Foto CEV
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Arriva direttamente dalla Turchia il suo appello.
Stiamo parlando dell’azzurro Oleg Antonov intervistato oggi da e convinto che anche lo sport, ed ogni persona, possa fare la sua parte in questa “guerra invisibile”.
Ne ha viste tante, Oleg, che ha girato il mondo da quando aveva 17 anni ma quello che sta accadendo in Italia e ora nel resto del mondo, neanche negli incubi peggiori.
Ha vicino la moglie Laura Michielon, padovana, e i suoi tre figli piccoli. Skype è la sua finestra sull’Italia.
Quando ha capito che cosa stava succedendo qui? «
In Turchia come hanno reagito?
Ne parlate tra compagni di squadra? .
Che idea si è fatta dell’Italia da lontano? «…»».
Da chi? «.
È una corsa contro il tempo: ma che cosa possiamo fare noi tutti? «
La prima?
La seconda?
La terza?