Si spengono i motori sulla prima giornata in pista al Paul Ricard. E stato un primo giorno in cui i piloti hanno preso confidenza con il nuovo tracciato in calendario e una giornata in cui fattori come le alte temperature e il forte vento hanno influito non poco sulle prestazioni in pista e sul comportamento delle vetture.
Al comando della seconda sessione di prove libere si è piazzato ancora una volta Lewis Hamilton che ha fatto segnare un tempo pari a 1’32″539 con gomma ultrasoft. Bisogna segnalare come il miglior tempo della sessione pomeridiana non abbia migliorato quello della mattinata, viste le alte temperature che non si sposano al meglio con il range ottimale di lavoro della mescola più morbida. Nonostante il gran tempo di Hamilton, in casa Mercedes non è mancato un campanello d’allarme, sul lato box di Valtteri Bottas che ha fatto segnare il settimo tempo con mescola soft.
Il finlandese ha concluso la sua giornata in pista con più di mezz’ora di anticipo per presunti problemi di raffreddamento alla bancata di sinistra della power unit. Non è una novità quella che riguarda le problematiche nell’affrontare il caldo da parte della W09, nella mattinata erano stati montati dei sensori all’interno dell’airscope per analizzare i flussi sul nuovo motore Mercedes. Manca ancora l’ufficialità del team sull’effettiva sostituzione della PU.
A completare il podio del venerdì si sono piazzate le Red Bull di Ricciardo e Verstappen, separati soltanto da 28 millesimi. Sono invece sette, i decimi che separano le vetture di Helmut Marco dal leader. Al termine della sessione il pilota australiano si è detto soddisfatto della sua prima giornata sul nuovo circuito su cui ha anche manifestato un buon feedback.
Non è della stessa idea Sebastian Vettel che in seguito al sesto tempo fatto registrare nella simulazione della qualifica, alle spalle di Kimi Raikkonen, ha confermato il lavoro da compiere fino alla qualifica, sempre però con uno sguardo piuttosto positivo verso il proseguo del weekend.
Un altro elemento da guardare in positivo da parte della rossa, riguarda il chrono della Haas di Romain Grosjean, sesto a un solo centesimo dal tedesco, segno che probabilmente la Ferrari ha ancora parecchio in tasca.
In ottava posizione si è piazzata la McLaren di Fernando Alonso che ha stampato il suo tempo a pochi minuti dalla bandiera a scacchi, tredicesimo il compagno Vandoorne a quasi due secondi dal neo-vincitore a Le Mans.
Chiudono la top ten, l’altra Haas, quella di Magnussen seguito dalla Toro Rosso del francese Pierre Gasly.
Non è stata una sessione lineare per l’altro pilota della scuderia faentina, Brendon Hartley, appiedato dalla sua macchina con tanto di fuoco nel condotto principale di scarico.
Undicesima e dodicesima posizione per i piloti della scuderia di casa, la Renault, con Hulkenberg e Sainz, lo spagnolo ha anche registrato dei problemi tecnici che lo hanno fermato all’interno del suo garage nel corso della sessione.
Ottima prestazione della Alfa-Sauber di Charles Leclerc che quindi si pone come obiettivo per la qualifica, quello di accedere nuovamente al Q2.
Da segnalare invece che il suo compagno Ericcson non ha potuto prendere parte alla sessione per via dei danni conseguenti al botto e alle fiamme, sul finale delle libere della mattinata.
Sessione complessa per la Force India, con Esteban Ocon solo sedicesimo, seguito dalle Williams di Stroll e Sirotkin, con Sergio Perez protagonista di un cedimento del fissaggio della gomma posteriore sinistra persa pericolosamente nel corso della prima parte della sessione, per fortuna nessun danno alla vettura, ma tanto tempo prezioso perso dal messicano.
Per quanto riguarda la simulazione del passo gara, la storia è un’altra e racconta di una Ferrari devastante soprattutto con Sebastian Vettel che ha sempre girato con un consistente gap nei confronti delle Mercedes e delle Red Bull che hanno manifestato delle incertezze nella gestione delle mescola più soffici, supersoft e ultrasoft.
Il particolare lavoro sulle gomme rosse da parte della Ferrari fa pensare una partenza su questa mescola, non invece mai stata provata la gomma soft visto l’unico set che Vettel ha a disposizione in questo weekend. Al tedesco appartiene il giro più veloce della simulazione gara, 1’35″779.
Sul finale, nel box delle rosse c’è stato anche tempo per delle prove comparative per testare due configurazioni dell’ala anteriore in ottica dei prossimi GP.
L’appuntamento è per l’ultima sessione di libere delle 13, in preparazione per la qualifica che scatterà alle 16.
GP FRANCIA F1 2018 - Venerdì 22 Giugno 2018 - LIBERE II Pos. Pilota Team Tempo Gap Giri 1 Lewis Hamilton Mercedes 1m32.539s - 27 2 Daniel Ricciardo Red Bull/Renault 1m33.243s 0.704s 31 3 Max Verstappen Red Bull/Renault 1m33.271s 0.732s 24 4 Kimi Raikkonen Ferrari 1m33.426s 0.887s 29 5 Sebastian Vettel Ferrari 1m33.689s 1.150s 35 6 Romain Grosjean Haas/Ferrari 1m33.699s 1.160s 30 7 Valtteri Bottas Mercedes 1m34.156s 1.617s 7 8 Fernando Alonso McLaren/Renault 1m34.400s 1.861s 24 9 Kevin Magnussen Haas/Ferrari 1m34.457s 1.918s 33 10 Pierre Gasly Toro Rosso/Honda 1m34.535s 1.996s 35 11 Nico Hulkenberg Renault 1m35.067s 2.528s 30 12 Carlos Sainz Renault 1m35.086s 2.547s 33 13 Stoffel Vandoorne McLaren/Renault 1m35.172s 2.633s 28 14 Charles Leclerc Sauber/Ferrari 1m35.583s 3.044s 33 15 Brendon Hartley Toro Rosso/Honda 1m35.697s 3.158s 31 16 Esteban Ocon Force India/Mercedes 1m35.705s 3.166s 25 17 Lance Stroll Williams/Mercedes 1m35.936s 3.397s 34 18 Sergey Sirotkin Williams/Mercedes 1m35.970s 3.431s 35 19 Sergio Perez Force India/Mercedes 1m36.080s 3.541s 13
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