tanto che Sinner ha spinto molto, ha attaccato (19 discese a rete, vincendo ben 14 punti) ma non ha nemmeno rischiato tantissimo cercando la riga sulle accelerazioni. Ha risposto benissimo Jannik, soprattutto sul lato sinistro, dove ha brillato davvero per continuità ed efficacia. Oggi il rovescio cross è stato il suo colpo più scintillante, con il quale ha anticipato molte palle del rivale entrando con una combinazione di velocità, angolo e precisione micidiali.
    La partita è stata dominata interamente da Sinner, dall’inizio alla fine, e mai s’è avuto la sensazione che potesse girare dalla parte dello statunitense, a meno di un calo improvviso di Jannik che per fortuna non c’è stato. L’azzurro ha condotto il gioco, ha governato i tempi sia nei suoi game che in risposta. Ha travolto l’americano con un muro di palle consistenti e profonde, che non l’hanno fatto respirare e non gli hanno consentito di imbastire una contro mossa credibile. C’ha provato Frances, soprattutto nel secondo set, quando ha servizio bene all’avvio e ha vinto qualche game senza finire spalle al muro. Tiafoe è stato costretto a spingere tutto e subito, perché appena entrava nello scambio era come risucchiato in un vortice di palle per lui troppo intense da gestire. Ha anche provato a tagliare col back e rallentare, ma Sinner è stato troppo veloce nell’intuire la mossa, anticipare il colpo scendendo bene con le ginocchia e tirare un’accelerazione velocissima e controllata, per rimettere grande velocità allo scambio e così costringere il rivale su ritmi per lui troppo intensi. Con un Sinner così tosto e continuo, Tiafoe non ha armi per controbattere, ancor più se non risponde con qualità. Alla fine Jannik ha chiuso il match col 69% di prime, un dato modesto rispetto ai numeri clamorosi delle prime due partite, ma ha realizzato 84% con la prima palla e un clamoroso 71% sulla seconda, un dato questo incredibile. È la conferma di come Frances in risposta non ci sia stato, ma gran parte del merito va alla battuta e al primo colpo dopo il servizio di Sinner. Jannik non ha quasi mai sbagliato scelta nel colpo successivo al servizio, profondo, intenso, preciso. Qua ha vinto il match, con precisione e intensità.
    È stata la vittoria n.54 in stagione per Sinner, uguaglia la miglior prestazione di un italiano nell’Era Open, Corrado Barazzutti nel 1978. Un record che ci auguriamo possa infrangere già domani contro Rublev in semifinale. Ma la sensazione è che Jannik abbia appena iniziato a riscrivere interamente il libro d’oro del tennis italiano. Quando Sinner gioca come nelle ultime settimane, beh, è uno spettacolo ed è durissima per tutti batterlo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    L’ultimo quarto di finale a Vienna scatta con Sinner alla battuta. Un ottimo Jannik, tre prime in campo, diritto profondo e rovescio sicuro. A zero si porta 1-0, soprattutto fa sentire in campo la sua presenza, chi comanda lo scambio e i tempi di gioco, anche in risposta. Fantastico il passante in corsa di diritto sul 15 pari, era ottimo l’attacco di Tiafoe, non è bastato. Frances fa fatica a tenere i ritmi indiavolati di Jannik, lavora col back ma sbaglia e scivola 30-40, prima palla break per Sinner. Doppio fallo! Rischia una seconda esterna l’americano, tema la risposta dell’azzurro, già bella profonda e incisiva. 2-0 Sinner, può fare corsa di testa. Al momento Jannik si “accontenta” di giocare solido a grande velocità ma aprendo poco l’angolo e senza prendersi grandi rischi visto che con la pressione e ritmo provoca l’errore dell’avversario. Con una sbracciata cross velocissima si prende il punto del 3-0 (parziale di 12 punti a 3…). Dominio azzurro nei primi 10 minuti di gioco. Nel quarto game Tiafoe trova un buon turno di battuta, con un Ace e un bel diritto, 1-3. Nel quinto gioco Sinner commette il primo doppio fallo, una rarità nella settimana viennese, ma rimedia con un Ace. Tiafoe non trova misura in risposta, tutto molto facile finora per l’azzurro, 4-1, con l’americano che stenta anche nei suoi game ad imporre le sue accelerazioni dalla riga di fondo. Il “muro” alzato da Sinner è inscalfibile e non arretra nemmeno sulle bordate più pesanti dell’americano. Solo grazie a due Ace Tiafoe chiude il sesto game. Nel settimo game arrivano le prime incertezze dell’azzurro. Poche prime palle, due errori col diritto (in netto ritardo sul secondo), concede una palla break sul 30-40. ACE! Eccolo, nel momento decisivo, e si incita verso il suo angolo. Poi esagera con la spinta di rovescio, la palla di Jan è lunga, altra PB per Tiafoe. Altra bordata di servizio e cancella anche la 2a chance. Ritrovare il servizio nel momento più delicato è la miglior medicina. 