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    Scandicci resiste alla rimonta del THY e vola in finale di CEV Cup

    Di Redazione

    Missione compiuta per la Savino Del Bene Scandicci, che per la seconda volta nella sua storia approda alla finale di una Coppa europea, la CEV Cup femminile. Sul campo del THY Istanbul, come predetto da Massimo Barbolini, la squadra toscana deve soffrire, perdendo il primo set e lasciandosi sfuggire in rimonta anche il terzo; nel quarto, dopo ben 4 set point annullati, arriva finalmente l’attacco decisivo di Antropova che vale la qualificazione (in virtù del 3-0 dell’andata). Al THY – peraltro privo sia di Naz sia di Van Ryk – resta la magra consolazione della vittoria al tie break.

    Da sottolineare per Scandicci l’ennesima prestazione maiuscola di Zhu Ting, autrice di 26 punti (in quattro set) con il 53% in attacco; anche il muro è un fattore decisivo con 18 block vincenti, di cui 5 di Belien e 4 a testa per Antropova e Washington. Dall’altra parte non bastano 27 punti di Hanna Orthmann e 23 di Madison Kingdon. Per conoscere la sua avversaria in finale, la Savino Del Bene dovrà attendere fino a domani, quando si giocherà il ritorno dell’altra semifinale tutta rumena tra CS Volei Alba Blaj e CSM Targoviste (3-0 all’andata).

    La cronaca:Il THY scende in campo con il 6+1 composto da Akin come palleggiatrice, Ünver nel ruolo di opposto, con Toksoy Guidetti e Maglio a comporre il tandem di centrali, Kingdon e Orthmann in banda e Kayacan come libero. Coach Barbolini risponde con Yao Di al palleggio, Antropova come opposto, Beliën e Washington come centrali, Shcherban e Zhu in banda, con Castillo come libero.

    Le due squadre iniziano la partita affrontandosi punto a punto. La Savino Del Bene si porta in vantaggio per 2-3 con la solita Zhu Ting, mentre il primo vantaggio turco arriva con il muro del 5-4 realizzato da Maglio. Le turche non vanno in fuga e anzi con due punti consecutivi Scandicci torna al comando (6-7). La gara prosegue nel segno dell’equilibrio e se il THY Istanbul riguadagna il vantaggio con il punto dell’8-7, la Savino Del Bene Volley ritrova il più 1 con due attachi di Zhu Ting (8-9). Il primo più 2 dell’incontro lo trova il THY, che si porta sul 15-13 con un gran muro su Belien.

    Antropova e la stessa Belien non fanno però scappare le turche e anzi producono il contro-sorpasso (15-16). Il THY torna avanti di due lunghezze con un ace di Akin ed una pipe di Orthmann (18-16) e per coach Barbolini arriva il momento del primo time out della sfida. Al rientro in campo il vantaggio del THY tocca anche il più 4 e proprio sul 21-17 la Savino Del Bene deve ricorrere ad un altro “tempo”. Sul 21-18 Barbolini cambia diagonale inserendo Di Iulio e Mingardi per Antropova e Yao Di, ma il set lo conquista comunque il THY per 25-21.

    Colpita nell’orgoglio, la Savino Del Bene apre il secondo set con grande determinazione e con una grande Zhu Ting: la schiacciatrice cinese firma quattro dei primi cinque punti della seconda frazione e trascina le sue compagne sullo 0-5. Visto il passivo il THY non può che spendere un time out, ma al rientro in campo è ancora Scandicci a dominare. Antropova firma l’ace del 3-9 e il THY deve subito ricorrere ad un nuovo time out. Dopo la pausa Antropova mette a referto un altro ace e porta la Savino Del Bene sul più 7.

    Il vantaggio della squadra di Barbolini rimane considerevole e anzi Zhu Ting porta le sue compagne sul più 8 (8-16). Un ace di Antropova porta la Savino Del Bene Volley sul +9, mentre Washington in fast realizza il punto dell’11-21. Il set sembra doversi chiudere di lì a poco, ma la il THY Istanbul con orgoglio recupera fino al 18-24, obbligando Barbolini ad un time out. Il set si chiude comunque in favore della Savino Del Bene Volley con il 18-25 messo a terra da Antropova.

    Il terzo set vede scendere in campo Pietrini per Shcherban. Come la prima frazione, anche la terza è all’insegna dell’equilibrio. Il primo break è del THY che va avanti di due punti (7-5). Sotto per 10-8, la Savino Del Bene ricorre ad un time out e dopo la pausa trova il pareggio sul 14-14. Il primo vantaggio della squadra di Barbolini arriva sul 16-17 ed è il momento in cui il THY spende il suo primo time out. La seconda pausa richiesta dalle turche arriva pochi istanti più tardi, con la squadra di Barbolini avanti di tre lunghezze (17-20).

    Dopo la pausa il THY segna due volte consecutive e si porta sul meno 1, ma Mingardi realizza il muro del 19-21. Nel finale di set la sfida diventa ancora più combattuta ed emozionante. Un errore in attacco di Belien porta al pareggio del THY (22-22) e al secondo time out di Barbolini. Alla ripresa della sfida è il THY ad aggiudicarsi il set con il punteggio di 26-24.

    Subito sotto 2-0 in avvio di quarto set, Scandicci reagisce prontamente e prima conquista il vantaggio (2-3), poi con i punti di Washington, Zhu Ting e Belien va avanti 5-9, obbligando il THY a utilizzare il primo time out del set. Dopo la pausa la Savino Del Bene trova anche il più 5, ma lentamente Istanbul recupera fino al 9-11. Time out di Barbolini e la squadra torna a produrre punti in attacco ed a muro: Belien prima passa in primo tempo, poi stampa il muro del 10-13. Il muro di Antropova, valido per l’11-15, porta la Savino Del Bene Volley fino al più 4 e costringe ad un nuovo time out le turche di coach Soz.

