“Amo l’Italia, ho più offerte qui, inclusa quella di restare in Calabria un altro anno. Da Civitanova nessuna offerta, ma sarebbe difficile rifiutare”.
Lo schiacciatore transalpino Thibault Rossard protagonista sulle pagine dell’ultimo numero di ‘Pallavolo SUPERVOLLEY’ in edicola dal 4 marzo. Anche le prestigiose testate nazionali dunque, si sono accorte dell’eccezionale campionato della Tonno Callipo, storico quinto posto a fine regular season, e mettono in vetrina il nazionale francese autentica stella della formazione di coach Baldovin, top scorer dei giallorossi in diverse classifiche individuali. “La mia corsa a tappe” è il titolo dell’articolo curato da Fabrizio Molinari, in cui trova spazio il racconto di un Rossard ambizioso, sicuro di se e a tratti sorprendente che annuncia: “Resterò in Italia. Amo questo Paese e voglio conoscere il pubblico che il Covid non ci ha permesso di avere nei palazzetti”.
L’INTERVISTA
Il martello 27enne non manca di humor quando ammette di amare il cibo calabrese (ed il mare) tanto da aver “accumulato durante la preparazione estiva tre o quattro chili di zavorra, immaginando che il sia il prezzo che si paga quando si viene a vivere qua”. Passando a riflessioni tecniche, Rossard spiega di essere ovviamente soddisfatto ma soprattutto “di essere fiero per la costanza di rendimento raggiunto. Per molte stagioni sono stato un giocatore capace di grandi prestazioni e di grandi pause. E’ chiaro che a fine partita il tabellino pieno di punti mi fa piacere, non sono mica matto, però è nella regolarità che individuo i miei progressi più grandi”. Quindi dopo aver elogiato la squadra “fin dall’estate abbiamo capito di essere un gruppo di persone serie e di lavoratori”, arriva anche un bel riconoscimento a coach Baldovin: “La sua dote più grande è senza dubbio la capacità di ascolto: è stato un anno impeccabile nella comunicazione tra noi giocatori e lui”. Quindi non può mancare il passaggio sui quarti dei play off con Monza: “La sua caratteristica principale è la forza fisica, ma sentiamo di potercela giocare fifty-fifty”. Anche qualche sassolino lanciato nello stagno. “Fare il calendario ai tempi del Covid è stato un lavoraccio, tuttavia restiamo convinti che il finale sia stato bizzarro, in particolare con le partite decisive per la classifica spalmate su quattro giorni: è capitato a Monza di affrontare una Perugia in turnover e un’ultima giornata col verdetto in mano, senza contemporaneità, ma pure a noi è capitata una Civitanova già proiettata a impegni successivi, e potremmo menzionare Milano e Piacenza”. E ancora sulla Tonno Callipo edizione 2020-21: “La consapevolezza di essere forti è arrivata un po’ alla volta, col lavoro in palestra. La nostra identità è emersa con il passare delle settimane e si è rafforzata nelle vittorie contro Modena, Lube e Trento”. Quindi sul futuro: “Preferirei restare in Italia perché voglio scoprire il pubblico italiano, quest’anno a causa della pandemia non ho potuto ed è un grande rimpianto, ed anche perché in Italia ritrovo tanti aspetti dello stila di vita francese”. E non esclude una riconferma a Vibo: “Ho più offerte dall’Italia, inclusa quella di restare in Calabria per un altro anno. Da Civitanova non ho mai ricevuto un’offerta, che sarebbe piuttosto difficile da rifiutare”. Finale sulle Olimpiadi: “Credo che le mie chance di una chiamata per Tokyo siano cresciute qui a Vibo”, pessimista invece sulle Nations League a causa del Covid.
UFFICIO COMUNICAZIONE
Rosita Mercatante
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