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    MotoGp, Marini sicuro: “Con l'aiuto di Ducati faremo grandi cose in VR46”

    ROMA – Saltato l’affare con Aramco e Tanal, il progetto Mooney VR46 Racing Team è finalmente decollato ed è pronto ad occupare un posto nel paddock. La scuderia di Valentino Rossi, motorizzata Ducati, schiererà in griglia due piloti: il fratello del nove volte campione del mondo, Luca Marini, e Marco Bezzecchi, terzo quest’anno in Moto2. Ed è proprio Marini, parlando a “The-Race.com”, a tracciare quella che sarà la sua seconda stagione in MotoGp: “Il nuovo progetto potrebbe essere grande e, con il supporto di Ducati, potremmo fare grandi cose. Per il 2021 non mi aspettavo niente di speciale, ma l’anno prossimo potremmo fare qualcosa di grande”.
    Gavetta di lusso
    La scorsa stagione ha visto Valentino Rossi e Luca Marini spesso appaiati in pista. Il Dottore, alle sue ultime gare in MotoGp, è stato una sorta di guida per suo fratello, che invece era al suo debutto: “È stato un piacere – ha detto il classe 1997 – condividere con lui la sua ultima stagione. E sono orgoglioso di essere arrivato in tempo per passare un po’ di tempo in pista con lui”. Rossi e Marini durante il 2021 si sono ritrovati spesso invischiati nella lotta per le ultime posizioni, ma questo al vice-campione di Moto2 del 2020 non è dispiaciuto: “Penso che avrei potuto comunque fare qualcosa in più, vorrei essere più veloce. Nella parte centrale della stagione non c’è stata crescita, poi sono migliorato”, ha detto. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marini: “Con VR46 e Ducati faremo grandi cose”

    ROMA – Archiviata la questione sponsor, ora il Mooney VR46 Racing Team è pronto a scendere in pista. La scuderia di Valentino Rossi, motorizzata Ducati, schiererà in griglia due piloti: il fratello del nove volte campione del mondo, Luca Marini, e Marco Bezzecchi, terzo quest’anno in Moto2. Ed è proprio Marini, parlando a “The-Race.com”, a tracciare quella che sarà la sua seconda stagione in MotoGp: “Il nuovo progetto potrebbe essere grande e, con il supporto di Ducati, potremmo fare grandi cose. Per il 2021 non mi aspettavo niente di speciale, ma l’anno prossimo potremmo fare qualcosa di grande”.
    Gavetta nelle retrovie
    La scorsa stagione ha visto Valentino Rossi e Luca Marini spesso appaiati in pista. Il Dottore, alle sue ultime gare in MotoGp, è stato una sorta di guida per suo fratello, che invece era al suo debutto: “È stato un piacere condividere con lui la sua ultima stagione – ha detto il classe 1997 -. E sono orgoglioso di essere arrivato in tempo per passare un po’ di tempo in pista con lui”. I due fratelli hanno lottato spesso nelle retrovie, cosa che però è stata utile a Marini: “Penso che avrei potuto comunque fare qualcosa in più, vorrei essere più veloce. Nella parte centrale della stagione non c’è stata crescita, poi sono migliorato”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Rossi: “Nella mia prima stagione a quattro ruote Mooney sarà mio sponsor”

    ROMA – Archiviata la MotoGp, eccolo di nuovo in pista. Il 2021 di Valentino Rossi ha messo la parola fine a un capitolo lungo 26 anni nel mondo delle due ruote, mentre il 2022 è pronto ad aprirne un altro, questa volta lontano dalle moto. Mooney, società italiana di proximity banking, sarà infatti il nuovo title sponsor non solo della scuderia VR46 in classe regina, ma anche del Dottore stesso: “Mooney ci affiancherà anche nella VR46 Riders Academy e nella mia prima stagione racing nel mondo delle quattro ruote” – ha detto Rossi.
    Sfide da raccogliere
    Valentino Rossi dunque con questo annuncio ha ufficializzato di fatto il suo futuro oltre la MotoGp. Resta da capire ora con quale team e in quale campionato a quattro ruote andrà a competere. Emilio Petrone, CEO dell’azienda italiana, ha commentato così l’intesa, raggiunta solo pochi giorni fa: “Legare il nome di Mooney ad una realtà così prestigiosa come VR46 Racing Team è una vera e propria dichiarazione d’intenti per la nostra azienda che si conferma protagonista nel panorama dei servizi di pagamento e di mobilità”. Nel frattempo, a difendere in classe regina il buon nome del nove volte iridato ci saranno Luca Marini e Marco Bazzecchi, entrambi prodotti della VR46 Academy, anch’essa sponsorizzata da Mooney. LEGGI TUTTO