5-2 Sinner, che poi serve per il set sul 5-3. Nemmeno la risposta bloccata aiuta Frances, non trova la chiave per prendere ritmo, o va troppo corto – e Jannik fa due passi e attacca – o esagera in lunghezza. Sul 40-0 arrivano 3 Set Point per Jannik. Con una seconda palla a 188km/h si prende di forza un set dominato, eccetto la piccola distrazione nel settimo game. “Solo” il 61% di prime palle in campo nel set per l’azzurro, ma vincendo l’88% dei punti e ottimo il 64% sulle seconde. Soprattutto 11 vincenti a 4 per Jannik, negli scambi no match.
    Secondo set, Tiafoe to serve. Trova un buon game, 1-0, ma sorride beffardo sull’ennesimo errore in risposta. Ha vinto solo 6 punti nel primo set contro la battuta di Jannik. Un Jannik granitico per come spinge con grande velocità e controllo, domina lo scambio governando i tempi di gioco. Con un game perfetto, si porta 1 pari. È costretto a tirar fuori dalle corde i suoi migliori angoli e colpi Tiafoe per sbaragliare la difesa consistente dell’italiano. Ha alzato il livello l’americano, gioca al limite ma regge, e con un altro Ace si porta 2-1. Tutto più facile per Jannik nei suoi game, nonostante una prima di servizio sotto al 50% nei primi due turni del set. Fantastica la reattività di Sinner, per come anticipa e aggredisce le risposte di contenimento di Tiafoe, ma anche sotto rete con riflessi fulminei. 3 pari. La tensione sale nel “fatidico” settimo game. Col diritto cross Jannik fa letteralmente “le buche per terra”, e poi Tiafoe affretta i tempi dell’affondo, forzando via due diritti. 15-40, due palle break, le prime del set. Esagera Jan con l’angolo di rovescio in copertura sulla prima; non sbaglia con la risposta di rovescio sulla seconda, una rasoiata incrociata tanto violenta che Frances riesce a tirare a mezza rete, non ha quasi il tempo per aprire. BREAK Sinner, avanti 4-3 e servizio. La faccia di Tiafoe è un misto di incredulità e scoramento, solo con un mezzo miracolo riesce ad incidere sotto la grandinata di pallate di Sinner. Jannik subisce un gran passante del rivale, davvero gran gioco di polso, ma si aggrappa al colpo che oggi ha funzionato meglio, il rovescio, stavolta micidiale in lungo linea dopo il servizio. All’improvviso arrivano tre errori di Sinner, l’ultimo davvero brutto, un diritto fuori un metro a campo praticamente aperto. Palla break! La cancella buttando avanti, una sorta di volée-parata e poi uno smash non facile, cadendo indietro. Ora è lui a fare il pugno, ancora dopo una prima palla esterna imprendibile, mentre la racchetta di Frances vola via per terra. Ace! 5-3, è un passo dalla semifinale. Esagera Tiafoe, forza troppo, ma del resto se si scambia Sinner guadagna campo e chiude di prepotenza. Con un altro ottimo attacco l’azzurro vola 30-40, Match Point! E niente prima in campo… Cerca il vincente col rovescio lungo linea Jan, ma la palla si ferma in rete. In qualche modo l’americano resta aggrappato alla partita, Sinner serve per chiudere sul 5-4. Serve benissimo! Quattro prime e via, chiude il set 6-4. Stretta di mano cordiale ma discretamente fredda, dopo la ruggine dei due anni fa, quando Jannik  esternò tutta la sua insoddisfazione per il comportamento oltre i limiti del rivale. Domani Jannik trova Andrey Rublev in semifinale, e stanotte dormirà con la 54esima vittoria del 2023, l’azzurro più vincente nell’Era Open insieme a Barazzutti. Sembra assai probabile che lo supererà, segnando un altro record storico. E siamo solo all’inizio… Il post Sinner vedrà un libro dei record totalmente riscritto.

