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    Simone Parodi: “Giocarmi la promozione o lo scudetto per me è indifferente”

    Ormai ci siamo abituati a vederlo percorrere la strada della Serie A2. Ma Simone Parodi, eterno ragazzino di Cuneo in grado di giocare quella pallavolo senza età che solo anni di volley d’essai possono farci conoscere, sarà in grado di regalarci qualche colpo di coda. E di tutto ciò si diventa consapevoli quando gli vedi fare delle cose che sono troppo poco per ciò che ha, e troppo belle per pensare che quel modo di giocare così elegante forse nella pallavolo non esista più. Alla Kemas Lamipel Santa Croce, in coppia con quella vecchia giovane volpe che è Leonardo Colli, sembra si dividano il palcoscenico a metà e si preparino a giocare un finale di stagione in cui Simone Parodi ancora crede parecchio:

    “Io sono convinto che l’aggancio al settimo posto possiamo, ma soprattutto dobbiamo disegnarlo nella nostra testa. Le giornate per recuperare i punti su Porto Viro ci sono e domenica avremo lo scontro diretto in casa, nel quale dovremo giocare la nostra miglior pallavolo, sfruttando anche il fattore delle mura amiche“.

    Lei ci crede, complice una carriera nel quale questo in alcuni momenti è stato ordinaria amministrazione.

    “Ho sempre creduto nei progetti che mi sono stati presentati e soprattutto negli obiettivi che dovevamo raggiungere. Per me giocarsi l’accesso ai Play Off in A2 o lo scudetto in Superlega è indifferente. Io lavoro, il resto o il livello è irrilevante“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Stagione che poteva aprirsi con un po’ più di fortuna.

    “Sia io che Collo (Leonardo Colli, n.d.r.) siamo stati fermi per alcune settimane e l’assetto della squadra ne ha un pochino risentito a fasi alterne. Sono certo che, senza quella partenza, avremo potuto lavorare un po’ di più sui punti di inizio stagione. Ma non vogliamo avere alibi, ormai è andata. L’importante è riuscire a giocare e fare bene in questa volata finale“.

    Qualche suo ex compagno di squadra ancora si gioca la Superlega. Con onestà si chiede mai perché lei non è più nella massima serie?

    “No, non me lo chiedo mai“.

    Appare come una domanda scomoda. Posso chiedere comunque?

    “Le dico che io ho vinto l’ultimo campionato di A2 quando ero a Taranto, e lì forse dovevo pretendere di potermi rigiocare la Superlega. Poi le vicissitudini della vita mi hanno portato a giocare ancora in Serie A2. Due piazze importanti come Siena e Cuneo. Se vogliamo anche due annate sfortunate sotto alcuni aspetti. Però è la parabola della carriera“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Molti dicono che lei meriterebbe il colpo di coda in Superlega.

    “Se dovesse arrivare, mi comporterei esattamente come ho fatto negli ultimi anni. Fisicamente sono uscito da tempo da una condizione che non mi permetteva di fare il massimo in Superlega. Certo, oggi capisco che una squadra di Superlega scelga più un giovane per giocare come terzo o quarto schiacciatore. Però, mai dire mai. E poi chi lo ha detto che magari non ci arriviamo con Santa Croce (ride, n.d.r.)?“.

    Si ha la sensazione che, quando volete, possiate fare la vostra figura con qualsiasi avversaria.

    “Abbiamo Coscione che a mio parere è il miglior palleggiatore della A2. Siamo una squadra che quando vuole può giocare un’ottima pallavolo. A me non fa paura alcun avversario. In cuor mio so di potermela giocare con chiunque assieme ai ragazzi“.

    Parodi, io ogni volta ho l’impressione che lei non riuscirà mai a staccarsi dal campo.

    “C’è stato un momento in cui ho pensato di smettere, anche ultimamente. Sono pensieri che fortunatamente durano un tempo ridottissimo. Nel senso che io sono nato e cresciuto in questo ambiente. Ho fatto realmente questo per tutta la vita. Ha ragione, fatico a pensarmi tutto il giorno senza la pallavolo. Arriverà quel momento, magari non sono ancora pronto. Mi dispiacerebbe troppo non vivere più di pallavolo“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Dove vorrebbe chiudere?

    “Mi piacerebbe lasciare ogni porta aperta in Liguria. E riportare la pallavolo di Serie A a casa. Sono anni che la A non ha una squadra della mia regione. Sarebbe bello“.

