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Turno falcidiato dalle assenze per Covid quello del weekend scorso in Superlega maschile, ma il big match fra Perugia e Civitanova scalda i cuori degli appassionati di volley e ci regala una Sir sempre più capolista, capace di superare le assenze di Anderson e Rychlicki e di imporre il proprio ritmo e il proprio gioco in casa dei campioni d’ Italia. Bene anche Modena e Trento, con la prima capace di imporsi sul sempre ostico campo di Padova e la seconda che, nonostante le fatiche di Champions e del Mondiale per Club, schianta una Cisterna troppo remissiva. Vittoria al fotofinish per Monza, che resta così in scia alle Big Four.
Civitanova-Perugia. Come detto, una Perugia perfetta impone la propria forza ad una Lube che nel corso del match perde Lucarelli per infortunio (a lui va il mio pensiero, la strada sarà lunga e dolorosa, ci sono passato anche io, ma poi la spalla non mi ha mai più dato problemi), ma viene schiantata soprattutto tatticamente. La battuta corta sistematica fa tornare sulla terra Simon (), che non trova mai lucidità a muro. Fatica molto anche Kovar (), in difficoltà in prima linea, ma anche in ricezione. Meglio Zaytsev (), al rientro dal lungo infortunio: bello vederlo in campo con continuità, anche se i crampi finali dimostrano che la condizione è ancora “work in progress”. Nota lieta per i marchigiani il giovane Yant (), autore di un finale di terzo set ad altissimo livello.
In casa umbra piace la gestione di Giannelli (), che fa chiudere i suoi con il 60% di squadra in attacco. Leon () è semplicemente mostruoso in attacco e in ricezione, pur mancando la zampata al servizio. Sfrutta l’occasione Plotnytskyi (), che si dimostra molto di più di una semplice alternativa; manca il guizzo di Ter Horst (), che dopo la bella prova a Cannes in Champions fatica a trovare soluzioni vincenti.
Trento-Cisterna. Tutto facile per Trento, che nonostante la stanchezza accumulata nell’ultimo mese regala pochissimo a Cisterna e sfoggia un perfetto Kaziyski () e un Lavia () sempre più determinante nel sestetto. Se la squadra gira a mille è anche perché Sbertoli () ne ha preso in mano le redini saldamente e si diverte ad esaltare i suoi attaccanti. Sottotono il solo Lisinac () che, poco impiegato in attacco, fatica ad imporsi a muro.
In casa pontina non funziona pressoché nulla, dal muro all’attacco, con Dirlic () incapace di trovare soluzioni vincenti con continuità. Malissimo anche Zingel (), mentre si salva Raffaelli () che diventa l’unico punto di riferimento nel gioco dei laziali.
Padova-Modena. Tre a zero e striscia di vittorie che si allunga anche per Modena, ma il risultato non deve trarre in inganno perché Padova, fino ad uno sciagurato palleggio di Zimmermann () sul finire del primo set, è in partita e fa tremare la squadra di Giani. Poi la Kioene sparisce dal campo: Bottolo () e compagni finiscono per annaspare in una marea di errori gratuiti, con il solo Weber () che prova timidamente a restare nel match.
Modena è invece brava a spingere sull’acceleratore quando serve, trovando nei muri di Stankovic () e negli ace di Leal () la giusta spinta. Bene anche Nimir (), che dopo un inizio difficile sembra aver trovato la giusta palla con Bruno e ora andrà verificato nelle partite che contano.
Monza-Verona. Spreca l’occasione per i tre punti, ma Monza alla fine è brava a vincere il tie break e a fermare una Verona che con Raphael in regia () riapre una partita ormai quasi andata. Grozer () continua a stupire per continuità di rendimento e cattiveria agonistica dopo l’anno in sordina di Piacenza (peccato per l’infortunio), ma è tutta la squadra che ci crede e trova nel muro una arma in più nella quale brilla Dzavoronok (), ancora però troppo sottotono in attacco. Bene anche Galassi al centro, sempre preciso e puntuale con il suo braccio veloce e ottimamente servito da un Orduna () che, con ricezione buona, fa viaggiare la palla a velocità siderale.
Verona, al solito, è tanto Mozic () e poco Jensen (), con il primo però davvero in difficoltà in ricezione e il secondo mai entrato in partita. Meglio Magalini (), che ripaga la fiducia di coach Stoytchev con attacco e ricezione.