    [7] Frances Tiafoe vs [2] Jannik Sinner ATP Vienna Frances Tiafoe [7]34 Jannik Sinner [2]66 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 40-04-5 → 4-6F. Tiafoe 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace3-5 → 4-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace3-4 → 3-5F. Tiafoe 0-15 15-15 15-30 15-40 30-403-3 → 3-4J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-03-2 → 3-3F. Tiafoe 0-15 15-15 30-15 ace 40-152-2 → 3-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2F. Tiafoe 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1J. Sinner 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1F. Tiafoe 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6F. Tiafoe 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-5 → 3-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 ace 40-A 40-40 A-402-4 → 2-5F. Tiafoe 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace1-4 → 2-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-151-3 → 1-4F. Tiafoe 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-30 ace0-3 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 ace 30-15 40-150-2 → 0-3F. Tiafoe0-40 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df0-1 → 0-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1
    Tennis Match Statistics: Tiafoe vs Sinner

    🇺🇸 Tiafoe vs 🇮🇹 Sinner

    Statistic
    🇺🇸 Tiafoe
    🇮🇹 Sinner

    ACES
    6
    5

    DOUBLE FAULTS
    2
    1

    FIRST SERVE
    31/56 (55%)
    38/55 (69%)

    1ST SERVE POINTS WON
    20/31 (65%)
    32/38 (84%)

    2ND SERVE POINTS WON
    14/25 (56%)
    12/17 (71%)

    BREAK POINTS SAVED
    2/4 (50%)
    3/3 (100%)

    SERVICE GAMES PLAYED
    9
    10

    1ST SERVE RETURN POINTS WON
    6/38 (16%)
    11/31 (35%)

    2ND SERVE RETURN POINTS WON
    5/17 (29%)
    11/25 (44%)

    BREAK POINTS CONVERTED
    0/3 (0%)
    2/4 (50%)

    RETURN GAMES PLAYED
    10
    9

    NET POINTS WON
    10/19 (53%)
    14/19 (74%)

    WINNERS
    15
    18

    UNFORCED ERRORS
    7
    7

    TOTAL SERVICE POINTS WON
    34/56 (61%)
    44/55 (80%)

    TOTAL RETURN POINTS WON
    11/55 (20%)
    22/56 (39%)

    TOTAL POINTS WON
    45/111 (41%)
    66/111 (59%)

    MAX SERVICE SPEED
    222 km/h (137 mph)
    211 km/h (131 mph)

    1ST SERVE AVERAGE SPEED
    203 km/h (126 mph)
    196 km/h (121 mph)

    2ND SERVE AVERAGE SPEED
    154 km/h (95 mph)
    163 km/h (101 mph) LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Sonego completa la rimonta e conquista il terzo turno nel Masters 1000 di Shanghai

    Lorenzo Sonego nella foto – Foto Getty Images

    Una sfida vibrante ha tenuto tutti con il fiato sospeso al Masters 1000 di Shanghai, dove Lorenzo Sonego è riuscito a compiere una rimonta notevole, superando Frances Tiafoe, numero 13 del mondo, con il punteggio finale di 2-6, 6-2, 6-3.La sfida che attende ora Sonego al terzo turno lo vedrà protagonista contro il cileno Nicolas Jarry, che ha conquistato la sua vittoria con il punteggio di 7-5, 6-2 contro il qualificato francese Terence Atmane.Sonego ha terminato la partita con statistiche notevoli: 9 ace, 2 doppi falli, un’efficacia del 71% con la prima di servizio e l’80% dei punti conquistati con la prima palla (43 su 54), accompagnati da 31 colpi vincenti e soli 12 errori non forzati.
    Il match, contrassegnato da diverse interruzioni causate dalla pioggia e rimandato il terzo set ad oggi, ha visto un’inizio complicato per il tennista piemontese. Tiafoe, aggressivo fin da subito, ha sfiorato il break nel game d’apertura e ha messo costantemente sotto pressione un Sonego che, frenato da un servizio poco efficace e da un gioco troppo passivo, ha ceduto il primo set con un eloquente 6-2 a favore dell’americano.
    La situazione si è ribaltata nel secondo set: Sonego ha affilato le armi, mostrando una precisione ed una determinazione notevole. L’italiano ha strappato la battuta all’avversario al primo tentativo e ha mantenuto l’andamento positivo fino a condurre per 3-0. Nonostante una nuova interruzione per pioggia sul 5-2, Sonego è riuscito a mantenere la concentrazione e ha chiuso il set 6-2.
    Il terzo set ha portato con sé una notevole tensione e un’altra interruzione a causa della pioggia. Sonego ha avuto l’opportunità di condurre 2-0, ma la situazione si è complicata fino ad arrivare a 2-1 e un nuovo stop forzato dalle condizioni atmosferiche. Alla ripresa, il gioco ha proceduto senza ulteriori sorprese fino al 4-3 per l’italiano. È stato nell’ottavo game che Sonego ha messo a segno il colpo decisivo, volando sullo 0-40 e concretizzando il break al secondo break point utile del gioco. Con autorevolezza, ha confermato il vantaggio nel game successivo, sigillando il set e l’incontro dopo 2 ore e 2 minuti di partita.
    ATP Shanghai Frances Tiafoe [10]623 Lorenzo Sonego266 Vincitore: Sonego ServizioSvolgimentoSet 3L. Sonego 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6F. Tiafoe 0-15 0-30 df 0-40 15-403-4 → 3-5L. Sonego 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 3-4F. Tiafoe 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 3-3L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3F. Tiafoe 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-2 → 2-2L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2F. Tiafoe 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1L. Sonego 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2F. Tiafoe 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 df 40-A df2-5 → 2-6L. Sonego 0-15 15-15 30-15 40-152-4 → 2-5F. Tiafoe 15-0 30-0 40-151-4 → 2-4L. Sonego 15-0 30-0 30-15 40-151-3 → 1-4F. Tiafoe 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-3 → 1-3L. Sonego 15-0 30-0 40-0 ace ace0-2 → 0-3F. Tiafoe 0-15 15-30 40-30 40-400-1 → 0-2L. Sonego 15-0 15-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1F. Tiafoe5-2 → 6-2L. Sonego 15-15 15-30 15-40 30-40 df4-2 → 5-2F. Tiafoe3-2 → 4-2L. Sonego 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-A 40-40 40-A2-2 → 3-2F. Tiafoe1-2 → 2-2L. Sonego15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace1-1 → 1-2F. Tiafoe15-0 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1L. Sonego 0-15 0-30 df 0-40 30-40 ace 40-40 A-400-0 → 0-1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios si ritira dal torneo UTS Los Angeles e diventa l’allenatore di Frances Tiafoe per tre giorni

