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    MotoGp, il manager di Razgatlioglu rifiuta Razali: “Vogliamo solo il team factory”

    ROMA – Solo Serie A. Il manager di Toprak Razgatlioglu, campione del mondo in Superbike, mette le cose in chiaro e, dal portale tedesco SpeedWeek manda un messaggio a Razlan Razali, numero uno della neonata WithU Yamaha RNF. “Non voglio commettere errori nella carriera di Toprak – ha infatti detto Kenan Sofuoglu -. Razali ci ha chiesto più volte cosa avessimo intenzione di fare per il 2023, ma gli ho detto che non siamo interessati. Vogliamo solo il team factory, non una squadra B”. Per il suo manager, dunque, il campione del mondo in Superbike, potrà correre in MotoGp solo nella scuderia ufficiale di Iwata, che, nel frattempo si starebbe muovendo per organizzare un test da effettuare eventualmente in inverno.
    Prima la Superbike
    L’entourage di Razgatlioglu non ha mai nascosto l’ambizione di arrivare a gareggiare nella classe regina. Cosa che però potrebbe verosimilmente concretizzarsi solo nel 2023, quando cioè scadrà il contratto che lega il turco al team delle derivate di serie. “Ho già parlato con la Yamaha. Hanno interesse per Razgatlioglu affinché approdi in MotoGp in futuro, ma lui deve vincere gare anche nel 2022 in Superbike”, ha detto il manager. Già, perché se è vero che il 25enne di Alanya ha interrotto l’impero di Jonathan Rea, ora deve consolidare il successo del 2021, dargli in qualche modo ancora più spessore. E un altro titolo in SBK potrebbe definitivamente lanciarlo fra i grandi. Sarebbe infatti già pronto un primo contatto con una moto ufficiale Yamaha: “Stiamo pianificando – ha detto Sofuoglu – un test privato, forse anche una sessione ufficiale, che sia compatibile con il calendario. Non c’è ancora la conferma, ma penso che Toprak potrà salire in sella a un MotoGp questo inverno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: “Vogliamo la Yamaha Factory”. Il manager di Razgatlioglu rifiuta Razali

    ROMA – Voglio il meglio. Così recitava un vecchio spot, che il manager di Toprak Razgatlioglu, campione del mondo in Superbike, sembra aver recepito alla perfezione. Kenan Sofuoglu, infatti, mette le cose in chiaro e, dal portale tedesco SpeedWeek manda un messaggio a Razlan Razali, numero uno della neonata WithU Yamaha RNF. “Non voglio commettere errori nella carriera di Toprak. Razali ci ha chiesto più volte cosa avessimo intenzione di fare per il 2023, ma gli ho detto che non siamo interessati. Vogliamo solo il team factory, non una squadra B”. Per il suo manager, dunque, il campione del mondo in Superbike, potrà correre in MotoGp solo nella scuderia ufficiale di Iwata, che, nel frattempo si starebbe muovendo per organizzare un test da effettuare eventualmente in inverno.
    Imporsi ancora su Rea
    L’entourage di Razgatlioglu non ha mai nascosto l’ambizione di arrivare a gareggiare nella classe regina. Cosa che però potrebbe verosimilmente concretizzarsi solo nel 2023, quando cioè scadrà il contratto che lega il turco al team delle derivate di serie. “Ho già parlato con la Yamaha. Hanno interesse per Razgatlioglu affinché approdi in MotoGp in futuro, ma lui deve vincere gare anche nel 2022 in Superbike”, ha detto il manager. Già, perché se è vero che il 25enne di Alanya ha interrotto l’impero di Jonathan Rea, ora deve consolidare il successo del 2021, dargli in qualche modo ancora più valenza. In altro trionfo nelle derivate, potrebbe consacrarlo definitivamente, con la Yamaha che poi sarebbe costretta in qualche modo a prenderlo in considerazione. In casa Yamaha ci starebbero già pensando: “Stiamo pianificando – ha detto Sofuoglu – un test privato, forse anche una sessione ufficiale, che sia compatibile con il calendario. Non c’è ancora la conferma, ma penso che Toprak potrà salire in sella a un MotoGp questo inverno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis sul futuro: “Sono stanco, mi restano tre o quattro anni”

    ROMA – “Sono stanco, la pandemia ci ha portato lavoro in più e contemporaneamente si è perso parte del divertimento. Non possiamo più andare al ristorante, ci sono tante restrizioni e non possiamo più invitare ospiti”. Lin Jarvis, intervistato da “motorsport-total.com”, ha spiegato come gli ultimi anni in MotoGp siano stati molto stancati, e che la sua permanenza nel paddock come managing director di Yamaha potrebbe non durare ancora a lungo, anche se la conquista del titolo da parte di Fabio Quartararo ha ridato motivazioni.
    Il titolo come ricompensa
    “Il titolo di Fabio (Quartararo, ndr) è stato, in un certo senso, la ricompensa per quello sforzo – ha aggiunto Jarvis -. Sono ancora motivato a fare il mio lavoro. Ma i buoni risultati sono fondamentali. Ho 64 anni e mi mancano tre o quattro anni, credo. Vorrei festeggiare due o più titoli e poi dimettermi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Voglio vincere altri due o tre titoli, poi andrò in pensione”

