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Nazionale Maschile: Anastasi “L’Italia? Secondo me ha grandissime possibilità di podio, sono fiducioso”

Foto FIVB

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Manca davvero poco per l’inizio dei Mondiali Maschili che si giocheranno in Italia e in Bulgaria. La nostra Nazionale è stata inserita nella Pool A e farà il suo esordio al Foro Italico di Roma contro il Giappone, domenica 9 settembre. Ecco come l’ex CT azzurro Andrea Anastasi parla di questo imminente e importante impegno, nell’intervista rilasciata nell’edizione odierna de ““.

Com’è il secondo Mondiale italiano? “Devo dire – racconta il 57enne mantovano che da cinque anni allena anche il Danzica nella Plusliga polacca – che la sto vivendo molto serenamente. Non abbiamo grosse pressioni e mi sto godendo la preparazione, penso che me lo godrò forse ancora di più di quando ero c.t. dell’Italia”.

Che ricordo è rimasto del 2010? “Bellissimo, peccato per il mancato podio. Ricordo l’entusiasmo, dall’inno cantato dal pubblico anche a musica interrotta a Milano nella gara inaugurale, al calore di Catania, all’entusiasmo di Roma. Se ci penso ancora adesso mi emoziono”.

È un’Italia molto diversa da quella guidata da lei. Come le sembra? “Molto competitiva ora che ha riacquistato Zaytsev e Juantorena. Sono due giocatori che spostano molto gli equilibri. Secondo me ha grandissime possibilità di podio, sono fiducioso”.

La Volley Nations League però non è stata entusiasmante. “Ripeto, con o senza alcuni giocatori il valore tecnico della squadra è molto diverso”.

Quanto contano le pressioni in questa manifestazione? “Molto, dipende anche come le si affrontano e qual è il comportamento della Federazione. Nel 2010 la Fipav aveva molte aspettative, giustamente avendo investito del denaro. Penso sia lo stesso quest’anno e mi auguro per il bene della pallavolo italiana che sia un successo”.

Otto anni fa Anastasi c.t. lanciò Ivan Zaytsev dandogli fiducia nel primo Mondiale. Ora è diventato il traino mediatico dell’Italia. Come lo vede otto anni dopo? “È meraviglioso. Abbiamo bisogno di gente come lui, trovo che abbia una bellissima immagine. Quando escono fuori questi personaggi bisogna tenerseli stretti”.

Eppure più volte è stato al centro di polemiche anche per la popolarità. “Il fatto di gestire campioni che abbiano una certa popolarità fa parte del gioco e deve essere visto come un vantaggio. In Polonia i giocatori sono molto famosi e hanno tante pressioni addosso quindi non mi sembra strano un fenomeno come Ivan. Quelli che…”non ci stanno” ci sono sempre e in tutti i Paesi, ma sono convinto che personaggi come Ivan servano alla crescita del movimento. Bisogna permettergli di coltivare la loro popolarità”.

Contro l’Italia tanti italiani alla guida o nello staff di altre nazionali… “Siamo in tanti che lavorano all’estero e ci tengo a dire che teniamo alta la bandiera italiana. Ovviamente cercheremo di fare di tutto per battere anche l’Italia (il 13 settembre, ndr). La differenza tecnica c’è, ma non si sa mai. Poi sono convinto che alla fine ci arriveranno comunque le squadre con maggiore valore tecnico”.

Se dovesse dare un consiglio a Blengini su come gestire la pressione cosa gli direbbe? “Gli direi che la pressione non deve cambiare l’approccio a un evento come questo. In realtà gli allenatori sono sempre a scadenza, lo impari con l’esperienza. Si deve godere questo Mondiale come un evento irripetibile e si deve godere questa squadra che ha creato lui, perché è così e questo nessuno può toglierglielo”.


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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