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    Lo Jastrzebski Wegiel passa ad Ankara e vede all’orizzonte la finale

    L’obiettivo della prima, storica finale di Champions League maschile è più vicino che mai per lo Jastrzebski Wegiel: la squadra polacca è a un passo dal traguardo dopo la vittoria per 1-3 ottenuta nella semifinale di andata sul campo di un Halkbank Ankara combattivo come sempre, ma falloso e confusionario. La squadra turca, infatti, ha conteso in volata agli ospiti sia il primo set (in cui aveva recuperato dall’11-17 al 19-20) sia il secondo, senza riuscire però ad aggiudicarseli; dopo un terzo set dominato dall’Halkbank, lo Jastrzebski è sempre rimasto saldamente avanti nel quarto, tremando soltanto nel finale con tre match point annullati.

    Foto TVF

    La formazione di Ankara paga soprattutto la serata negativa di Nimir Abdel-Aziz, egregiamente contenuto dal muro turco e fermo a quota 11 punti con il 34% di efficacia; a supplire alle sue difficoltà non sono bastati gli sforzi di Thomas Jaeschke (18 punti con il 57% in attacco e il 68% in ricezione) e Dogukan Ulu (7 su 10 offensivo e 3 muri) né la staffetta in posto 4 tra Bruno e Gulmezoglu. Dal lato polacco, invece, Stéphen Boyer ha vinto nettamente il duello tra opposti siglando 18 punti con il 56% in attacco e 2 ace; 18 centri anche per Tomasz Fornal, e ottimo Benjamin Toniutti nel distribuire il gioco tra tutti gli attaccanti nonostante la ricezione non certo impeccabile di Clevenot e compagni.

    La gara di ritorno si disputerà mercoledì 5 aprile in Polonia: alla squadra di Marcelo Mendez basterà vincere due set per superare il turno, mentre l’Halkbank deve necessariamente sperare nel Golden Set.

    Halkbank Ankara-Jastrzebski Wegiel 1-3 (22-25, 23-25, 25-16, 22-25)Halkbank Ankara: Eksi, Ivgen (L), Matic 9, Jaeschke 18, Done (L), Coskun, Koç ne, Gulmezoglu 8, Ma’a 4, Abdel-Aziz 11, Ulu 10, Tayaz ne, Bruno 7, Aslan ne. All. Atik.Jastrzebski Wegiel: Dryja ne, Hadrava, Popiwczak (L), Toniutti 1, Debski ne, Boyer 18, Gladyr 9, Tervaportti, Clevenot 12, Granieczny (L) ne, Fornal 18, Mbaye 6, Szymura 1, Macyra ne. All. Mendez.Arbitri: Petrovic (Serbia) e Cesare (Italia).Note: Spettatori 4000. Halkbank: battute vincenti 6, battute sbagliate 18, attacco 52%, ricezione 60%-40%, muri 10, errori 26. Jastrzebski: battute vincenti 5, battute sbagliate 19, attacco 51%, ricezione 29%-19%, muri 5, errori 25.

    (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Incredibile in Friuli, negata la tessera sanitaria a Milana (CDA Talmassons). Fabris: “Siamo sconcertati”

    In merito alla situazione relativa all’atleta della Cda Talmassons, Giovanna Milana, a cui è stata negata l’iscrizione al Sistema Sanitario Regionale del Friuli-Venezia Giulia e il conseguente rilascio della tessera sanitaria, il Presidente della Lega Volley Femminile Mauro Fabris dichiara: “Siamo sconcertati dalla situazione che sta colpendo la società Cda Talmassons e la sua atleta Elisa Giovanna Milana, a cui l’Assistenza Sanitaria del Friuli-Venezia Giulia non ha ancora concesso, ormai alla fine di marzo, l’iscrizione obbligatoria al registro regionale. Una problematica che rischia di influire sulle prestazioni di un’atleta che, come tante altre nel nostro paese, ha tutto il diritto di ricevere adeguata assistenza medica gratuita in caso di bisogno”.

