More stories

  • in

    CEV Nations Cup: l’inizio è ottimo, l’Italia vola ai quarti di finale

    È iniziato nel migliore dei modi il percorso dell’Italia femminile di beach volley nella fase finale della CEV Nations Cup, torneo che, come noto, mette in palio l’ultimo pass europeo per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Con due vittorie contro Slovenia e Austria, l’Italia ha infatti superato la fase a gironi in testa alla Pool B centrando così la qualificazione ai quarti di finale.

    Il primo match di giornata ha visto Reka Orsi Toth e Giada Bianchi trionfare 2-1 (21-11, 20-22, 15-7) contro le slovene Javornik/Marolt M; successo azzurro confermato anche nella seconda uscita da Claudia Scampoli e Margherita Bianchin contro la coppia Kotnik/Lovsin, superata agevolmente 2-0 (21-19, 21-14).

    Per le squadre azzurre in serata è arrivato poi l’importante 2-0 complessivo contro l’Austria; la sfida si è aperta con il successo firmato da Orsi Toth/Bianchi, vittoriose 2-0 (21-19, 21-15) contro Schutzenhofer/Plesiutschnig, mentre nell’ultimo impegno di giornata Scampoli/Bianchin hanno vinto 2-0 per forfait dell’altra coppia austriaca composta da Dorina e Ronja Klinger, team che si è dovuto fermare per problemi fisici.

    Le quattro vittorie hanno permesso dunque all’Italia di accedere ai quarti di finale, dove incontreranno una delle nazionali classificatasi seconda negli altri gironi. Il sorteggio per la sfida che vale l’accesso in semifinale si svolgerà al termine di tutte le gare delle pool.

    Tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale della manifestazione (QUI).

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    VNL femminile: risultati 3° giornata Week 3 e Ranking aggiornato

    Dall’inferno al… purgatorio: impresa incredibile del Canada che, sotto 2-0 contro il Giappone, e di conseguenza quasi condannato a dire addio all’ultimo pass olimpico ancora in palio, resta incredibilmente aggrappato al match con le unghie e con i denti e poi centra una clamorosa vittoria ai vantaggi nel tiebreak. Un successo pesantissimo perché, seppur arrivato al quinto set, regala alle nordamericane comunque ben 7.69 punti che le riportano in scia all’Olanda, sconfitta 3-0 dagli Stati Uniti, in vista dello scontro diretto di sabato.

    Degna di nota anche l’ennesima sconfitta subita dalla Francia, che ai Giochi Olimpici sarà testa di serie numero uno in qualità di Paese ospitante: le transalpine sono capitolate anche contro la Korea al tiebreak. Stessa sorte per la Bulgaria contro la Thailandia.

    Chiudono il quadro dei risultati di questa terza giornata di Week 3 di VNL femminile le vittorie, entrambe in quattro set, del Brasile sulla Germania e della Turchia sulla Repubblica Dominicana.

    foto Volleyball World

    VNL femminile: Risultati 3° giornata Week 3

    Olanda – USA 0-3(21-25, 20-25, 22-25)Bulgaria – Thailandia 2-3(23-25, 25-22, 18-25, 25-22, 10-15)Francia – Korea 2-3(23-25, 25-21, 25-17, 22-25, 13-15)Germania – Brasile 1-3(20-25, 22-25, 25-21, 24-26)Giappone – Canada 2-3(25-23, 25-22, 20-25, 21-25, 14-16)Rep. Dominicana – Turchia 1-3(25-17, 15-25, 17-25, 18-25)

    Ranking FIVB femminile aggiornato

    1. Turchia 392.17 punti2. Brasile 389.133. Polonia 366.174. Italia 364.695. USA 356.086. Cina 329.557. Giappone 322.948. Serbia 314.6310. Olanda 293.039. Canada 290.2411. Rep. Dominicana 270.7412. Germania 213.0913. Thailandia 208.6914. Belgio 206.26———————————-19. Kenya 162.4220. Francia 156.44

    Squadre già qualificate alle Olimpiadi: Francia come Paese ospitante; Rep. Dominicana, Serbia, Turchia, Brasile, Stati Uniti e Polonia dai tornei di qualificazione.

