in

Tennis, Coppa Davis: Francia-Croazia molto più di una finale, è l'addio a un mito dello sport

LILLE – A prescindere da quel che sarà il risultato, se cioè ad alzare la mitica Insalatiera d’Argento sarà di nuovo la Francia padrona di casa oppure la Croazia, sarà una finale storica. Già, perché la sfida in programma da venerdì a domenica sulla terra rossa indoor dello Stade Pierre Mauroy di Lille (27mila posti la capienza) segna la fine di un mito dello sport, chiudendo l’ultima edizione della Coppa Davis disputata con il format tradizionale. Una storia lunghissima, ultracentenaria, che va avanti dal 1900, sta per essere messa in soffitta, sacrificata dalle federazioni nazionali (quelle che hanno votato ad agosto ad Orlando) sull’altare dei milioni di dollari proposti dal gruppo Kosmos, presieduto da Gerard Piqué, con il progetto che tanto ricorda i Mondiali di calcio.

DAL 2019 ADDIO AL FORMAT TRADIZIONALE – Così fra dodici mesi, dal 18 al 24 novembre 2019, saranno ben 18 squadre le protagoniste delle Finals di Coppa Davis in sede unica, a Madrid, nell’impianto della Caja Mágica: 12 scaturite dal turno di qualificazione di inizio febbraio che si giocherà ancora con la formula “in casa-fuori” (in lizza anche l’Italia, chiamata a rendere visita all’India, sull’erba di Calcutta), più le quattro semifinaliste di quest’anno (Francia, Spagna, Croazia e Stati Uniti) e le wild card Argentina e Gran Bretagna. La modifica del format della competizione, nella speranza di coinvolgere un maggior numero di big della racchetta ormai propensi a preferire gli impegni nel circuito, con un calendario assai affollato, a quelli sotto l’egida della bandiera nazionale, coinvolge anche i match, che si disputeranno al meglio dei tre set invece che dei cinque, e su due giorni e non più tre. Insomma, la Davis cambia e non sarà mai più quella di prima. Una rivoluzione ben più radicale rispetto anche all’abolizione, nel 1971, del Challenge Round, che prevedeva, proprio come nella Coppa America di vela, che la nazione campione in carica ospitasse a casa propria la vincitrice del torneo delle sfidanti. L’eliminazione del fattore campo nelle Finali toglierà sicuramente pathos ed emozioni, quell’elemento che fin qui ha caratterizzato la Coppa rendendola così affascinante e diversa da qualsiasi torneo individuale, Slam compresi.

Noah e Krajan, capitani di Francia e Croazia


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


Tagcloud:

L’Imoco dedica la vittoria in Champions League a Megan Easy!

BERNARDI: “BRAVA PERUGIA, MA DOBBIAMO CRESCERE ANCORA”