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    F1, Wolff: “A Baku sfruttate sfortune altrui, per il Canada un passo in avanti”

    ROMA – La Mercedes scalda i motori per il Gran Premio del Canada e cerca la sua prima vittoria in Formula 1. Il team principal della casa di Brackley, Toto Wolff, ha così presentato il weekend che attende Lewis Hamilton e George Russell a Montreal, partendo dal Gran Premio dell’Azerbaijan: “Baku è stato un fine settimana difficile per noi, in particolare per il porpoising, ma abbiamo massimizzato le opportunità che ci si presentavano e lasciato il tracciato con punti concreti”, ha detto il viennese. “Quella di Montreal – aggiunge poi Wolff – è una pista unica, con chicane separate da lunghi rettilinei. Non vediamo l’ora di vedere cosa ha in serbo il weekend e speriamo di poter fare un passo avanti”.
    Fortuna e meriti
    Finora i quattro podi stagionali sono sempre arrivati per i ritiri della Red Bull o della Ferrari. Una situazione che non piace a Toto Wolff che afferma: “Abbiamo beneficiato della sfortuna altrui, ma ci siamo trovati ancora una volta sopra le scuderie di mezzo, ma un pezzo indietro rispetto alle prime due squadre. Stiamo lavorando a fondo per colmare questo divario”. “Ma con un pacchetto poco performante, mi è piaciuto vedere la squadra riunirsi per ottenere il miglior risultato possibile. Quello spirito ci riporterà a competere in testa”, conclude l’austriaco. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Hamilton potrebbe non esserci in Canada”

    ROMA – “Hamilton potrebbe decisamente saltare il Gran Premio del Canada”. Con quete parole il team principal della Mercedes in Formula 1, Toto Wolff, risponde alla stampa dopo il Gp dell’Azerbaijan, che ha visto Lewis Hamilton piazzarsi quarto. Il circuito di Baku è stato un calvario per il pilota britannico per via del porpoising e, appena uscito dalla vettura, il sette volte iridato si è più volte toccato la schiena dolorante. Ora il programma c’è la trasferta a Montreal e il fisico di Hamilton potrebbe non reggere un doppio appuntamento così impegnativo.
    Hamilton in dubbio?
    Ci si interroga infatti sugli effetti a lungo termine sulla salute dei piloti. Afferma infatti Wolff: “Il porpoising va ad incidere direttamente sulla colonna vertebrale e può avere conseguenze. Ora come ora, Hamilton è forse il più colpito di tutti i piloti. È davvero una situazione molto spiacevole, dobbiamo trovare una soluzione”. Soluzione che potrebbe essere – continua l’austriaco quella di “avere qualche pilota di riserva per essere sicuri che le nostre vetture siano entrambe in griglia”. Motivo per cui la Mercedes potrebbe schierare Nyck de Vries a Montreal. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Hamilton potrebbe saltare la tappa di in Canada”

    ROMA – Lewis Hamilton potrebbe non essere in griglia per il Gran Premio del Canada. Lo conferma alla stampa Toto Wolff, team principal della Mercedes che afferma: “Se Hamilton potrebbe saltare il Gp di Montreal? Decisamente sì”. A rivedere le immagini immediatamenter successive al Gp dell’Azerbaijan, di vede Lewis Hamilton toccarsi più volte la schiena dolorante dopo la concreta quarta piazza di Baku. Ora il programma c’è la trasferta a Montreal e il fisico di Hamilton potrebbe non reggere un doppio appuntamento in Formula 1 così impegnativo.
    Le parole di Wolff
    Ci si interroga infatti sugli effetti a lungo termine sulla salute dei piloti. Afferma infatti Wolff: “Il porpoising va ad incidere direttamente sulla colonna vertebrale e può avere conseguenze. Ora come ora, Hamilton è forse il più colpito di tutti i piloti. È davvero una situazione molto spiacevole, dobbiamo trovare una soluzione”. Soluzione che potrebbe essere – continua l’austriaco quella di “avere qualche pilota di riserva per essere sicuri che le nostre vetture siano entrambe in griglia”. Ecco perché la Mercedes starebbe pensando di ricorrere a Nyck di Vries, campione del mondo in Formula E, per coprirsi da un eventuale forfait di Hamilton. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “A Baku tanti sorpassi, ma ogni errore sarà fatale”

    ROMA – Il Gran Premio dell’Azerbaijan con la nuova era della Formula 1 rischia di essere ancor più imprevedibile del solito. I piloti Mercedes parlano di questo circuito come uno dei più difficili del Mondiale e non solo in termini di guida. Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo, infatti afferma: “Gli angoli stretti, la velocità. Baku è simile a Monaco, ma il tracciato è molto più rapido. È un lungo circuito dove si può sorpassare. Arrivi agli angoli a più di 250 miglia allora e finisci subito a muro per ogni piccolo errore. Sarà dura”.
    L’analisi di Russell
    La Mercedes in questa annata complicata si sta aggrappando alla costanza di George Russell, sempre in top 5 in queste prime sette tappe del mondiale. Il britannico è pronto a ripetersi anche a Baku, a patto che la W13 sia pronta per questo impegnativo tracciato: “Tanta velocità, poi il settore del castello. Baku è un circuito cittadino con alto rischio di finire a muro. Trovare il setup giusto è estremamente difficile perché vuoi tanti cavalli per i settori veloci, ma anche tanto carico aerodinamico per affrontare al meglio gli angoli. Vuoi entrambe le cose e trovare un equilibrio non sarà facile”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Sarà dura, a Baku si va a muro per ogni errore”

