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    F1, Carlos Sainz: “Dobbiamo ancora capire meglio la macchina”

    Le parole di Carlos Sainz, nella conferenza stampa di oggi del Gran Premio d’Olanda di Formula 1 che si correrà domenica 27 agosto sul tracciato di Zandvoort.

    Siamo alle solite, verrebbe da dire. Le parole del pilota spagnolo della Ferrari, anche dopo la pausa estiva e con ben 12 Gran Premi alle spalle, sembrano quelle di inizio marzo, dopo i test invernali. Invece siamo a fine Agosto ma Maranello devono ancora capire la macchina. Con questo approccio sarà difficile poter costruire qualcosa, figuriamoci vincere delle gare e pensare ad un mondiale.
    “Abbiamo ancora dieci gare per capire meglio la macchina – ha detto Sainz, alla conferenza stampa piloti -. Non è un segreto che sin dai test in Bahrain ci sono state cose che non ci hanno permesso di avere una comprensione totale della vettura. Stiamo provando cose e raggruppando idee e speriamo di cogliere al meglio tutto per la prossima stagione. Il problema di base della vettura l’abbiamo capito, ma ci sono tanti altri fattori. Le differenze sono piccole, soprattutto quando cerchi di battere le Mercedes, Aston Martin e ora anche McLaren. L’obiettivo ora è stare più in alto possibile nel Costruttori”.

    Parlando delle vacanze, il pilota spagnolo della Ferrari ha detto: “La pausa è stata bella. Sono stato con famiglia e amici, ma siamo sempre nel mezzo della stagione di F1 e alla fine cerchi sempre di tenere acceso l’interruttore per la seconda parte del campionato. Lo spirito è quello di capire sempre meglio la macchina, il regolamento e cosa ci manca rispetto alla Red Bull. Un lavoro per dare una svolta alla stagione e metterci nelle migliori condizioni per il 2024. Quest’anno è mancata costanza, come dimostra la differenza tra l’Ungheria e Spa, un’imprevedibilità sulla quale ci stiamo concentrando e ci concentreremo per tutta la stagione. Il lato positivo è la buona performance in qualifica, ma dobbiamo concentrarci sul rendere la macchina più veloce in gara. Che gara sarà non lo so, è difficile fare previsioni per noi quest’anno”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “Focalizzati su noi stessi ma a Zandvoort saremo tutti molto vicini, dietro a Red Bull”

    Le parole del Team Principal della Ferrari, alla vigilia del Gran Premio d’Olanda a Zandvoort: “Saremo focalizzati su noi stessi ben sapendo che su una pista corta come Zandvoort i valori alle spalle della Red Bull saranno ancora più ravvicinati”.

    La Formula 1 riparte dopo la pausa estiva e lo fa dai Paesi Bassi, dalla pista di Zandvoort, affacciata sul Mare del Nord. Il Gran Premio d’Olanda è la quattordicesima gara delle 23 in programma in questa stagione, anche se con la cancellazione di Imola il numero è sceso a 22.
    “Abbiamo ricaricato le batterie – ha detto Fred Vasseur – siamo pronti ad affrontare la seconda parte della stagione. Vogliamo ripartire da quanto di positivo si è visto in Belgio, ovvero un ottimo lavoro di preparazione e una buona esecuzione in gara sia a livello di strategie che di passo, di gestione gomme e di pitstop: fattori che, messi tutti insieme, ci hanno permesso di raccogliere un podio meritato con Charles”.
    Il Team Principal della Scuderia di Maranello ha poi anche aggiunto: “Saremo come sempre focalizzati su noi stessi ben sapendo che su una pista corta come Zandvoort i valori alle spalle della Red Bull saranno ancora più ravvicinati rispetto a Spa-Francorchamps. La qualifica in Olanda è particolarmente importante e le prime dieci posizioni della griglia di partenza probabilmente si decideranno sul filo dei millesimi. Faremo il massimo per curare ogni dettaglio e mettere Charles e Carlos in condizione di sfruttare al massimo la loro SF-23. Ci attende un weekend molto intenso”.