    Posti ancora disponibili: In teoria dal Ranking FIVB ci sarebbero in palio altri 5 pass olimpici, di cui però uno spetterà di diritto a una squadra asiatica (in questo momento è il Giappone con il best ranking) e uno al Kenya in quanto unica rappresentante del continente africano.

    foto Volleyball World

    Classifica VNL femminileIn grassetto le squadre al momento qualificate alle Finals.

    Brasile (28 punti – 10 vittorie)

    Polonia (24 – 8)

    Turchia (24 – 8)

    ITALIA (22 – 7)

    Giappone (21 – 7)

    USA (19 – 6)

    Cina (18 – 6)

    Canada (17 – 6)

    Olanda (15 – 5)

    Serbia (9 – 3)

    Rep. Dominicana (9 – 3)

    Thailandia (7 – 3)

    Germania (6 – 2)

    Korea (6 – 2)

    Francia (5 – 1)

    Bulgaria (3 – 1)

    (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

  • in

    Alla scoperta di Olivia Babcock, l’opposta classe 2005 futura stella del Team USA

    Per chi ama andare a scoprire i talenti del futuro Team USA ancor prima che questi trovino la loro consacrazione a livello professionistico il nome di Olivia Babcock probabilmente non è una novità. Pur trattandosi di una classe 2005 è da tempo che circolano voci sulle sue qualità, ma mai come nella sua esperienza al college l’opposta californiana sta giustificando queste attese. All’esordio in NCAA con le Pittsburgh Panthers si è presa decisamente la scena, al punto da vincere il premio di “AVCA National Freshman of the Year” ed essere inserita nel “First Team All-America”, la squadra ideale del campionato.

    Dunque, sembra che gli ingredienti per plasmare una nuova stella della pallavolo americana ci siano tutti. Se poi sarà anche vincente sarà solamente il resto della sua carriera a dircelo, ma il percorso che sta portando Babcock a imporsi come una delle giocatrici più interessanti a livello collegiale non potrebbe essere scritto meglio.

    foto Pitt Athletics

    Olivia, presentati ai lettori di Volley News raccontando qualcosa su di te e sulla tua storia.

    “Sono Olivia, una ‘student-athlete’ che tra poco inizierà il suo secondo anno all’Università di Pittsburgh. Sono cresciuta a Los Angeles, in California, e pratico sport fin da quando ero piccola. Mio padre, grande appassionato di sport, ha sempre incoraggiato me e mia sorella a provare un sacco di discipline. Tuttavia, ho deciso di focalizzarmi sulla pallavolo soltanto durante il secondo anno di high school, in un periodo condizionato dalla pandemia. All’inizio molte persone dubitavano delle mie capacità perché fino ad allora non avevo mai fatto parte di un club. Infatti, a causa delle chiusure, sembrava che unirsi a un club fosse l’unico modo per poter giocare a pallavolo. Alla fine, però, sono riuscita a convincere mio padre e dopo un anno ricco di successi ho capito quanto amassi questo sport. Da lì è incominciato il percorso che mi ha permesso di arrivare a Pitt“.

    Nello specifico, che cosa ti ha fatto appassionare alla pallavolo?

    “La mia passione per la pallavolo è senza dubbio radicata nell’ambiente e nella competitività che la caratterizzano. Apprezzo particolarmente il fatto che nel mondo del volley tutti hanno grande rispetto nei confronti di questo sport e di chi li circonda, poiché sanno da dove arriva la loro competitività e quanto è importante la loro passione. Pertanto, ritengo che sia estremamente bello far parte di un ambiente così inclusivo e amichevole, dove tutti condividono la stessa passione“.

    Com’è stato il percorso che ti ha portato alla Pittsburgh University? E come mai hai scelto proprio questo ateneo?

