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    Leon a San Pietroburgo? L’agente smentisce: “Non c’è nulla di vero”

    Di Redazione Arriva la smentita dopo la bomba di mercato lanciata oggi dal portale russo BO Sport, che dava per imminente il trasferimento di Wilfredo Leon allo Zenit San Pietroburgo. In un’intervista alla testata polacca Super Express l’agente del giocatore, Andrzej Grzyb, bolla la notizia come una bufala: “Sciocchezze, non c’è niente di vero. Questo è un normale gioco di alcuni procuratori che diffondono voci in giro“. “Wilfredo – spiega Grzyb – ha un contratto strutturato in modo tale che entro la fine di gennaio ha la possibilità di comunicare se a fine stagione cambierà squadra. Se qualcuno era interessato, aveva tempo fino a dicembre per contattarmi. È vero che in aprile ci sono state ulteriori richieste di informazioni da parte dello Zenit, ma era troppo tardi. Anche in questi giorni abbiamo parlato con il presidente Sirci e non c’è nessuna idea del genere“. E i tifosi della Sir Safety Conad Perugia sperano naturalmente che questa versione non venga messa ulteriormente in dubbio. (fonte: Super Express) LEGGI TUTTO

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    Russia: la Dinamo Mosca torna sul trono dopo 12 anni

    Di Redazione Il capolavoro della Dinamo Mosca si completa in finale: Sokolov e compagni battono per 3-1 lo Zenit San Pietroburgo (25-21, 25-18, 23-25, 26-24) e per la prima volta dal 2008 si laureano campioni della Superliga maschile russa, completando uno strepitoso “triplete” con la Coppa di Russia e la CEV Cup. Per la formazione della capitale è il terzo titolo dell’era post-sovietica. Grande slam… al contrario anche per lo Zenit, sconfitto in finale in tutte e tre le occasioni e in 8 partite su 8 nell’arco della stagione. Anche questa volta la squadra di Sammelvuo, dopo un pessimo inizio, prova a rimontare e dà parecchio filo da torcere alla Dinamo: nel quarto set Kliuka e compagni riescono a risalire dall’11-16 e si presentano in vantaggio alla volata finale (22-20), ma falliscono il set point sul 22-20 e cedono ai vantaggi con il muro vincente di Likhosherstov su Podrebinkin. Il palleggiatore Pavel Pankov è ancora una volta l’uomo della partita per la Dinamo e riceve il premio di MVP, mentre Tsvetan Sokolov è di gran lunga il miglior realizzatore con 27 punti; fondamentale, e non solo per il punto conclusivo, anche Likhosherstov (13 punti). Allo Zenit, invece, manca decisamente l’apporto offensivo di Camejo e Podrebinkin; si salva Kliuka con 12 punti, mentre Yakovlev ne mette a segno 10. Giù dal podio il Kuzbass Kemerovo di Ivan Zaytsev, che nella finale per il terzo posto si arrende alla Lokomotiv Novosibirsk con il punteggio di 1-3 (26-24, 23-25, 13-25, 21-25). (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    Russia: la finale è Dinamo Mosca-Zenit San Pietroburgo. Fuori il Kuzbass

    Di Redazione Sarà ancora una volta la sfida tra Dinamo Mosca e Zenit San Pietroburgo ad assegnare il titolo nazionale in Russia. Le due squadre si sono già affrontate nella finale di Coppa di Russia e in quella di CEV Cup – entrambe vinte dalla Dinamo – e domani si contenderanno anche lo scudetto, sul campo dei moscoviti: lo Zenit, infatti, ha ribaltato il verdetto della regular season eliminando in semifinale il Kuzbass Kemerovo grazie al successo per 3-2 (26-24, 22-25, 24-26, 25-22, 15-11). Nulla da fare, dunque, per la squadra di Ivan Zaytsev, che chiude la stagione senza trofei. A trascinare lo Zenit una superba performance di Egor Kliuka, autore di 25 punti, e del recuperato Oreol Camejo (18); Zaytsev ha chiuso a quota 17, mentre il centrale Petr Krsmanovic ha messo a terra 15 palloni. Per la squadra del CT della nazionale Tuomas Sammelvuo si tratta della seconda finale nella storia, dopo quella persa nel 2018 contro lo Zenit Kazan. La Dinamo, dal canto suo, ha battuto per 3-1 (25-17, 25-13, 16-25, 25-23) i campioni uscenti della Lokomotiv Novosibirsk, che hanno dato filo da torcere ai grandi favoriti nel finale, dopo un inizio di gara a senso unico. Tsvetan Sokolov il top scorer dell’incontro con 19 punti, ma decisiva anche la prova del centrale Ilia Vlasov, che ha siglato 13 punti. In caso di successo in finale la squadra di casa, che in stagione ha perso solamente 2 partite, tornerebbe a laurearsi campione dopo 13 anni. Domani si giocherà anche la finale per il terzo posto tra Kuzbass e Lokomotiv; lo Zenit Kazan, invece, si consola con il quinto posto grazie al successo per 3-1 (25-21, 23-25, 25-15, 25-19) sul Fakel Novy Urengoy. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    La Dinamo Mosca trionfa sullo Zenit e cala un poker storico

