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MV Agusta, il mito compie 75 e punta a rinnovarsi

Era già attiva nell’industria aeronautica, la famiglia Agusta, quando il  19 gennaio 1945 decise di fondare, nei pressi dell’aeroporto di Malpensa, la Meccanica Verghera S.r.l. per intraprendere la costruzione di motociclette. Il primo modello realizzato fu una 98 cc che si sarebbe dovuta chiamare “Vespa”, un denominazione già esistente e sostituita dalla più semplice e immediata MV98.

Una Storia vincente

Quel giorno di 75 anni fa ha inaugurato la storia di uno dei più importanti Marchio motociclistici e non solo del nostro paese, capace di vincere 37 titoli mondiali con MV Agusta, record tuttora imbattuto. La filosofia vincente è stata trasmessa sin dall’inizio, quando fu lanciato il modello di lusso della MV98 che destò scalpore alla fiera di Milano nel 1947. Sotto la guida del Conte Domenico Agusta, sono sempre stati scelti piloti talentuosi che sono diventati leggende delle competizioni: Franco Bertoni, Arcisio Artesiani, Carlo Ubbiali, Leslie Graham, Cecil Sandford, Fortunato Libanori, John Surtees, Mike Hailwood, Gianfranco Bonera, Giacomo Agostini e Phil Read. Agostini, forse il più grande di tutti, ha vinto 13 titoli mondiali, 18 campionati italiani e 10 Tourist Trophy in sella alla MV Agusta.

Superbike e Naked

Dopo la fine dell’era Agostini, insieme alla scomparsa del Conte, nel 1992 MV Agusta fu acquistata da Cagiva che ne trasferì la produzione a Schiranna, sul lago di Varese, sede attuale. La guida di Castiglioni ha portato ulteriore prestigio al Marchio: l’intero comparto industriale è stato rivoluzionato, con investimenti nella ricerca e nella produzione. La F4, la prima superbike, è ancora oggi considerata la “moto più bella di sempre”. Lo stesso Castiglioni ha introdotto il concetto di naked, mai pensato prima da altri. Dopo la sua morte, nel 2011, il figlio Giovanni ha proseguito sulla stessa strada dell’innovazione, stringendo legami con eccellenze mondiali come Pirelli o Lewis Hamilton, per allargare gli orizzonti dell’azienda. Con Giovanni sono nate la Brutale e la F3, la prima a montare un albero contro-rotante.

Il passaggio alla famiglia Sardarov

Dal 2017 il Marchio è passato – attraverso vari passaggi conclusi nel 2019 – nelle mani della famiglia Sardarov, che ha acquisito il 100% di MV Agusta. Con i Sardarov al comando sono stati introdotti i concetti di connettività e digitalizzazione, passi necessari verso il futuro, e sono stati prodotti modelli come la serie Oro della Brutalle 1000 RR della . Quest’ultima si è fregiata del titolo di Eccellenza del Design Lombardo. 

Nuovi mercati

Sardarov ha rinforzato la squadra manageriale con una strategia che punta ad nei prossimi cinque anni e a produrre 20 nuovi modelli. Come farlo? Attraverso l’estensione della gamma attuale “verso il basso”: nuove moto entry-level, il ritorno a cilindrate più piccole come la 350 cc, la conquista di nuovi mercati in Asia tramite l’affidamento al cinese Loncin per la produzione dei nuovi modelli di gamma media.  

Le dichiarazioni del CEO, Timur Sardarov 

Timur Sardarov, CEO di MV Agusta Motor S.p.A., ha dichiarato: “Essere a capo di MV Agusta in questo momento storico mi dà grande emozione ma al tempo stesso rappresenta una sfida. Lo considero un privilegio e allo stesso tempo una grande responsabilità. Guardando alla storia dell’azienda, so di sedere sulle spalle di un gigante: ciò mi conforta e mi ispira nel continuare a far crescere l’azienda, a esplorare nuove frontiere e proporre inediti, incredibili modelli, lanciando al tempo stesso tecnologie innovative, alla conquista di mercati dove non siamo mai stati prima”.

Tra un po’ sarà tempo di festeggiare: l’appuntamento è, ovviamente, a Varese il 20 e 21 giugno.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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