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    MotoGp, Forcada: “Vinales come Stoner, ha deciso da solo”

    ROMA – È stato uno dei tormentoni di questo 2021 in MotoGp. L’addio di Maverick Vinales alla Yamaha dopo il Gran Premio di Stiria ha scosso il paddock. Ramon Forcada è stato uno dei tecnici del pilota catalano, ora all’Aprilia, e lo ha assistito nel biennio 2017-2018. Nei box della classe regina, lo spagnolo classe 1957 è un’istituzione e commenta così la scelta di Vinales ai microfoni di MotorSport.com: “Per quanto mi riguarda, mi piacciono tutte quelle persone che, come Vinales, sono capaci di rinunciare a una cosa perché dà loro infelicità. Così come ha fatto Casey Stoner”.
    Il paragone con Stoner
    Anche Vinales, così come l’australiano due campione del mondo, ha rinunciato a un ingaggio sostanzioso. Cosa che merita il rispetto di Forcada, ora ai servizi di Andrea Dovizioso per il team WithU Yamaha: “Alla fine dei conti si può scegliere: o continuare con amarezza oppure mollare e andarsene. C’è chi, per soldi o per altro, decide di continuare. Altri no. Casey aveva un contratto da 12 milioni di euro, ma ha detto addio alla MotoGp”. Il tecnico spagnolo difende la scelta di Vinales, o almeno il modo in cui è arrivata: “Ha scelto da solo e questo per me vale tanto”, ha concluso Forcada. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Forcada su Vinales: “Non si è fatto influenzare, lo apprezzo”

    ROMA – La MotoGp quest’anno ha visto un divorzio di un certo rilievo: Quello tra Maverick Vinales e la Yamaha dopo il Gran Premio di Stiria è stato un addio che ha scosso il paddock. Ramon Forcada è stato uno dei tecnici del pilota catalano, ora all’Aprilia, e lo ha assistito nel biennio 2017-2018. Nei box della classe regina, lo spagnolo classe 1957 è un’istituzione e commenta così la scelta di Vinales ai microfoni di MotorSport.com: “Per quanto mi riguarda, mi piacciono tutte quelle persone che, come Vinales, sono capaci di rinunciare a una cosa perché dà loro infelicità. Così come ha fatto Casey Stoner”.
    Scelta controcorrente
    Anche Vinales, così come l’australiano due campione del mondo, ha rinunciato a un ingaggio sostanzioso. Cosa che merita il rispetto di Forcada, ora ai servizi di Andrea Dovizioso per il team WithU Yamaha: “Alla fine dei conti si può scegliere: o continuare con amarezza oppure mollare e andarsene. C’è chi, per soldi o per altro, decide di continuare. Altri no. Casey aveva un contratto da 12 milioni di euro, ma ha detto addio alla MotoGp”. Ora Forcada, che nel 2017 ha aiutato Vinales ad arrivare terzo nella classe regina, cerca di comprendere la scelta del 26enne, che però apprezza per un motivo: “Ha deciso tutto da solo e questo per me vale tanto”, ha concluso il tecnico. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Mi diverto e vinco. Tra i piloti nessun amico”

    ROMA – Fabio Quartararo si è preso di forza il campionato 2021. Il pilota francese della Yamaha ha infatti conquistato il suo primo titolo mondiale e lo ha fatto riportando la casa di Iwata alla vittoria dopo l’ultimo trionfo targato Lorenzo nel 2015. “Non puoi iniziare la gara ripetendo a te stesso quanto sei bravo. Vinco perché mi diverto. Quando salgo sulla moto divento un assassino, altrimenti non avrei conquistato il mondiale. Ho rispetto per tutti, ma non conto amici fra i piloti”, le sue parole riportate da Paris Match.
    Social troppo severi
    Tanta fame e voglia di rivalsa nelle parole di Quartararo, capace di piazzarsi al quinto posto nel suo anno di esordio in MotoGp. Era il 2019, poi l’ottavo posto nella stagione breve segnata dal Covid. Ora però il nizzardo si gode il trionfo: “Quando ho vinto il titolo, ho pensato a quegli anni in cui nessuno credeva in me. A quei commenti su Instagram, dove mi si diceva di andare ad allenarmi mentre io in pista avevo dato tutto”. Per questo il sapore della vittoria è ancora più dolce: “La felicità è ancora più intensa se sai quanto hai faticato per arrivare fino in cima”. Ma ‘El Diablo’ non è solo: “Al mio fianco ho Eric (Mahè, il suo manager, ndr), Tom (Thomas Baumant, il migliore amico, ndr) e la mia famiglia”. Il 6 marzo in Qatar si spegneranno i semafori sulla stagione 2022 e Quartararo deve difendere il suo primo mondiale dai pretendenti, già pronti a togliergli lo scettro di mano. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Ho vinto il titolo perché in moto mi diverto”

