Aveva messo i cingoli a una delle sue “creature”, la B2 Type, per poi appoggiare e finanziare un progetto avventuroso, a quel tempo unico, la Traversata del Sahara nel 1922, nato da un’idea sviluppata con i militari dell’epoca per utiizzare eventualmente il cingolato nelle Colonie.
André Gustave Citroën diede anche il nome a quel progetto coraggioso, l’autocingolato fu chiamato Scarabée d’Or dallo stesso fondatore del brand del Double Chevron che dopo quella sorprendente spedizione attraverso il Sahara, peraltro andata benissimo ma senza dare vita a un vero e proprio business imprenditoriale, s’inventò negli anni a seguire le sue famose Crociere, la e la , con le sue vetture “cingolate” trasformate in vere e proprie protagoniste.
La traversata del Sahara di Citroën
La Traversata del Sahara fu effettuata dal 17 dicembre 1922 al 7 gennaio 1923, fu un momento storico, anche se le difficoltà da superare si rivelarono costose e umanamente troppo impegnative. ne rimane una traccia significativa attraverso testimonianza dirette raccolte in un libro pubblicato in italiano nel 2017, intitolato “Il Raid Citroën. La prima traversata del Sahara”, in pratica è il diario della prima traversata del deserto da Touggourt a Timbuctu’ con automezzi allestiti da André Citroen e compiuta da Georges Marie Haardt e Louis Audouin Dubreuil.
Quel viaggio e quelle imprese nel deserto diventarono un punto di riferimento, una vera scuola, e tra esperienza, sogni e progetti realistici fece scalpore e richiamò grande attenzione, attirando persone e investimenti. Quei mezzi cingolati in ogni caso hanno aperto una… via nel deserto, creando una filosofia costruttiva.
La sfilata sugli Champs-Elysées
Oggi lo Scarabée d’Or torna a vivere in quanto è protagonista di un progetto di ricostruzione cominciato nel 2016 e presentato il 13 maggio al Musée des Arts et Metiers a Parigi, alla presenza dei partner del progetto. Una prima uscita, giusto per le fotografie e per dimostrare la validità dell’opera fedelmente riprodotta da liceali e da studenti di ingegneria e voluta dall’Associazione Des Voitures & des Hommes.
Un “vernissage” che ha anticipato due uscite ufficiali, una a metà giugno ancora coperta dal… segreto, e l’altra a luglio in occasione del “Raduno del secolo”, una settimana che prevede (18 luglio) “La Crociera a Ovest”, con sfilata per gli Champs-Elysées, da Place de la Concorde verso il CCFA (Comité des Constructeurs Français Automobiles, l’associazione dei costruttori francesi di automobili) in Place de l’Etoile, prima di ritrovare spazio a La Ferté-Vidame (Eure-et-Loir), in Francia, raduno organizzato dai collezionisti internazionali della Marca.
La ricostruzione di un’impresa
Il progetto ricostruttivo di natura pedagogica ha visto Citroën impegnata su più fronti, dal prestito del mezzo, la B2 Type HP modello K1, cioè la prima vettura ad attraversare il Sahara nel dicembre 1922 al supporto economico, tecnico e logistico, dalla comunicazione alla ricostruzione dell’avventura, dalla celebrazione fino al coinvolgimento totale in occasione del Cenetenario e di altre iniziative.
Tutti passi ed elementi fondamentali per far conoscere al meglio lo Scarabée d’Or e la sua affascinante storia. Alla costruzione del modello-replica hanno lavorato 160 studenti e 40 professori, mentre è stata ricostruita anche l’epopea che ha portato all’impresa raccontando vita e miracoli del team costruito da André Citroen per affrontare l’impresa e composto da 10 uomini e un cane, Flossie, che avrebbe ispirato a Hergé il personaggio di Milou, fedele compagno di avventura di Tintin, un fumetto amato non solo dai francesi .
Sono cento gli anni che separano il modello originale alla ricostruzione dello Scarabée d’Or e questo anniversario include un significato particolare perché è uno di quei progetti che sarebbe piaciuto al fondatore, André Citroën. “Siamo orgogliosi di aver contribuito e partecipato a questa nuova avventura, un progetto pedagogico che ci regala una replica decisamente autentica dell’autocingolato originale ma che è stato realizzato con la stessa passione di quando è nato…” ha spiegato Linda Jackson, direttore generale di Citroën.