    “La situazione è paradossale – prosegue Fabris – poiché unica nel suo genere: il CONI e la FIPAV hanno provveduto a chiarire i rapporti lavorativi di tutti gli stranieri che partecipano ai campionati di Pallavolo Femminile di Serie A in possesso di regolare permesso di soggiorno, documentazioni non tenute in considerazione dal Distretto Sociosanitario della Riviera Basso Friulana, in base ad un’interpretazione totalmente soggettiva delle normative”. 

    “Un precedente pericoloso di discriminazione dell’atleta che sarebbe costretta, a differenza di tutti i suoi colleghi, a pagare l’iscrizione volontaria al SSR o a stipulare un’apposita polizza assicurativa, con il rischio di minare la credibilità di un intero sistema. Come Lega siamo profondamente convinti che i diritti delle nostre atlete vengano al primo posto, e perciò ci batteremo – conclude Fabris – per andare in fondo alla questione insieme con la Federazione e il CONI”.

    Foto Lega Pallavolo Serie A Femminile

    Riportiamo integralmente di seguito la lettera che Milana ha scritto all’indirizzo del Presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, al Presidente del CONI Giovanni Malagò, al Presidente della FIPAV Giuseppe Manfredi e proprio al Presidente della Legavolley Femminile Mauro Fabris.

    lI mio nome è Milana Giovanna Elisa, pallavolista americana di origini italiane che da due anni gioca nel campionato italiano di serie A2, un’esperienza importante per la mia crescita come persona e come atleta, durante la quale ho potuto apprezzare la professionalità e la qualità delle società dove ho militato.

    A macchiare tutto questo c ‘è la triste vicenda che mi ha coinvolto e di cui i Vostri uffici di riferimento ne sono a conoscenza. Durante questa stagione, infatti, il Distretto Sanitario di Latisana (UD) facente parte dell’Azienda Sanitaria del Friuli Centrale mi ha negato l’iscrizione all’assistenza sanitaria obbligatoria. La mia società, ossia la Volley Talmassons, dopo aver cercato di tutelarmi in tutti i modi senza successo si è rivolta alla Federazione Italiana Pallavolo. Quest’ultima, ottenuti i chiarimenti normativi dall’Ufficio Visti del CONI che confermavano la tutela sanitaria obbligatoria a me riservata che tutti gli altri atleti extracomunitari hanno attualmente in Italia, provvedeva ad inoltrare tali informazioni all’Azienda Sanitaria Regionale e al Distretto Locale, invitandoli a regolarizzare la mia posizione.

    Ad oggi mi continua ad essere negato tale diritto a cui si aggiunge una profonda delusione nel sentirmi dire che la Federazione più di così non può fare. Poiché uno dei primi diritti di un atleta, anzi di una persona, è la tutela sanitaria, in questo paese chi mi dovrebbe tutelare? Non posso accettare che tale tutela mi venga negata da interpretazioni personali della normativa che vanno controcorrente rispetto a quanto succede nel resto di Italia.

    Fra un mese ritornerò negli USA portando con me un bel ricordo di questo paese dal punto di vista sportivo ma con la consapevolezza di non essere stata tutelata da chi governa lo Sport e la Sanità. Spero, infine, che questa mia lettera possa dare ulteriori spunti per un chiarimento affinché altre atlete o io stessa in futuro debbano affrontare questa situazione.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il futuro di Lauren Carlini è in Turchia, con il Cukurova

    Sembrano trovare conferma le voci che parlavano di un immediato ritorno in Turchia di Lauren Carlini, regista della Trasportipesanti Casalmaggiore. La palleggiatrice statunitense non vestirà però la maglia del Fenerbahce, che sta ancora cercando una sostituta per Macris (destinata al THY), bensì quella del Cukurova. La squadra di Adana, in cui gioca anche Lucia Bosetti e che quest’anno sta veleggiando in zona playoff pur dovendo fare i conti con il dramma del terremoto, punta dunque su Carlini per costruire una squadra ancora più ambiziosa in vista della prossima stagione.

