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È stato uno dei protagonisti dell’argento conquistato alle Olimpiadi di Rio 2016 con la maglia azzurra. In questi Mondiali è tornato ad indossare la casacca dell’Italia con la quale spera di arrivare a giocarsi la fase finale a Torino, consapevole del lungo e insidioso cammino che attende la nostra nazionale, come lui stesso ha raccontato a ““.
La Pantera è tornata a ruggire. Osmany Juantorena si è ripreso la scena e insieme ai compagni, dopo l’esordio-boom al Mondiale, punta a volare più in alto possibile. Una sola partita però non basta per sentenziare che la strada azzurra è in discesa: dall’alto della sua esperienza e del suo carisma lo schiacciatore cubano – in attesa della seconda sfida domani sera al Mandela Forum di Firenze contro il Belgio di Anastasi – raccomanda di restare con i piedi per terra. Pur non nascondendo le ambizioni azzurre: «». E la magia della notte romana, la muraglia trascinante del Foro Italico, il sorriso compiaciuto del presidente Mattarella potrebbero rivelarsi una spinta in più per questa Italia smaniosa di arrivare sul tetto del mondo.
Quanto è importante aver cominciato il Mondiale battendo 3-0 il Giappone? «».
Innegabile però la magia della serata al Foro Italico… «».
E’ più forte la pressione o la responsabilità di giocare in casa questo Mondiale? «».
Niente appelli quindi da lanciare a Firenze? «».
Giusto sognare o è troppo presto? «».
A chi inserisce l’Italia tra le favorite cosa risponde? «».
C’è un’avversaria che teme in particolare nel vostro girone? «».
In ogni Mondiale spunta sempre una sorpresa… «».
Il punto di forza di questa Italia? «».
Per superare il Belgio che Italia dovrà essere? «».
Alla guida del Belgio c’è un tecnico che vi conosce bene… «».