Foto: Lokomotiv Novosibirsk
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I campionati russi, sia quello maschile che quello femminile, sono ufficialmente conclusi. Lo ha deciso al termine della riunione del suo direttivo la VFV, la federazione russa che sovrintende a tutte le competizioni.
La sospensione a tempo deteminato annunciata alcuni giorni fa è diventata “sospensione definitiva delle competizione con definizionedeititoli sportivi sulla base dei risultati acquisiti”. Il che significa che le ultime classifiche sono anche quelle ufficiali e che anche il campionato cadetto, con le nuove promosse, è da considerarsi concluso.
I risultati sono stati acquisiti sulla base delle graduatorie al termine delle ultime giornate di gioco e i titoli sono stati assegnati al Lokomotiv Novosibirsk in ambito maschile e alla Dinamo Kazan in quello femminile.
Per il Lokomotiv è il primo storico trofeo nel campionato russo maschile in quarantaquattro anni di storia del club, rifondato nel 1977 dopo oltre cento anni di vita come club ginnico e atletico del dopolavoro ferroviario russo. Con il Lokomotiv andranno in Champions League Zenit Kazan e i campioni uscendi del Kuzbass Kemerovo. La Dynmo Mosca giocherà in Coppa CEV e lo Zenit San Pietroburgo in Challenge Cup. La classifica della Superleague maschile si è cristallizzata dopo diciannove turni, a sette partite dalla fine della regular season.
Dopo cinque anni di attesa la Dinamo Kazan torna a conquistare il titolo femminile: una vittoria clamorosa se si considera che è arrivata solo all’ultima giornata con un clamoroso sorpasso a danno della Lokomotiv Kaliningrad che, per evitare un viaggio alle titolari, aveva mandato riserve e juniores. Un secondo post che costa il titolo. In Champoions League anche l’Uralochka-NTMK ha bronzo. La Dinamo Mosca giocherà in Coppa CEV, il Proton nella Challenge Cup.
Stando al documento approvato dalla VFV la clausola sulla retrocessione delle squadre dei due campionati maggiori, è stata sospesa.