    La 28enne alzatrice, ex Scandicci e Novara, ha già giocato nel campionato turco dal 2020 al 2022 con il THY; in precedenza aveva avuto anche un’esperienza in Russia alla Dinamo Mosca. LEGGI TUTTO

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    Beach Pro Tour: Menegatti-Gottardi si fermano in semifinale a Tepic

    Finisce in semifinale la splendida cavalcata di Marta Menegatti e Valentina Gottardi nel torneo Elite 16 del Beach Pro Tour di Tepic, in Messico. Le due azzurre, al termine di una sfida tiratissima, si arrendono per 0-2 alle statunitensi Hughes-Cheng (28-30, 19-21) dopo aver battuto nei quarti le canadesi Humana Paredes-Brandie per 2-1 (10-21, 21-19, 7-15). Questa sera, alle 21.30, la finale per il terzo posto con le australiane Clancy-Artacho Del Solar, mentre la finale (alla mezzanotte italiana) vedrà impegnate Hughes-Cheng contro le campionesse del mondo Duda-Ana Patricia.

    In campo maschile le due coppie italiane rimaste in gara hanno terminato la loro avventura nei quarti: Alex Ranghieri e Adrian Carambula sono stati sconfitti dagli svedesi Ahman-Hellvig per 0-2 (16-21, 19-21), mentre Paolo Nicolai e Samuele Cottafava hanno ceduto per 1-2 (21-19, 16-21, 9-15) agli olandesi Boermans-De Groot. In precedenza Daniele Lupo ed Enrico Rossi avevano chiuso il torneo al nono posto. La finalissima vedrà di fronte, ancora una volta, i campioni del mondo e olimpici Mol-Sorum e quelli d’Europa, appunto Ahman-Hellvig.

    (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    Scandicci stanca, ma felice dopo Cuneo: “Bravissime, anche se stiamo pagando un po'”

    Dopo una gara a dir poco estenuante, la Savino del Bene Scandicci riesce ad essere corsara sul campo della Cuneo Granda S. Bernardo dopo un tie-break conclusosi solamente all’ultimo pallone disponibile prima dei vantaggi finali.

    Una partita durata oltre 2 ore, dove le due squadre si sono date battaglia senza ordini di colpo, con break e contro-break segnati all’ordine del giorno. Insomma, un vero spettacolo per la Serie A1 femminile e per tutto il panorama pallavolistico italiano. Questo fino agli ultimi punti del set decisivo, dove diversi caos, con conseguenti interruzioni, non hanno permesso ai due team di dare il meglio di sé agli occhi del pubblico pagante e non.

    Cuneo con il solo punto ottenuto, nonostante una Diop da 21 punti, deve dire così addio alle poche e residue speranze di agguantare l’ultimo posto utile in chiave play-off, mentre per Scandicci la fiaccola del primo posto resta ancora accesa.

    Al termine dell’incontro è parso soddisfatto il condottiero delle toscane, Massimo Barbolini, il quale commenta: “Blindare il secondo posto? Non deve essere un incubo per noi; dobbiamo giocare bene al di là del discorso del secondo posto, che è relativamente importante, anche se ovviamente sarebbe una bella soddisfazione. Ci stiamo scontrando con delle situazioni non facili, perché a forza di non allenarsi e di non riposare stiamo pagando un po’, anche se non deve essere una scusante. Le ragazze sono state brave nel quinto set a fare lo strappo in un momento importante e brave anche nel rimanere calme nel finale di set. Abbiamo portato a casa due punti che ci fanno salire in classifica“.