    Il THY Istanbul recupera fino al meno 1 (15-16), ma poi viene respinto indietro dalla squadra di Barbolini che, anche grazie ad un errore di Orthmann, si porta al comando per 15-18. Pietrini in pallonetto conferma il più 3 (16-19), ma il THY non si arrende e torna sul meno 1 (18-19), così per Barbolini non c’è scelta che chiamare un time out. Il pareggio del THY arriva sul 19-19, ma la Savino Del Bene allunga ancora ed Antropova firma il 19-22 e il 19-23. Il THY Istanbul prova ancora una disperata rimonta, ma si deve arrendere alla stessa Ekaterina Antropova che, con potenza, trova il 23-25 che chiude il set e spedisce in finale Scandicci.

    Per la Savino Del Bene il quinto set è dunque un’appendice senza valore alla doppia sfida qualificazione. Il THY va subito avanti 4-1 ed è in vantaggio anche al cambio campo (8-5). La Savino Del Bene prova a recuperare e sul 12-9 tocca al THY spendere un time out, la formazione turca comunque fa suo il quinto set e si aggiudica la vittoria della gara.

    Massimo Barbolini: “Siamo molto soddisfatti del passaggio del turno, anche perché arrivato al termine di una partita in cui abbiamo sofferto e non abbiamo giocato bene. Onore comunque al THY che non ha mai mollato, ha difeso tantissimo ed ha servito molto bene per tutta la partita. Onore a loro e grande onore a noi che raggiungiamo la finale di CEV Cup: è un bellissimo risultato“.

    THY Istanbul-Savino Del Bene Scandicci 3-2 (25-21, 18-25, 26-24, 23-25, 15-10) andata 0-3THY Istanbul: Yilmaz (L), Kayacan (L), Tugral ne, Ercan 2, Unver 6, Germen, Babat 1, Kingdon 23, Akin 8, Toksoy 7, Orthmann 27, Demirel ne, Naz ne, Maglio 9. All. Soz.Savino Del Bene Scandicci: Sorokaite ne, Alberti 1, Belien 9, Zhu 26, Pietrini 6, Merlo ne, Mingardi 6, Yao, Shcherban 4, Angeloni (L) ne, Washington 7, Antropova 24, Castillo (L), Di Iulio 1. All. Barbolini.Arbitri: Portela (Portogallo) e Fortu (Germania).Note: Spettatori 815. THY: battute vincenti 8, battute sbagliate 7, attacco 40%, ricezione 58%-38%, muri 10, errori 21. Scandicci: battute vincenti 5, battute sbagliate 11, attacco 37%, ricezione 37%-23%, muri 18, errori 24.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Vero Volley da applausi, ma in semifinale ci va il VakifBank

    Di Eugenio Peralta

    È il VakifBank Istanbul la prima semifinalista della Champions League femminile. Trascinata dal caldissimo pubblico dell’Allianz Cloud (se non è sold out è solo questione di unità) la Vero Volley Milano sogna per oltre due ore la grande impresa, ma alla fine deve concedere alle campionesse d’Europa i due set che bastano per passare il turno dopo il 3-0 dell’andata. Alla squadra di Marco Gaspari resta in dote una prestazione da grandissima squadra: straordinaria intensità difensiva, ritmo altissimo in battuta, numero di errori prossimo allo zero. Insomma, tutto il meglio che Sylla e compagne possono offrire: peccato che dall’altra parte ci sia una serie di campionesse assolute, prima fra tutte Paola Egonu, che si accende nel quarto set dando un grosso dispiacere a quella che sarà probabilmente la sua prossima squadra.

    Davvero difficile trovare una pecca alla prova di Orro e compagne: i 18 errori in 5 set (appena 6 in attacco) sono già un ottimo indice di livelli mai nemmeno avvicinati in questa stagione. Jordan Larson torna come per incanto quella, strepitosa, dei playoff dello scorso anno, Beatrice Parrocchiale e Myriam Sylla sono due calamite in difesa, il servizio è costantemente incisivo e Jordan Thompson in attacco fa ampiamente il suo (27 punti). Soprattutto, non vengono mai meno lo spirito combattivo e l’unità di squadra, neppure nei momenti più difficili (vedi lo 0-4 del terzo set).

    Per quanto riguarda le turche, si sarebbe tentati di scrivere che Egonu non gioca la sua miglior partita: peccato che il tabellino parli di 36 punti con il 42% in attacco con tre ace e due muri. Cifre figlie soprattutto dell’accelerata che Paola riesce a dare quando i punti contano, nel caso specifico nel quarto set (chiuso con 9 centri personali). Se a questo si aggiungono la prova di grande spessore di Kara Bajema (19 punti) e Zehra Gunes (11), la solidità di Gabi e Aykaç e – al netto di qualche svarione clamoroso – la crescita di Ozbay, il responso è che questo Vakif sarà, come al solito, un osso duro per tutti nella fase decisiva della stagione.

    Foto Vero Volley

    I SESTETTI – Confermate le formazioni dell’andata per ambedue le squadre. Il Vakif ripresenta Bajema in posto 4 insieme a Gabi, con Ozbay in regia, Egonu opposta (accolta da una vera e propria ovazione all’ingresso in campo), Gunes e Ogbogu al centro e Aykaç libero. Per la Vero Volley ci sono Orro in palleggio, Thompson opposta, Folie e Stevanovic centrali, Sylla e Larson schiacciatrici, Parrocchiale libero.

