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C’è un cauto ottimismo sulle condizioni di Danielle Scott, la giocatrice americana due volte argento olimpico e cinque volte nella rappresentativa statunitense ai Giochi rimasta gravemente ferita ieri nel corso di un’aggressione durante una lite domestica tra sua sorella Stefanie e il marito, Michael Vallery avvenuta a Baton Rouge, Louisiana. Da quanto si è ricostruito l’uomo ha colpito con numerose coltellate sia Danielle, che si è posta come scudo davanti alla sorella, che Stefanie, che è deceduta dopo un lungo intervento chirurgico quando era già in condizioni disperate.
Fortunatamente illesa la figlia di Stefanie, Danielle, 26 anni, che porta lo stesso nome della sorella campionessa e che era presente durante l’aggressione.
Per quanto riguarda l’ex giocatrice i medici dopo il lungo intervento chirurgico di ieri reso particolarmente problematico da una vasta ferita al collo e da numerosi tagli a braccia e gambe, si riservano la prognosi ma dichiarano che Danielle al momento non sarebbe più in pericolo di vita. Stefanie invece ha subito diverse crisi mentre era sotto i ferri e non si è ripresa. In tutta Baton Rouge dove la famiglia Scott era molto conosciuta è iniziata una gara di solidarietà per pagare i funerali di Stefanie che lascia cinque figli.
Migliaia i messaggi di affetto che sono arrivati a Danielle tra i quali quello del presidente di USA Volleyball, Jamie Davis: Non c’è alcun dubbio che la giocatrice abbia tentato in tutti i modi di salvare la vita alla sorella senza riuscirci. La notizia della sua morte, per il momento, non le è ancora stata rivelata.
Michael Vallery è riuscito a far perdere le proprie tracce dopo l’aggressione: le ultime notizie lo davano in fuga verso il Texas, forse nel tentativo di raggiungere il Messico. Ma l’FBI è mobilitata: è stata attivata una linea telefonica di pronto intervento per chiunque abbia informazioni sul fuggiasco.