    Di Redazione La Dinamo Mosca batte lo Zenit San Pietroburgo anche nel ritorno della finale tutta russa di CEV Cup e stabilisce un record: è l’unica squadra ad aver vinto per 4 volte la seconda competizione europea. Il primo successo dei moscoviti risale al lontano 1985, in piena era sovietica, mentre i successivi sono molto più recenti, del 2012 e del 2015. Un traguardo legittimato dalla vittoria per 1-3 (21-25, 25-23, 26-28, 24-26) in casa dei rivali: come si evince dai parziali, un’altra battaglia come quella dell’andata, terminata sul 3-2 in favore della Dinamo. Il tutto davanti a ben 5400 spettatori, un pubblico che non si era mai visto a nessuna latitudine dopo l’inizio della pandemia. Questa volta la squadra della capitale, partita benissimo nel primo set, si lascia sfuggire un secondo in cui era avanti 15-20 e 20-22, e nel terzo deve annullare 3 set point ai rivali (24-23, 25-24, 26-25) prima di imporsi ai vantaggi. Anche il quarto parziale è tiratissimo, ma stavolta le occasioni sono tutte per la Dinamo, che chiude con un ace del capitano Pavel Pankov sul 24-26. In una serata non eccelsa per Tsvetan Sokolov (diventato però protagonista nella seconda parte della gara) Pankov ha dato piena fiducia a Podlesnykh e Semyshev, che l’hanno ripagato con 24 punti a testa; allo Zenit non è bastato recuperare il miglior Kliuka e anche Camejo, gettato nella mischia a partire dal secondo set. Zenit San Pietroburgo-Dinamo Mosca 1-3 (21-25, 25-23, 26-28, 24-26) (fonte: VcDynamo.ru) LEGGI TUTTO

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    La Dinamo Mosca si salva al tie break nella finale di andata

    Di Redazione Il derby russo in finale di CEV Cup maschile si apre con la sudata vittoria della Dinamo Mosca: la capolista del campionato si impone al tie break sullo Zenit San Pietroburgo dopo aver perso il primo set ai vantaggi e sudato freddo nel quarto, quando la squadra di Sammelvuo recupera dal 22-19 al 23-23. Il tie break, invece, è tutto a favore della Dinamo, ma il verdetto resta apertissimo in vista della gara di ritorno in programma a San Pietroburgo giovedì 25 marzo. Top scorer della partita Tsvetan Sokolov che, pur facendosi murare per ben 6 volte, chiude con un bottino di 25 punti, tra cui 4 muri e 2 ace. Decisivo anche l’apporto offensivo di Yaroslav Podlesnykh con 16 punti e il 60% in attacco. Nello Zenit un gigantesco Ivan Iakovlev domina la scena con 19 punti, il 65% in attacco e ben 7 muri (dei 17 totali); bene anche Egor Kliuka in attacco, con 17 punti e il 50%, ma la ricezione soffre troppo, soprattutto con il libero Melkozerov. Dinamo Mosca-Zenit San Pietroburgo 3-2 (26-28, 25-18, 20-25, 26-24, 15-9)Dinamo Mosca: Podlesnykh 16, Vlasov 5, Deroo 11, Shkulyavichus ne, Baranov (L) ne, Sieemshchikov ne, Sventitskis, Pankov 2, Belogortsev 6, Korotaev ne, Semyshev 4, Sokolov 25, Kerminen (L), Likhosherstov 9. All. Brianskii.Zenit San Pietroburgo: Melkozerov (L), Dyachkov ne, Kovalev, Brizard 5, Kurbanov ne, Iakovlev 19, Ursov 11, Philippov ne, Andreev (L) ne, Kosmin ne, Podrebinkin 15, Camejo, Kliuka 17, Pashitsky 5. All. Sammelvuo.Arbitri: Knizhnikov (Russia) e Tubylov (Russia).Note: Spettatori 1500. Dinamo: battute vincenti 7, battute sbagliate 29, attacco 53%, ricezione 58%-28%, muri 8, errori 32. Zenit: battute vincenti 4, battute sbagliate 22, attacco 52%, ricezione 41%-17%, muri 17, errori 34. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Incredibile Zenit San Pietroburgo: annulla 5 match point e va in finale