    1° SET – Sblocca il punteggio Thompson, ma il primo punto di Egonu e un errore della statunitense portano subito avanti il Vakif (1-3). Il servizio di Sylla mette in difficoltà la ricezione turca e permette a Stevanovic e Larson di ribaltare il risultato (5-4). Sbaglia Egonu e arriva anche il break Vero Volley (7-5), ma rimedia subito Bajema con attacco e ace (7-7). Dopo qualche scambio in equilibrio (9-8), la battuta di Stevanovic provoca l’errore di Ozbay per il nuovo break (12-10); stavolta Milano non frena, anzi arrivano tre punti in serie – uno dei quali per un errore di rotazione davvero inconsueto del Vakif – e Guidetti non può fare altro che chiamare time out sul 15-11.

    Al rientro l’arbitro riesce a vedere un millimetrico attacco out di Egonu (complimenti!) e Thompson allunga ancora: 17-11, altro time out per il Vakif. Ogbogu spezza il predominio delle padrone di casa, che restano comunque saldamente avanti con Larson (19-13). Egonu e Gunes riguadagnano due punti (20-16), ma Milano reagisce alla grande e dilaga addirittura fino al 23-16 con Sylla. Sempre la schiacciatrice azzurra firma il 24-17 e Orro chiude i conti al secondo tentativo (25-18).

    2° SET – Si apre subito con un gran muro di Folie su Egonu, poi Larson si scatena con ace e attacco vincente per il 3-0. Il Vakif torna sotto grazie all’errore di Thompson (4-3), ma Orro mura Ogbogu per il controbreak (6-3). Il muro di Bajema riavvicina le ospiti (6-5), che dopo una lunga lotta punto a punto coronano la rincorsa con l’ace di Ozbay (9-9). Nuovo tentativo di fuga con l’ace di Larson (11-9) e nuovo pareggio firmato Egonu; stavolta però il Vakif passa avanti con Bajema, che firma due punti consecutivi per il 12-14.

    La Vero Volley resta a contatto (14-15, 16-17) e alla fine riacciuffa le avversarie con un altro ace di Larson (18-18). Un attacco di Bajema e un gran muro di Ogbogu (19-21) riportano avanti la squadra turca e Gaspari ferma il gioco; al rientro arriva anche il più 3, sempre di Bajema, ma l’errore di Egonu consente a Milano di tornare a contatto (21-22) e spinge Guidetti al time out. Dall’altra parte però fa tutto Bajema, che sigla i punti del 21-23 e del 22-24 e realizza anche l’ace finale (22-25).

    Foto Vero Volley

    3° SET – Parte subito fortissimo il Vakif: mani out di Gabi e ace di Ozbay, poi due attacchi di Egonu per lo 0-4 che provoca l’immediato time out. Al rientro Thompson accorcia con attacco e muro (2-4); Bajema tiene avanti le sue, ma una serie di difese strepitose permettono a Milano di rimontare fino al 7-7 con Orro e Larson. Arriva anche il vantaggio di casa con l’errore di Ogbogu (8-7) che dà il via a un lungo batti e ribatti (8-9, 11-10). A spezzare l’equilibrio è Thompson con due attacchi quasi miracolosi e un ace millimetrico: 15-13. Due di fila anche per Stevanovic che allunga: 17-14 ed è time out per il Vakif.

    Al rientro pasticciano Ogbogu e Bajema per il più 4, poi Stevanovic mura a uno la centrale USA (19-14). Dentro in regia Gulubay, che però commette subito invasione e costringe Guidetti a fermare di nuovo tutto: parziale complessivo di 5-0 per Milano. Il Vakif però recupera subito 3 punti (l’ultimo proprio di Gulubay) e sul 20-17 è Gaspari a chiamare time out; Egonu gli risponde con due ace consecutivi ed è 20-19. Milano non si scompone: attacco di Larson e muro di Folie per il nuovo break (22-19). Thompson mantiene il vantaggio (23-20), Egonu manda out e ci sono 4 set point: Gabi annulla i primi due, Thompson trasforma il terzo (25-22) e tiene viva la partita.

    4° SET – Larson e Thompson portano avanti Milano (2-0), ma Egonu e Bajema ribaltano la situazione sul 3-5. Bajema allunga (4-7), Ozbay commette un errore incredibile che riporta la Vero Volley a meno uno, poi si fa perdonare murando Sylla (6-9). Le padrone di casa comunque restano lì, grazie anche all’errore di Egonu (8-9), e riescono a completare la rimonta sul 12-12 con l’attacco out di Bajema, dopo altri spettacolari recuperi difensivi. Egonu però è implacabile in attacco (12-14) e Gunes, con l’ace del più 3, costringe Gaspari allo stop.

    Al rientro Folie e Thompson accorciano (14-15), ma la battuta di Egonu scava nuovamente il solco: 14-17. Sempre Egonu firma il mani out del 15-19; dentro Rettke, ma Gabi mette giù il 15-20 tra le proteste di casa per una presunta “doppia”. Sul 16-20 entra Davyskiba e beffa Egonu con l’ace del meno 3: time out Vakif. Si rientra in campo e arriva un altro ace della bielorussa, stavolta su Acar (18-20), poi Egonu interrompe la serie. Ancora l’opposta “impallina” Sylla per il più 4 (una palla che sarebbe finita out) e Rettke manda in rete la battuta del 19-23. Il set point (che è poi un match point) se lo procura Gunes; Folie annulla la prima chance, la chiusura – inevitabilmente – è di Egonu (21-25).

