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Volkswagen Golf GTI, GTD e GTE: tutto su prestazioni e nuovi assetti

Tre declinazioni, tre sigle diverse per connotare tre forme distinte di sportività: GTI la più veloce, GTD l’equilibrio migliore prestazioni-consumi, GTE per un’efficienza senza pari.

Al Salone di Ginevra 2020,  GTI, GTD e GTE saranno riconoscibili da dettagli unici, senza la necessità di dover leggere la sigla o scorrere la scheda tecnica.

Tutte, sfoggiano un paraurti con griglia esagonale e cinque elementi a led nel ruolo di fendinebbia; tutte, offrono la striscia luminosa a led a raccordare i fari sul frontale. Diverse lo sono nella presenza dello sportellino di ricarica su GTE e l’assenza dei terminali di scarico a vista, gemellati su un lato per GTD, installati alle estremità del paraurti su GTI.

ASSETTO ADATTIVO DCC E DIFFERENZIALE XDS

Prima di snocciolare numeri e tecnica legata alle motorizzazioni, largo a un assetto dall’altezza ridotta di 15 mm su Golf GTI 8 e Golf GTD 8, cerchi da 17 pollici di serie, a richiesta da 18 o 19 pollici (GTE in optional offre solo i 18”). La dinamica di marcia beneficia della regolazione adattiva DCC dal funzionamento integrato con il sistema XDS, emulazione elettronica di un differenziale a slittamento limitato.

MOTORI E PRESTAZIONI

Scegliere GTI, GTD o GTE è una questione di filosofia. Sportività classica, benzina, con Golf GTI. Il 2 litri turbo sviluppa 245 cavalli e 370 Nm, è abbinato a un cambio DSG 7 marce o un manuale 6 rapporti e permette prestazioni di riferimento tra le tre opzioni: 250 km/h di velocità massima, 6” in accelerazione sullo 0-100 orari.

Ha una lunga storia sportiva anche Golf GTD, dotata di un diesel 2 litri pulito, grazie al duplice dosaggio di AdBlue. I 200 cavalli e 400 Nm di coppia sono proposti in abbinamento esclusivo al cambio doppia frizione 7 marce e, sul dato velocistico, appare appena più lenta rispetto a GTI: 244 km/h e 7” in accelerazione.

La strada alternativa, di un’elevata efficienza figlia della marcia in elettrico, per 60 km, porta a Volkswagen Golf GTE 8, ibrida plug-in dai numeri condivisi con la . Il motore turbo benzina 1.4 litri apporta 150 cavalli, l’elettrico 115, per un sistema da 245 cavalli e 400 Nm di coppia. Il cambio in questo caso è un DSG 6 rapporti e il progetto sconta l’extra di peso dettato dal pacco batterie da 13 kWh, nuova specifica per composizione chimica delle celle.

In elettrico, Golf GTE ha una velocità massima di 130 km/h. Interessante ritrovare la medesima soluzione sfoggiata da , di gestione della carica della batteria, definibile con incrementi del 20% nella ricarica durante la guida o con una soglia minima di carica sotto la quale non scendere. Ibrido gestito ricorrendo anche ai dati del navigatore e la posizione del veicolo su strada.

Le performance strettamente velocistiche di Golf GTE risultano inferiori a GTI e GTD, 225 km/h di punta massima, lo scatto da 0 a 100 orari è inferiore ai 7”, più rapida della proposta diesel.

ADAS E TECNOLOGIA, IL MEGLIO DI GOLF 8

Va da sé come i progetti adottino, tutti, le specifiche tecnologiche su infotainment e servizi connessi della nuova Golf. C’è il protocollo Car2X, le funzioni We Connect, la strumentazione digitale da 10,25 pollici di serie e l’infotainment da 10” a richiesta, gli Adas come il Lane Assist e Front Assist, il Travel Assist per la guida assistita di Livello 2 fino a 210 km/h.

All’interno delle Golf GT(I, D, E) tutte hanno l’illuminazione ambientale personalizzabile, finiture specifiche come la pedaliera in alluminio, i loghi applicati sulle razze del volante, il selettore del cambio del tipo shift-by-wire.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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