    “La mia carriera è cominciata relativamente tardi. Certo, da bambina ho giocato tanto a pallavolo, prendendo parte a tornei amatoriali, e talvolta a beach volley sulle spiagge del sud della California. Però, come accennavo in precedenza, ho iniziato a giocare seriamente solo durante il secondo anno di liceo, quando è arrivato il Covid. Inizialmente militavo nella squadra liceale. Poi, quando in tanti hanno riconosciuto il mio potenziale e la mia passione per questo sport, mi è stato consigliato di unirmi a un club per poter continuare a giocare. Nonostante qualche esitazione, alla fine sono riuscita a convincere mio padre e così sono entrata a far parte di una squadra di club. Il primo anno è stato molto positivo e così ho ricevuto una proposta dall’Università di Pittsburgh. Nelle stagioni successive ho cambiato diversi club e ho trovato come compagna Torrey Stafford, con cui ho condiviso praticamente tutte le mie esperienze pallavolistiche”.

    “La ragione per cui ho scelto Pitt è principalmente legata alla sua atmosfera e ai suoi valori. Molti affermano di dare priorità alla persona piuttosto che alla giocatrice, ma pochi lo dimostrano effettivamente come succede a Pitt. In passato, mi è capitato di far parte di squadre che mostravano rispetto e si prendevano cura di te solo in base alle tue abilità. Ma questo non è mai successo a Pitt“.

    Chi ti ha aiutato a comprendere quale fosse il tuo potenziale?

    “La prima persona che mi viene in mente è senza dubbio mio padre. Ha sempre creduto in me e ripetuto che mi avrebbe sostenuto in tutto ciò che avessi voluto fare. Il suo sostegno è stato particolarmente evidente quando ho iniziato a giocare: mi rassicurava dicendomi che avrebbe fatto qualsiasi cosa per aiutarmi a raggiungere i miei obiettivi. Anche adesso, mi chiama spesso per ricordarmi che non farà mai mancare il suo sostegno incondizionato. Quindi, è il mio più grande tifoso, mi aiuta a esprimere tutto il mio potenziale e non ha mai dubitato di me. Nel mio percorso è stato importante anche un allenatore che mi ha seguito durante il periodo delle scuole medie, quando partecipavo a un campionato amatoriale: intravedeva un grande potenziale in me e mi incoraggiava a giocare a pallavolo. A posteriori, posso dire che quasi mi rammarica il fatto di non aver iniziato a percorrere con decisione questa strada già da quel momento. Tuttavia, sono ancora in contatto con questo allenatore, che continua a credere nelle mie capacità e non smette di ricordarmi quanto potenziale inespresso vede in me“.

    foto Pitt Athletics

    Come valuti il tuo primo anno con le Pittsburgh Panthers? Qual è stato il momento più bello?

    “Il primo anno a Pitt è stato straordinario ed è andato oltre alle mie aspettative. Tutti si aspettavano grandi cose da noi e il nostro obiettivo era quello di arrivare il più lontano possibile. Tuttavia, prevedere risultati positivi e raggiungerli effettivamente sono due cose molto diverse. Alla fine, l’intera stagione è stata ricca di momenti incredibili e vivere tutto questo mi è sembrato quasi surreale. La nostra squadra si è dimostrata incredibilmente unita, al punto che per me andare in campo era come stare in famiglia. Questo fattore ha reso l’esperienza ancora più piacevole. Se avessi la possibilità di rivivere il mio primo anno a Pitt, farei tutto esattamente nello stesso modo. Per quanto riguarda il momento più bello della scorsa stagione, direi senza dubbio la rimonta contro Louisville che ci ha permesso di invertire la rotta e accedere alla Final Four: ci era capitato di battere questo avversario ribaltando il risultato anche nel corso della regular season, ma farlo nel nostro palazzetto, con una posta in palio così importante, è stato a dir poco fantastico“.

    Hai dovuto affrontare qualche sfida particolare nel passaggio da high school a college?