    Foto Vero Volley

    5° SET – Si gioca ormai solo per gli almanacchi. Guidetti conferma tutte le titolari, mentre Gaspari rivoluziona la formazione: dentro Candi, Rettke, Stysiak, Davyskiba e Negretti. Il Vakif prende subito un buon vantaggio con Gabi (0-2) e il muro di Egonu (2-5), che poi piazza anche l’ace del 3-7; Stysiak però accorcia fino al 6-7. Arriva anche il pareggio firmato dalla polacca (9-9), ma subito il Vakif si stacca nuovamente con Egonu (9-11). Gulubay si procura tre match point con l’ace dell’11-14 e l’ultimo punto è ancora di Egonu.

    Vero Volley Milano-VakifBank Istanbul 2-3 (25-18, 22-25, 25-22, 21-25, 11-15) andata 0-3Vero Volley Milano: Stysiak 4, Allard ne, Folie 8, Orro 3, Parrocchiale (L), Begic ne, Thompson 27, Rettke 3, Stevanovic 4, Negretti (L), Sylla 8, Davyskiba 3, Larson 16, Candi. All. Gaspari.VakifBank Istanbul: Ozbay 3, Aykaç (L), Akman ne, Ogbogu 7, Egonu 36, Gabi 9, Gulubay 2, Carutasu ne, Bajema 19, Acar, Cebecioglu, Gunes 11, Daalderop ne, Akbay (L) ne. All. Guidetti.Arbitri: Collados (Francia) e Jokelainen (Finlandia).Note: Spettatori 4938. Milano: battute vincenti 7, battute sbagliate 10, attacco 41%, ricezione 49%-27%, muri 7, errori 18. Vakif: battute vincenti 7, battute sbagliate 10, attacco 43%, ricezione 59%-44%, muri 9, errori 28. LEGGI TUTTO

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    Conegliano in fuga, Macerata e Pinerolo riaprono i discorsi salvezza

    Di Redazione

    La domenica della decima giornata del Campionato di Serie A1 cambia gli scenari della lotta salvezza, con le partite delle 17 che riaprono ampiamente la lotta per non retrocedere. A Novara infatti, Perugia, terzultima, cade 3-0, regalando punti alle inseguitrici, entrambe vittoriose: Macerata torna al successo dopo 13 k.o. superando Busto Arsizio mentre Pinerolo regola con un netto 3-0 Bergamo.

    La classifica vede ora le umbre a 16 punti, seguite a -2 dalle pinelle e a -6 dalle marchigiane. Nel main event del turno, che metteva di fronta la capolista Conegliano e la seconda Scandicci, a festeggiare sono le pantere: 1-3 a Palazzo Wanny e fuga (+7) in classifica. 

    RISULTATI

    Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia-Reale Mutua Fenera Chieri 1-3 (25-15, 22-25, 18-25, 21-25)Trasportipesanti Casalmaggiore-Il Bisonte Firenze 3-2 (25-19, 19-25, 25-21, 19-25, 17-15)Vero Volley Milano-Cuneo Granda S.Bernardo 3-0 (25-22, 25-17, 25-15)Cbf Balducci Hr Macerata – E-Work Busto Arsizio 3-1 (22-25, 25-20, 25-16, 26-24)Igor Gorgonzola Novara – Bartoccini-Fortinfissi Perugia 3-0 (25- 17, 25-22, 25-14)Wash4green Pinerolo – Volley Bergamo 1991 3-0 (25-15, 25-15, 25-20)Savino Del Bene Scandicci – Prosecco Doc Imoco Conegliano 1-3 (19-25, 17-25, 25-20, 20-25)

    LA CLASSIFICAProsecco Doc Imoco Conegliano 63 (22 – 1); Savino Del Bene Scandicci 56 (18 – 5); Vero Volley Milano 52 (17 – 6); Igor Gorgonzola Novara 45 (17 – 6); Reale Mutua Fenera Chieri 45 (15 – 8); Trasportipesanti Casalmaggiore 37 (12 – 11); Volley Bergamo 1991 34 (11 – 12); E-Work Busto Arsizio 31 (10 – 13); Il Bisonte Firenze 29 (9 – 14); Cuneo Granda S.Bernardo 26 (9 – 14); Megabox Ond. Savio Vallefoglia 25 (9 – 14); Bartoccini-Fortinfissi Perugia 16 (5 – 18); Wash4green Pinerolo 14 (4 – 19); Cbf Balducci Hr Macerata 10 (3 – 20).

    PROSSIMO TURNODomenica 26/03 ore 17

    Il Bisonte Firenze – Prosecco Doc Imoco ConeglianoIgor Gorgonzola Novara – Vero Volley MilanoCuneo Granda S.Bernardo – Savino Del Bene Scandicci sab 25/03 ore 20:30Volley Bergamo 1991 – Reale Mutua Fenera ChieriBartoccini-Fortinfissi Perugia – Megabox Ond. Savio VallefogliaE-Work Busto Arsizio – Trasportipesanti CasalmaggioreWash4green Pinerolo – Cbf Balducci Hr Macerata ore 19:30 LEGGI TUTTO

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    Play Off Scudetto: i risultati di Gara 1 dei quarti di finale

    Di Redazione

    Dopo l’anticipo vinto nettamente da Perugia ai danni di Milano, si completa oggi il quadro di Gara 1 dei quarti di finale dei Play Off Scudetto di Superlega maschile: si gioca su tutti i campi alle 18. Gara 2 si disputerà mercoledì 22 marzo, Gara 3 sabato 25 e domenica 26, le eventuali sfide successive domenica 2 aprile e sabato 8 (o lunedì 10).