    “Oggi abbiamo giocato con una squadra che ha giocato molto bene in attacco – continua il tecnico –, fortunatamente siamo riusciti a metterla molto in difficoltà in battuta. Penso che la differenza l’abbiamo fatta grazie ai punti diretti fatti al servizio, non certo in altri fondamentali in cui stasera abbiamo fatto molta fatica; allo stesso tempo, però, l’obiettivo di questi tre giorni di pallavolo era arrivare in finale di CEV Cup e vincere a Cuneo e lo abbiamo ottenuto“. LEGGI TUTTO

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    Conegliano crolla contro il Fenerbahce: è fuori dalla Champions

    Per la prima volta nelle ultime 7 stagioni l’A.Carraro Imoco Conegliano resta fuori dalle prime quattro squadre d’Europa: nel ritorno dei quarti di finale di Champions League le Pantere incassano un’altra batosta dal Fenerbahce Opet Istanbul, dopo quella subita all’andata, e salutano malinconicamente la competizione. A dominare la scena il devastante servizio di Arina Fedorovtseva, che nei primi due set – quelli decisivi per la qualificazione – rifila all’Imoco due break inediti nella sua storia e probabilmente in quella della Champions stessa: 1-9 nel primo set, addirittura 0-11 nel secondo.

    La partita non è ancora finita, ma c’è già un verdetto amaro per il volley italiano. Alle semifinali parteciperà una sola delle nostre squadre, l’Igor Gorgonzola Novara, chiamata a sfidare ben tre formazioni turche: Eczacibasi, VakifBank e lo stesso Fenerbahce.

    I SESTETTI – Una sola variazione per Conegliano rispetto alla gara di andata: c’è Fahr al centro con De Kruijf. Confermate le diagonali Wolosz-Haak e Robinson-Plummer, oltre ovviamente a De Gennaro come libero. Non cambia la formazione del Fenerbahce: Macris in regia, Vargas opposta, Erdem e Vuchkova al centro, Ana Cristina e Fedorovtseva schiacciatrici, Orge libero.

    1° SET – Wolosz mette a terra il primo pallone e sembra un segnale di forza, invece è l’inizio di un incubo: Fedorovtseva piazza prima due attacchi vincenti, poi addirittura 4 ace di fila (1-7), e sull’errore di De Kruijf si arriva all’inedito punteggio di 1-9 con i time out già esauriti da Santarelli. Sembra impossible risalire, ma l’Imoco ci prova: il primo squillo lo dà Fahr con tre punti consecutivi (6-11), poi dal 9-14 arriva un altro parziale di 3-0 con Haak e Plummer, che quasi azzera il distacco (12-14). Non basta, perché Ana Cristina allunga nuovamente (13-17) e Vargas tiene avanti le sue (15-19). Si accende Haak con due attacchi vincenti per il 18-20, Terzic si gioca il time out, ma dal 20-23 Plummer riavvicina l’Imoco a meno 1. Ana Cristina si procura due set point, Plummer annulla il primo, ma ancora la brasiliana chiude per il 23-25.

    2° SET – Robinson, Haak e De Kruijf firmano la reazione di Conegliano in avvio (3-0), e Plummer tiene avanti le sue sul 5-2. I muri di Vargas e Ana Cristina danno però il via a un altro incredibile break per il Fenerbahce, sempre sul servizio di Fedorovtseva: 3 ace della russa, 3 errori diretti dell’Imoco. Due time out e gli ingressi di Gray e Gennari servono a poco: la valanga si ferma solo sul 5-13, per un incredibile parziale di 0-11! Conegliano è tramortita, Vargas mette giù tutto (7-15) e allunga ulteriormente fino al 10-19. Da qui arrivano tre punti consecutivi per le Pantere, ma Fedorovtseva interrompe il minibreak (13-20) e si riporta in battuta: è la parola fine sulla partita. La russa è di nuovo devastante dai nove metri (13-23) e il resto lo fa Erdem con il punto del 15-25.

    A.Carraro Imoco Conegliano-Fenerbahce Opet Istanbul 0-2 (23-25, 15-25)

    QUARTI DI FINALEEczacibasi Dynavit Istanbul (Turchia)-Developres Rzeszow (Polonia) 3-2 (20-25, 25-19, 24-26, 25-21, 15-8) andata 3-1Igor Gorgonzola Novara-Allianz MTV Stuttgart (Germania) 3-0 (25-18, 25-19, 25-21) andata 3-1Vero Volley Milano-VakifBank Istanbul (Turchia) 2-3 (25-18, 22-25, 25-22, 21-25, 11-15) andata 0-3A.Carraro Imoco Conegliano-Fenerbahce Opet Istanbul (Turchia) 0-2 andata 0-3