    “Me ne vengono in mente due. La prima è relativa ai primi mesi qui a Pitt, quando ho subito una frattura da stress alla colonna vertebrale e non ho potuto lavorare con la squadra. È stata una situazione estenuante perché vedevo che le mie compagne avevano trovato una buona intesa e al rientro in campo sarei stata penalizzata. Ero molto nervosa perché ci sarebbe voluto tanto tempo per adattarmi alla squadra e al nuovo stile di gioco. Perciò, ho parlato più volte con gli allenatori per capire se avessi dovuto richiedere lo status di redshirt, ma loro mi hanno rassicurata dicendomi che ce l’avrei fatta e che questo infortunio non mi avrebbe definito come giocatrice. Non avevo mai avuto un infortunio così grave, e scoprire di essermi fatta male una settimana prima del mio arrivo è stato un colpo che ha affossato la fiducia in me stessa. Tuttavia, grazie al sostegno delle mie compagne è stato più facile affrontare e superare questa situazione. La seconda sfida, invece, riguarda la pressione in generale: credo che sia normale doverla gestire quando si pratica sport ad alti livelli“.

    Che tipo di opposto sei? Come ti descriveresti?

    “Per descrivere il mio stile di gioco userei l’espressione ‘alto rischio, alta ricompensa’. Sono una giocatrice che dà sempre il massimo e questo approccio di solito paga. Sicuramente è un modo di giocare che talvolta ti fa correre qualche rischio; tuttavia, sono fermamente convinta che sia molto redditizio. Un’altra caratteristica è la capacità di attivare la modalità ‘no think’: quando metto piede in campo, non mi soffermo su ciò che è già accaduto perché non c’è nulla che possa fare per modificarlo. Inoltre, non si può prevedere cosa succederà in futuro finché non accade effettivamente. Perciò, spengo il mio cervello e cerco di restare focalizzata sul presente, di fare del mio meglio, di giocare per la squadra e di non distogliere lo sguardo dall’obiettivo“.

    Sei considerata uno dei migliori prospetti della NCAA e sei stata la prima Panther di sempre a ricevere il premio di “AVCA National Freshman of the Year”. Cosa significa tutto questo per te?

    “Lo considero un grande onore. Non sapevo nemmeno di essere la prima Panther a ricevere quel premio fino a quando non me l’hanno detto. Sono molto felice di essere riuscita ad avere un impatto significativo sulla squadra, ma non avrei potuto raggiungere questo risultato senza il sostegno delle mie compagne e dello staff tecnico, a cui sono estremamente grata. Non posso prendermi tutti i meriti. In realtà, penso di non poterne prendere nemmeno la metà perché non avrei mai potuto raggiungere questo traguardo senza l’aiuto del gruppo“.

    È difficile mantenere i piedi per terra quando si raggiungono questi risultati?

    “In realtà, all’inizio non è stato facile perché questi premi solitamente vengono assegnati in una fase delicata della stagione; quindi, c’è il rischio che chi li riceve possa sentirsi appagata e accontentarsi. Tuttavia, il mio obiettivo è sempre stato quello di mantenere alte le motivazioni, restare focalizzata sul nostro grande obiettivo e ricordarmi per chi e con chi stessi giocando. Questo è stato il miglior modo per continuare sulla strada intrapresa“.

    foto Pitt Athletics

    Quali sono le tue aspettative per la fall season 2024 con le Panthers?

    “Ho aspettative importanti perché penso che siamo una squadra forte e dal grande potenziale. Tuttavia, preferisco approcciare la nuova stagione senza obiettivi specifici perché confido nella crescita costante di questa squadra. Perciò, è importante avere il desiderio di fare grandi cose, ma senza fissare troppi obiettivi perché, se poi non li raggiungiamo, non voglio buttare via tutto quello che abbiamo fatto. Dobbiamo essere affamate, cercare di fare sempre di più e non porci limiti a ciò che possiamo raggiungere. Credo che, mantenendo questo tipo di mentalità e migliorando costantemente il nostro gioco, possiamo arrivare in fondo al torneo e diventare la squadra che aspiriamo ad essere. Ho grande fiducia nelle nostre capacità e penso che abbiamo il potenziale per diventare le più forti. Se mettiamo il gioco di squadra e la crescita collettiva al primo posto, sono certa che questa stagione possa essere molto positiva per noi“.