    RISULTATI

    Sir Safety Susa Perugia – Allianz Milano 3-0 (25-22, 25-15, 25-18)

    Valsa Group Modena – Gas Sales Bluenergy Piacenza 3-2 (25-19, 23-25, 25-19, 20-25, 15-11)

    Cucine Lube Civitanova – WithU Verona 0-3 (24-26, 29-31, 24-26)

    Itas Trentino – Vero Volley Monza 3-2 (25-16, 25-21, 13-25, 18-25, 15-13)

    PROSSIMO TURNOMercoledì 22/03 ore 20.30

    Allianz Milano-Sir Safety Susa PerugiaWithU Verona-Cucine Lube CivitanovaVero Volley Monza-Itas TrentinoGas Sales Bluenergy Piacenza-Valsa Group Modena LEGGI TUTTO

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    Serie A1 femminile: gli anticipi della decima giornata di ritorno

    Di Redazione

    La decima e penultima giornata di ritorno della Serie A1 femminile si apre con tre anticipi: alle 18 la sfida tra Vallefoglia e Chieri, in serata scendono in campo Milano contro Cuneo e Casalmaggiore contro Firenze (in diretta RaiSport). Domani gli altri 4 incontri del turno. Ecco tutti i risultati in tempo reale:

    RISULTATI

    Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia-Reale Mutua Fenera Chieri 1-3 (25-15, 22-25, 18-25, 21-25)

    Vero Volley Milano-Cuneo Granda S.Bernardo 3-0 (25-22, 25-17, 25-15)

    Trasportipesanti Casalmaggiore-Il Bisonte Firenze ore 20.30

    CLASSIFICAProsecco DOC Imoco Conegliano 60; Savino Del Bene Scandicci 56; Vero Volley Milano* 52; Reale Mutua Fenera Chieri* 45; Igor Gorgonzola Novara 42; Trasportipesanti Casalmaggiore 35; Volley Bergamo 1991 34; E-Work Busto Arsizio 31; Il Bisonte Firenze 28; Cuneo Granda S.Bernardo* 26; Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia* 25; Bartoccini-Fortinfissi Perugia 16; Wash4Green Pinerolo 11; CBF Balducci HR Macerata 7.*Una partita in più LEGGI TUTTO

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    Massimo Beretta: “Il Sitting mi ha insegnato a vedere il mondo in modo diverso”

    Di Agnese Valenti

    Il nostro viaggio nel mondo del Sitting Volley italiano, iniziato con l’intervista al consigliere federale Guido Pasciari, continua oggi insieme a uno dei personaggi più noti per chi frequenta questa disciplina. Massimo Beretta, anima del Sitting Volley Missaglia – una delle prime società in Italia a impegnarsi nel settore – da qualche anno è anche una figura chiave della nazionale maschile, prima come team manager e poi come assistente allenatore. Con lui impariamo a conoscere meglio la versione paralimpica della pallavolo, le sue prospettive e le sue sfide.

    Come si è avvicinato al Sitting volley?

    “Sono un allenatore di pallavolo dalla fine degli anni ’90, in tutte le categorie, e da 10 anni mi occupo di Sitting Volley. Sono stati dieci anni belli, intensi e faticosi. Prima di conoscere il Sitting, seguivo diversi sport paralimpici: soprattutto il basket in carrozzina, in quanto c’è una squadra importante nella mia zona, Cantù. Ero a conoscenza di una pallavolo paralimpica ‘standing’, ossia giocata in piedi con l’utilizzo di protesi, ma ho visto per la prima volta il Sitting Volley nel 2012, durante le Paralimpiadi di Londra, grazie alle quali vi è stata anche una grande visibilità mediatica.

    In quell’occasione sono rimasto stupito principalmente per due motivi: innanzitutto, per il livello molto alto che ho visto, e poi per la ‘semplicità’ dello sport. Basta sedersi: è una variante incredibile. Mi sono interessato a livello locale e ho visto che c’era solamente un’attività a livello promozionale: sicuramente qualche pioniere c’è già stato prima della Federazione, ma solo a livello sociale e promozionale. Nel 2013 la Federazione italiana ha promosso il primo corso per allenatori, dirigenti ed arbitri a Roma: vi ho partecipato e mi sono riagganciato a quella pallavolo che ho visto durante le Paralimpiadi, soprattutto per mia conoscenza personale. La disabilità l’ho sempre incontrata nella mia vita, e mi ha accompagnato per varie situazioni; ho così cercato di ampliare la mia conoscenza sportiva”.

    Foto Facebook Massimo Beretta

    Come è stato introdotto il Sitting nella sua società?

    “Sono arrivato a Missaglia proponendo di creare qualcosa per quanto riguarda il Sitting Volley: tutti sono rimasti stupiti (ride, n.d.r.). Mi hanno dato fiducia e, grazie ai miei dirigenti, abbiamo iniziato l’attività nel mio club, senza avere atleti con disabilità. Devo dire che poi, essendo ancora in pochi in Italia e avendo conosciuto qualcuno, ho avuto modo di contattare o essere contattato da atleti con disabilità che avevano giocato a pallavolo che ho invitato a venire nella mia società. È nato il primo club in Lombardia: prima solo a livello promozionale e dopodiché, quando la Federazione ha avviato questo settore, anche nella componente agonistica. Avevamo i numeri e la voglia di farlo: con l’importantissima parte di promozione e di agonismo, la motivazione di tutti è cresciuta tantissimo.

