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    F1, l'Alfa Romeo conferma Zhou per il 2023: “Stagione memorabile”

    ROMA – Il primo pilota cinese della Formula 1, Guanyu Zhou, correrà con l’Alfa Romeo anche nella prossima stagione. È lo stesso Circus a rendere nota la notizia della riconferma dell’unico rookie quest’anno in griglia, che si è inserito bene nel contesto del Mondiale a quattro ruote più prestigioso al mondo. Zhou è infatti andato a punti nell’esordio in Bahrein e da lì ha conquistato sei punti, uno in più di Lance Stroll dell’Aston Martin.
    Le parole di Zhou
    Queste le parole di Guanyu Zhou ad accompagnare la notizia: “Sono molto felice di annunciare che resterà con l’Alfa Romeo Orlen anche per il 2023. Quella che sto vivendo è una stagione d’esordio memorabile, di cui mi sto godendo ogni singolo istante”. “Ora puntiamo ad altri obiettivi per il futuro e darò tutto me stesso per conseguirli”, ha poi concluso il pilota motorizzato Ferrari, che punta ora a un buon risultato nel Gran Premio di Singapore. LEGGI TUTTO

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    F1, parla Zhou: “Le cose che mi sono successe valgono 10 anni di esperienza”

    ROMA – A inizio stagione era l’unico rookie in griglia, ma ormai nessuno ci fa quasi più caso. Guanyu Zhou si è integrato perfettamente in Formula 1 e l’Alfa Romeo può ora contare su un pilota dalle buone prospettive. In un’intervista al canale ufficiale del Circus, il cinese traccia un bilancio di quanto fatto sin qui: “Dopo undici gare sentivo che avevo accumulato un’esperienza che di solito un pilota fa in dieci anni, sono stupito della mia crescita”. Dal piazzamento a punti al primo colpo in Bahrein, fino allo spaventoso incidente di Silverstone: a Zhou è successo davvero di tutto in una stagione che lo vede al momento con cinque punti in classifica piloti.Guarda la galleryPaura nel GP Gran Bretagna: l’incidente di Zhou è da brividi
    Le parole di Zhou
    I pochissimi errori del primo pilota cinese in Formula 1 hanno però incontrato diversi problemi di affidabilità, che spesso hanno condizionato le sue gare: “Fa parte del gioco, ma credo che avrei avuto più punti senza quei ritiri”, aggiunge Zhou. Tuttavia, il bilancio a metà stagione si può considerare senz’altro positivo: “Siamo entrati in Q3, andando a punti due volte, quindi sono felice. Siamo veloci e abbiamo un buono slancio. Ora entrare in Q2 è l’obiettivo minimo”. Infine un commento sul futuro: “Non sono preoccupato per l’anno prossimo, non vedo perché non dovrei essere qui. Il futuro oggi si chiama Gran Premio del Belgio e voglio concentrarmi su ogni singola gara”. LEGGI TUTTO

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    F1, Zhou: “Mi sono successe cose che a un pilota succedono in 10 anni”

    ROMA – Guanyu Zhou ha completato la sua prima metà di stagione in Formula 1 e quasi nessuno ne parla più come di un rookie. L’Alfa Romeo può ora contare su un pilota dalle buone prospettive, che ha dimostrato una discreta evoluzione in queste prime tredici tappe di mondiale. In un’intervista al canale ufficiale del Circus, il cinese traccia un bilancio di quanto fatto sin qui: “Dopo undici gare sentivo che avevo accumulato un’esperienza che di solito un pilota fa in dieci anni, sono stupito della mia crescita”. Dal piazzamento a punti al primo colpo in Bahrein, fino allo spaventoso incidente di Silverstone: a Zhou è successo davvero di tutto in una stagione che lo vede al momento con cinque punti in classifica piloti.Guarda la galleryCaos al GP Gran Bretagna: nel terribile incidente Zhou vola in pista
    L’obiettivo di Zhou
    I pochissimi errori del primo pilota cinese in Formula 1 hanno però incontrato diversi problemi di affidabilità, che spesso hanno condizionato le sue gare: “Fa parte del gioco, ma credo che avrei avuto più punti senza quei ritiri”, aggiunge Zhou. Tuttavia, il bilancio a metà stagione si può considerare senz’altro positivo: “Siamo entrati in Q3, andando a punti due volte, quindi sono felice. Siamo veloci e abbiamo un buono slancio. Ora entrare in Q2 è l’obiettivo minimo”. “Non sono preoccupato per l’anno prossimo e – aggiunge Zhou – non vedo perché non dovrei essere qui. Il futuro oggi si chiama Gran Premio del Belgio e voglio concentrarmi su ogni singola gara”, ha concluso il rookie parlando delle prossime tappe della sua carriera in Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1, Kubica in pista con l'Alfa Romeo nelle libere 1 al Paul Ricard