    Dove ti vedi nel giro di qualche anno? Quali traguardi sportivi vorresti raggiungere?

    “Mi vedo ancora su un campo di pallavolo. Ho sempre sognato di diventare una professionista; pertanto, il mio obiettivo è di giocare al massimo livello possibile insieme alle migliori pallavoliste. Inoltre, punto a partecipare alle Olimpiadi. Al momento quelle del 2028 hanno la massima rilevanza per me in quanto si svolgeranno a Los Angeles. Non c’è altro posto nel mondo in cui vorrei fare il mio debutto olimpico se non nella mia città natale, dove la mia famiglia e i miei amici più cari verrebbero a sostenermi: sarebbe qualcosa di incredibile. Questo è il mio obiettivo principale per adesso, ma a lungo termine vorrei diventare un punto fermo della nazionale e rappresentare gli Stati Uniti su un palcoscenico mondiale. Amo giocare a pallavolo e credo che non ci sia niente di più bello di giocare per il proprio paese“.

    Invece, al di fuori della pallavolo, quali sono le tue aspirazioni?

    “Sono ancora indecisa. Al momento mi sto concentrando sulla pallavolo, ma non vedo l’ora di scoprire quale laurea avrò l’opportunità di ottenere e in che modo mi servirà nella mia vita quotidiana in futuro“.

    Per concludere, cosa ti piace fare quando non sei impegnata in palestra?

    “Le mie attività principali nel tempo libero ruotano attorno alle amiche. A dire il vero, anche quando non sono in palestra, mi piace molto trascorrere momenti spensierati in compagnia della mia squadra. Credo che le relazioni che ho costruito qui siano uniche e difficilmente replicabili. Pertanto, mi impegno a sfruttare bene il tempo che passo con queste persone. Inoltre, ho una grande passione per il cibo e la scoperta di nuove cucine che condivido con la mia coinquilina Torrey. Spesso ci capita di andare a fare la spesa o a comprare da mangiare, e possiamo dire di aver vissuto avventure memorabili. Ovviamente da atleta sono consapevole dell’importanza di recuperare le energie e perciò ogni tanto dedico i momenti liberi al riposo e alla cura di me stessa. Per esempio, sono appassionata di skincare: mi piace provare nuovi prodotti e valutare in che modo questi agiscono sulla mia pelle“.

    Intervista di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

  • in

    VNL femminile: risultati 2° giornata Week 3 e Ranking aggiornato

    L’Olanda, attualmente in possesso dell’ultimo pass olimpico, mette altro fieno in cascina (+9.37 punti) approfittando di una Serbia ancora in campo con tante seconde linee. Sul velluto come da pronostico Turchia e Giappone, entrambe vincenti per 3-0 rispettivamente contro Thailandia e Korea.

    A chiudere la seconda giornata di questa Week 3 di VNL femminile, infine, il big match tra Brasile e Polonia, entrambe già qualificate ai Giochi di Parigi, vinto dalle sudamericane in quattro set. Un risultato che proietta momentaneamente Gabi e compagne in vetta alla classifica di VNL e contemporaneamente riduce moltissimo il divario tra Polonia e Italia nel Ranking.

    VNL femminile: Risultati 2° giornata Week 3

    Olanda – Serbia 3-1(25-20, 25-21, 18-25, 25-12)Turchia – Thailandia 3-0(25-17, 25-17, 25-17)Korea – Giappone 0-3(16-25, 16-25, 23-25)Brasile – Polonia 3-1(22-25, 25-17, 25-17, 25-16)

    Ranking FIVB femminile aggiornato

    1. Turchia 390.69 punti2. Brasile 389.123. Polonia 366.174. Italia 364.695. USA 348.786. Giappone 330.637. Cina 329.558. Serbia 314.6310. Olanda 300.329. Canada 282.5511. Rep. Dominicana 272.2212. Germania 213.1013. Thailandia 207.1114. Belgio 206.26———————————-19. Francia 165.1120 Kenya 162.42

    Squadre già qualificate alle Olimpiadi: Francia come Paese ospitante; Rep. Dominicana, Serbia, Turchia, Brasile, Stati Uniti e Polonia dai tornei di qualificazione.