    SEMIFINALIAndata 4-6 aprile, ritorno 11-13 aprileEczacibasi Dynavit Istanbul (Turchia)-Igor Gorgonzola NovaraVakifBank Istanbul (Turchia)-Fenerbahce Opet Istanbul (Turchia)

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    Milano compie l’impresa e festeggia. Mergarejo: “Gara totalmente diversa. Dobbiamo giocare sempre così”

    Di Redazione

    Il campionato italiano si rivela, come sempre, uno dei più competitivi a livello europeo, ma anche mondiale.

    A dimostrazione di questo c’è anche il fatto che tutte le squadre di Superlega se la possano giocare tra di loro allo stesso livello ed a dispetto della posizione occupata in classifica. Specie ancor di più nel Play Off Scudetto, dove l’asticella si pone ancor più in alto rispetto al normale livello, con le compagini pronte a dare il tutto per tutto per ottenere vittoria e passaggio del turno.

    Questo viene ancor di più confermato in Gara-2 dei Quarti di finale, dove le squadre classificatesi al settimo ed ottavo posto, ossia Monza e Milano, hanno saputo sconfiggere, pareggiando la serie, rispettivamente la seconda e la prima della classe al termine della Regular Season: Trento e Perugia.

    Proprio all’Allianz Cloud di Milano, teatro il giorno prima di una sfida sensazionale di Champions League femminile (la sfida tra la Vero Volley Milano ed il VakifBank Istanbul, ndr), è andata di scena una partita al cardiopalma e conclusasi solamente dopo il tie-break finale, dove i meneghini hanno avuto la meglio per 15-13, col relativo 3-2 finale.

    A contorno della sfida, a prender parola è stato Osniel Mergarejo, schiacciatore dell’Allianz Milano: “Questa partita per noi è stata importante e volevamo fare bene per tutto l’affetto che ci dimostrano i nostri tifosi. La partita di oggi è stata totalmente diversa da gara 1 ed ora sappiamo che dobbiamo affrontare il prossimo match con la stessa energia e carica. Adesso riposiamo, poi pensiamo a Perugia e poi siamo già sicuri di tornare a giocare qui all’Allianz Cloud“.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Yasemin Guveli: “Dopo l’infortunio sono diventata una nuova giocatrice”

    Di Alessandro Garotta

    Il talento è quella scintilla luminosa che permette a chi lo possiede di fare cose fuori dall’ordinario, di andare oltre il consentito e, soprattutto, di sognare in grande; la differenza, ai fini dell’ottenimento del risultato, la fa la quantità di convinzione, forza di volontà e spirito di sacrificio che si associano al talento innato. Cosa succede però quando la testa e il talento vanno di pari passo e il futuro sembra tingersi in fretta dei colori giusti, ma un grave infortunio prova a divorare la carriera di una delle giocatrici più talentuose della pallavolo turca?

    La risposta l’ha data Yasemin Guveli, centrale classe 1999 dell’Eczacibasi Dynavit Istanbul che, dopo aver saltato praticamente tutta la stagione 2021-2022 per la rottura del legamento crociato anteriore, quest’anno è tornata a brillare, desiderosa di riprendersi ciò che il destino le ha procrastinato nel tempo.

    Foto Eczacibasi Spor Kulubu

    Yasemin, per iniziare raccontaci come ti sei appassionata alla pallavolo e quali sono i tuoi primi ricordi da giocatrice.

    “Ho iniziato a giocare a pallavolo più per la mia altezza che per un reale interesse. All’inizio mia madre non voleva nemmeno che praticassi questo sport, ma mio padre mi ha sostenuto e mi portava agli allenamenti: ha fatto grandi sacrifici per me, soprattutto nei momenti più difficili. Anche il mio insegnante di educazione fisica alle elementari mi ha sempre incoraggiato a giocare. Ricordo ancora le ore trascorse a lanciare la palla contro il muro perché nel club c’erano giocatrici più brave. Ma a un certo punto una ragazzina si fece male e così mi ritrovai titolare al suo posto. Dopo sei mesi, venni chiamata dall’Eczacibasi“.

