Andy Murray, tornato a disputare un incontro ufficiale in Coppa Davis con la Gran Bretagna ad oltre tre anni dalla semifinale del 2016 persa con l’Argentina in quel di Glasgow, inizia la sua avventura alla “Caja Magica” di Madrid con una vittoria in rimonta ai danni dell’olandese Tallon Griekspoor, appena al secondo incontro in carriera con la maglia orange (ha debuttato nei Play-Off dello scorso febbraio contro la Repubblica Ceca, perdendo da Jiri Vesely), col punteggio di 6-7(7) 6-4 7-6(5). Lo scozzese, ad un mese esatto dal trionfo nell’ATP 250 di Anversa, raggiunge quota 40 successi in carriera (tra singolare e doppio) nella competizione a squadre, agganciando Tim Henman al quarto posto della classifica dei britannici più vincenti della storia in questo torneo (in prima posizione c’è Fred Perry, che si è fermato a 45).
La Gran Bretagna si porta dunque in vantaggio sull’Olanda per 1-0: ora in corso il secondo singolare tra Daniel Evans e Robin Haase.
La frazione d’apertura, durata 63 minuti, vede un Griekspoor più propositivo rispetto a Murray, costretto in varie occasioni alla difensiva e a soluzioni spesso poco brillanti in particolar modo dalla parte del rovescio. L’olandese concede una palla break nell’ottavo gioco, ma è molto bravo ad annullarla: il parziale, di qui in avanti, fila via liscio fino al tiebreak. Griekspoor sciupa un set point sul 6-5, si fa rimontare e cancella un’opportunità allo scozzese sul 7-6: il n.179 ATP, incappato nel quarto ko consecutivo, non demorde, aggredisce l’avversario e riesce a portare a casa tre punti consecutivi che gli regalano il primo set e, allo stesso tempo, fanno esplodere i diversi sostenitori olandesi presenti sulle tribune dello Stadium 3, comunque rumorosi nonostante l’inferiorità numerica rispetto ai rivali britannici.
Il secondo parziale si apre con il break di Murray, arrivato a causa di un errore gravissimo di Griekspoor col rovescio in uscita dal servizio. Lo scozzese gestisce il vantaggio senza particolari esitazioni fino al sesto game: sul 15-30, il tennista di Dunblane mette in corridoio un rovescio lungolinea, concedendo due palle break a Griekspoor. Il tennista di Harleem, dopo essersi visto annullare la prima chance, mette alle corde Murray che non trova il campo nuovamente col rovescio: controbreak Olanda, 3-3. La reazione di Murray, dopo essersi visto recuperare da Griekspoor, non si fa attendere: perso il primo punto, il britannico approfitta di un piccolo ma significativo passaggio a vuoto dell’olandese che gli restituisce nuovamente il break. Dal 4-3 in suo favore, Murray non incontra più alcun problema fino al definitivo 6-4 maturato in 43 minuti.
Inizio di terza frazione in salita per Andy Murray, che continua a subire il gioco aggressivo di Griekspoor e si ritrova indietro di un break a partire dal quarto gioco. L’ex numero 1 ATP non molla, fa di tutto per rientrare in partita e ci riesce qualche minuto più tardi quando ottiene il controbreak a zero. Senza sussulti particolari, si giunge nuovamente al tiebreak: Griekspoor parte bene e si porta sul 5-4, poi si fa prendere dal panico e dalla tradizionale “paura di vincere”. Una distrazione tanto prolungata quanto prevedibile per l’inesperto olandese: Andy Murray ci mette tutta l’esperienza del caso, ottiene tre punti di fila e chiude i conti.