    Posti ancora disponibili: In teoria dal Ranking FIVB ci sarebbero in palio altri 5 pass olimpici, di cui però uno spetterà di diritto a una squadra asiatica (in questo momento è il Giappone con il best ranking) e uno al Kenya in quanto unica rappresentante del continente africano.

    foto Volleyball World

    Classifica VNL femminileIn grassetto le squadre al momento qualificate alle Finals.

    Brasile (25 punti – 9 vittorie)

    Polonia (24 punti – 8 vittorie)

    ITALIA (22 – 7)

    Giappone (21 – 7)

    Turchia (21 – 7)

    Cina (18 – 6)

    USA (16 – 5)

    Canada (15 – 5)

    Olanda (15 – 5)

    Serbia (9 – 3)

    Rep. Dominicana (9 – 3)

    Germania (6 – 2)

    Thailandia (5 – 2)

    Korea (4 – 1)

    Francia (4 – 1)

    Bulgaria (2 – 1)

    (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

  • in

    Pallavolo alle Olimpiadi di Parigi, il 19 e 26 giugno i sorteggi dei gironi

    La federazione internazionale ha ufficializzato le date e le sedi dei sorteggi per i gironi dei tornei olimpici di pallavolo che si disputeranno a Parigi dal 27 luglio all’11 agosto 2024. Il sorteggio del torneo femminile si terrà a Bangkok (Thailandia), sede delle Finali della VNL, mercoledì 19 giugno alle ore 13 italiane (ore 18 locali).Quello maschile, invece, si svolgerà a Lodz (Polonia) mercoledì 26 giugno alle ore 18, anche in questo caso durante le Finali della Volleyball Nations League.  Entrambi gli eventi saranno trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube di Volleyball World, questi i link dei sorteggi: femminile QUI, maschile QUI.

    Il processo di qualificazione a Parigi 2024, tramite il World Ranking, si concluderà al termine della fase a gironi della VNL, sia per le donne (16 giugno), sia per gli uomini (23 giugno). 

    La sostanziale novità dei Giochi Olimpici di Parigi sarà la suddivisione delle dodici partecipanti in tre gironi e non più in due: le nazionali qualificate saranno inserite nei tre gironi (Pool A, B e C), in base alla loro posizione nel World Ranking.La Francia, paese ospitante e testa di serie numero 1, verrà assegnata alla Pool A, mentre la prima e la seconda classificata del ranking mondiale verranno inserite rispettivamente nelle Pool B e C, in qualità di teste di serie numero 2 e 3. Le restanti nove nazionali saranno suddivise, sempre in base alla loro posizione nel WR, in tre fasce da tre squadre ciascuna (4°-5°-6°), (7°-8°-9°), (10°-11°-12°) e per ogni fascia verrà effettuato un sorteggio che decreterà il girone di appartenenza.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Week-3 maschile, massiccio turnover di De Giorgi: tra i convocati Gironi, Gaggini, Paolo Porro

    Dopo l’esaltante risultato ottenuto delle prime due week di Volleyball Nations League, con la qualificazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 in tasca, grazie all’ottima posizione nel ranking, il Commissario Tecnico azzurro Ferdinando De Giorgi ha diramato la lista dei convocati per un collegiale, in programma a Cavalese dal 14 giugno, in preparazione alla week 3 di Volleyball Nations League a Lubiana, in Slovenia, dal 18 al 23 giugno che chiuderà la fase preliminare di VNL, con gli azzurri ad oggi in vetta alla classifica. La partenza per la tappa di VNL è prevista per le 13.30 del 16 giugno da Cavalese.