    Abbiamo ottenuto ottimi risultati prima con la squadra maschile, vincendo il primo campionato, e anche con la squadra femminile. A livello agonistico qualche soddisfazione è sicuramente arrivata. Abbiamo iniziato con persone senza disabilità, anche per creare solo un appuntamento. Abbiamo proposto un orario e un giorno: forse è stato questo il segreto per iniziare. Ho anche fatto provare i dirigenti della mia società, che non avevano mai giocato a pallavolo. Poi sono arrivati i primi atleti, ex pallavolisti, e giocavano benissimo. A quel punto ho capito veramente cosa volevamo fare: giocare a pallavolo da seduti. Da seduti tutti avevano più opportunità: insieme abbiamo ottenuto ottimi risultati. Non era detto che sarebbe andata in questo modo, ma è sicuramente stata una grande soddisfazione“.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    In che maniera il Sitting Volley l’ha cambiata?

    “Siamo partiti da zero, con poche alcune personali conoscenze: non ero di certo preparato, e nemmeno così pronto. Abbiamo provato comunque. Siamo stati tra i primi, ma non i soli: c’erano altri esempi in Emilia Romagna, e nel Sud Italia. È stato faticoso, ma ovviamente interessante ed emozionante. In Lombardia, due miei atleti, tra cui Paolo Gamba (ex capitano della nazionale, n.d.r.) hanno a loro volta creato una realtà a Brembate, con cui continuiamo a collaborare. Il mio scopo principale è sempre stato questo: avere una squadra, creare una proposta che fosse sportiva e promozionale. Quando c’è stata questa possibilità che loro andassero a Bergamo, io sono stato molto contento.

    Il mio scopo è fare giocare i miei giocatori e le mie giocatrici. Li ho sempre lodati per essere sempre riusciti a venire, tutte le settimane, nel mio piccolo paesino, non proprio facile da raggiungere. Questo aspetto, al di là di tutto, mi ha fatto innamorare di questo sport. Inizialmente era solo per ampliare la mia conoscenza a livello sportivo, ma poi ho conosciuto storie, persone, e soprattutto ho cominciato a comprendere meglio. Mi sono sempre trovato a guardare il mondo esterno, ma mai a vederlo. Adesso riesco ad accorgermi di alcuni particolari che possono creare delle difficoltà oggettive, sia in termini strutturali che semplicemente in termini di barriere architettoniche.

    Ho imparato ad uscire un po’ anche dall’ipocrisia del ‘siamo tutti uguali’: in realtà siamo tutti diversi, e alcuni possono incontrare delle difficoltà in più. La cosa di cui mi sono accorto è che tutti dobbiamo poter vivere e fare le stesse cose: fare sport, vivere in un ambiente dove ci si può muovere, dove tutti possono mangiare, dove tutti possono salire al piano superiore. Tutti abbiamo diritto di vivere nello stesso posto: questo vuol dire essere uguali. Mentalmente o fisicamente siamo tutti diversi, ma dobbiamo avere tutti le stesse possibilità“.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Può fare qualche esempio concreto?

    “Parlo anche di piccoli accorgimenti: per esempio, per due anni ci siamo dovuti allenare, per diverse circostanze, in una palestra al piano superiore con una scala a chiocciola. Chi riusciva a salire saliva, altrimenti li si portava in spalla. È questo che impari a guardare e vedere. Quello che non si sa finché non ci si siede per terra è che, alla fine, si gioca a pallavolo. Nessuno si accorge se qualcuno ha due gambe o una, non c’è questo condizionamento. È molto interessante e pratico, molto semplice. Ci può essere magari la difficoltà di sedersi a terra: bisogna togliersi la protesi, scendere dalla sedia, togliere la ricostruzione di qualcosa. Lo scoglio maggiore da superare è quello“.

    A ottobre le nostre nazionali saranno impegnate negli Europei in casa. Pensa che questo importante evento internazionale possa cambiare il Sitting Volley in Italia?

    “Assolutamente sì. Già in questi anni c’è stata sempre una maggiore attenzione: personaggi sempre più importanti che a livello mediatico hanno avuto un impatto maggiore e anche a livello sociale, nelle istituzioni. In coincidenza ci saranno gli Europei di pallavolo ‘standing’ e questo sicuramente sarà un aggancio importantissimo: si lavorerà tanto per promuoverlo. Io ho il privilegio di far parte della nazionale dal 2017, fu Guido Pasciari a chiamarmi come team manager. Io avevo sempre fatto l’allenatore, gli dissi che ci avrei pensato, anche se avevo già deciso (ride, n.d.r.), e sono sempre stato onorato di aver ricevuto la sua fiducia. Ho avuto modo di imparare questo ruolo, già a livello internazionale ed è stata un’opportunità enorme.

    Lo scorso anno Pasciari mi ha fatto un’altra proposta, che non mi aspettavo assolutamente: affiancare Alireza Moameri alla guida della nazionale maschile. Non me l’aspettavo: è stata una bella proposta. Il gusto di tornare in palestra, le farfalle nello stomaco… essere in nazionale è un privilegio! Ho conosciuto tanta gente, tante storie e questo mi ha arricchito parecchio a livello personale. Continuo ad imparare e a mettere a disposizione tutte le mie conoscenze, perché il mio principio non è mai cambiato: tutto ciò che so cerco di metterlo a disposizione per il movimento del Sitting Volley“.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Alireza Moameri è uno degli allenatori più conosciuti e vincenti del Sitting. Com’è essergli accanto?

    “Conoscere una persona di un’altra cultura (Moameri è iraniano, n.d.r.) e doversi interfacciare in lingua inglese è stato molto bello e interessante. Gli sono stato vicino fin dall’inizio: lui ha ovviamente il suo modo di fare Sitting e di ragionare. È un rapporto molto importante, sia per imparare che per avere l’opportunità di conoscere storie diverse. Ero un po’ preoccupato all’inizio: in realtà abbiamo trovato il modo di comunicare, e funziona. In palestra, nonostante la difficoltà linguistiche, alla fine il linguaggio è quello della pallavolo. A volte c’è stata qualche piccola incomprensione, nei momenti più stressanti delle partite, ma poi ci si capisce nonostante la barriera linguistica“.

