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Renault e Red Bull ai ferri corti per Power Unit, tecnici e piloti!


Dopo la memorabile corsa delle 24 ore di Le Mans, il Motorsport parlerà francese anche nel prossimo fine settimana. Domenica 24 giugno, infatti, i riflettori si accenderanno sul circuito del Paul Ricard di Le Castellet.

Il Gran Premio di Francia è un gradito ritorno nel calendario F1 e per la scuderia francese Renault sarà la gara di casa. Sulla scia dei buoni risultati ottenuti in Canada, il prossimo Gran Premio rappresenta un’occasione straordinaria per il team di Viry-Châtillon.

“La Francia è sinonimo di sport motoristici e in particolare di Formula 1. Il primo Gran Premio si è tenuto a Le Mans nel 1906 e l’espressione ‘Grand Prix’ in sé è francese!”, ha ricordato recentemente Cyril Abiteboul, General Manager di Renault Sport Racing.

La Renault F1 non è ancora pronta per sfidare i top team per la vittoria finale in un Gp ma Abiteboul ha precisato: “Siamo solo nelle prime fasi del nostro viaggio e probabilmente la vittoria non è all’ordine del giorno, ma come team francese, conosciamo la pressione extra per brillare a casa”.

Alla luce delle ultime indiscrezioni, quel “siamo solo nelle prime fasi del nostro viaggio” assume dei contorni molto intriganti. Renault, attualmente al quarto posto costruttori, ha intenzione di tornare ad essere un team vincente in Formula 1. Per puntare al top occorrono uomini abituati a vincere.

L’arrivo dalla Mercedes di Matthew Harman garantirà un know-how straordinario e stimolerà la crescita del team francese. Harman ricoprirà il ruolo di Deputy Chief Designer, insieme allo Chief Designer Martin Tolliday, per la progettazione delle monoposto Renault del futuro.

Un ulteriore tassello della rivoluzione interna al team potrebbe essere il tecnico “chiave” della Red Bull: Adrian Newey. Il contratto di Newey con la RBR è in scadenza e l’ingegnere britannico sarebbe tentato da una nuova ambiziosa esperienza. Da direttore tecnico e progettista di alcune delle vetture più gloriose di sempre, ha vinto tutto in carriera. Dallo scorso marzo Newey non ricopre più la carica di direttore tecnico della Red Bull, avendo lasciato il posto a Pierre Waché. I presupposti per questo “sgarbo” storico alla Red Bull non mancano e la Renault potrebbe far leva sulla voglia di Newey di continuare a progettare le sue creature su propulsori Renault.

Adrian Newey, presente a Le Mans, ha chiarito: “Lavoro ancora con la Red Bull e inoltre sto collaborando con Aston Martin già da qualche anno. Sono qui a Le Mans con mio figlio, pilota del team SMP Racing, e per ora non ho nulla da aggiungere”.

E’ chiaro che i rapporti tra Red Bull e Renault sono tutt’altro che distesi. Nessuno può sbilanciarsi in questo momento. Il team anglo-austriaco è stato intimato fortemente a prendere una decisione circa la motorizzazione del prossimo anno.

Tale decisione determinerà, essenzialmente, il futuro della scuderia di Milton Keynes e in Austria potrebbe arrivare il tanto atteso annuncio del passaggio a Honda.

Dopo le recenti scintille del Canada, è arrivata la stoccata di Cyril Abiteboul sullo sviluppo della benzina da parte del fornitore di Red Bull. Diversamente da Renault e McLaren, che utilizzano il combustibile BP/Castrol, il team di Milton Keynes non avrebbe usufruito al meglio dell’aggiornamento della Power Unit Renault a causa di un ritardo di Exxon. Polemiche che, ormai, certificano la volontà di Renault di mettere un punto alla situazione e di programmare, liberamente, il suo futuro. Dalle parole di Abiteboul si intuisce una certa impazienza: “Siamo già indietro con i nostri programmi, ed è la Renault a decidere i tempi, non Red Bull”.

Al riguardo, Helmut Marko ha recentemente dichiarato: “Stiamo valutando tutte le situazioni sul nostro tavolo e non capisco la presa di posizione attuata da Renault dopo il Canada. Ci giochiamo il futuro e che si tratti della Francia o dell’Austria, parliamo di un paio di settimane. Non capisco perché sia così importante fare una cosa del genere di fretta”.

Una guerra fredda è in atto e La Red Bull, dopo 12 anni di collaborazioni, potrebbe vedersi scippata dal team Renault anche di Daniel Ricciardo, stanco di essere considerato una seconda guida nel team di Milton Keynes.

Se infatti le porte di Ferrari e Mercedes dovessero rimanere chiuse, l’australiano, poco convinto della bontà del motore Honda e del progetto tecnico Red Bull dei prossimi anni, potrebbe essere il primo pilota della scuderia Renault F1.

Considerati i rapporti tesi, è altamente probabile che il prossimo anno, il pilota della Renault F1 Carol Sainz, in prestito dalla Red Bull, potrebbe far ritorno alla casa madre e l’australiano sarebbe l’indiziato numero 1 per il rilancio della scuderia francese.

La guerra tra Renault e Red Bull è appena iniziata. Si preannuncia una estate rovente…

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/XG1ZnwyZqns/renault-e-red-bull-ai-ferri-corti-per-power-unit-tecnici-e-piloti.php


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