    Di Redazione
    La prima finalista della CEV Cup maschile è lo Zenit San Pietroburgo, ma la qualificazione dei russi ha qualcosa di miracoloso: la squadra di Tuomas Sammelvuo è riuscita a imporsi sul campo del Greenyard Maaseik soltanto sul 16-18 del Golden Set, dopo aver annullato ben 5 match point (tre sul 14-11 e due ai vantaggi) e dopo che i belgi avevano ribaltato, con un netto successo per 3-0, la sconfitta in 4 set subita all’andata.
    Prestazione al di là del bene e del male per Kliuka e compagni, che sbagliano tutto il possibile, subiscono 9 ace e soffrono in attacco, ma sul più bello cambiano marcia con Ivan Podrebinkin (tre match point cancellati da solo) trovando l’ispirazione, la grinta e la fortuna per arrivare in finale, dove affronteranno la vincente del confronto di domani tra Montpellier e Dinamo Mosca. Si mangia le mani il Maaseik, a cui non bastano i punti di Jelte Maan e Jolan Cox per evitare la beffa.
    VC Greenyard Maaseik-Zenit San Pietroburgo 3-0 (25-23, 25-17, 25-19) Golden Set 16-18VC Greenyard Maaseik: Kindt, Espeland ne, Martinez Franchi 13, Mc Cluskey 1, Maan 17, Dronkers (L), Stahl 10, Verhees 6, Cox 16, Beesmans ne, Esfandiar, Thys ne, Karimisouchelmaei. All. Banks.Zenit San Pietroburgo: Melkozerov (L), Diachkov, Kovalev 1, Brizard 1, Kurbanov 4, Iakovlev 9, Ursov 6, Filippov ne, Andreev (L), Kosmin ne, Podrebinkin 16, Camejo ne, Kliuka 11, Pashytskyy 10. All. Sammelvuo.Arbitri: Goitre (Italia) e Ewald (Germania).Note: Incontro disputato a porte chiuse. Greenyard: battute vincenti 9, battute sbagliate 12, attacco 56%, ricezione 43%-27%, muri 4, errori 19. Zenit: battute vincenti 5, battute sbagliate 18, attacco 49%, ricezione 55%-24%, muri 10, errori 27.
    (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Dinamo Mosca e Zenit San Pietroburgo a segno nel primo round delle semifinali

    Di Redazione
    Nel segno delle squadre di casa le gare di andata delle semifinali di CEV Cup maschile, ma non è così scontata la prospettiva di vedere un derby russo in finale: sia la Dinamo Mosca, sia lo Zenit San Pietroburgo devono faticare non poco per imporsi sulle rispettive avversarie.
    Soffre particolarmente lo Zenit contro il Greenyard Maaseik, battuto per 3-1 ma in partita fino all’ultimo nel terzo e nel quarto set, anche se senza palloni per chiudere. L’ingresso di Martinez Franchi (15 punti) al posto dell’iraniano Esfandiar rivitalizza i belgi dopo un pessimo avvio e Jolan Cox (18) fa male ai russi al servizio; dall’altra parte serve un gigantesco Egor Kliuka (81% in attacco senza errori!) per chiudere il match.
    Molto combattuta anche la sfida tra la Dinamo Mosca e il Montpellier Castelnau, che si arrende sul 3-1 (25-21, 25-16, 13-25, 25-21) ma resta in partita fino al 21-20 del quarto set, dimostrando di aver recuperato dopo un inizio non facile. Incisiva a muro con Demyanenko (5 block vincenti) e Le Goff (3), la squadra francese fatica decisamente di più in attacco ma tutto sommato regge l’urto dei russi, che si affidano a Tsvetan Sokolov (22 punti con il 58%) e al palleggiatore Pavel Pankov (4 muri) in una serata non eccelsa di Deroo. Al ritorno sarà battaglia.
    SEMIFINALIDinamo Mosca-Montpellier Castelnau 3-1 (25-21, 25-16, 13-25, 25-21) ritorno gio 4/3 ore 19.00Zenit San Pietroburgo-Greenyard Maaseik 3-1 (25-20, 23-25, 26-24, 26-24) ritorno mer 3/3 ore 20.30
    (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Simon: “Mi piacerebbe giocare in Russia. Brasile e Polonia favorite a Tokyo”

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    “In futuro mi piacerebbe provare a giocare in Russia“. Una dichiarazione, quella di Robertlandy Simon, che potrebbe far saltare sulla sedia i tifosi della Cucine Lube Civitanova… se non si tenesse conto del contesto: l’intervista al sito ufficiale dello Zenit San Pietroburgo, che dopo aver “interrogato” Osmany Juantorena ha deciso, forse grazie ai buoni uffici del connazionale Halo Camejo, di dedicare un approfondimento anche al centralone cubano.
    Simon è stato più che diplomatico nelle sue risposte e non si è sottratto alla domanda sulla possibilità di un trasferimento in Russia: “Ho ricevuto diverse offerte in passato, e la mia decisione di non accettarle è dipesa da diverse circostanze della mia vita. Ma onestamente, amo il freddo!“. Interessante, invece, il giudizio del centrale sul torneo delle Olimpiadi di Tokyo: “Al momento considero Brasile e Polonia favorite. Ma spesso alle Olimpiadi le favorite non vincono. Anche la nazionale russa ha delle possibilità“.
    (fonte: Vczenit-spb.ru) LEGGI TUTTO