    Il settore maschile, a livello di risultati, soffre un po’ di più rispetto al femminile. Come si sta sviluppando la nazionale maschile di Sitting?

    “Abbiamo le nostre ambizioni. Non siamo così incoscienti da porci obiettivi impossibili, come vincere gli Europei. Abbiamo i nostri target, che sono le nazionali alla nostra portata e con le quali possiamo competere e che dobbiamo necessariamente lasciarci alle spalle. Ci sono alcune nazionali in Europa con cui possiamo avere un confronto positivo. Il livello maschile è molto alto: ci sono tante squadre di altro livello come la Bosnia, la Germania, la Russia e la Croazia che per noi sono ancora troppo forti. Ma con altre nazionali, come la Slovenia, Regno Unito e la Georgia, possiamo più che competere, possiamo vincere. Il nostro target è questo“.

    Qual è stato, per lei, il momento più significativo e più emozionante della sua carriera in nazionale?

    “Emozionante è stato quando abbiamo vinto la prima partita agli Europei nel 2017. È stata la prima vittoria assoluta della nazionale maschile. È stato un privilegio, sportivamente una cosa bellissima. Ho avuto tantissimi momenti emozionanti nel vedere giocare atleti che non avrei mai pensato di veder giocare. In parecchie occasioni è stata una grande soddisfazione! Se è possibile offrire questa opportunità, tutti ne abbiamo diritto e, soprattutto in nazionale, il dovere di mettersi a disposizione per giocare e provare a dare il meglio di sé. Essere convocato per la nazionale è una cosa molto importante, per la quale è fondamentale impegnarsi al massimo“. LEGGI TUTTO

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    De Gennaro: “Tante cose non hanno funzionato, male il muro-difesa”

    Di Redazione

    Non è facile far fronte a una severa sconfitta quando non ci si è abituati, e sicuramente l’abitudine manca all’A.Carraro Imoco Conegliano, che sul campo del Fenerbahce Opet Istanbul ha subito il ko più duro degli ultimi anni nell’andata dei quarti di finale di Champions League. Fa autocritica Moki De Gennaro nelle dichiarazioni riportate da Il Gazzettino Treviso: “Noi siamo partite un po’ titubanti, mentre loro hanno preso via via fiducia. Hanno preso tutto e hanno messo a terra qualsiasi tipo di pallone, il nostro muro-difesa non ha aiutato per niente“.

    “Ci sono tante cose che non hanno funzionato – prosegue il libero della nazionale – e dovremo rivedere la partita per cercare di ribaltare il risultato nella gara di ritorno giovedì prossimo al Palaverde, che sarà importante approcciare in maniera totalmente diversa“.

    “Abbiamo affrontato una squadra in ottima forma fisica – ammette Daniele Santarelli – forse la migliore in questo momento in Europa. Non dal punto di vista del gioco, ma sicuramente la più efficace. Noi però potevamo fare molto meglio, potevamo pensare di più a noi stessi e non cercare di limitare i loro colpi, anche perché sappiamo che le loro attaccanti sono molto forti. Non possiamo giocare con queste percentuali, dobbiamo prenderci più responsabilità a partire dalla battuta, ma soprattutto dobbiamo lavorare meglio nella fase muro-difesa“.

    Ora per centrare la semifinale l’Imoco dovrà imporsi 3-0 o 3-1 e poi vincere il Golden Set: “Servirà un’impresa – riconosce Santarelli – però giochiamo in casa. Abbiamo la capacità di invertire questo risultato se vogliamo farlo. Dovremo giocare un altro tipo di pallavolo, dovrà essere più aggressiva, con tanti rischi, e sperare che il risultato ci sorrida. Partire sotto 3-0 non è per niente semplice, ma so che la mia squadra si può esprimere nel migliore dei modi con l’atmosfera giusta. Voglio un Palaverde infuocato“.

    (fonte: Il Gazzettino) LEGGI TUTTO

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    Che batosta per Conegliano! Il Fenerbahce travolge le Pantere

    Di Redazione

    La doppia trasferta di Champions League femminile delle squadre italiane a Istanbul si conclude con un bilancio da incubo: dopo il 3-0 subito da Milano per mano del VakifBank, anche l’A.Carraro Imoco Conegliano va incontro a un vero e proprio tracollo sul campo del Fenerbahce Opet Istanbul nell’andata dei quarti di finale. Sconfitta di proporzioni inedite (e non solo quest’anno) per le Pantere, letteralmente travolte da una squadra che rasenta la perfezione: muro-difesa strepitoso, battuta efficacissima e devastanti attacchi di palla alta gestiti alla grande da un’ispirata Macris. Numeri impietosi per un’Imoco che non trova mai i mezzi per impensierire le avversarie.

    C’è davvero da lustrarsi gli occhi per la partita giocata da Arina Fedorovtseva (19 punti con 4 ace), Melissa Vargas (17 con il 54% in attacco) e da una Ana Cristina in crescita esplosiva (16 punti, 56% e zero errori): bocche da fuoco intercambiabili di una squadra in forma stellare. Dall’altra parte però c’è una Conegliano impalpabile: serata da incubo per Haak, Plummer e Robinson, nessuna delle quali supera il 33% in attacco, ma anche le centrali non incidono (nonostante il cambio Squarcini–Fahr) e persino Wolosz ha le sue difficoltà. L’unica notizia positiva per le Pantere sono i segnali di risveglio mostrati nel finale di ciascun set (20-16 nei primi due, 22-18 nel secondo): è poco, ma da qui bisogna ripartire per una rimonta che si annuncia molto complicata.