    E con la Superlega come la mettiamo?

    “Che ci tornerei a piedi. Ma sarebbe ancora più bello conquistarsela in campo“.

    di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Prata resiste a Ravenna, fa suo il big-match dell’anticipo e centra i play off

    Vittoria del cuore e di tutta la squadra, che, alla fine, dopo una epica rimonta ed un parziale di 5-0 nel tie break, può esultare e festeggiare con i 1000 cuori gialloblù presenti al PalaCrisafulli. La Tinet Prata si impone al tie break contro Ravenna dopo una partita ricca di emozioni, belle giocate e capovolgimenti di fronte, con un incredibile recupero nel finale.

    Non riesce il sorpasso su Ravenna, ma vengono centrati matematicamente i play off. Nello starting six di Prata due importanti novità. Rientra capitan Katalan al centro e Boninfante sceglie di affidare le chiavi della squadra a Giuseppe Bellanova.

    La cronaca

    Primi scampoli di gara divertenti con azioni lunghe e ben giocate. Primo scatto di Ravenna grazie al fondamentale del muro: 4-6. Fatica Prata in attacco e la Consar vola sul 5-10. Si rifà sotto Prata grazie alla verve al servizio di Lucconi: 12-14. Ma è quello successivo di Petras a garantire la parità ai Passerotti che erano finiti addirittura a -7: 15-15. Sempre il servizio a risultare decisivo. L’ace di Katalan da il vantaggio ai gialloblù: 17-16. Errore di Bovolenta su alzata difficile e Prata ottiene per la prima volta un doppio vantaggio arrivando a quota 20. Bovolenta va al servizio e si torna in parità : 22-22. Petras mette un bolide in diagonale e poi sbaglia la battuta. Terpin manda i Passerotti a set point: 24-23. Boninfante si gioca la carta Alberini al servizio ma Bovolenta annulla con una bordata in lungolinea.  Ai vantaggi la vince Prata con Simone Scopelliti che mette le sue manone a muro su Orioli inchiodando il punto del 26-24.

    Equilibrio è la parola chiave del secondo parziale. Qualche errore ravennate da il primo vantaggio a Prata: 7-5. Due errori da posto 4 di Bovolenta mandano Prata a +4, 10-6 e Bonitta sostituisce il palleggiatore inserendo Russo. Intanto Bellanova da fiducia a Lucconi che lo ripaga mettendo ripetutamente la palla a terra: 13-9. La Tinet è solida a muro e difesa e Lucconi bravo a tramutare in punto i contrattacchi. Bonitta è costretto a chiamare tempo quando il tabellone segna 18-13. Girandola di cambi ravennati ma la Tinet non si fa sorprendere e vola sul 22-14. Cerca di riaprirla la Consar con Benavidez che bombarda dai 9 metri. Terpin non si spaventa e mette a terra il 24-18. La chiude Lucconi con un potente diagonale: 25-19.

    La Tinet rientra in campo concentrata e la premiata ditta Lucconi & Petras confeziona il primo vantaggio gialloblù: 4-2. Ribalta la situazione Ravenna che si porta avanti 6-8 e consiglia Boninfante a spendere il suo time out. La Tinet si incarta su una rotazione e non riesce più a fare side out. Il risultato è un allungo di Ravenna sul 6-11. Prata recupera due preziosi punti e il ritmo si fa serrato. Scatto romagnolo e sull’8-15 Boninfante propone il doppio cambio inserendo Alberini e Baldazzi per Bellanova e Lucconi. Da fondo a tutte le energie presenti in panchina Boninfante inserendo anche Truocchio, ex di giornata e Iannaccone. Ma Ravenna è un treno in corsa e il divario troppo ampio e il set si conclude 15-25.

    Si rientra in campo con Boninfante che da nuovamente fiducia al sestetto iniziale, dopo che le riserve hanno impegnato Ravenna nella fase finale del parziale precedente. Ravenna è comunque in fiducia e parte meglio: 3-6. Ravenna raggiunge anche il +6, ma Prata è in partita e ritorna anche a -2 col muro di Scopelliti su Bovolenta: 11-13. Time out di Marco Bonitta. Si rientra in campo e Scopelliti legge benissimo le intenzioni di Mancini stoppando a muro la pipe di Orioli: 12-13. Katalan mura Bovolenta e il PalaCrisafulli si esalta per il pareggio: 16-16. Ravenna da un colpo di reni e infila un parziale di tre punti consecutivi. Si sfilaccia la Tinet e nonostante il punto numero 2000 in Serie A di Terpin la chiude Ravenna  20-25 con un primo tempo di Bartolucci.