    ROMA – Le prove libere 1 del Gran Premio di Francia non vedranno scendere in pista Valtteri Bottas. L’Alfa Romeo ha infatti richiamato in servizio Robert Kubica, con il 37enne di Cracovia che correrà dunque venerdì pomeriggio sull’asfalto del circuito Paul Ricard, dove si terrà la dodicesima tappa della stagione di questa Formula 1 2022.
    Regolamento rispettato
    Con la decisione di far scendere in pista Kubica, l’Alfa Romeo diventa così la prima scuderia ad aver adempiuto al regolamento FIA, che prevede lo schieramento di un pilota di riserva in due occasioni durante la stagione per le libere 1. Il polacco aveva infatti già sostituito Guanyu Zhou nel Gran Premio di Spagna a Montmelò. Anche la Mercedes ha annunciato nella giornata di oggi che Nyck De Vries sostituirà Hamilton nella prima sessione di libere a Le Castellet. LEGGI TUTTO

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    F1, Alfa Romeo: in Francia Kubica al posto di Bottas nelle libere 1

    ROMA – L’Alfa Romeo schiererà Robert Kubica nelle prove libere 1 del Gran Premio di Francia al posto di Valtteri Bottas. La scuderia di Hinwil si affiderà dunque al 37enne di Cracovia per i primi giri al circuito Paul Ricard, dove si correrà la dodicesima tappa della stagione di questa Formula 1 2022. Con la decisione di far scendere in pista Kubica, l’Alfa Romeo diventa così la prima scuderia ad aver adempiuto al regolamento FIA, che prevede lo schieramento di un pilota di riserva in due occasioni durante la stagione per le libere 1. LEGGI TUTTO

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    F1, Zhou: “La mia vita salva grazie all'Halo”

    ROMA – Il terribile incidente di Silverstone, con la sua Alfa Romeo a volare contro le barriere, ha tenuto con il fiato sospeso l’intero mondo della Formula 1. Per fortuna, però, Guanyu Zhou è uscito illeso dal botto: “È stato un incidente grosso e sono contento di stare bene. I commissari e l’équipe medica in pista sono stati fantastici per la loro rapidità di intervento, e devo anche ringraziare la FIA e la Formula 1 per tutto il lavoro che hanno fatto, e continuano a fare, per migliorare la sicurezza delle nostre vetture”, le sue parole. Un incidente che avrebbe potuto avere consuguenze ben più gravi se non fosse stato per la protezione voluta fortemente dalla FIA . “L’Halo – continua il rookie dell’Alfa Romeo – mi ha salvato e questo dimostra come tutti gli sforzi che facciamo per rendere più sicure le monoposto diano sempre risultati concreti e preziosi. Ora voglio tornare in pista e fare ciò che amo. Sono in forma e non vedo l’ora di andare in Austria”.Guarda la galleryCaos al GP Gran Bretagna: nel terribile incidente Zhou vola in pista
    Bottas e l’importanza dell’Halo
    L’incidente arriva per Zhou forse nel momento migliore della sua prima stagione. Il pilota dell’Alfa Romeo però è stato già dichiarato idoneo per correre al Red Bull Ring per il Gran Premio di Austria, come ha confermato il suo compagno di scuderia, Valtteri Bottas: “La cosa più importante è che Zhou stia bene. È stato un grosso incidente e sono contento che non sia successo nulla di grave, e che sia già stato autorizzato dalla FIA a correre”. “Abbiamo avuto un’ulteriore prova di come l’Halo sia una delle più grandi innovazioni della F1 e di come la sicurezza sia migliorata negli ultimi anni”, dice poi il finlandese per concludere. LEGGI TUTTO