    Nick Kyrgios avrebbe dovuto partecipare al torneo di esibizione UTS Los Angeles che si svolge dal 21 al 23 luglio, ma ha dovuto ritirarsi all’ultimo momento a causa di persistenti problemi fisici. L’australiano è stato sostituito da Benoit Paire, ma approfitterà dell’occasione per sperimentare qualcosa di nuovo, ovvero fare l’allenatore. Parteciperà all’evento come allenatore di Frances Tiafoe, in quella che è sicuramente una mossa che garantirà spettacolo e offrirà momenti interessanti. LEGGI TUTTO

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    Tiafoe: “Per riportare giovani fan al tennis dobbiamo riproporre la cultura del basket”

    Frances Tiafoe (foto Getty Images)

    Frances Tiafoe crede che il tennis sia troppo “ingessato” e debba svoltare verso una cultura più pop e sbarazzina per portare i fan più giovani sugli spalti e in tv. L’ha dichiarato in un’intervista rilasciata al magazine statunitense Forbes, nella quale afferma che il suo sport è elettrizzante ma deve avvicinarsi di più a quel che propone il basket, a suo dire lo sport più seguito dai giovani e che suscita più emozioni.
    “Cerco di competere al massimo delle mie possibilità ma sempre col sorriso sul volto, coinvolgendo il pubblico e facendolo sentire parte di questa folle corsa che chiamiamo vita. Penso che a loro piaccia molto. Non è qualcosa che ho messo su per loro, io sono così. Mi piace che le persone siano felici. Penso che i fan dovrebbero poter entrare e uscire, muoversi e parlare durante le partite”, afferma Frances.
    “Penso che i tifosi dovrebbero poter andare e venire, muoversi e fare chiasso durante il gioco. Immagina di andare a una partita di basket e non dire niente.” Ammette che alcuni eventi dovrebbero mantenere parte della tradizione, come Wimbledon, ma “a parte questo, iniziamo a cambiare le cose in quella direzione per portare i fan più giovani al gioco, a loro piace quel tipo di clima nello sport”.
    “Mentre sto in campo e gioco al mio massimo anche le mie emozioni salgono, le esterno naturalmente e voglio che anche la folla si esalti”, continua Tiafoe. “Dopo tutto hanno lavorato duramente per guadarsi i soldi necessari a venire alle partite e seguire l’intrattenimento che noi proponiamo. Sto solo cercando di dare il meglio di me stesso, ho intenzione di mostrarmi sempre come sono, e sentire il pubblico che mi segue mi aiuta a giocare al meglio. Quando l’atmosfera è quella, c’è spettacolo”.
    Per spiegare come unire la cultura del basket a quella del tennis, prende come esempio New York. Tiafoe afferma che il suo campo preferito è l’Arthur Ashe Stadium: “Non c’è niente come l’Arthur Ashe di notte. Lo stadio è sempre pienissimo, tanta gente, sono tutti su di giri e l’atmosfera è pazzesca. Questo è il tennis che attira”.
    Uno dei suoi obiettivi è quello di diventare un testimonial per i suoi sponsor, magari con una linea di scarpe dedicate… “Mi piacerebbe indossare le mie scarpe, ma non ci siamo ancora. Non voglio fare soldi solo con il tennis. Tuttavia la mia gestione del tempo è piuttosto scadente, dovrò migliorare per combinare le due cose, il tennis e il business. Fa parte della crescita. Quando i grandi marchi vogliono lavorare con te, devi gestirlo meglio e imparare strada facendo. Mi sento onorato di poter vivere tutto questo”.
    Un punto di vista “molto americano” su come intendere lo sport oggi e l’intrattenimento. Del resto, Tiafoe è esattamente così, adrenalina e colore. LEGGI TUTTO

