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In campo si era guadagnata il soprannome di ‘Bibi, la Guerrera’ per il suo temperamento battagliero e il fatto di non darsi mai per vinta. In realtà ha dimostrato di essere guerriera anche e soprattutto quando, suo malgrado, è stata costretta a lasciare il campo di Beach Volley. Bibiana Candelas, una presenza alle Olimpiadi di Pechino nel 2008, in questi giorni è tornata d’attualità per l’ostinazione con la quale è riuscita ad avere ragione del cancro.
Bibiana ha una lunga carriera non solo come beacher ma anche come centrale nella nazionale messicana e con diversi club in patria e a Portorico. Dal 2017 era in cura per una forma molto acuta del linfoma di Hodgkin, malattia che l’ha costretta a numerosi ricoveri e un ciclo infinito di terapie chemio. Per nulla abbattuta, la giocatrice ha deciso di dare una testimonianza della sua esperienza scrivendo sui social ogni tappa delle sue cure e mostrandosi senza alcuna riserva, con foto anche molto dure, in casa e in ospedale, gridando al mondo la sua determinazione e invitando tutti gli altri “guerrieri” a fare altrettanto.
Intorno a Bibiana si è sviluppata una vera e propria comunità di malati alle prese con la stessa battaglia: persone comuni per lo più, ma anche artisti, atleti, persone famose che hanno dato vita a una fittissima rete social parallela, una sorta di comunità virtuale nella quale le esperienze di ognuno diventavano quelle di tutti. Anche in Italia esistono alcune comunità simili: ce n’è una ormai abbastanza conosciuta dove le persone in cura presso un noto ospedale hanno creato un gruppo nel quale fingono di essere ospiti di un grande villaggio turistico. Il Grand Resort Second Chance. È un’esperienza terapeutica nel quale ci si dà una mano a vicenda anche solo chiacchierando.
Bibi, da persona malata, è diventata testimonial di come ci si cura: ha raccontato la prima chemioterapia, il suo autotrapianto di midollo osseo avvenuto a febbraio e i suoi lenti progressi. Intorno al suo account sui social network si sono riunite migliaia di persone fino a quando a complicare tutto è arrivata anche la pandemia di coronavirus che ha resto cure, trasfusioni e assistenza ancora più complicate. Una doppia battaglia dalla quale Bibi è uscita ancora una volta in piedi, con lo sguardo fiero verso la fotocamera che l’ha ritratta pochi giorni fa nel suo primo scatto social dopo l’isolamento.
Il suo incredibile fisico sta reagendo per l’ennesima volta: i medici dicono che il linfoma sta dando evidenti segni di recessione. , dice Bibiana, che sa bene che da determinate malattie non si guarisce mai completamente e si combatte per tutta la vita. Oggi la sua foto con le dita a V di vittoria è una splendida immagine non solo per le migliaia di persone che con la pandemia hanno dovuto curarsi da malattie terribili in un clima di grande difficoltà e di incertezza. Bibiana ha già ripreso a rispondere alle decine di persone che le scrivono e le chiedono come si sopravvive alla malattia. La sua risposta è semplicissima:
Stay Alive è una delle parole d’ordine per le decine di migliaia di ammalati che ogni giorno si sottopongono a terapie chemio, radio e di autotrapianto.
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