    In Olanda farà il proprio debutto stagionale alla guida della SF-23 Robert Shwartzman: il reserve driver della Scuderia salirà sulla vettura di Carlos Sainz nella prima sessione del venerdì come previsto dal regolamento, che vuole che in almeno una occasione ciascuno dei piloti titolari ceda il posto a un giovane. Robert lo scorso anno salì sulla F1-75 in occasione delle prove libere ad Austin (Gran Premio degli Stati Uniti) e a Yas Marina, nel Gran Premio di Abu Dhabi. LEGGI TUTTO

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    F1, Lo stress degli pneumaici sulle sopraelevate di Zandvoort

    Pirelli, le mescole per il Gp d’Olanda F1 2023

    Al Gran Premio d’Olanda sarà utilizzata la mescola C1 come P Zero White hard, C2 come P Zero Yellow medium e C3 come P Zero Red soft. È la stessa scelta da Pirelli negli ultimi due anni da quando la pista è tornata nel calendario di Formula 1, con la differenza che l’attuale mescola C1 è più morbida rispetto alla precedente.
    Sul circuito di Zandvoort sono stati disputati 32 Gran Premi di Formula 1, a partire dal 1952. La pista è ritornata nel calendario dal 2021 dopo 35 anni di assenza. La scuderia più vincente è la Ferrari con 8 primi posti e il pilota con più successi (4) nella storia del tracciato è Jim Clark.
    La maggior parte dei piloti ha concluso la gara 2022 dopo aver effettuato tre soste. Sulla carta, la strategia più veloce a Zandvoort è a due soste, con la possibilità anche di effettuare un solo pitstop nel caso si riescano a gestire al meglio le gomme. Lo scorso anno, l’opportunità della sosta aggiuntiva, con la parte finale della gara corsa su Soft, è stata offerta dalla safety-car, entrata in pista prima virtualmente e poi fisicamente.
    I sorpassi non sono certamente facili per via dei continui cambi di direzione dovuti alle numerose curve e alla sede stradale a tratti molto stretta. Le qualifiche sono quindi ancora più importanti per poter ottenere un buon piazzamento in gara.
    Pirelli, Gp d’Olanda F1 2023
    La pista di Zandvoort è stata inaugurata nel 1948 e si trova tra dune di sabbia, a poche decine di metri dal Mare del Nord. Come succese anche a Sakhir, può accadere che il vento proveniente dalla costa spinga della sabbia sulla pista, diminuendo l’aderenza degli pneumatici.

    “La seconda parte della stagione inizia con un appuntamento particolarmente affascinante – ha commentato Mario Isola – . Il Gran Premio d’Olanda si corre infatti a Zandvoort, una delle piste più tradizionali e impegnative dell’automobilismo sportivo, tornata nel calendario della Formula 1 da tre anni sull’onda dell’entusiasmo creato nei Paesi Bassi dai successi di Max Verstappen, che ha ripagato i suoi tifosi con due vittorie nelle ultime due edizioni. Il tracciato è molto sinuoso e presenta due curve sopraelevate, la 3 e la 14, con una pendenza maggiore rispetto a quelle di Indianapolis, tanto per offrire un termine di paragone. Sulle curve con queste caratteristiche cresce lo stress sulle gomme in quanto le normali forze esercitate verticalmente aumentano perché la velocità di percorrenza è molto maggiore rispetto a curve senza pendenza. Per questa gara abbiamo scelto di presentare nuovamente, almeno come denominazione, le stesse mescole dello scorso anno (C1, C2 e C3): va tenuto presente che l’attuale C1 è stata introdotta in questa stagione e si posiziona fra la C2 e la vecchia C1, ora nota come C0. Sotto il profilo delle strategie, nel 2022, in una gara dove ci furono anche due neutralizzazioni, ben 14 piloti, fra cui i primi tre classificati, utilizzarono tutte e tre le mescole, a conferma dell’ampio ventaglio di opzioni disponibili per i muretti delle squadre”. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Olanda: ufficiale il rinnovo fino al 2025

    ROMA –  Il Gran Premio d’Olanda si disputerà in Formula 1 almeno fino al 2025. La tappa sul circuito di Zandvoort, rientrata nella programmazione del Circus appena un anno fa, nel 2021, ha ufficializzato il rinnovo per altre tre stagioni. Le due edizioni “moderne” sono entrambe andate a Max Verstappen, vincitore nel 2021 e nel 2022. Grande entusiasmo da parte di Stefano Domenicali, Ceo della F1: “Il Gran Premio d’Olanda si è rapidamente imposto nel calendario come uno dei preferiti dai fan – le sue parole -, creando ogni anno un’energia incredibile e una grande esperienza per i tifosi”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Domenicali
    “Gli eventi sold-out degli ultimi due anni hanno alzato il livello in termini di organizzazione, intrattenimento e sostenibilità, e siamo lieti di estendere il nostro rapporto con loro – ha aggiunto Domenicali -. C’è un’enorme richiesta per ospitare le gare di F1, quindi è una testimonianza di ciò che la loro squadra ha fatto per consolidare Zandvoort nel calendario fino al 2025. Non vediamo l’ora di tornare la prossima estate”.
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    F1: rinnovo per il GP d'Olanda fino al 2025