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    Daniil Medvedev inarrestabile: raggiunge la finale di Indian Wells

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Daniil Medvedev, ex numero uno del mondo e attualmente sesto classificato nel ranking ATP, ha conquistato sabato la sua 19ª vittoria consecutiva, accedendo alla finale di Indian Wells e confermandosi, al momento, come il tennista da battere nel circuito ATP. Si tratta della settima finale di un Masters 1000 nella carriera del russo, che nelle ultime settimane ha trionfato nell’ATP 500 di Rotterdam, nell’ATP 250 di Doha e nell’ATP 500 di Dubai.
    In semifinale, il 27enne russo ha superato l’americano Frances Tiafoe, numero 16 ATP e alla sua prima semifinale in un Masters 1000, con il punteggio di 7-5 76 (4). La partita sembrava dovesse concludersi abbastanza agevolmente, perchè Medvedev ha mantenuto il controllo fino al punteggio di 7-5 5-3. Tuttavia, Tiafoe si è rialzato e ha ottenuto il controbreak impattando sul 5 pari ma nel gioco successivo ha perso nuovamente la battuta. Il giocatore americano ha realizzato un altro break, portando il set al tie-break dopo aver annullato complessivamente ben sette (!) match point. Ma la sua rimonta si è fermata nel tie-break e Medvedev ha chiuso il match evitando un terzo set per 7 punti a 4 dopo essere andato subito avanti per 5 a 1.
    In finale, Medvedev affronterà un avversario contro cui non ha mai perso: sarà Carlos Alcaraz, 19 anni, che Medvedev ha sconfitto nell’unico precedente tra i due.
    [5] Daniil Medvedev vs [14] Frances Tiafoe ATP Indian Wells Daniil Medvedev [5]77 Frances Tiafoe [14]56 Vincitore: Medvedev ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 ace 2-1* 3-1* 4*-1 5*-1 ace 5-2* 5-3* 5*-4 6*-46-6 → 7-6D. Medvedev 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A6-5 → 6-6F. Tiafoe 0-15 0-30 0-405-5 → 6-5D. Medvedev40-A 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df5-4 → 5-5F. Tiafoe 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-405-3 → 5-4D. Medvedev 15-0 30-0 ace4-3 → 5-3F. Tiafoe 0-15 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3D. Medvedev 15-0 15-15 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 df A-40 ace3-2 → 4-2F. Tiafoe 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-1 → 3-2D. Medvedev 15-0 30-0 ace2-1 → 3-1F. Tiafoe 0-15 15-15 30-15 40-152-0 → 2-1D. Medvedev 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0F. Tiafoe 0-15 0-30 15-30 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 15-0 30-0 40-06-5 → 7-5F. Tiafoe 15-0 15-15 15-30 df 30-30 30-405-5 → 6-5D. Medvedev 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5F. Tiafoe 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5D. Medvedev 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4F. Tiafoe 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-302-3 → 3-3F. Tiafoe 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace2-2 → 2-3D. Medvedev 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2F. Tiafoe 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-301-1 → 1-2D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 ace 40-150-1 → 1-1F. Tiafoe 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Tiafoe: “Ferreira mi ha trasformato in un professionista, in passato ho preso tante decisioni sbagliate”

    Frances Tiafoe (foto Getty Images)

