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Il Pagellone di Paolo Cozzi – Falaschi, che regia! Abouba stende Monza

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Domenica di grande pallavolo quella andata in scena ieri con le gare dei quarti di finale dei Play Off Scudetto. A cominciare da Perugia, che vede le fiamme degli inferi prima di trovare la forza di portare la serie a gara 3 contro una Milano coriacea e che vende carissima la pelle.

Pronostico rispettato per i perugini, ma quanta fatica per domare un’Allianz mai così bella come in queste ultime due partite. Heynen torna a Ter Horst () opposto e questa soluzione sembra essere quella che Travica () gestisce meglio. Se Leon () è come al solito immenso, spiccano anche la prova di Solé (), infermabile a muro, e quella di Russo (), che sgretola le certezze di Milano a suon di muri.

La squadra di Piazza si mangia le mani per avere mancato il colpo del ko, pur avendo guidato spesso i set fino al 20. Manca un pizzico di brillantezza in attacco dove il solo Kozamernik () chiude con percentuali ottime. Ill trio laterale, benché non brilli per efficacia, per lunghi tratti tiene Milano in partita: Urnaut () cede alla distanza, meglio Ishikawa () e Patry (). Ora bisognerà essere bravi a non guardare alle occasioni sprecate e a resettare la testa per giocarsi le ultime chance a Perugia.

Civitanova, intanto, sconfigge l’incubo Covid-19, demolendo Modena in tre set. A parte Yant () tutta la squadra gira a mille, con Falaschi () ottimo a pilotare i suoi senza timore. La ricezione tiene bene e il palleggiatore toscano è bravo a esaltare le doti di attaccante di Juantorena, Simon e Rychlicki (), sempre più prezioso in questa squadra anche se in partenza a fine stagione.

Modena spreca una occasione più unica che rara di colpire Civitanova nel momento di massima difficoltà, e salvo un guizzo nel secondo set conferma gli atavici problemi a muro, ottiene poco dalla battuta e soffre in ricezione. Se per una volta Petric () ritrova lo smalto delle stagioni migliori, è  Vettori () a naufragare e a trascinare con sé la Leo Shoes, non aiutato da un Christenson () apparso in difficoltà nel trovare il bandolo della matassa.

Soffre, ma come da pronostico porta a casa la qualificazione Trento, che a Piacenza impone la sua voglia di semifinale ad una squadra che quest’anno non ha mai trovato una vera identità. Giannelli () ha lo smalto dei giorni migliori e si toglie lo sfizio di mettere a referto 7 punti. Nimir () finalmente sbaglia meno pur restando terminale offensivo potente, chi soffre è Michieletto (), che deve solo “imparare” a giocare match clou ogni 3 giorni e a ricaricare in fretta le batterie mentali.

A Piacenza non basta la gara stellare di Mousavi (: a proposito, un suicidio non confermarlo l’anno prossimo…): l’assenza di Russell si fa sentire, con Clevenot () che in ricezione patisce tantissimo. Manca anche l’apporto di Grozer (), molto falloso e impreciso in una stagione che per lui è stata sicuramente, per tanti motivi, al di sotto delle aspettative.

Risultato secco ma gara più combattuta di quello che sembra a Vibo Valentia, con Vibo brava a non dare mai a Monza la possibilità di rientrare in partita. Per una volta sugli scudi c’è Aboubacar (), autentica spina nel fianco per i monzesi. Bene battuta e ricezione, in una gara che ha visto Rossard () in grande difficoltà, mentre Saitta ha potuto contare su un super Defalco (), ottimo in attacco e anche in ricezione.

Monza crolla in ricezione, ma soprattutto non riesce mai a trovare continuità nei suoi tre martelli con bomber Lagumdzija () che qualche guizzo lo trova, mentre Dzavoronok () sembra non essere neanche sbarcato in terra calabra. Molta fatica fa anche Lanza (), bravo in ricezione ma ben controllato in attacco. 


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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