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Susanna Giovanardi: dalla terra rossa al red carpet. La ventenne tennista romana, reduce dalla finale di Miss Italia, si racconta ai lettori di Live Tennis

“Kalos kai agathos”, ovvero la persona bella è anche buona e virtuosa: così sostenevano gli antichi Greci riferendosi soprattutto alle gesta dei soldati. Successivamente, il concetto di kalokagathia si estese dall’ambito militare allo sport, come avveniva nelle competizioni sportive di Olimpia, quando gli atleti vincitori esibivano agli spettatori la bellezza delle loro prestazioni unitamente a quella del loro corpo. Qualche millennio dopo, le cose sono un po’ cambiate e, talvolta, la bellezza può costituire un ostacolo soprattutto nello sport femminile, dove molte ragazze hanno la sensazione di vedere oscurate le loro abilità tecniche dalle valutazioni estetiche. Non ha paura di questi giudizi la tennista che intervistiamo oggi, Susanna Giovanardi, reduce dalla partecipazione alla finale di Miss Italia, svoltasi il 6 settembre scorso a Jesolo

Allora Susanna, presentati ai nostri lettori partendo dai tuoi inizi nel tennis:

Sono Susanna Giovanardi, ho 20 anni e sono di Roma. Ho iniziato a giocare a tennis a 5 anni grazie a mia mamma, che è una maestra di tennis, incominciando a gareggiare in tornei regionali e nazionali già all’età di 10 anni.

Hai debuttato nei tornei Itf nel 2014, a 15 anni. Poi, nel corso degli anni, la tua presenza nei tornei non è stata molto continua, neanche a livello junior. Che cosa è successo?

La mia presenza nei tornei ITF non è stata continua perche ho sempre dato la priorità alla scuola, ho conseguito la maturità scientifica ed ora sono iscritta al primo anno della Facoltà di Scienze Motorie. Peraltro, ma questo è ovviamente un parere personale, credo che fare i tornei Itf junior non serva a nulla.

Hai però giocato frequentemente a livello Open:

Quest’anno ho vinto tre tornei Open guadagnandomi la classifica di 2.4, ed ho giocato un buon campionato di serie B.

Che tipo di giocatrice sei, quali sono le tue caratteristiche tecniche?

Sono una giocatrice di potenza mi piace spingere la palla e guadagnarmi i punti entrando dentro al campo anche grazie a schiaffi al volo, volée ecc.

Chi è il tuo coach e su che cosa state lavorando?

Il mio coach è Silvio Scaiola (n.265 ATP nel ’97), mi alleno con lui da ormai un anno all’Eur Sporting Club e mi trovo benissimo. Quest’anno abbiamo lavorato molto duramente, soprattutto sulla tattica di gioco unitamente ad alcuni aspetti tecnici ed alla mobilità in campo.

Come è nata la tua partecipazione a Miss Italia?

Ho deciso di partecipare a Miss Italia perché molti mi consigliavano di farlo: anche quando andavo a giocare i tornei, quando andavo in giro, in tanti mi suggerivano di cimentarmi in un concorso di bellezza e, siccome quest’anno ero un po’ più libera dagli impegni di studio, ho accettato di fare questa esperienza.

La finale di Miss Italia è stata un po’ come un interminabile torneo ad eliminazione. Come hai vissuto quelle ore?

Diciamo che i giorni prima sono stati molto pesanti perché abbiamo fatto tante prove ed abbiamo dormito poco, invece il giorno della finale la situazione è migliorata, non ero tanto tesa, anche perché riesco abbastanza bene a gestire le emozioni. Purtroppo il risultato non è stato quello che pensavo e speravo, quindi ci sono rimasta un po’ male. Però, vabbè, è già stato un grande risultato arrivare alla serata finale.

È più facile il rapporto tra tenniste o quello tra concorrenti di Miss Italia? Dove è più possibile che nascano amicizie sincere?

La competizione tra donne comporta sempre rivalità che quindi c’è in entrambi i campi. Forse nel tennis è minore perché l’ambiente sportivo è un po’ più sano. Comunque anche a Miss Italia ci sono state due o tre ragazze con cui ho legato di più.