    Parte bene Prata, subito 2-0. Si scatena Bovolenta e mette a terra i contrattacchi del pareggio a quota 4 e poi Benavidez sorpassa con un ace. Russo si affida al suo opposto che risponde presente. Si gira campo sul +2 Ravenna: 6-8. Prova a riaprirla Petras, forzando in battuta ed indovinando l’ace sull’angolo valido per il 9-10. Bonitta corre ai ripari. Altra bordata dello slovacco ed è pareggio. Bovolenta cannoneggia e propizia un altro parziale. La battuta dell’opposto romagnolo non permette alla Tinet di attaccare e Bartolucci porta i suoi a match point. Boninfante chiama tempo. Terpin annulla il primo match point e Boninfante si gioca Alberini al servizio sul 14-11. Scopelliti blocca Bartolucci a muro e Bonitta ferma il gioco: 13-14. Incredibile azione e le manone di Scopelliti bloccano la verve di Bovolenta 14-14. Errore in attacco di Bovolenta e la situazione si ribalta match point Prata 15-14. Bovolenta sbaglia nuovamente e la Tinet può festeggiare coi propri tifosi il raggiungimento dei play off.

    Tinet Prata di Pordenone – Consar Ravenna 3-2 (26-24, 25-19, 15-25, 20-25, 16-14)

    Tinet Prata di Pordenone: Bellanova 5, Terpin 16, Scopelliti 6, Lucconi 22, Petras 14, Katalan 6, Aiello (L), Baldazzi 1, Alberini 0, De Angelis (L), Iannaccone 2, Truocchio 0. N.E. Nikol. All. Boninfante. Consar Ravenna: Mancini 3, Orioli 16, Mengozzi 10, Bovolenta 26, Benavidez 16, Bartolucci 9, Chiella (L), Arasomwan 0, Goi (L), Russo 1, Feri 1. N.E. Grottoli, Menichini, Falardeau. All. Bonitta. Arbitri: Santoro, Serafin. Note – durata set: 34′, 27′, 27′, 29′, 21′; tot: 138′.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Alessia Gennari: “Primo set da cancellare, poi abbiamo trovato il nostro ritmo”

    L’Imoco Conegliano espugna, in rimonta, anche il Pala Radi in quattro set e centra le 22esima vittoria battendo Casalmaggiore in quattro set

    “Primo set totalmente da cancellare, abbiamo sbagliato un pò tutto – spiega Alessia Gennari. Siamo partite poco concentrate e poco aggressive. Dal secondo set quando abbiamo sistemato la ricezione e muro-difesa siamo andate molto meglio e abbiamo trovato il nostro ritmo che era quello che volevamo questa sera.”

    Mercoledì le Pantere torneranno al PalaVerde per il turno infrasettimanale contro Novara: “Il tifo è l’uomo in più, è quello che abbiamo sentito anche giovedì. Ovviamente ringraziamo i nostri tifosi perchè ci seguono ovunque e sappiamo che non sono trasferte facili. Li aspettiamo al Pala Verde anche mercoledì, ci aspetta un mese impegnativo.”

    “Ci abbiamo messo un pò per adattarci al modo di giocare di Casalmaggiore – aggiunge Santarelli. – Abbiamo fatto un brutto primo set, non siamo state affatto ordinate in muro-difesa. Dobbiamo capire che contro certe squadre il modo di giocare deve adattarsi. Fatto quel primo set abbiamo capito cosa aggiustare e lo abbiamo fatto molto meglio. Credo che abbiamo fatto una prestazione non esemplare ma comunque buona.“

    “L’unico aspetto dove non mi sono piaciute le ragazze è nelle piccole cose, c’è un pò di stanchezza dalla Champions però ovunque andiamo vogliamo dare il massimo e fare contenti i nostri tifosi. Alla fine sono contento, abbiamo portato a casa una bella vittoria contro un avversario che sta facendo un buonissimo girone di ritorno.”

    Mercoledì big-match contro la Igor di Lorenzo Bernardi davanti al proprio pubblico: “Sappiamo quanto i nostri tifosi possono fare la differenza, l’abbiamo visto contro il Vakif e anche oggi. Con Novara sarà un bellissimo test e mi aspetto un PalaVerde pieno perchè sarà un bello spettacolo.”