    Come previsto, sarà un massiccio turnover quello che metterà in pratica il ct azzurro per permettere ai titolatissimi di rifiatare un attimo e non arrivare ai Giochi di Parigi a corto di benzina. Tante, dunque, le novità, come Gironi, Gaggini, Paolo Porro, Gardini.

    Unica nota davvero stonata è forse l’esclusione di Gabriele Di Martino che nell’ultima stagione si è messo in luce come uno dei migliori centrali di tutta la Superlega. Una Week di VNL, almeno una, sarebbe stato il giusto premio per questo ragazzo.

    A Lubiana, ad ogni modo, dovremmo vedere un’Italia trasformata, con Sbertoli titolare al palleggio (finalmente un po’ di meritato spazio, verrebbe da dire, dopo uno Scudetto e una Champions vinta) opposto a Bovolenta e, presumibilmente, una bella girandola in posto 3 e 4 per provare tutte le bande e i centrali a disposizione.I 16 convocati Azzurri:

    Palleggiatori: Marco Falaschi, Paolo Porro, Riccardo Sbertoli.Schiacciatori: Mattia Bottolo, Davide Gardini, Luca Porro, Francesco Recine, Tommaso Rinaldi.Centrali: Edoardo Caneschi, Lorenzo Cortesia, Leandro Mosca, Giovanni Sanguinetti.Opposti: Alessandro Bovolenta, Fabrizio Gironi.Liberi: Marco Gaggini, Gabriele Laurenzano.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Ufficiale, Andrea Giani è il nuovo allenatore dello Zaksa: “Con lui torneremo grandi”

    Dalla stagione 2024/2025 l’allenatore dello ZAKSA sarà Andrea Giani, “una figura eccezionale nel mondo della pallavolo, una leggenda della pallavolo mondiale, sia come giocatore che come allenatore” si legge nell prime righe del comunicato ufficiale della società polacca, che poi ne tesse le lodi ripercorrendo la lunga carriera e lo sconfinato palmares che tutti noi italiani amanti di questo sport ben conosciamo.

    Le capacità di coaching, l’esperienza e l’approccio strategico al gioco hanno reso questo italiano uno dei principali allenatori al mondo – prosegue il comunicato -. Senza dubbio, Giani è uno degli allenatori più riconosciuti nel mondo della pallavolo, si unisce alla nostra squadra per continuare la tradizione del club e lottare per nuovi successi a livello nazionale e internazionale.

    “Siamo estremamente entusiasti che Andrea Giani si unisca al nostro club come nuovo allenatore – sottolinea poi il presidente di ZAKSA, Jadwiga Cichoń – I suoi impressionanti risultati in veste di coach e la sua esperienza al più alto livello di pallavolo saranno cruciali per l’ulteriore sviluppo della nostra squadra. Andrea Giani è un altro allenatore italiano nella storia di ZAKSA, che sottolinea il nostro impegno a costruire una squadra con l’aiuto dei migliori allenatori del mondo. Crediamo che la sua conoscenza, passione e determinazione ci porteranno a un livello ancora più alto. Andrea Giani non è solo un allenatore eccezionale, ma anche un eccellente leader che può motivare e ispirare i suoi giocatori a raggiungere gli obiettivi più alti. Il suo ruolo nel nostro club sarà inestimabile e siamo convinti che insieme otterremo molti successi“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    VNL maschile, il punto del nostro Paolo Cozzi sulle altre nazionali dopo la Week-2

    Continua a dare soddisfazioni la VNL ai nostri portacolori, che oltre a sfoderare un ottimo livello di gioco hanno anche di fatto blindato la qualificazione a Parigi 2024. E se in Brasile alcune squadre potevano essere ancora a ranghi ridotti, il nostro sestetto si è presentato ad Ottawa pronto a non sprecare niente, nonostante una trasferta della durata oltre 20 giorni che ha fatto accumulare tanta stanchezza.