Ogni anno ci sono tante polemiche su Miss Italia ma intanto, anche quest’anno la diretta televisiva ha avuto il 20% di share e 3 milioni di telespettatori. A quanti criticano questi concorsi perché svilirebbero l’immagine della donna che cosa rispondi?

Non è assolutamente così perché ho conosciuto appunto tutte le ragazze ed ognuna di noi ha una vita ricca di interessi, ha un sogno nel cassetto; ci sono tutte ragazze intelligenti che decidono di partecipare a Miss Italia per fare una nuova esperienza e perché comunque è il concorso di bellezza più importante.

La solitudine sembra essere un comune denominatore tra tennis e sfilate: ci si sente più soli in campo o dietro le quinte di un concorso?

Ci si sente più sole in campo sicuramente, almeno questo vale per me proprio perché il tennis è la cosa più importante della mia vita e vivo tutto amplificato. Miss Italia è stato più un gioco e non mi importava più di tanto. Sì, guarda, sei proprio sola sul campo da tennis.

Vittoria al Foro Italico o al concorso di Miss Italia : cosa scegli?

Vittoria al Foro Italico tutta la vita.

Come difendi la tua vita privata dalla carriera di modella e tennista?

Diciamo che questa di Miss Italia è stata la prima esperienza che ho fatto al di fuori del tennis, il problema si sarebbe posto se avessi vinto. Ora sono tornata alla mia vita abituale dove la prima cosa per me è il tennis e quindii porterò avanti questa passione. Per la carriera da modella adesso vedo un attimo quello che che voglio fare ma, sicuramente, riuscirò a conciliare entrambe le cose al meglio.

A tuo parere c’è maschilismo nel tennis?

Secondo me no. Certo, i maschi sono un po’ più privilegiati ma lo trovo anche giusto perché il tennis maschile e femminile sono due sport separati e sicuramente per loro è molto più difficile arrivare in alto rispetto alle ragazze, quindi trovo logico che ci siano dei vantaggi in più.

Come ami trascorrere il tempo libero?

Sono fidanzata e quando posso vedere il mio ragazzo mi piace fare passeggiate a Roma, altrimenti amo leggere libri gialli o ascoltare la musica.

Hai avuto tempo di vedere la vittoria della Andreescu agli Us Open?

La vittoria della Andreescu purtroppo non l’ho potuta vedere. Però ho visto il match point, alcuni high lights della partita, e sono molto contenta per lei perché è una giocatrice che apprezzo molto anche per la sua giovane età.

Chi ti piace tra le tenniste italiane?

La Di Giuseppe mi piace molto, la conosco, è una bravissima ragazza è sta ottenendo degli ottimi risultati. Anche la Spiteri sta giocando molto bene e se vuole può fare ancora meglio.

Hai 20 anni, l’età dei sogni. Quali sono i tuoi desideri più grandi?

I miei desideri più grandi sono vincere un Grande Slam, realizzarmi in tutto quello che decido di fare nella vita, quindi dare sempre il massimo, e riuscire a costruire una famiglia bella come quella che ho io ora.

Come definiresti la vera bellezza?

Una ragazza non deve essere soltanto bella ma deve avere un’eleganza interiore sia nel senso del portamento sia soprattutto nell’educazione e nel rispetto verso il prossimo, cosa che non tutte hanno.

Quali sono i tuoi prossimi programmi tennistici?

Ora mi sono dovuta fermare con i tornei per via di Miss Italia quindi non riuscirò a giocare i campionati italiani di seconda categoria. Ho ripreso oggi gli allenamenti e non penso di riuscire a prepararmi al meglio: giocherò gli assoluti qui a Roma e poi è tutto da definire.

Fin qui Susanna, nella nostra intervista realizzata tra una sessione di allenamento ed un’altra, con grande simpatia e disponibilità. Ha coraggio questa ragazza, forse è la sua dote più grande, che non ha paura di dire ciò che pensa realmente e sta costruendo una propria strada, cercando di fare le scelte giuste. Non amiamo particolarmente il discorso di Steve Jobs, pronunciato agli studenti di Stanford nel 2005, un po’ retorico e troppo spesso citato. Tuttavia c’è un passaggio di quel testo che ci ha fatto pensare a questa ragazza, alla sua voglia di emergere ed alla solitudine che accompagna le scelte più importanti di una vita. E per questo glielo dedichiamo.

“Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.”

Antonio De Filippo


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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