    ROMA – Lin Jarvis, intervistato da “motorsport-total.com”, ha spiegato come gli ultimi anni in MotoGp siano stati molto stancati, e che la sua permanenza nel paddock come managing director di Yamaha potrebbe non durare ancora a lungo, anche se la conquista del titolo da parte di Fabio Quartararo ha ridato motivazioni. “Sono stanco, la pandemia ci ha portato lavoro in più e contemporaneamente si è perso parte del divertimento – ha detto -. Non possiamo più andare al ristorante, ci sono tante restrizioni e non possiamo più invitare ospiti”.
    Su Quartararo
    “Il titolo di Fabio (Quartararo, ndr) è stato, in un certo senso, la ricompensa per quello sforzo – ha aggiunto Jarvis -. Sono ancora motivato a fare il mio lavoro. Ma i buoni risultati sono fondamentali. Ho 64 anni e mi mancano tre o quattro anni, credo. Vorrei festeggiare due o più titoli e poi dimettermi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis bacchetta Vinales: “Non ha la tenuta mentale per vincere il mondiale”

    ROMA – Il managing director della Yamaha, Lin Jarvis, è tornato sul caso Maverick Vinales e sulla separazione tra le due parti avvenuta a metà della stagione di MotoGp appena terminata. Il pilota spagnolo si era reso protagonista di un episodio controverso, quando, nel finale del GP di Stiria, rischiò di provocare la rottura del motore della sua YZR-M1 mandandolo volontariamente fuorigiri e con uno scorretto uso della frizione. “La frustrazione e la rabbia lo hanno portato a comportarsi in maniera inaccettabile, per dei professionisti”, le parole di Jarvis, intervistato da Moto Revue. “Non avevamo altra scelta se non sospenderlo, quello ha segnato la fine del nostro rapporto”. 
    Jarvis: “Vinales non è più un nostro problema”
    Il dirigente della casa giapponese ha poi aggiunto: “Ha il talento per vincere il Mondiale, ma non so se ne abbia la forza mentale. Però non è una cosa che possiamo aggiustare, e non è più un nostro problema. Quando, ad Assen, ci disse che non voleva arrivare alla scadenza del contratto, siamo rimasti tutti sorpresi. Ma ho accettato la sua decisione, perché non sono favorevole a costringere le persone a restare, quando vogliono andarsene. Se qualcuno non è felice, dovrebbe andare a fare altro”, ha concluso Jarvis, particolarmente duro nei confronti del suo ex pilota. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Comportamento Vinales inaccettabile, non avevamo altra scelta”

    ROMA – Lin Jarvis, managing director della Yamaha, è tornato a parlare di quanto accaduto con Maverick Vinales durante la stagione di MotoGp appena terminata. Il pilota spagnolo si era reso protagonista di un episodio controverso, quando, nel finale del GP di Stiria, rischiò di provocare la rottura del motore della sua YZR-M1 mandandolo volontariamente fuorigiri e con uno scorretto uso della frizione. “La frustrazione e la rabbia lo hanno portato a comportarsi in maniera inaccettabile, per dei professionisti”, le parole di Jarvis, intervistato da Moto Revue. “Non avevamo altra scelta se non sospenderlo, quello ha segnato la fine del nostro rapporto”. 
    Jarvis confessa: “Vinales ci aveva detto che voleva andarsene”
    Il dirigente della casa giapponese ha poi aggiunto: “Ha il talento per vincere il Mondiale, ma non so se ne abbia la forza mentale. Però non è una cosa che possiamo aggiustare, e non è più un nostro problema. Quando, ad Assen, ci disse che non voleva arrivare alla scadenza del contratto, siamo rimasti tutti sorpresi. Ma ho accettato la sua decisione, perché non sono favorevole a costringere le persone a restare, quando vogliono andarsene. Se qualcuno non è felice, dovrebbe andare a fare altro”, ha concluso Jarvis. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Non ci aspettavamo quello che è successo con Vinales”

    ROMA – “Se potevamo comportarci diversamente nel caso Vinales? Con il senno di poi, potevamo anticipare. Tutto è successo e si è evoluto in modo inaspettato. Quando Maverick ha rinnovato e Rossi era in procinto di andarsene, probabilmente avevamo la squadra più forte in griglia”. Queste le parole di Lin Jarvis, ai microfoni di “Todocircuito”, riguardo all’addio anticipato a Maverick Vinales a metà dell’ultima stagione di MotoGp. Il managing director della Yamaha ha raccontato delle aspettative riposte nel pilota spagnolo.
    Le parole di Jarvis
    “Maverick era al quinto anno e normalmente sarebbe cresciuto fino a diventare un leader della squadra, perché veniva subito dopo Rossi – ha aggiunto Jarvis -. Valentino, ovviamente, ha così tanta storia e così tanti legami con la Yamaha che a volte poteva gettare un’ombra sul suo compagno di squadra”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Vinales? Rossi a volte gettava ombra su di lui”

    ROMA – Lin Jarvis, intervistato ai microfoni di “Todocircuito”, è tornato sull’addio anticipato a Maverick Vinales a metà dell’ultima stagione di MotoGp. Il managing director della Yamaha ha raccontato delle aspettative riposte nel pilota spagnolo. “Se potevamo comportarci diversamente nel caso Vinales? Con il senno di poi, potevamo anticipare. Tutto è successo e si è evoluto in modo inaspettato. Quando Maverick ha rinnovato e Rossi era in procinto di andarsene, probabilmente avevamo la squadra più forte in griglia”.
    Il commento di Jarvis
    “Maverick era al quinto anno e normalmente sarebbe cresciuto fino a diventare un leader della squadra, perché veniva subito dopo Rossi – ha aggiunto Jarvis -. Valentino, ovviamente, ha così tanta storia e così tanti legami con la Yamaha che a volte poteva gettare un’ombra sul suo compagno di squadra”. LEGGI TUTTO