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Bilancio in rosso per la Mercedes in Canada, ma Hamilton suona la carica

Hamilton
Il campanello d’allarme in casa Mercedes era già suonato giovedì, quando un portavoce del team annunciava, per grande sorpresa degli addetti ai lavori, la necessità di rinunciare all’introduzione della seconda power unit stagionale. Una giornata di prove libere in sordina aveva comunque fatto presagire un certo potenziale nascosto, specialmente nel piede di Lewis Hamilton. Il risultato delle qualifiche e l’epilogo a dir poco deludente del Gran Premio del Canada hanno invece ribaltato le speranze degli uomini del team anglo-tedesco, dando adito a coloro che non erano ancora convinti circa la bontà del progetto della W09. Di fatti, non soltanto la Ferrari ha celebrato a Montreal un weekend da autentico dominatore di Vettel, a ulteriore riprova della solidità e della portata del guanto di sfida lanciato dagli uomini in rosso, ma anche la performance Mercedes nella sua interezza ha certamente fomentato molti interrogativi.

Nonostante il secondo posto colto da Bottas in gara, che ha confermato la posizione di partenza, abbia in parte offuscato il deludente verdetto finale, sono proprio le parole del Team Principal Toto Wolff a condensare l’amarezza di un weekend decisamente al di sotto delle aspettative: “Per noi è un risultato di m****. Devo dire questo perché di solito è una pista favorevole per noi, ma abbiamo fatto dei piccoli errori per tutto il weekend, fin dall’inizio. L’unica sensazione che ho è che dobbiamo svegliarci”.

E’ però l’altro lato del box ad aver gravato maggiormente sulle pesanti valutazioni finali esplicitate dai vertici del team. Era infatti Hamilton il grande atteso a Montreal, dopo il ruolino di marcia impressionante imposto proprio qui nella sua carriera. La qualifica incolore, solo quarto al termine del Q3, e una gara portata al termine con una power unit scricchiolante lo hanno relegato alla sola quinta posizione sulla linea di traguardo, facendogli perdere la leadership del mondiale. Al momento, il pilota anglo-caraibico insegue Vettel a una lunghezza di distanza, con Bottas più attardato a -35 dalla vetta. Sono invece ancora 17 i punti di vantaggio nella classifica costruttori.

Al di là del fermo immagine offertoci dall’ordine di arrivo del Gran Premio, è il pacchetto Mercedes nel suo insieme a preoccupare e creare ansie all’interno del team che ha dominato la scena negli ultimi anni. Tra un telaio mai accreditato come il migliore del lotto e una power unit che soffre di problemi di consumo e surriscaldamento ci si interroga sul se anche solo un aspetto di questa vettura sia in grado di imporre la propria legge sugli agguerriti rivali. I canonici problemi di gestione delle mescole più morbide si sommano inoltre ad una vettura sensibile e che sembra indurre facilmente all’errore i propri piloti, come testimoniato dai frequenti bloccaggi di Hamilton e dall’errore in curva 1 a pochi giri dal termine del compagno di box. Nuovamente esemplificative in tal senso le parole di Toto Wolff: “Siamo finiti indietro in ogni aspetto: questa è una pista su cui avremmo dovuto fare il massimo dei punti, non limitare i danni”.

A tenere alto il morale dalle parti di Brackley per quella che è ancora una corsa ai titoli apertissima ci ha invece pensato l’ormai team leader Lewis Hamilton: “Mi fido completamente dei miei ragazzi. Non importa la posizione di partenza sulla griglia, non guardo un collega e penso che potrei perdere contro di lui, piuttosto penso a come batterlo e a come essere migliore, e continuerò a farlo”. Le parole finali suonano la carica in vista di giornate di duro e necessario lavoro: “Non permetto ai dubbi di entrarmi in testa. Sarebbe il primo segnale di debolezza e la mia mente è debole. Sono ancora qui per vincere e continuo a ritenere che possiamo farlo”.

Fonte: http://feedproxy.google.com/~r/CircusFormula1/~3/fPOGpHrzHEk/bilancio-in-rosso-per-la-mercedes-in-canada-ma-hamilton-suona-la-carica.php


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