    (fonte: pagina Facebook Imoco Volley) LEGGI TUTTO

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    Palmi supera Savigliano 3-0 e raggiunge Fano in finale

    La OmiFer Palmi conquista la Finale della Del Monte® Coppa Italia Serie A3, superando la Monge Gerbaudo Savigliano con il massimo scarto.

    La formazione di coach Porcino è parsa sempre in controllo del match, complice anche qualche errore di troppo nella metà campo piemontese, come emerge dai singoli parziali: 20-25, 23-25, 20-25. In Finale i calabresi incontreranno la Smartsystem Fano, che nel pomeriggio ha superato la Gabbiano Mantova 3-1. La gara è in programma domani alle ore 18.00 al Palasport Allende di Fano.

    La cronaca

    Savigliano in campo con Pistolesi al palleggio, opposto a Rossato, gli schiacciatori sono Galaverna e Brugiafreddo, i centrali Rainero e Dutto, i liberi Gallo (in fase di ricezione) e Rabbia (in fase di difesa). Palmi risponde con Cottarelli in regia, opposto a Stabrawa, in banda Corrado e Carbone, al centro Maccarone e Gitto, il libero è Donati.

    Parte forte Savigliano, che trova subito il +3 (7-4), allungando poi 12-8 con Brugiafreddo. Palmi ricuce lo strappo, tornando a contatto sul 12-11 e agguanta la parità 16-16 con ace di Rossato. Il sorpasso arriva invece grazie ad un ottimo turno al servizio di Stabrawa, che con due ace consecutivi mette la firma sul 18-19. Gitto dal centro regala il set point a Palmi (20-24), ed è sempre lui ad approfittarne trovando il muro che chiude il parziale 20-25.

    Equilibrio in campo nel secondo set, giocato punto a punto dalle due squadre, fino al break OmiFer sul 9-12 (attacco vincente di Stabrawa). Savigliano insiste e recupera subito il distacco (12-12, out l’attacco avversario), ma Palmi scappa di nuovo con muro di Corrado su Rossato (13-16). La Monge Gerbaudo tenta il tutto per tutto e conquista di nuovo la parità a quota 20 con Galaverna. L’equilibrio permane fino al fotofinish, quando Stabrawa firma il 23-25, che regala a Palmi lo 0-2.

    Nel terzo parziale Savigliano continua a commettere errori e Palmi può andare subito avanti 2-5, allungando 6-11 con Corrado. Galaverna tenta di tenere a galla la Monge Gerbaudo (10-12), ma Stabrawa continua a spingere al servizio con tre ace consecutivi e l’OmiFer può volare sul 10-16. Savigliano accorcia ancora le distanze (15-18, vincente l’attacco di Rossato), ma nel finale Palmi controlla e fa suo il set con il punteggio di 20-25.

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    Andrea Galaverna (Monge Gerbaudo Savigliano): “Sapevamo che arrivando da un periodo non facile avremmo dovuto dare tutto. Dobbiamo uscire a testa alta da questa Semifinale, per il prosieguo del campionato. Dobbiamo cercare fiducia da questa sconfitta per il finale di stagione, siamo una squadra competitiva nonostante la perdita del giocatore più forte. Siamo venuti a Fano con l’obiettivo di vincere, il secondo set lo abbiamo perso ai vantaggi, questione di episodi quindi. Palmi, squadra molto fisica, è stata un’avversaria ostica, bravi loro”.

    Coach Lorenzo Simeon commenta così la delicata situazione dei suoi: “In questa fase, che è un po’ sotto gli occhi di tutti, mi sento solo di elogiare i miei ragazzi. Non è facile, ma stanno davvero facendo quadrato, con lo staff tecnico e la società, per provare ad ottenere il massimo. La partita è stata quella che ci aspettavamo. Ora conta solo continuare a lavorare in attesa di tempi migliori”.