    Foto CEV

    I SESTETTI – Santarelli sceglie Squarcini al centro insieme a De Kruijf; per il resto la diagonale palleggiatrice-opposta è Wolosz-Haak, le schiacciatrici Robinson e Plummer e il libero De Gennaro. Una novità nel Fenerbahce, con Ana Cristina in banda al fianco di Fedorovtseva; Macris in regia, Vargas opposta, Erdem e Vuchkova al centro, Orge libero.

    1° SET – Subito efficace il muro del Fenerbahce: tanti tocchi e due punti diretti (di Vuchkova e Fedorovtseva) per il 4-1 iniziale. Conegliano si riporta sotto con l’ace del 5-4 di Wolosz, ma un altro muro di Ana Cristina vale il nuovo allungo (8-4) e costringe Santarelli al time out. Al rientro Squarcini accorcia le distanze (8-6), poi però la brasiliana firma anche l’ace del 10-6. Haak prova a farsi sentire (11-9), ma subito dopo commette due errori e Vargas ne approfitta per il 15-9. Altro time out dell’Imoco, che però subisce altri due punti sul servizio di Macris (17-9): Santarelli ricorre al doppio cambio con Carraro e Samedy. L’americana va a segno due volte (17-10, 18-13) e aiuta l’Imoco a tornare sotto con Squarcini e Robinson (20-16). Terzic non si fida e ferma il gioco, il Fenerbahce resta avanti grazie a una serie di errori (22-17) e si procura 4 set point con Vargas; chiude Ana Cristina al secondo tentativo (25-19).

    2° SET – Sale di livello anche il muro-difesa dell’Imoco in avvio e così si gioca punto a punto, con Ana Cristina che però è inarrestabile in attacco (5-4). Sul 7-7 allora ci pensa Fedorovtseva: 4 punti consecutivi della stella russa, che nonostante il time out delle Pantere esce dal suo turno di battuta solo sul 13-7, con due ace all’attivo. Un break letale per Conegliano, che incassa anche il 17-10 sull’invasione fischiata a Wolosz. Santarelli ferma di nuovo il gioco e inserisce Fahr per Squarcini: la centrale va a segno per il 19-13 e da lì l’Imoco prova a risalire grazie a una fiammata di Haak (20-16). Time out per Terzic, la rimonta dell’Imoco non va oltre il 21-17: Ana Cristina fa miracoli in attacco e Vargas piazza addirittura due ace di fila per la chiusura sul 25-17.

    3° SET – Si comincia ancora nel segno del Fenerbahce, con il solito servizio di Fedorovtseva che regala il 4-1. Sull’errore di Plummer (6-2) Santarelli tenta di risvegliare le sue con il time out, ma arriva anche il muro di Erdem per il 9-4. Ora è Vargas a recitare il ruolo di protagonista in attacco (11-6) e quando Fedorovtseva torna in battuta piazza ancora un ace per il 13-7. Nuovo time out per l’Imoco, ma Haak sbaglia ancora (15-8) e Ana Cristina si scatena per il 17-9. Dentro Carraro, Samedy, Gennari e Lubian, e l’opposta USA piazza anche due punti consecutivi (17-12). Sembra davvero troppo tardi, anche perché Fedorovtseva piazza il 20-12, ma l’Imoco comunque non molla: Haak firma il meno 5 (21-16), Lubian accorcia ancora con l’ace del 22-18. Dopo il time out arriva anche il meno 3 di Gennari, ma Vuchkova interrompe la serie (23-19), Robinson sbaglia la ricostruzione ed è match point: decide Vargas per il 25-19.

    Fenerbahce Opet Istanbul-A.Carraro Imoco Conegliano 3-0 (25-19, 25-17, 25-19)Fenerbahce Opet Istanbul: Orge (L), Macris 1, Lazareva, Eroglu ne, Cetin (L) ne, Kalaç ne, Ismailoglu ne, Fedorovtseva 19, Ana Cristina 16, Boz ne, Erdem 2, Unal ne, Vuchkova 2, Vargas 17. All. Terzic.A.Carraro Imoco Conegliano: Carraro, Plummer 4, Robinson 6, Squarcini 3, De Kruijf 4, Gennari 2, Samedy 4, Gray ne, Lubian 1, De Gennaro (L), Haak 10, Pericati (L) ne, Wolosz 2, Fahr 1. All. Santarelli.Arbitri: Geukes (Germania) e Krticka (Rep.Ceca).Note: Spettatori 5500. Fenerbahce: battute vincenti 8, battute sbagliate 14, attacco 48%, ricezione 44%-23%, muri 5, errori 18. Conegliano: battute vincenti 2, battute sbagliate 9, attacco 40%, ricezione 42%-22%, muri 1, errori 18.

    QUARTI DI FINALEDevelopres Rzeszow (Polonia)-Eczacibasi Dynavit Istanbul (Turchia) 1-3 (19-25, 22-25, 16-25, 26-28) ritorno gio 23/3 ore 17 Allianz MTV Stuttgart (Germania)-Igor Gorgonzola Novara 1-3 (25-21, 16-25, 21-25, 23-25) ritorno mer 22/3 ore 20VakifBank Istanbul (Turchia)-Vero Volley Milano 3-0 (25-18, 25-19, 25-17) ritorno mar 21/3 ore 20Fenerbahce Opet Istanbul (Turchia)-A.Carraro Imoco Conegliano 3-0 (25-19, 25-17, 25-19) ritorno gio 23/3 ore 20.30 LEGGI TUTTO