La prima parte di stagione dell’Alfa Romeo è stata condizionata da tanta sfortuna e da diversi errori (più del Team che dei piloti). Ma il buon livello della macchina può aiutare a invertire la rotta.
3 punti e penultimo posto nella classifica costruttori. Questo è il misero bottino di punti raccolto dall’Alfa Romeo nella prima parte di quest’avvincente stagione. Persino inferiore a quello della Williams. Troppo pochi, anche alla luce delle prestazioni fornite dalla vettura. La scuderia italo-svizzera ha pagato a caro prezzo la mala sorte e i diversi errori commessi fino ad ora, raccogliendo meno di quanto avrebbe potuto. Ma il tempo di risalire c’è, e le buone sensazioni derivanti dalla C-41, unite alle abilità di Kimi Raikkonen e di Antonio Giovinazzi, potranno aiutare a rendere migliore il proseguimento del campionato.
MACCHINA DI LIVELLO, MA QUANTI ERRORI. E LA SFORTUNA…
Il presupposto iniziale è che in tutte le gare disputate fino ad ora (ad eccezione della Francia e dell’Ungheria), l’Alfa ha confermato quanto di buono aveva messo in mostra durante i test. Rispetto al 2020, i progressi fatti dal Biscione sono stati evidenti: la componente aerodinamica è migliorata notevolmente, agevolando il comportamento della vettura anche sui circuiti con più carico. Ma è dal punto di vista motoristico che la crescita è stata più esponenziale, grazie anche al lavoro fatto in Ferrari, dopo il disastro dello scorso anno. Tuttavia, il lavoro egregio degli uomini di Hinwil non è stato ripagato adeguatamente in pista. Infatti, in ciascuno degli appuntamenti stagionali fin qui disputati, il Team ha spesso e volentieri cestinato ogni possibilità di lottare per la Top-10, a causa di errori talvolta al pit-stop, talvolta di strategia. E quando non c’erano sbagli da fronteggiare, ci si è messa la sfortuna a creare problemi. Si pensi ai tanti incidenti causati da altri in cui sono rimasti coinvolti i due piloti, senza che ne avessero colpa. Episodi che alla fine fanno la differenza.
KIMI E GIOVI, LA COPPIA GIUSTA
Le certezze più importanti dell’Alfa sono i due piloti. Sì, perché sia Iceman che Giovi hanno sempre risposto presente, tanto in qualifica quanto in gara. E’ da sottolineare la crescita del pilota pugliese, che alla terza stagione nel Circus pare ormai aver raggiunto la maturità richiesta per correre a questi livelli. Performante sul giro secco, costante e consistente nel long run: Giovinazzi è ormai diventato un pilota completo, in grado di puntare alla zona punti con frequenza. Per quanto riguarda Raikkonen, invece, sembra ormai vivere una terza giovinezza. La sua capacità di saper leggere le gare fa ancora la differenza, mentre al resto ci pensa la sua abilità innata nella gestione delle gomme. Ma al di là della bravura dei singoli, è la complicità che si è creata tra i due ad essere realmente degna di nota. E di questo, nell’ottica della scelta della lineup per il 2022, non si può non tenere conto.
Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/8ZrX3sgAce0/f1-il-bilancio-di-meta-stagione-dellalfa-romeo-errori-e-tanta-sfortuna-ora-serve-cambiare-rotta.php