    Foto di Volleyball World

    Ma se dei nostri ragazzi si è già scritto di tutto, con un Russo e un Galassi sempre più presenti negli schemi di Giannelli, andiamo a dare un’occhiata più da vicino alle altre nazionali, alcune già qualificate per i Giochi Olimpici (Polonia, Giappone, Brasile, Francia, Canada, Germania e USA)altre in piena corsa per accaparrarsi gli ultimi posti nel gotha del volley.

    La Slovenia continua a stupire e a sognare in grande prendendosi il lusso di sconfiggere il Brasile 3-2 spinta da Stern e Urnaut. Bene anche con Turchia e Bulgaria a non abbassare la guardia, solo il Giappone riesce a rallentare la loro galoppata con una gran prova al servizio.

    Foto di Volleyball World

    La Polonia si sbarazza facilmente di Turchia e Giappone schierando tutto il suo potenziale fisico e atletico, fatica contro la giovane Bulgaria di Blengini, ma deve chinare la testa nello scontro contro il Brasile che per l’occasione vede Leal grande protagonista. Resta comunque una delle principali pretendenti alla vittoria in VNL e soprattutto a Parigi.

    Il Giappone approfitta del turno casalingo per issarsi ancora più su in classifica. Già detto dei match con Polonia e Slovenia, la squadra allenata da una vecchia volpe del volley francese come Philippe Blain piace per organizzazione e atteggiamento, riuscendo a portare a casa anche le vittorie contro Iran e Germania dove balla molto in ricezione, ma lavora bene a muro (fatto insolito per i nipponici) trascinata dall’inesauribile duo Nishida-Ishikawa.

    Foto di Volleyball World

    Segnali di ripresa per il Brasile che si dimostra capace di battere Germania, Iran e soprattutto Polonia prima di capitolare, solo al tie-break con gli sloveni. Cresce il gioco con le bande e con gli opposti, mentre manca qualche palla al centro. Comunque, un Brasile più continuo e determinato rispetto al primo week end.

    Foto di Volleyball World

    La Francia di Giani, pur priva di Ngapeth, continua la sua marcia di avvicinamento a Parigi prendendosi lo scalpo dei nostri azzurri in un match divertente in cui si affida a due vecchie conoscenze del nostro campionato come Clevenot e Louati. Bene anche contro Argentina e Olanda, mentre contro Cuba non basta un super Faure per fermare l’irruenza caraibica.

    Tralasciando Canada, Stati Uniti e Germania, che già forti della qualificazione a Parigi 2024 stanno usando la VNL per arrivare all’appuntamento nelle migliori condizioni possibili, restano in lotta  Argentina, Serbia, Cuba e Olanda per due posti.

    Esce bene dal girone di Ottawa l’Argentina, che vince solo due match, ma con Canada e soprattutto Serbia trova risposte importanti dai suoi top player, con De Cecco eccellente come sempre nel gestire tutti i suoi uomini, anche se tolti i titolari la coperta è davvero corta.

    Foto di Volleyball World

    I cubani non sfruttano due grosse chance contro le più abbordabili Canada e Olanda, crescono contro i nostri azzurri e poi trovano il colpaccio contro i transalpini appoggiandosi all’ex Lube Marlon Yant, ma servirà molto di più per inseguire il sogno Olimpico che sull’isola caraibica manca da troppo tempo.

    La Serbia spreca una grossa chance con l’Argentina, ma contro Olanda e Canada prende punti preziosi e sorpassa i caraibici nella corsa a Parigi. Grinta e determinazione per un gruppo che dopo qualche anno alle prese con un ricambio generazionale importante sta pian piano ritrovandosi grazie anche a Luburic e Kujundzic, anche se manca una banda internazionale di valore.

    Foto di Volleyball World

    Ancora in lotta per la matematica, ma ormai quasi fuori dai giochi l’Olanda di Piazza che sfrutta al meglio lo scontro diretto con Cuba, ma sia contro i nostri azzurri che contro i francesi dimostra di essere due passi indietro ai top team. Pesa tanto anche la sconfitta secca contro i serbi nelle ambizioni degli orange.

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO