Oltre mezzo secolo dopo torna a cimentarsi sulla materia. I “libri” di riferimento da allora non potrebbero essere cambiati maggiormente e il motore Aston Martin V6 twin turbo che scopriremo nel 2022 nella prima applicazione su un prodotto di serie – la supercar Valhalla, a motore posteriore centrale – avrà studiato sui tomi dell’elettrificazione e del rispetto delle normative Euro 7.
Dal marchio inglese arrivano le prime indicazioni, non specifiche con valori di potenza e coppia già sul piatto, bensì la direzione seguita dallo sviluppo del motore TM01. Una sigla che vuole essere omaggio a Tadek Marek, ingegnere Aston Martin tra gli anni ‘50 e ‘60, motorista al tempo dell’ultimo propulsore realizzato in casa dal marchio: correva il 1968.
Motore Aston Martin V6 ibrido
Cosa sappiamo del V6 elettrificato destinato a sostituire il V8 AMG 4.0 attualmente in uso? Ufficialmente, che i test al banco procedono da tempo, che l’unità sarà un 3 litri con turbocompressori installati internamente alla V,con i vantaggi che ne conseguono in termini di compattamento degli ingombri e ridotto routing dei condotti di scarico e alimentazione delle turbine.
Twin turbo firmato BorgWarner
C’è poi l’informazione indiretta, dalle prime immagini dell’unità. A partire dal turbocompressore, BorgWarner, con valvola wastegate a controllo elettronico, installata sopra la girante del compressore. Lato turbina, la progettazione è a doppio cono e collettore di scarico 3-in-1.
Destinato a una supersportiva che dovrà dare del tu alla pista, la Valhalla, il motore si caratterizza per la lubrificazione a carter secco e – oltre alla specifica ibrida – sarà proposto anche in versione ibrido plug-in, con un pacco batterie di maggior capacità energetica e ricaricabile.
Alla bilancia, il peso dichiarato da Aston Martin è inferiore ai 200 kg. Tra i fornitori della componentistica, il logo dell’italiana Dell’Orto appare sui due moduli di controllo dell’alimentazione, a valle della farfalla.