    Frances Tiafoe sfiderà Daniil Medvedev per un posto in finale al Masters 1000 di Indian Wells, ma la presenza dell’esuberante statunitense tra i migliori quattro del primo 1000 stagionale non è in fin dei conti una grossa sorpresa. È la sua prima semifinale 1000, ma già da un po’ di tempo Tiafoe è diventato un giocatore non solo funambolico ma anche sempre più consistente e pericoloso per i big. La sua crescita da metà 2021 è stata costante, con una vera e propria impennata nell’estate 2022: semifinale ad Atlanta, quarti a Washington, quindi la bellissima corsa a US Open, culminata con la vittoria su Nadal e l’approdo in semifinale. Ha chiuso altrettanto bene l’annata con la finale a Tokyo e i quarti a Bercy, chiudendo da n.19 al mondo. Attualmente Frances è n.16, ma è giù sicuro di tornare almeno al n.14, il best ranking toccato un mese fa.
    Cosa è cambiato nel suo gioco per renderlo così vincente, dopo anni di alti e bassi clamorosi, incluse fasi nelle quali è parso in totale confusione sulla strada da intraprendere? Sicuramente la sua mentalità, l’approccio alla professione e la scelta di uno staff solido e competente. In passato aveva rotto col suo storico allenatore (Todero) che l’aveva cresciuto nei piani della USTA, scegliendo come compagno avventura Zack Evenden, grande amico di “BigFoe” ma senza grandi esperienze precedenti e con un curriculum di modesto giocatore di College in patria. “Per me contano moltissimo i rapporti umani, non riesco a lavorare con qualcuno che sento come estraneo” aveva dichiarato Tiafoe. Ok il feeling, ma non sempre basta in una disciplina tanto complessa come il tennis di vertice. Il suo tennis infatti si era come arenato, spiccando in momenti ricchi di adrenalina grazie ai suoi colpi spettacolari, ma navigando complessivamente in mezzo ad un mare agitato, un caos inestricabile e per nulla vincente. Con la scelta di inserire Wayne Ferreira nel suo team, tutto è cambiato. C’è voluto del tempo, vista anche la sfortuna della pandemia arrivata quasi in contemporanea al cambio di rotta, tanto che il “nuovo” Tiafoe si è visto dalla metà del 2021.
    Il servizio è migliorato, non tanto come meccanica ma per continuità della prima palla e per un uso più efficace delle rotazioni sulla seconda. La parola “efficacia” è quella che meglio rende l’idea di come sia cambiato il suo tennis. Fino all’approdo dell’ex top 10 sudafricano, Frances più che un tennista era un colpitore, uno che viveva di momenti, sensazioni, si vedeva arrivare la palla e immaginava come colpirla, senza dietro una vera idea tattica e decidendo tutto all’istante. Soprattutto non riusciva a far esplodere le incredibili doti atletiche donate da madre natura con la parte tecnica, tutto appariva come slegato, improvvisato. Ferreira ha lavorato sulla testa e sull’approccio al gioco, più che sui colpi. Pazienza se quell’apertura col diritto è terribile, riesce a compensarla con la potenza delle caviglie e l’elasticità muscolare che gli permette di arrivare bene sulla palla e scaricare forza. Con quella reattività ed esplosività, il suo gioco si è sempre più proiettato in avanti, e visto che dal lato sinistro ha un tempo d’impatto molto interessante e colpisce un’apertura minima, approfittare di queste condizioni per anticipare, sorprendere l’avversario e correre avanti è stato lo scacco matto.  Tiafoe oggi regge lo scambio molto più del passato, non stazione metri dietro a rimettere e remare, gestisce meglio i colpi d’inizio gioco e quando ti attacca non è affatto facile da superare con passanti e lob.
    Per l’americano i meriti di Ferreira sono evidenti: “Sono sempre stato un giocatore molto veloce, ma ora ne approfitto nel modo giusto, essendo aggressivo e andando a rete, non mi perdo nel difendere troppo da ben dietro la linea di fondo” afferma Frances. “Penso di essere pericoloso sotto rete, colpisco bene al volo e metto molta pressione sui miei avversari. Sono molto grato alla vita per tutto quello che mi sta dando, ma voglio di più. Devo vincere le partite più difficili per arrivare dove voglio. Ferreira è la persona che mi ha reso un vero professionista e che mi ha insegnato a prendere il controllo della mia carriera. Prima la mia vita sportiva era intermittente, non facevo le cose giuste fuori dal campo. Sono un ragazzo che viene da un ambiente umile e non è stato facile avere 18 o 19 anni e trovarsi improvvisamente con i soldi, ho preso tante decisioni sbagliate. La gente pensava che sarei diventato uno dei migliori al mondo, ma non ero preparato per questo“.
    Molta autocritica, ma anche una forte spinta interiore a trovare il meglio di se stesso da Pro, visto che da giovane era molto promettente: “Per me è stato fondamentale vedere il successo dei ragazzi della mia età, come Rublev, Zverev, Tsitsipas… Li avevo battuti nei tornei giovanili e non ero disposto vederli dividere la torta tutta tra di loro. Amo troppo questo sport per non dare tutto per esso”.
    Il tennis infatti, per chi non conoscesse la storia di Tiafoe, gli ha davvero salvato e cambiato la vita. “Big Foe” è cresciuto letteralmente in una struttura tennistica, dove il padre Frances Sr. fu prima operaio durante la costruzione, quindi custode e capo della manutenzione del Junior Tennis Champions Center di College Park, nel Maryland. Ottima prospettiva per lui ed il fratello gemello Franklin, nati da una famiglia immigrata dalla Sierra Leone nel 1996. A soli 3 anni i due bambini iniziarono a tirare le prime palle contro i muri di allenamento, e non era raro che i Tiafoe dormissero nel tennis center, condizione migliore della loro modesta abitazione priva di ogni comfort. “La mia non è la classica storia di un giovane tennista, è stata dura. Oggi che sono diventato Pro faccio tutto per la mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto” raccontava l’americano nel recente passato.
    Oggi è molto vicino alla top10, quelli che erano sogni sono diventati obiettivi: “Tutti sogniamo di essere i numeri 1 al mondo da bambini e mi piacerebbe, ovviamente, ma il mio più grande obiettivo è vincere un Grande Slam, vorrei che fosse US Open. Penso che potrei dormire sonni tranquilli per il resto della mia vita, nessuno me lo toglierebbe. Ma ora siamo ad Indian Wells e sono in semifinale. Allora, perché non iniziare a vincere questa settimana qui?”
    Medvedev sembra lanciatissimo, quasi inarrestabile con le sue 18 vittorie di fila, ma Tiafoe può essere un cliente molto scomodo se servirà bene e riuscirà ad attaccare con continuità il russo. Gli ingredienti per una semifinale interessante ci sono proprio tutti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Nadal rinuncia alla ricca esibizione a Las Vegas contro Alcaraz