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    F1, Zhou: “Ringrazio i medici, l'Halo mi ha salvato la vita”

    ROMA – “È stato un incidente grosso e sono contento di stare bene. I commissari e l’équipe medica in pista sono stati fantastici per la loro rapidità di intervento, e devo anche ringraziare la FIA e la Formula 1 per tutto il lavoro che hanno fatto, e continuano a fare, per migliorare la sicurezza delle nostre vetture”. Sono queste le parole di Guanyu Zhou, vittima di un incidente spaventoso al Gran Premio di Gran Bretagna. “L’Halo – continua il rookie dell’Alfa Romeo – mi ha salvato e questo dimostra come tutti gli sforzi che facciamo per rendere più sicure le monoposto diano sempre risultati concreti e preziosi. Ora voglio tornare in pista e fare ciò che amo. Sono in forma e non vedo l’ora di andare in Austria”, le sue parole in un comunicato stampa diramato dall’Alfa Romeo.Guarda la galleryPaura nel GP Gran Bretagna: l’incidente di Zhou è da brividi
    Le parole di Bottas
    L’incidente arriva per Zhou forse nel momento migliore della sua prima stagione. Il pilota dell’Alfa Romeo però è stato già dichiarato idoneo per correre al Red Bull Ring per il Gran Premio di Austria, come ha confermato il suo compagno di scuderia, Valtteri Bottas: “La cosa più importante è che Zhou stia bene. È stato un grosso incidente e sono contento che non sia successo nulla di grave, e che sia già stato autorizzato dalla FIA a correre”. Conclude poi il finlandese: “Abbiamo avuto un’ulteriore prova di come l’Halo sia una delle più grandi innovazioni della F1 e di come la sicurezza sia migliorata negli ultimi anni”. LEGGI TUTTO

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    F1, Zhou salvato dall'Halo: tutte le volte in cui il dispositivo ha protetto un pilota

    ROMA – L’incidente di Guanyu Zhou a Silverstone, che ha tenuto il mondo della Formula 1 con il fiato sospeso per diversi minuti avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Fortuna? No, nel Circus non esiste. Tanto studio e tecnologia piuttosto. Elementi che nel 2018 hanno portato all’introduzione obbligatoria dell’Halo sulle monoposto. E sono tanti i piloti che devono ringraziare la protezione circolare attorno alle proprie teste.
    Sicurezza ed efficacia
    E pensare che all’inizio in tanti ostacolavano l’avvento dell’Halo. Antiestetico, ingombrante, addirittura non sicuro, dicevano. Gli scettici si sono infatti dovuti ricredere presto, quando a Charles Leclerc, nel 2018 in Sauber, è piovuta addosso la McLaren di Fernando Alonso. Se non ci fosse stato l’Halo, Leclerc probabilmente non sarebbe uscito illeso da quel terribile incidente. Anche Romain Grosjean deve ringraziare la protezione; nell’ultima gara della stagione 2020, infatti, l’Halo fu decisivo nell’allargare le lamiere del guardrail, che avrebbero altrimenti inghiottito la testa del francese. Fino ad arrivare all’episodio di Monza dell’anno scorso tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, con la Red Bull dell’olandese che plana sulla Mercedes del britannico: anche qui Halo decisivo. Un’invenzione, quella della protezione per la testa dei piloti che, ancora una volta, si è rivelata decisiva anche a Silverstone, salvando la vita del giovane pilota cinese. LEGGI TUTTO