    ROMA – Il Gran Premio d’Olanda resterà nel calendario della Formula 1 almeno fino al 2025. La tappa sul circuito di Zandvoort, rientrata nella programmazione del Circus appena un anno fa, nel 2021, si disputerà almeno per altre tre stagioni. Le due edizioni “moderne” sono entrambe andate a Max Verstappen, vincitore nel 2021 e nel 2022. Grande entusiasmo da parte di Stefano Domenicali, Ceo della F1: “Il Gran Premio d’Olanda si è rapidamente imposto nel calendario come uno dei preferiti dai fan – le sue parole -, creando ogni anno un’energia incredibile e una grande esperienza per i tifosi”.Guarda la galleryAll’asta la Ferrari di Niki Lauda
    L’entusiasmo di Domenicali
    “Gli eventi sold-out degli ultimi due anni hanno alzato il livello in termini di organizzazione, intrattenimento e sostenibilità, e siamo lieti di estendere il nostro rapporto con loro – ha aggiunto Domenicali -. C’è un’enorme richiesta per ospitare le gare di F1, quindi è una testimonianza di ciò che la loro squadra ha fatto per consolidare Zandvoort nel calendario fino al 2025. Non vediamo l’ora di tornare la prossima estate”.
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    Ferrari, c'è un male oscuro da individuare

    TORINO – Il primo passo per rilanciare la Ferrari, ovvero ritrovare la prestazione, è stato compiuto sabato a Zandvoort, GP d’Olanda, dove a Charles Leclerc è sfuggita la pole per pochi millesimi. In gara, però, il secondo passo non c’è stato. Certo, ci sono stati episodi sfortunati (più nella gara di Carlos Sainz che in quella di Charles Leclerc), ma l’esito finale difficilmente sarebbe cambiato. Ci si chiede perché.
    PARALLELO – Se lo chiedono anche a Maranello. Tanto che Mattia Binotto traccia un parallelo tra quanto accaduto a Budapest (ultima gara prima della pausa estiva) e quello che è accaduto in Olanda. Bene in qualifica, insufficiente in gara. Dunque esiste una sorta di male oscuro, dai sintomi più acuti quando si montano le gomme bianche, di cui bisognerà venire a capo. E con il GP d’Italia ormai vicinissimo non è detto che ci sia il tempo per riuscirci. Tanto più che il budget, limitato, non permette più grandi sviluppi per la monoposto di quest’anno. Il barometro volge al basso. LEGGI TUTTO

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    F1, Schumacher: “L'obiettivo è andare a punti, la pista mi piace”

    ZANDVOORT – Uno dei migliori piloti in pista di questo sabato del Gp d’Olanda è stato sicuramente Mick Schumacher. Il pilota tedesco è stato infatti capace di portare la Haas in Q3 e partirà dall’ottava posizione. Un risultato notevole, specialmente considerando che il suo compagno di squadra, Kevin Magnussen, è uscito di scena già nel Q1. Schumacher ha dato prova del suo grande talento ed è tornato a scuotersi dopo un paio di weekend sottotono; ovviamente il compito non è ancora finito e domani in gara dovrà confermarsi sul circuito di Zandvoort. Come punto di partenza, tuttavia, non è niente male.
    Le parole di Mick
    “Questo weekend è partito con il piede giusto. Abbiamo trovato subito l’assetto e finora è stato molto positivo – ha spiegato Schumacher – Fin dalla Formula 3 mi piace questa pista, è una combinazione tra macchina e me stesso. Proprio quest’armonia mi ha permesso di performare al massimo. L’obiettivo è andare a punti, siamo qui per questo. Domani avremo una buona chance di riuscirci, dovremo sfruttarla”. Così il talento della Haas, determinato a fare bene sul circuito di Zandvoort. LEGGI TUTTO