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    Rossi: “Mooney sponsor anche nella mia pirma stagione sulle quattro ruote”

    ROMA – L’addio alla MotoGp poi sùbito un’altra sfida. Il 2021 di Valentino Rossi ha chiuso un capitolo lungo 26 anni nel mondo delle due ruote, mentre il 2022 è pronto ad aprirne un altro, questa volta lontano dalle moto. Mooney, società italiana di proximity banking, sarà infatti il nuovo title sponsor non solo della scuderia VR46 in classe regina, ma anche del Dottore stesso: “Mooney ci affiancherà anche nella VR46 Riders Academy e nella mia prima stagione racing nel mondo delle quattro ruote” – ha detto Rossi.
    Una nuova avventura
    Valentino Rossi dunque con questo annuncio ha ufficializzato di fatto il suo futuro oltre la MotoGp. Resta da capire ora con quale team e in quale campionato a quattro ruote andrà a competere. Nel frattempo, a difendere il buon nome del Dottore in classe regina ci saranno Luca Marini e Marco Bazzecchi, entrambi prodotti della VR46 Academy, anch’essa sponsorizzata da Mooney. Con il CEO dell’azienda italiana, Emilio Petrone, che commenta così l’accordo raggiunto pochi giorni fa: “Legare il nome di Mooney ad una realtà così prestigiosa come VR46 Racing Team è una vera e propria dichiarazione d’intenti per la nostra azienda che si conferma protagonista nel panorama dei servizi di pagamento e di mobilità”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, niente Aramco e Tanal: Mooney nuovo title sponsor del team VR46

    ROMA – La scuderia di Valentino Rossi cambia nome. Il comunicato ufficiale diramato nelle scorse ore ha fatto chiarezza sulla questione del main sponsor, che non sarà Aramco, bensì Mooney. Il gigante degli idrocarburi aveva infatti un accordo con la VR46 per una partnership fino al 2026 in MotoGp e Moto2. Tuttavia l’inserimento della Tanal Entertainment aveva complicato l’affare, ora saltato definitivamente. Nella nota del team si specifica, inoltre, che “ulteriori informazioni saranno svelate il 3 gennaio prossimo”.
    La mano del principe
    Tutto infatti è nato dal proprietario della Tanal Entertainment, Sua Altezza Reale Principe Abdulaziz bin Abdullah bin Saud bin Abdulaziz Al Saud. Figura centrale di tutta l’operazione, il principe ha portato con sé un quadro di incertezza che ha portato il team di Valentino Rossi a trovare un altro main sponsor per le prossime stagioni, con il Dottore che lo ha trovato in Mooney, società italiana di proximity banking. Tutto risolto, dunque, con la stagione 2022 della MotoGp che vedrà la Mooney VR46 Racing Team schierare due piloti motorizzati Ducati, Luca Marini e Marco Bezzecchi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali: “Rossi? Uno sbaglio prenderlo, voleva solo la vittoria”