    Il momento dell’infortunio di Nadal a Melbourne

    Dopo il forfait ai tornei di Doha e Dubai, Rafa Nadal ha confermato che non prenderà parte nemmeno alla ricca esibizione programmata per il prossimo 5 marzo a Las Vegas, dove avrebbe dovuto affrontare Carlos Alcaraz nell’arena del MGM Grand Garden, teatro di alcuni dei più grandi match di pugilato e concerti. Lo spagnolo è ancora alle prese con la riabilitazione dall’infortunio patito alla gamba sinistra all’Australian Open, dove  da campione in carica perse al secondo turno contro l’americano Mackenzie McDonald.
    “Purtroppo, il tempo della mia guarigione mi rende impossibile essere pronto per giocare. Sono sicuro che troveremo un’altra data per celebrare questo evento e divertirci”, ha annunciato Nadal in una nota. L’organizzazione dell’evento è corsa ai ripari, invitando i due migliori tennisti statunitensi del momento, Frances Tiafoe e Taylor Fritz, che si sfideranno tra loro e il vincente quindi affronterà Alcaraz.

    🎾 Big News! 🎾Taylor Fritz and Frances Tiafoe are joining MGM Rewards The Slam! On March 5th at the MGM Grand Garden Arena, @Taylor_Fritz97 will face @FTiafoe with the winner going toe-to-toe against World No.1 @carlosalcaraz.
    Learn more at https://t.co/nvagAAhIhl pic.twitter.com/p9RxV8jnvf
    — MGM Grand Hotel (@MGMGrand) February 17, 2023 LEGGI TUTTO

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    La diversità dei tennisti USA. Gilbert: “I nuovi giovani sono tutti diversi. Finalmente…”

    Sebastian Korda a Melbourne (foto Getty Images)

