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F1, Analisi Tecnica: Red Bull con molto carico in Messico

Sul circuito messicano intitolato a Hermanos Rodriguez, la RedBull si è dimostrata molto competitiva nelle prove libere.

Adrian Newey sulla RB14 ha avuto un bell’occhio di riguardo nei confronti della Ferrari, portando sulla propria vettura un nuovo fondo, quasi identico a quello della SF71-H.

Ad Austin la Ferrari aveva modificato proprio questo “particolare”, installando più deviatori verticali. Questa soluzione, inedita fra tutti i team, non era stata però utilizzata in sessioni ufficiali, in quanto non era stato possibile fare una reale comparazione col fondo vecchio, causa pioggia.

Newey non ha perso tempo, e si è messo al lavoro assieme al suo staff di ingegneri per portare un fondo praticamente identico, una settimana dopo in Messico. Ricordiamo che non è la prima volta che Red Bull, dal punto di vista tecnico, si ispira a Ferrari: sempre in riferimento al fondo, il team anglo-austriaco aveva portato in Germania un fondo “copiato” da quello della SF71-H.

Nel dettaglio, il nuovo fondo Red Bull portato a Città del Messico, presenta i generatori di vortice per migliorare i flussi sul retrotreno e ridurre il “tyre squirt“. Saranno raccolti dati importanti durante le libere per valutare i reali vantaggi e svantaggi di questa soluzione.

fondo redbull color messico jepg

Abbiamo inoltre visto come la RB14 abbia portato un pacchetto aerodinamico daalto carico, quasi identico a quello di Montecarlo. Questo poiché, nonostante il tracciato di Città del Messico non sia particolarmente esigente dal punto di vista della deportanza, l’altitudine a cui si trova fa si che l‘aria sia molto rarefatta.

Questo deficit porta tecnici e ingegneri a optare per una monoposto più carica. Un po’ tutti hanno portato un “package” aerodinamico ad alto carico ma Red Bull in special modo. Abbiamo visto spesso in questi ultimi anni come l’aerodinamica sia il vero punto di forza del Team austiaco.

Nel dettaglio Red Bull ha portato la stessa ala posteriore di Monaco, con “deck wing” e “monkey seat”, per aumentare al massimo il carico verticale sull’asse posteriore e avere maggior trazione possibile.

Inoltre lavori di microaerodinamica anche nella parte terminale del cofano, sempre per migliorare il downforce globale della monoposto.
redbull posteriore messico jepg

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/D9pC7vIUJlM/f1-analisi-tecnica-red-bull-con-molto-carico-in-messico.php


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