    Monge-Gerbaudo Savigliano-OmiFer Palmi 0-3

    Francesco Corrado (OmiFer Palmi): “Abbiamo giocato una partita senza sbavature, un’ottima pallavolo. Siamo contentissimi per questa Finale ma non c’è tempo per festeggiare, domani affronteremo una squadra tostissima come Fano. L’emozione per me, che da calabrese gioco per una calabrese, è doppia. Sono orgoglioso della mia squadra, di portare in alto i colori di Palmi e della mia terra. Eravamo pronti per una partita combattuta con Savigliano, ottima squadra che sta attraversando un periodo non buono, portiamo a casa una prestazione eccellente. Domani ritroviamo Fano, l’abbiamo incontrata due volte, con una vittoria a testa. Loro avranno il pubblico dalla loro parte, è una Finale e la giocheremo col coltello tra i denti”.

    Monge Gerbaudo Savigliano – OmiFer Palmi 0-3 (20-25, 23-25, 21-25)

    Monge Gerbaudo Savigliano: Pistolesi 2, Galaverna 12, Dutto 4, Rossato 16, Brugiafreddo 9, Rainero 2, Calcagno 0, Gallo (L), Carlevaris 0, Rabbia (L), Turkaj 0. N.E. Quaranta. All. Simeon. OmiFer Palmi: Cottarelli 3, Corrado 15, Gitto 7, Stabrawa 20, Carbone 5, Maccarone 4, Donati (L). N.E. Iovieno, Amato, Russo, Rau, Pellegrino. All. Porcino. Arbitri: Chiriatti, Selmi. Note: durata set: 23′, 28′, 29′; tot: 80′.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Serie A2 femminile: gli anticipi della prima di ritorno della Pool Promozione

    Tre gli anticipi nella Pool Promozione che hanno aperto la prima giornata della seconda fase del campionato di Serie A2 Tigotà. Domani si disputano le altre due gare che chiudono la giornata. Sempre domani si giocheranno tutte le gare della quinta giornata della Pool Salvezza. Ecco la situazione aggiornataPOOL PROMOZIONE

    Risultati

    Cremonaufficio Esperia Cremona – Cda Volley Talmassons Fvg 1-3 (14-25, 29-27, 23-25, 19-25)Futura Giovani Busto Arsizio – Omag-Mt San Giovanni In Marignano 3-1 (25-22, 23-25, 25-15, 25-21)Tecnoteam Albese Volley Como – Lpm Bam Mondovì 2-3 (25-23, 25-15, 17-25, 12-25, 10-15)

    Classifica

    Bartoccini-Fortinfissi Perugia 61, Futura Giovani Busto Arsizio 59, Città Di Messina 50, Cbf Balducci Hr Macerata 48, Cda Volley Talmassons Fvg 47, Cremonaufficio Esperia Cremona 45, Omag-Mt San Giovanni In M.No 44, Tecnoteam Albese Volley Como 43, Lpm Bam Mondovì 37, Ipag S.Lle Ramonda Montecchio 35. LEGGI TUTTO

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    Capolavoro Fano: Mantova battuta e finale conquistata

    La Smartsystem Fano, davanti al pubblico del Palas Allende, ha la meglio sulla Gabbiano Mantova e si regala la fine di Coppa Italia in programma domani. Raffa e compagni attendono la seconda finalista che uscirà dall’altra semifinale tra Savigliano e Palmi.

    Nella prima Semifinale di Del Monte® Coppa Italia Serie A3 i padroni di casa della Smartsystem Fano superano la testa di serie Gabbiano Mantova 1-3, staccando così il pass per la Finale, in programma domani pomeriggio alle 18.00, al Palasport Allende di Fano.

    Dopo aver conquistato il primo set 22-25 e il secondo 21-25, i fanesi subiscono il rientro di Mantova, che prende in mano le redini del gioco e riapre la gara vincendo il terzo parziale 25-23. Equilibrio in campo per buona parte del quarto e decisivo set, ma alla fine la spunta la Smartsystem 20-25, sfruttando il fattore casalingo. Fano resta dunque in attesa di conoscere il nome della seconda finalista, che uscirà dall’incontro tra Monge Gerbaudo Savigliano e OmiFer Palmi.

    La cronaca

    Mantova in campo con Martinelli in cabina di regia opposto a Novello, in banda ci sono Yordanov e Parolari, al centro Ferrari e Miselli, il libero è Catellani. Dall’altra parte della rete, Fano schiera la diagonale palleggiatore-opposto composta Partenio e Dimitrov, gli schiacciatori sono Roberti e Merlo, i centrali Maletto e Focosi, il libero è Raffa.

