La storia della Virtus Roma finisce nel peggiore dei modi. La società di Claudio Toti ha comunicato alla Fip la rinuncia al campionato di Serie A, che adesso proseguirà con 15 squadre. “La Federazione Italiana Pallacanestro prende atto con rammarico della volontà, da parte della dirigenza della società Virtus Roma, di rinunciare alla partecipazione al campionato in corso – si legge nella nota – Impossibile non sottolineare il gravissimo danno di immagine arrecato non solo al campionato ma anche e soprattutto all’intero movimento, che in questo difficile momento vive dei sacrifici e della serietà di centinaia di società su tutto il territorio. La stessa FIP, come da procedura, trasmetterà tutti gli atti al Giudice Sportivo affinché possa assumere i provvedimenti di competenza”.
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Perché la Virtus Roma si è ritirata
La causa è da ricercare nel mancato pagamento della rata alla Fip (35 mila euro, ndr), che non è arrivato neanche nella giornata odierna: la Virtus avrebbe potuto rimediare saldando l’importo in ritardo beccandosi una leggera multa e tre punti di penalizzazione in classifica. Così non è stato, il patron Toti ha gettato la spugna dopo 20 anni non riuscendo a far fronte ai gravosi impegni economici e adesso la società sportiva potrà ripartire soltanto dal campionato di Promozione.