    ROMA – Razlan Razali, buttata alle spalle la stagione 2021, torna sui propri errori. Il team manager malese è ora a capo di WITHU-Yamaha, che prenderà il posto del team Petronas, ultima scuderia di Valentino Rossi. E Razali torna proprio sull’ultimo atto del Dottore in MotoGp, che lui bolla in modo negativo in un’intervista a Speedweek.com: “A essere onesti non avrei mai dovuto prendere Valentino Rossi. Avevamo sempre l’impressione che non ci sarebbe stata alternativa a lui, sentivamo la pressione della Yamaha, pressione che alla fine non c’era. Penso invece che Valentino abbia messo sotto pressione se stesso. I tempi scendevano, ma lui voleva la vittoria. La sua mente e la sua volontà volevano questo, ma il fisico no”.
    Razali e l’offerta di Petronas
    Non solo Rossi, ma anche rimorsi personali nelle dichiarazioni di Razlan Razali, che aveva deciso di trattare a oltranza il suo rinnovo con la Petronas, scatenando una rivoluzione nel team satellite della Yamaha, che ha coinvolto anche Johan Stigefelt, ex direttore sportivo. La casa di Iwaka ha così fondato WITHU-Yamaha, tagliando però fondi e personale. Il rimpianto ora è tutto di Razali che ha affermato: “Se potessi tornare indietro, accetterei la prima offerta contrattuale di Petronas”. Non è tutto però. Il nuovo team ha un anno di tempo per essere riconfermato, altrimenti sarà cancellato. Per convincere i vertici di Yamaha, Razali si aggrapperà all’esperienza di Andrea Dovizioso, che sarà affiancato da Darryn Binder che arriva dalla Moto3. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali su Valentino Rossi: “Uno sbaglio ingaggiarlo, voleva solo la vittoria”

    ROMA – Conclusa la stagione 2021, è tempo di tirare le somme per Razlan Razali. Il team manager malese è ora alla guida di WITHU-Yamaha, che prenderà il posto del team Petronas, ultima scuderia di Valentino Rossi. E Razali ritorna proprio sull’ultima stagione del Dottore in MotoGp, che lui giudica in modo non positivo in un’intervista a Speedweek.com: “A essere onesti non avrei mai dovuto prendere Valentino Rossi. Avevamo sempre l’impressione che non ci sarebbe stata alternativa a lui, sentivamo la pressione della Yamaha, pressione che alla fine non c’era. Penso invece che Valentino abbia messo sotto pressione se stesso. I tempi scendevano, ma lui voleva la vittoria. La sua mente e la sua volontà volevano questo, ma il fisico no”. 
    L’altro errore di Razali
    Non solo Rossi, ma anche rimpianti personali nelle parole di Razlan Razali, che aveva deciso di trattare a oltranza il suo rinnovo con la Petronas, scatenando una rivoluzione nel team satellite della Yamaha, che ha coinvolto anche Johan Stigefelt, ex direttore sportivo. La casa di Iwaka ha così fondato WITHU-Yamaha, tagliando però fondi e personale. Il rimpianto ora è tutto di Razali che ha affermato: “Se potessi tornare indietro, accetterei la prima offerta contrattuale di Petronas”. Il nuovo team non è stato confermato anche per la stagione 2023 e quindi il malese dovrà dimostrare in pista di meritarsi il rinnovo e per farlo si affiderà all’esperienza di Andrea Dovizioso e alla scommessa Darryn Binder che arriva dalla Moto3. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, il principe saudita presenta il team VR46: “Siamo qui per lavorare”

    ROMA – “I media hanno spesso comportamenti e approcci differenti. A me sinceramente non interessa quello che dice certa gente. Sono qui per lavorare, se non esistessi non saremmo neppure qui a parlarne. Invece siamo qui per finalizzare e poi partire a tutta”. Si presenta così il principe saudita Abdulaziz bin Abdullah bin Saud bin AbdulAziz Al Saud, questo il suo nome, nella conferenza stampa in cui ha parlato del legame tra la Tanal Entertainment Sport&Media e il team VR46, che farà il suo esordio in MotoGp nel 2022 con moto Ducati. 
    Su Rossi
    Sulle tante conferenze stampa annunciate e poi posticipate, il principe risponde così: “Abbiamo sbagliato i tempi della comunicazione, perché a livello legale, essendo una compagnia privata non possiamo presentare i nostri piani all’estero finché non sono stati rivelati in Arabia Saudita. E dovendo dialogare con diverse entità governative i tempi si sono allungati. Seguiamo molti progetti e questo della moto tra tutti è il più piccolo. Sono coinvolti quattro ministeri, quello dello sport, delle finanze, delle finanze internazionali e media e per avere tutte le approvazioni è servito tempo. Ma siamo alle battute finali, per mercoledì dovreste sapere tutto”. Poi su Valentino Rossi, che ha già annunciato il ritiro a fine stagione: Ci sarebbe piaciuto che fosse uno dei piloti, ma non possiamo obbligarlo. Però potremmo seguirlo nelle sfide che affronterà”. LEGGI TUTTO