    Fase di studio in avvio, con le due squadre che mantengono il punteggio in equilibrio. Fano trova il primo break sul 4-6, frutto di un muro vincente, ma l’attacco out di Maletto riporta il risultato in parità (8-8). Il muro di Focosi consente alla Smartsystem di scattare di nuovo sull’11-14, Mantova accorcia però le distanze sul 19-20 e impatta a quota 20 con mani-out vincente di Novello. Nel finale Fano tenta ancora una volta di scappare con Roberti (21-23), poi ci pensa Merlo a chiudere il parziale sul 22-25, portando i marchigiani in vantaggio 0-1 nel computo dei set.

    Ritmi altissimi già in apertura di secondo set, dove il primo tentativo di fuga è ancora della Smartsystem, che si porta a condurre 5-8 (muro vincente di Maletto). La Gabbiano non demorde e approfittando di un buon turno al servizio di Scaltriti ritrova subito la parità (9-9), sorpassando poi 11-10 con muro di Yordanov. Fano sembra però avere qualcosa in più e realizza un break di 0-5, volando sul 14-18 (ace di Merlo). Nel finale la Gabbiano accorcia le distanze fino al 21-23, ma il divario è ormai troppo ampio e la Smartsystem può far suo il set con il punteggio di 21-25.

    Mantova si riscatta nel terzo parziale, portandosi in vantaggio 7-4 e allungando 9-5 con Yordanov. L’ace di Focosi vale il -2 Fano (12-10), ma la Gabbiano respinge l’assalto replicando con un servizio vincente di Yordanov (14-10). La Smartsystem torna a far paura, accorciando ancora le distanze con Roberti (16-14, 17-16) e completando la rimonta sul 21-21, grazie a due battute vincenti di Dimitrov. Mantova approfitta però della prima palla set e porta a casa il parziale 25-23 con un muro di Yordanov che riapre il match.

    Si procede punto a punto nelle prime fasi del quarto set, fino all’8-10 Fano firmato da Merlo, che chiude uno scambio prolungato. L’allungo arriva sull’11-14 con errore in attacco di Novello, ma la Gabbiano mantiene alta l’attenzione e ritrova la parità a quota 17 (muro di Miselli su Maletto). Nel finale, però sale in cattedra la Smartsystem, che vola a +4 (18-22) spinta dal proprio pubblico e va a chiudere 20-25 con Dimitrov, conquistando così la Finale.

    Mattia Raffa (Smartsystem Fano): “Siamo molto contenti, era il primo test tra i due gironi e lo abbiamo superato alla grande. Ci aspettavamo Mantova così aggressiva perchè è l’unico modo per batterci in casa nostra, noi siamo stati bravi ad uscire dai momenti di difficoltà dopo il terzo set. A me piace giocare questo tipo di partite, do il meglio di me quando sono sotto pressione, sono contento perchè questo viene fuori in queste occasioni. Per domani pensiamo solo a noi stessi, non guardiamo a chi ci sarà dall’altra parte”.

    Marco Novello (Gabbiano Mantova): “Sapevamo che non sarebbe stato facile qui a Fano, il pubblico ha dato una grande mano. Siamo alla prima esperienza in Serie A3, ci rifaremo. Oggi è stata una grande emozione, sono felice di aver vissuto un’occasione come questa, spiace per come è finita. L’unica cosa che è mancata oggi è stato che alcuni palloni sono caduti per scarsa lucidità da parte nostra, non ho notato grossa differenza tra squadre di diversi gironi.”

    Gabbiano Mantova- Smartsystem Fano 1-3 (22-25, 21-25, 25-23, 20-25)

    Gabbiano Mantova: Martinelli 0, Yordanov 9, Miselli 10, Novello 28, Parolari 0, Ferrari 9, Catellani (L), Scaltriti 7, Depalma 0, Sommavilla (L), Gola 1. N.E. Tauletta, Zanini, Massafeli Iasi Pedroso. All. Serafini. Smartsystem Fano: Partenio 4, Roberti 11, Focosi 10, Dimitrov 26, Merlo 17, Maletto 8, Galdenzi 0, Raffa (L), Margutti 0, Mazzon 0, Gori 0. N.E. Uguccioni. All. Mastrangelo. ARBITRI: Gaetano, Pasin. NOTE – durata set: 29′, 30′, 36′, 32′; tot: 127′.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il precedente in casa Itas: quando Rapha si ruppe il dito in finale

    L’incubo di ogni allenatore e di ogni società si è avverato ieri per l’Itas Trentino: un palleggiatore che si infortuna seriamente alla vigilia dei Play Off Scudetto e delle semifinali di Champions League, come accaduto a Riccardo Sbertoli, è quanto di peggio si possa immaginare in vista del finale di stagione (specie se ci arrivi da primo in classifica e grande favorito). Eppure, per quanto possa sembrare paradossale, la sfortunata frattura del dito subita dal regista azzurro evoca anche un ricordo in qualche modo positivo per i tifosi trentini: quello dell’analogo incidente occorso al brasiliano Rapha nel corso della Finale Scudetto 2012-2013.