    Eri giovanissima quando sei arrivata all’Eczacibasi. Come descriveresti la tua esperienza in questo club?

    “Per me questo club rappresenta una vera e propria famiglia. Mi hanno sostenuto economicamente, mentalmente e moralmente, nei momenti più belli e nei momenti più difficili. È il sogno di ogni giocatrice avere la possibilità di crescere nelle giovanili e poi giocare in prima squadra. Quando ero nell’academy, nutrivo il sogno di esordire con le ‘grandi’ e lavoravo ogni giorno per raggiungere questo obiettivo. Dunque, l’Eczacibasi ha avuto un ruolo fondamentale nella mia carriera: è un club speciale e sono orgogliosa di farne parte. Speriamo di ottenere grandi successi nel prossimo futuro, perché questa società se li merita“.

    Foto Eczacibasi Spor Kulubu

    C’è stato un momento in cui hai capito di essere pronta a giocare da titolare per l’Eczacibasi?

    “Quattro anni fa, quando sono andata in prestito in un’altra squadra del campionato turco (il Karayollari, n.d.r.), ho avuto la possibilità di giocare con maggiore continuità, diventando la miglior centrale a muro della stagione. Dopo questa esperienza sono tornata all’Eczacibasi e ho cercato di sfruttare ogni opportunità. Così, nel 2019 ho giocato il mio primo Mondiale per Club e sono riuscita a fare bene anche in Champions League. Successivamente ho fatto del mio meglio per continuare a migliorare le mie prestazioni sia con il club sia in nazionale“.

    Un brutto infortunio al ginocchio ti ha fatto perdere praticamente tutta la scorsa stagione. Quali erano i tuoi pensieri quando i medici hanno confermato la rottura del legamento crociato?

    “Ero distrutta quando mi è stata comunicata la diagnosi. Sapevo che il recupero sarebbe stato molto lungo; però, avevo buone ragioni per tornare in campo. Così, nonostante tutte le difficoltà, ho cercato di farmi forza accettando quello che mi era successo: il giorno in cui mi ero fatta male, avevo già iniziato a ballare nella mia stanza muovendo le stampelle a ritmo di musica (ride, n.d.r.). Dopo aver fatto ritorno a Istanbul ed essermi sottoposta all’intervento chirurgico, ero positiva riguardo al mio rientro. A quel punto ho pensato soltanto a lavorare, credendo fortemente in me stessa, per tornare più forte di prima. Devo dire che durante il periodo del recupero, ho ricevuto dalle mie compagne di squadra, dai membri dello staff, dalla dirigenza, dai medici del club e dai tifosi un grande supporto, che mi ha fatto stare meglio“.

    A livello mentale è stata dura?

    “Anche se non ero preparata e non avevo mai subito gravi infortuni prima di allora, sono tornata in campo come una Yasemin completamente nuova. Mi hanno detto che sono cresciuta di almeno 5 anni dopo questo stop: in effetti, ho riempito il mio bagaglio di esperienza e ho imparato così tanto che mi sento più forte a livello mentale. Forse non sarei convincente se dicessi che è stata una cosa positiva quella che mi è capitata, ma se oggi ho una convinzione e una motivazione maggiore è anche grazie ai giorni duri che ho vissuto a causa dell’infortunio. Allo stesso tempo, ho colto l’opportunità di guardare le mie compagne e i miei allenatori al lavoro da osservatore esterno: penso che questa esperienza mi abbia fatto capire meglio alcune dinamiche sia dentro sia fuori dal campo“.

    Foto Eczacibasi Spor Kulubu

    Ad ottobre hai pubblicato un post su Instagram con questa frase: “1 yılın ardından yeniden sahada” (“Dopo un anno sono di nuovo in campo”). Quali emozioni hai provato al rientro?

    “Ricordo quel momento come se fosse ieri. Avevo condiviso una foto al termine della mia prima partita di allenamento ed ero talmente emozionata che mi tremava la mano. Dopo tutto quello che avevo passato, quel post simboleggiava la mia vittoria ed era di buon auspicio per il futuro“.

