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Division II e Division III: una NCAA minore… ma non troppo

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Continuiamo il nostro viaggio nella pallavolo universitaria USA (qui la prima puntata sulla Division I) presentando le restanti due divisioni della NCAA: la Division II e la Division III. La prima è una divisione della NCAA di livello intermedio tra la più importante e finanziata DI e la DIII, che invece non offre borse di studio per merito sportivo. La Divisione 2 è ripartita in 23 Conferences (gironi) che si estendono da est a ovest e raggruppano 315 università di dimensione medio-grande.

La seconda divisione sponsorizza esattamente gli stessi sport della prima, che sono 25 tra maschili e femminili. Generalmente, gli atleti della DII sono altrettanto dotati fisicamente e talentuosi di quelli che gareggiano negli sport della DI, ma le scuole non sono in grado di finanziare i programmi sportivi così come quelle della serie maggiore. Infatti, invece di ricevere borse di studio basate esclusivamente sul merito sportivo, gli studenti-atleti di seconda divisione ricevono una combinazione di borse di studio sportive e accademiche, oltre ad aiuti finanziari basati sul reddito familiare, che integrati tra di loro possono andare a formare borse di studio pressoché complete. Unica eccezione la troviamo nella pallavolo maschile nella quale, non essendoci troppa differenza di livello tra la prima e la seconda divisione, anche le borse di studio sono praticamente uguali.

Per testimoniare questo equilibrio tra sport e scuola, citiamo qualche studente-atleta che nella NCAA DII ha un’ opportunità per crescere e migliorarsi a 360 gradi: alcuni esempi sono atleti che in Italia giocavano in Serie B, come Giada Pais Marden, che ora si trova alla Auburn University at Montgomery. Giada vanta anche un secondo posto alle finali nazionali del 2017 con il Bassano Volley, che hanno visto protagoniste altre due nostre atlete seguite da Sportlinx360, Tatijana Fucka e Beatrice Formilan.

Un altro giocatore che ha trovato nella NCAA DII pane per i suoi denti è Federico Pagliara, anche lui proveniente dalla serie B italiana. Federico ha frequentato il Barton College, con cui ha vinto un titolo di conference e il premio di MVP nel 2017. Anche Francisco Salinger, giocatore che ha fatto parte della nazionale giovanile in Argentina, ha avuto un’esperienza fantastica nella Division II per la Limestone University. Come conferma dell’eccellenza di questa divisione anche dal punto di vista accademico citiamo anche Elena Ciulli, ottima atleta, ma anche grande studentessa che frequenta con ottimi voti la rinomata Florida Institute of Technology.

La Division III è in realtà la divisione più grande della NCAA con circa 450 istituzioni universitarie che ne fanno parte, di cui l’80% private e il 20% pubbliche. Anche se questa divisione non offre borse di studio per meriti sportivi, ritiene che praticare sport nel college sia un privilegio che vada comunque riconosciuto, ragione per cui offre ai propri studenti-atleti la possibilità di continuare a praticare il proprio sport, motivati dalla semplice passione e amore per il gioco e non per compensi finanziari. Questa grande divisione è ripartita in 44 conferences che si estendono da est ad ovest per tutti gli Stati Uniti.  

Una gran parte delle Università che appartengono a questa divisione sono di primissimo livello accademico e anche se non offrono borse di studio per merito sportivo, qualche volta mettono a disposizione borse di studio molto competitive per merito accademico e/o su base economica. In questa Division possiamo trovare alcune delle Università più importanti al mondo come California Institute of Technology, Massachusetts Institute of Technology (MIT), New York University, Washington University ecc.

Per quanto riguarda la pallavolo, la Division III vanta più di 100 squadre al maschile e quasi 450 al femminile, numeri altissimi rispetto alle altre due divisioni della NCAA, soprattutto nel maschile che tra DI e DII non supera le 50 squadre. Tuttavia questi numeri sono in costante aumento, confermando la pallavolo maschile come uno tra gli sport considerati “emerging” nel panorama nazionale (e che sarà oggetto di un prossimo approfondimento).

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