    ROMA – Un 2021 da incorniciare quello vissuto da Fabio Quartararo. Il pilota francese della Yamaha ha infatti conquistato il suo primo titolo mondiale e lo ha fatto riportando la Yamaha alla vittoria dopo l’ultimo trionfo di Lorenzo nel 2015. “Non puoi iniziare la gara ripetendo a te stesso quanto sei bravo. Vinco perché mi diverto. Quando salgo sulla moto divento un assassino, altrimenti non avrei conquistato il mondiale. Ho rispetto per tutti, ma non conto amici fra i piloti”, le sue parole riportate da Paris Match.
    I commenti sui social
    Tanta fame e voglia di rivalsa nelle parole di Quartararo, capace di piazzarsi al quinto posto nel suo anno di esordio in MotoGp. Era il 2019, poi l’ottavo posto nella stagione breve segnata dal Covid. Ora però il nizzardo si gode il trionfo: “Quando ho vinto il titolo, ho pensato a quegli anni in cui nessuno credeva in me. A quei commenti su Instagram, dove mi si diceva di andare ad allenarmi mentre io in pista avevo dato tutto”. Per questo il sapore della vittoria è ancora più dolce: “La felicità è ancora più intensa se sai quanto hai faticato per arrivare fino in cima”. Ma ‘El Diablo’ non è solo: “Al mio fianco ho Eric (Mahè, il suo manager, ndr), Tom (Thomas Baumant, il migliore amico, ndr) e la mia famiglia”. Il 2022 ora vedrà Quartararo difendere il suo primo titolo iridato dai pretendenti, che inizieranno l’assalto il 6 marzo in Qatar. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “In Yamaha impazzivo. A volte ero imbattibile, altre ultimo”

    ROMA – Maverick Vinales torna a parlare della Yamaha. Lo fa con contorni tutt’altro che duri a distanza di qualche mese dalla separazione con il team giapponese. Ora lo spagnolo si è accasato all’Aprilia, uno dei team più in crescita dell’ultimo biennio: “Voglio parlare solo bene della Yamaha, non ho niente di negativo da dire. La moto è ad un ottimo livello e ho sempre detto che era fantastica. Ma non sapevamo perché non riuscivamo a farla funzionare, a volte ero imbattibile e altre ultimo. Stavo impazzendo“, ammette. 
    Le parole di Maverick
    Le motivazioni allo spagnolo non mancano. Con la casa di Noale vuole tornare ad assaporare i piani alti della classifica: “Vincere è bello, ma voglio provare qualcosa in più – commenta a The Race -. Voglio sentire una squadra attorno a me, ed è per questo che mi sono trasferito. Una squadra italiana è diversa da una giapponese. Amavo il team nipponico, ma avevo bisogno di un po’ più di calore attorno a me, un maggiore supporto in moto e fuori. Aleix è stato importante per il mio trasferimento, perché abbiamo un buon rapporto e parliamo spesso durante i viaggi. Ma ciò che mi ha fatto decidere è stata l’atmosfera e la passione. Voglio portare il team al top, è una cosa che mi motiva molto. Voglio fare qualcosa di speciale, non quello che fanno gli altri”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Vinales: “Non ho niente di negativo da dire sulla Yamaha”

    ROMA – Maverick Vinales torna a fare riferimento alla Yamaha dopo l’addio tribolato. Lo fa con contorni tutt’altro che duri a distanza di qualche mese dalla separazione con il team giapponese. Ora lo spagnolo si è accasato all’Aprilia, uno dei team più in crescita dell’ultimo biennio: “Voglio parlare solo bene della Yamaha, non ho niente di negativo da dire. La moto è ad un ottimo livello e ho sempre detto che era fantastica. Ma non sapevamo perché non riuscivamo a farla funzionare, a volte ero imbattibile e altre ultimo. Stavo impazzendo“, le sue parole. 
    “Voglio qualcosa di più”
    Le motivazioni allo spagnolo non mancano. Con la casa di Noale vuole tornare ad assaporare i piani alti della classifica: “Vincere è bello, ma voglio provare qualcosa in più – commenta a The Race -. Voglio sentire una squadra attorno a me, ed è per questo che mi sono trasferito. Una squadra italiana è diversa da una giapponese. Amavo il team nipponico, ma avevo bisogno di un po’ più di calore attorno a me, un maggiore supporto in moto e fuori. Aleix è stato importante per il mio trasferimento, perché abbiamo un buon rapporto e parliamo spesso durante i viaggi. Ma ciò che mi ha fatto decidere è stata l’atmosfera e la passione. Voglio portare il team al top, è una cosa che mi motiva molto. Voglio fare qualcosa di speciale, non quello che fanno gli altri”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Jarvis: “Per Rossi un addio in grande stile dopo un 2020 difficile”

    ROMA – Un saluto come si deve per un campione senza tempo. Lin Jarvis, in un’intervista riportata da “MotorSport Total”, spiega la scelta che nel 2020 portò al rinnovo di Valentino Rossi, nove volte campione del mondo: “Il Covid ha reso la scorsa stagione molto strana. Abbiamo iniziato a luglio e senza tifosi. Lui era pieno di energie, ma già dall’inizio si era accorto che i giovani erano davvero molto veloci”. Il managing director della Yamaha ha poi aggiunto: “È stata dura per Valentino. Perciò prendemmo la decisione di rinnovargli il contratto e dagli la possibilità di salutare la MotoGp in grande stile”.
    “El Diablo” salva la stagione
    Valentino Rossi a parte, la stagione della Yamaha è stata piena di alti e bassi, tra la vittoria di Fabio Quartararo e la questione Maverick Vinales. “A inizio stagione – ha detto Jarvis – eravamo incredibilmente forti e le aspettative erano alte. Maverick ha esordito con una vittoria, Quartararo ha vinto le altre due. Poi Fabio è andato molto bene e ha ottenuto punti anche nelle gare più difficili”. Il team di Iwata è stato però messo in crisi da Vinales. “Abbiamo toccato il fondo – ha aggiunto – ad Assen, quando ci ha comunicato la sua intenzione di lasciare la Yamaha. A quel punto Morbidelli ha avuto una chance dopo il suo inforunio, ma neanche lui ha raggiunto gli obiettivi e ha deciso poi di operarsi, scelta che noi riteniamo giusta”. Rimane dunque il dubbio se quello della Yamaha sia solo un exploit isolato oppure se davvero siano state gettate le basi per un nuovo ciclo. Dopo gli anni d’oro di Rossi e Lorenzo, lo spagnolo è stato infatti l’ultimo capace di vincere un mondiale prima dell’avvento del Diavolo, in un 2015 combattuto fino all’ultima gara con il Dottore. LEGGI TUTTO

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    MotoGp Jarvis su Rossi: “Gli rinnovammo il contratto per un addio in grande stile”

    ROMA – Un addio degno di una leggenda. Lin Jarvis, in un’intervista riportata da “MotorSport Total”, spiega la scelta che nel 2020 portò al rinnovo di Valentino Rossi, nove volte campione del mondo: “Il Covid ha reso la scorsa stagione molto strana. Abbiamo iniziato a luglio e senza tifosi. Lui era pieno di energie, ma già dall’inizio si era accorto che i giovani erano davvero molto veloci”. Il managing director della Yamaha ha poi aggiunto: “È stata dura per Valentino. Perciò prendemmo la decisione di rinnovargli il contratto e dagli la possibilità di salutare la MotoGp in grande stile”.
    La stagione di Quartararo
    Valentino Rossi a parte, la stagione della Yamaha è stata piena di alti e bassi, tra la vittoria di Fabio Quartararo e la questione Maverick Vinales. “A inizio stagione – ha detto Jarvis – eravamo incredibilmente forti e le aspettative erano alte. Maverick ha esordito con una vittoria, Quartararo ha vinto le altre due. Poi Fabio è andato molto bene e ha ottenuto punti anche nelle gare più difficili”. Il team di Iwata è stato però messo in crisi da Vinales. “Abbiamo toccato il fondo – ha aggiunto – ad Assen, quando ci ha comunicato la sua intenzione di lasciare la Yamaha. A quel punto Morbidelli ha avuto una chance dopo il suo inforunio, ma neanche lui ha raggiunto gli obiettivi e ha deciso poi di operarsi, scelta che noi riteniamo giusta”. Un’annata così così quindi quella della Yamaha, che ha interrotto il digiuno che perdurava dal 2015, quando cioè Lorenzo strappò il titolo mondiale allo stesso Rossi. Resta da capire ora se il team potrà trovare continuità nel 2022. LEGGI TUTTO