    Passiamo al presente e parliamo della stagione dell’Eczacibasi. Com’è il bilancio finora?

    “La nostra stagione sta andando bene. Siamo una squadra forte e molto equilibrata, ancora imbattuta in campionato: sappiamo quanto sia importante per noi vincerlo e quanto sia importante ottenere il pass per la prossima Champions League. Nel complesso, la nostra forza è di giocare ogni partita con grande concentrazione e motivazione. Così siamo riuscite a sviluppare una mentalità vincente. Inoltre, le lezioni che abbiamo imparato dalle sconfitte al Mondiale per Club e in Coppa di Turchia ci hanno fatto crescere, quindi affronteremo le restanti partite con più sicurezze. Spero che al termine della stagione la squadra sorridente sarà quella con la maglia arancio e bianca“.

    Sei contenta delle tue prestazioni? Dove pensi di poter migliorare?

    “Sì, al momento sono contenta. Ma ciò che mi rende più felice delle mie prestazioni è la determinazione e la forza di volontà nel lavoro in un momento della stagione in cui di solito le giocatrici iniziano ad accusare stanchezza fisica e mentale per il numero elevato di partite giocate. Avevo una grande fame di fare bene dopo il lungo stop, dunque ora sto facendo del mio meglio per dare un buon contributo alla squadra e continuerò a farlo anche nel periodo più intenso della stagione. Dal momento che nel mio vocabolario non esistono espressioni del tipo ‘sono soddisfatta’ o ‘mi sento arrivata’, per me è normale voler dare sempre di più in attacco, a muro, in difesa, dentro e fuori dal campo“.

    Foto Eczacibasi Spor Kulubu

    La prossima estate sarà molto stimolante per la nazionale turca. Ci stai già pensando? Cosa ne pensi di Daniele Santarelli come nuovo head-coach?

    “Sta per iniziare una nuova era per la nazionale turca e, come tutte le giocatrici, sono molto carica. Per quanto posso vedere da fuori, Santarelli è un allenatore con una notevole capacità di comunicazione e grande entusiasmo. Sono convinta che darà un contributo importante sia in termini di stimoli sia di rapporti umani. A me non resta che continuare a fare del mio meglio per poter tornare in nazionale dopo l’assenza per infortunio. Rappresentare il proprio paese è il sogno di ogni atleta. E io voglio indossare di nuovo la maglia della Turchia. Ci saranno tre tornei importanti e – come sempre – la nostra nazionale punta ad andare sul podio e vincere medaglie. Spero che quest’estate il colore delle medaglie sarà oro“.

    Quali sono i tuoi sogni per il futuro?

    “Quando ero piccola, volevo diventare una pallavolista forte e giocare in nazionale. Dopo aver raggiunto questi traguardi, i miei sogni si sono spinti oltre e cerco di coltivarli sempre con grande speranza. Innanzitutto sono consapevole del mio potenziale, dunque vorrei proseguire il mio percorso di crescita e diventare una delle migliori centrali al mondo, una giocatrice che le ragazzine possono ammirare e prendere da esempio. Insomma, vorrei essere un’atleta da cui prendere ispirazione grazie al mio gioco e al mio carattere. Perciò, continuerò a inseguire i miei sogni come se fosse il primo giorno“.

    Un’ultima curiosità: chi è Yasemin Guveli fuori dal campo?

    “Penso che la Yasemin vivace, allegra ed esuberante che vedete in campo sia lo specchio della persona che sono nella quotidianità. Amo trascorrere il mio tempo libero in compagnia dei miei cari per mantenere sempre alto il livello dell’energia. La scultura, la lettura e il disegno – che sono stati ottimi compagni di viaggio durante il mio infortunio – ora sono tra i miei hobby preferiti. Ogni tanto, però, mi piace anche stare un po’ da sola, riflettere e ‘ascoltare la mia testa’, dal momento che sono una persona che vuole sentirsi in pace con se stessa“. LEGGI TUTTO