    ROMA – La Formula 1 riparte dal Gran Premio dell’Azerbaijan per una delle piste più intricate e difficili da decifrare, specie con le nuove monoposto. I piloti Mercedes si preparano a questa sfida, consapevoli delle difficoltà di Baku. Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo, infatti afferma: “Gli angoli stretti, la velocità. Baku è simile a Monaco, ma il tracciato è molto più rapido. È un lungo circuito dove si può sorpassare. Arrivi agli angoli a più di 250 miglia allora e finisci subito a muro per ogni piccolo errore. Sarà dura”.
    Le parole di Russell
    La Mercedes in questa annata complicata si sta aggrappando alla costanza di George Russell, sempre in top 5 in queste prime sette tappe del mondiale. Il britannico è pronto a ripetersi anche a Baku, a patto che la W13 sia pronta per questo impegnativo tracciato: “Tanta velocità, poi il settore del castello. Baku è un circuito cittadino con alto rischio di finire a muro. La messa a punto della vettura sarà complicata perché si vuole potenza, ma anche bilanciamento. Come pilota vuoi entrambe le cose, ma non sarà semplice”. LEGGI TUTTO

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    F1, Toto Wolff: “Con questo budget cap stipendi a rischio”

    ROMA – La Formula 1 si spacca sul budget cap. Il limite ai fondi delle scuderie sta creando non poche polemiche all’interno del Circus. In un’intervista ad “Autosport”, il viennese ha infatti affermato: “Non vogliamo generare più profitto, vogliamo che i dipendenti possano ricevere gli stipendi concordati. Non si tratta di volere improvvisamente più soldi, ma le condizioni sono cambiate. Alcune squadre più piccole pensano che stiamo cercando di ottenere un vantaggio nei loro confronti, ma non è così. I nostri costi sono aumentati da 2,5 a 6,5 milioni di sterline, così come i costi di trasporto, da 2 a 6 milioni”.
    L’ultimatum di Wolff
    I piccoli team sono però contrari a questa deroga sul budget cap. Il team principal della Haas, Gunther Steiner, non vede di buon occhio questa concessione, ma l’austriaco potrebbe addirittura decidere di tagliare un team satellite per alleggerire i bilanci. McLaren, Williams e Aston Martin sono quindi sotto pressione e le parole di Wolff suonano come un aut-aut: “Fornire power unit non è più interessante come prima. Piuttosto vorrei due motori in meno in griglia e concentrarmi sullo svilutto. Anche i ricambi prodotti da noi hanno un costo: l’ideale sarebbe avere solo due team client”. LEGGI TUTTO

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    F1, Toto Wolff e il budget cap: “Non possiamo pagare gli stipendi”

    ROMA – Toto Wolff interviene sulla questione budget cap in Formula 1. Il tetto ai finanziamenti sta causando difficoltà ad alcuni team del Circus. In un’intervista ad “Autosport”, il viennese ha infatti affermato: “Non vogliamo generare più profitto, vogliamo che i dipendenti possano ricevere gli stipendi concordati. Non si tratta di volere improvvisamente più soldi, ma le condizioni sono cambiate. Alcune squadre più piccole pensano che stiamo cercando di ottenere un vantaggio nei loro confronti, ma non è così. I nostri costi sono aumentati da 2,5 a 6,5 milioni di sterline, così come i costi di trasporto, da 2 a 6 milioni”.
    Le mosse di Wolff
    I piccoli team sono però contrari a questa deroga sul budget cap. Il team principal della Haas, Gunther Steiner, non vede di buon occhio questa concessione, ma l’austriaco potrebbe addirittura decidere di tagliare un team satellite per alleggerire i bilanci. Al momento le power unit Mercedes sono installate su McLaren, Williams e Aston Martin e Wolff a tal proposito ha aggiunto: “Fornire i motori non è più coinvolgente come prima. Preferirei favorire lo sviluppo con due power unit in meno. Tagliare un client team significa produrre anche molti meno ricambi: gestirne solo due sarebbe l’ideale”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Ricominciare a lottare per il vertice, mai più podi regalati”

    ROMA – Poche soddisfazioni finora in Formula 1 per la Mercedes. I soli due podi della casa di Brackley sono arrivati solo a seguito di errori di chi era in lotta per le prime tre posizioni e Toto Wolff, team principal della Mercedes, vuole invertire la tendenza: “Abbiamo conquistato alcuni podi, ma questo avviene solo quando qualcosa va storto davanti. Non voglio che ci venga regalato nulla. Attualmente – ha ricordato il viennese siamo solo terzi, ma spesso lottiamo per la quinta o la sesta posizione, lì dove non vogliamo essere”, ha infatti affermato l’austriaco a “racingnews365.com”.
    Le parole di Wolff
    Toto Wolff è però consapevole che ogni punto è fondamentale per costruire un campionato dignitoso e aggiunge: “Se si concretizza in modo inaspettato la possibilità di salire sul podio va bene, perché ottieni i punti importanti sul lungo termine, ma io non voglio nulla di tutto ciò. Voglio ricominciare a lottare per la vittoria. Ma resta il fatto che tutti i piazzamenti colti fin qui sono basi importanti per poter ottenere di nuovo risultati di valore”. Se però finora la Stella a tre punte è rimasta a galla è solo grazie a George Russell, sempre in top 5 in ogni tappa finora disputata, a fronte di un Hamilton a tratti irriconoscibile. LEGGI TUTTO