    In quell’occasione si giocava Gara 4 della Finale Scudetto contro la Copra Elior Piacenza, con l’allora Itas Diatec in vantaggio 2-1; gli emiliani, però, vinsero 3-0, rimandando il verdetto alla “bella”, e per colmo di sfortuna nel finale il palleggiatore verdeoro subì esattamente lo stesso infortunio di Sbertoli, fratturandosi in quel caso il dito medio. Una “tragedia”, la definirono i media locali: Stoytchev fu costretto ad affrontare la sfida decisiva con il solo Jack Sintini, appena rientrato in campo dopo la sua vittoriosa battaglia contro il tumore, e portando in panchina l’appena 16enne Simone Giannelli. Risultato: quella Gara 5 Trento la vinse 3-2, aggiudicandosi il suo terzo titolo tricolore, e Sintini fu premiato come MVP.

    Del resto per l’Itas non è una novità il cambio in regia nei momenti decisivi: due anni dopo, nel 2015, fu proprio Giannelli – che doveva ancora compiere 19 anni e fin lì aveva giocato pochissimo – a entrare dalla panchina al posto di Lukasz Zygadlo e aiutare Trento a ribaltare clamorosamente Gara 1 della finale contro Modena. Zygadlo tornò titolare in Gara 2, ma dopo la sconfitta al PalaPanini Stoytchev promosse definitivamente Giannelli e l’Itas conquistò ancora una volta il titolo: era nata una stella, di luminosità in quel momento ancora inimmaginabile.

    Corsi e ricorsi storici, dunque? Certo, salvo per alcuni piccoli dettagli: la Finale Scudetto è ben lontana e, con tutto il rispetto per Alessandro Acquarone, questa volta non sembra esserci un Sintini o un Giannelli pronto a subentrare. Ma chissà che l’amarcord non possa aiutare Trento a compiere un altro miracolo, magari con una mano dal mercato… LEGGI TUTTO

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    Hristo Zlatanov: “Deluso? E perché? Ci giocheremo i Play Off alla morte”

    Si è chiusa la porta dell’Europa per la Gas Sales Bluenergy Piacenza, che con la secca sconfitta sul campo dello Jastrzebski Wegiel ha detto addio al sogno delle semifinali di Champions League. Un altro obiettivo sfumato in una stagione, fin qui, avara di soddisfazioni per la squadra emiliana. Il direttore generale Hristo Zlatanov, però, non fa drammi: “Un po’ di rammarico c’è – dice in un’intervista a Giorgio Lambri per Libertà – perché all’andata avevamo dimostrato di essere all’altezza dello Jastrzebski. Però quello che ha detto il campo è che siamo tra le otto squadre più forti d’Europa“.

    Zlatanov nega quindi di essere deluso per l’andamento della stagione: “Perché dovrei esserlo? Siamo partiti malino, ma poi abbiamo trovato una discreta regolarità di risultati e, nonostante tante assenze, siamo arrivati a un pallone dal giocarci le final four di Coppa Italia… e siamo nei Play Off. Ce li giocheremo alla morte, consapevoli del fatto che quando si esprime al massimo questa squadra può giocarsela alla pari con chiunque, cercando magari di essere più cinici nei momenti più importanti. Ma la verità è che ci sono altre 6 squadre che possono puntare allo scudetto, e alla fine una sola gioirà e le altre piangeranno“.

    Sul possibile retaggio psicologico dell’eliminazione della Champions il dg conclude: “Io spero proprio che ne abbia, ma in senso positivo! Cioè come sprone ulteriore in vista dei Play Off. In queste situazioni a fare la differenza sono le motivazioni, di tutti, dai giocatori fino al massaggiatore, ma anche lo spirito di squadra: per questo sono fiducioso“.

    (fonte: Libertà) LEGGI TUTTO