Di
Sono ore di attesa per gli appassionati e i praticanti di Beach Volley. Dopo il decreto governativo sulla Fase 2, che con la distinzione tra sport individuali e di squadra non chiarisce pienamente se i beacher italiani potranno riprendere ad allenarsi, ora potrebbe essere l’incontro tra il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e il Comitato Tecnico-Scientifico incaricato dal Governo a dare qualche risposta in più (anche sulla base della relazione presentata dal Coni). Il timore diffuso è quello di compromettere la stagione estiva anche nelle regioni in cui il rischio di contagio sembra molto ridotto.
Proprio in queste ore circola in rete la petizione “Estate 2020: salviamo il Beach Volley!“, lanciata dalla pagina Beach Volley Addicted per chiedere al Governo italiano e al Consiglio dei Ministri di consentire la pratica dei “giochi da spiaggia“, a precise condizioni che permettano di salvaguardare la salute degli sportivi. Nel testo della petizione si sottolinea come il Beach Volley sia uno sport completamente compatibile con la necessità del distanziamento sociale evidenzia il pericolo che, in presenza di un divieto formale di praticare questa disciplina, si assista a una pratica abusiva e senza regole con un aumento esponenziale dei rischi. Infine, e non secondario, c’è il tema dell’ingente danno economico per società, scuole e strutture sportive, con ricadute pesanti anche sul turismo.
La petizione, che ha preso il via ieri, ha già raccolto più di 1.200 firme.