    La novità più interessante degli ultimi Australian Open è stata certamente il ritorno del tennis a stelle strisce. Alla fine il titolo è andato al più forte, Novak Djokovic, ma è indubbio che gli statunitensi dopo anni di vacche magrissime sono tornati protagonisti. Tommy Paul è giunto in semifinale, due giovani come Korda e il sorprendente Shelton nei quarti. Nonostante il deludente torneo di Taylor Fritz, considerato da molti alla vigilia uno dei possibili “underdog”, i tennisti americani hanno confermato la crescita generale del loro movimento che, anche a livello di quantità, è tornato ad essere importante. Nel ranking ATP di questa settimana infatti c’è un top10 (Fritz), altri due top20 (Tiafoe e Paul) e in totale ben 10 nei primi 50. Ancor più interessante il dato se rapportato all’età dei top50: eccetto il super veterano Isner (37 anni), gli altri sono tutti al massimo 25enni. 
    Oltre all’ottimo numero di giocatori a stelle e strisce nei piani alti della classifica, quello che è interessante sottolineare è la diversità degli stessi giocatori. Tutti tennisti piuttosto offensivi, dotati di un tennis aggressivo alla ricerca del punto vincente, ma con caratteristiche tecniche e peculiarità assai diversificate. Si va infatti dal gioco a tutto campo di Fritz a quello più estemporaneo di Tiafoe, continuando con la progressione di Paul, pulizia d’impatto ed eleganti geometrie di Korda, la continue variazioni “sotto ritmo” di Brooksby, la potenza dirompente di Shelton, la fantasia di Wolf, il super servizio di Opelka, la capacità difensiva e pressing di Nakashima. C’è davvero un po’ di tutto e questo non è affatto scontato per il tennis USA. Uno dei principali “problemi” che ha afflitto le ultime generazioni di giocatori statunitensi è stato proprio la mancanza di diversità, l’aver perseguito un solo modello di gioco: gran fisico, servizio potente e diritto pesante su palla alta. Stop. Un idealtipo che ha certamente funzionato qualche lustro addietro, quando il tennis si stava spostando verso un gioco sempre più aggressivo e di pressione da fondo campo, ma non più sufficiente dal nuovo millennio, quando i migliori giocatori al mondo sono diventati via via sempre più completi, rapidi, flessibili e pronti a passare da difesa ad attacco con un bagaglio tecnico mediamente piuttosto evoluto. Non è un caso da molti anni il tennis di vertice è Europa-centrico: tennisti cresciuti con scuole più reattive al cambiamento, con l’ausilio del tennis sul “rosso” che permette da giovanissimi di affinare meglio la tecnica dovendo affrontare situazioni di gioco meno uguali rispetto ai campi rapidi; con maestri e accademie che hanno maggiormente assecondato le peculiarità di ogni ragazzo, invece di forzarne la direzione tecnica verso un solo modello. Tutti tendono all’efficacia più che alla fantasia, ma lasciando comunque spazio alla differenziazione. Del resto, è la differenza e l’unicità che creano un crack. Un vantaggio competitivo.
    Proprio questo ha parlato Brad Gilbert, ex top10 poi coach e oggi stimato analista di tennistv. Il californiano ha confermato le parole di Shelton in merito alla sua capacità di giocare molto bene anche su terra battuta, e che mediamente i giovani tennisti statunitensi arrivati nei piani alti del ranking hanno un tennis più completo, moderno e soprattutto vario tra di loro.
    “Dopo molti anni, credo che nel 2023 e da qua in avanti potremo (tennis statunitense) fare bene anche in Europa in primavera sulla terra battuta. Prendiamo per esempio Ben: con quel servizio esplosivo, la sua forza nelle gambe e il suo movimento eccellente da fondo campo, Shelton potrebbe essere molto interessante sulla terra battuta”. afferma Gilbert.
    “Sono sicuro di una cosa, e non da oggi: i tennisti americani non sarebbero tornati ai vertici della disciplina finché non fossero diventati abbastanza bravi sulla terra battuta. Non è un discorso di vincere i tornei lì, ma per la qualità del gioco espresso. Troppi dei nostri ragazzi erano solo un servizio e un dritto. Da anni questo non basta più. Ora molti dei nostri ragazzi sono più atletici, quindi possono fare più cose. La cosa bella dei giocatori USA attuali è che giocano tutti in modo diverso. Non sono lo stesso tipo di giocatore, ed è interessante osservarli”.
    “Abbiamo avuto un lungo periodo in cui i nostri ragazzi hanno saltato quasi del tutto la stagione sulla terra battuta”, conclude Brad. “Diversi anni fa avevi forse uno o due ragazzi nei tabelloni dei maggiori tornei in Europa, erano exploit isolati. Credo che nessuno di loro si sentirà solo quest’anno, avrà altri connazionali in gara”.
    Un punto di vista interessante che conferma in pieno la nostra visione. Il tennis si è spostato sempre più verso atleti migliori, con poche debolezze importanti e capaci di rendere lungo tutto l’arco dell’anno. Per tornare ai vertici, anche il “gigante” USA ha dovuto rimboccarsi le maniche e studiare il lavoro fatto (bene) in Spagna, Italia, Francia, nelle migliori accademie e centri di allenamento di alto livello europei. Vedremo se in questa nuova generazione a stelle e strisce ci sarà finalmente un campione Slam, manca da venti anni (Andy Roddick – US Open 2003). Oltre a Fritz, è molto probabile che già alla fine di questa stagione altri tennisti statunitensi siano in top10 o a ridosso, e soprattutto protagonisti nei massimi appuntamenti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO